don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 28 Gennaio 2021

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ILLUMINATI PER PORTARE OVUNQUE LA LUCE DELLA PAROLA E DELLA VITTORIA DI CRISTO SULLE TENEBRE DEL PECCATO

Giovediฬ€ della III settimana del Tempo Ordinario
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AUTORE: don Antonello Iapicca FONTE: Newsletter SITO WEB CANALE YOUTUBE

Cristo รจ la lucerna โ€œportataโ€, โ€œche viene sul lucerniereโ€, secondo lโ€™originale greco. Eโ€™ Lui โ€œche vieneโ€ attraverso i suoi Apostoli, ovvero risorto e vivo nella sua Chiesa. Intendiamoci, se non lo conosciamo di prima mano, sarร  normale โ€œmettere sotto il moggio o sotto il lettoโ€ la sua luce. Come? Fuggendo nei compromessi e nellโ€™ipocrisia, perchรฉ il dubbio prevarrร  sempre sullo zelo; la diffidenza, pur mascherata, impedirร  lโ€™ardore apostolico. La tiepidezza nasce sempre dallโ€™ariditร  del cuore. Non si puรฒ amare Dio e gli uomini se non si ha lโ€™esperienza del suo amore. Per questo โ€œnessun segreto sarร  tenuto nascostoโ€: non possiamo avere una doppia vita, un cristiano che va a messa ma vive le relazioni, il lavoro e il rapporto con il denaro come un pagano รจ la caricatura piรน ridicola che il mondo abbia visto. E con la storia Dio gli strapperร  le maschere dietro le quali tenta di nascondersi.

Perchรฉ chi รจ stato scelto e non ha Cristo, non ha nulla, e vedrร  evaporare nel nulla anche ciรฒ che crede di possedere. Non si gioca, Dio non puรฒ permettere che inganniamo il mondo. Esso giace avvolto nel buio, e ha bisogno della โ€œlampadaโ€ che solo la Chiesa puรฒ mettere sul โ€œlucerniereโ€; non puรฒ โ€œmetterla sotto il moggio o sotto il lettoโ€, annacquando il Vangelo nel pensiero mondano e screditarlo scappando dalla Croce! Puรฒ succedere anche a noi, se non custodiamo gelosamente la memoria di Cristo e cominciamo a โ€œmisurareโ€ con avarizia il suo amore. E ciรฒ accade soprattutto quando appare la Croce nella nostra vita.

Se lo ascoltiamo finiremo col cadere ancora nella gelosia e nellโ€™invidia, sino a spegnerci nellโ€™accidia e nel cinismo che ci farร  evitare di entrare nella storia che Dio ha preparato per noi. Nasconderemo la luce che ci ha salvato per nascondere noi stessi, ormai incapaci di amare e di uscire allo scoperto per offrirci agli altri. E in quellโ€™angolo dโ€™egoismo superbo lontano dal Golgota, โ€œfuoriโ€ cioรจ dal raggio della Grazia, ci vedremo โ€œtoltoโ€ quello che โ€œabbiamoโ€ giร  ricevuto, la pienezza della vita divina e la gioia che ne scaturisce. โ€œToltoโ€ perchรฉ lo abbiamo disprezzato; โ€œtoltoโ€ perchรฉ lo abbiamo giร  rifiutato e gettato via. โ€œQuello che abbiamoโ€ ricevuto gratuitamente, infatti, lo โ€œabbiamoโ€ perchรฉ sia donato altrettanto gratuitamente. La โ€œlampadaโ€ che Cristo ha acceso in noi puรฒ brillare solo sulla Croce, il luogo dove si ama sino alla fine, dove la vita รจ consegnata appunto โ€œsenza misuraโ€.

Lontano da essa saremo ovviamente โ€œmisurati con la stessa misura con la quale abbiamo misuratoโ€: e risulteremo vuoti, senza nulla. Non si tratta perciรฒ di durezza e severitร , Dio non si vendica; ma dellโ€™estremo atto dโ€™amore con il quale Egli cerca di scuotere chi si รจ allontanato da Lui, perchรฉ dalle conseguenze dolorose di tale scelta riconosca i propri peccati e si apra alla sua misericordia. Ma coraggio, perchรฉ il Signore รจ buono, e con amore ci ammonisce oggi a ben โ€œguardareโ€ la Parola che ascoltiamo, secondo lโ€™originale greco tradotto con โ€œfate bene attenzioneโ€. Ci chiama ancora a fermarci e a guardare bene alla nostra vita nella quale la Parola si รจ incarnata e freme per continuare ad operare. Quante grazie abbiamo ricevuto! Quanti โ€œsegretiโ€ ci sono stati svelati nella Chiesa!

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Quante volte abbiamo pensato che quellโ€™evento doloroso avrebbe segnato la fine di progetti e speranze, e invece abbiamo visto che proprio attraverso di esso Dio ha moltiplicato la gioia nella nostra vita. Guardati attorno oggi, tua moglie, tuo marito, i tuoi figli, le persone che hai accanto; guarda te stesso, anche la tua debolezza, la fragilitร , le contraddizioni, e ascolta la Parola del Signore. Essa โ€œvieneโ€ a te per rinnovare i prodigi della Pasqua che hai giร  sperimentato, quelli di cui la Chiesa รจ testimone da duemila anni. โ€œGuardareโ€, infatti, รจ un verbo legato alla risurrezione, usato nel Vangelo per definire lโ€™esperienza visiva dei discepoli dinanzi a Cristo risorto. Siamo dunque chiamati a guardare Cristo, a fissarlo e contemplarlo mentre ci dona โ€œsenza misuraโ€ la sua vita, perchรฉ attraverso di noi la vuol donare a ogni uomo. Anche oggi, e ogni giorno la Chiesa ci โ€œdร โ€ Cristo, nella Parola e nei sacramenti.

Con Lui potremo restare crocifissi sul โ€œcandelabroโ€ della storia che ci attende, sapendo che, come il roveto ardente di Mosรจ, la Croce ci brucia senza consumarci. 

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