don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 27 Ottobre 2018

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LA CONVERSIONE Eโ€™ IL CAMMINO DELLA VITA SUL QUALE DISCERNERE IN OGNI ISTANTE Lโ€™AVVENTO DELLO SPOSO

Sabato della XXIX settimana del Tempo Ordinario

La sapienza consiste nel saper contare i propri giorni, ciascuno come un ยซkairosยป, un momento favorevole per ยซconvertirsiยป. Come ยซquesto preciso momentoยป in cui le notizie dal fronte della storia ci annunciano terremoti e crisi finanziarie nel mondo, gelosie, invidie e divisioni nei cuori. รˆ vero, la ยซcreazione geme e soffreยป a causa del peccato, ma non รจ impazzita. La cronaca registra il dolore, ma รจ quello delle ยซdoglieยป che annunciano la vita per la quale Dio ha plasmato ogni cosa.

Essa risplende come una primizia nei Figli di Dio ยซpiantatiยป nella vigna del Signore. Nel seno della Chiesa, come pazienti ยซvignaioliยป, pastori e catechisti li hanno curati con ยซzappaยป e ยซconcimeยป, la Parola che dissoda con la Veritร , e i sacramenti che nutrono del Mistero Pasquale di Gesรน. Una storia dโ€™amore che ha accolto anche noi nel seno di una terra di misericordia e tenerezza, grazie e segni, correzioni e consolazioni. Il ยซterrenoยป fecondato dal seme benedetto del corpo del Signore, nel quale siamo stati chiamati a crescere e risuscitare con Lui, per presentare al mondo i ยซfruttiยป maturi della fede adulta, le opere che annunciano in noi la sua vittoria sulla morte. 

Il mondo ha bisogno dei nostri ยซfruttiยป, รฉ questione di vita o di morte. Accanto a noi qualcuno sta per abortire, divorziare, gettare al vento la propria dignitร . Le persone piรน care ยซsoffrono e gemonoยป brancolando nel buio; troveranno oggi in noi il discernimento, la Parola di Veritร , lโ€™amore di cui hanno diritto? Forse no. Forse, come quei giudei, ยซabbiamo mangiato e ci siamo saziatiยป dei segni con i quali il Signore ha ยซmoltiplicatoยป la nostra povera vita e abbiamo cominciato a ยซsfruttareยป per noi stessi ยซil terrenoยป del Padrone. Forse ci stiamo approfittando del matrimonio, del ministero, dellโ€™amicizia, di Dio stesso. E lโ€™amore? Che ne abbiamo fatto di tutto lโ€™amore seminato nella nostra vita? 

Abbiamo tristemente scambiato i โ€œfruttiโ€ che siamo chiamati a dare con quelli che esigiamo dagli altri. Per questo il Signore dice perentoriamente: ยซTaglialoยป. Eโ€™ una scure questa parola, ed รจ rivolta a noi. Come mai ancora non รจ giunta sulla nostra vita per portarsela via? Forse siamo migliori del collega morto allโ€™improvviso o della ragazza rapita, violentata e uccisa? O forse Dio รจ un mostro e fa preferenze e vibra la scure scegliendo chi colpire come in una lotteria?

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ยซNo, vi dico, ma se non vi convertiteยป, la morte sarร  per voi unโ€™ingiustizia senza senso come lo รจ per il mondo. E il mondo resterร  senza speranza e ne chiederรฒ conto a voi. Anche oggi puรฒ caderci addosso la torre di Siloe, basta una parola del maritoโ€ฆ Ma non รจ detto che ci uccida come uccide chi non se lโ€™aspetta: possiamo โ€œconvertirciโ€, lasciare di guardare noi stessi e contemplare lโ€™altro, nel quale รจ vivo Cristo; e accogliere la stessa parola cattiva con amore, morendoci dentro probabilmente, tanto รจ dura e ironica. Ma per amore, offrendosi allโ€™altro come Cristo si รจ consegnato a noi, senza riserve.

Allora la torre non ci schiaccerร  nella disperazione, ma sarร  unโ€™occasione per donarsi e amare. Una bella differenza no? ยซConvertirciยป allora รจ ricordare che cโ€™รจ un ยซtaglialoยป che ci aspetta e meritiamo; รจ fermo a mezzโ€™aria per la pazienza magnanime di Dio che desidera che tutti si salvino. Per questo ci concede ancora questโ€™ยซannoยป di misericordia, la vita che abbiamo davanti come un giubileo, per lasciare il peccato e abbandonarci allโ€™opera del ยซvignaioloยป.

don Antonello Iapicca

LEGGI IL BRANO DEL VANGELO

Lc 13, 1-9
Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, si presentarono alcuni a riferire a Gesรน il fatto di quei Galilei, il cui sangue Pilato aveva fatto scorrere insieme a quello dei loro sacrifici. Prendendo la parola, Gesรน disse loro: ยซCredete che quei Galilei fossero piรน peccatori di tutti i Galilei, per aver subรฌto tale sorte? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modo. O quelle diciotto persone, sulle quali crollรฒ la torre di Sรฌloe e le uccise, credete che fossero piรน colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? No, io vi dico, ma se non vi convertite, perirete tutti allo stesso modoยป.
Diceva anche questa parabola: ยซUn tale aveva piantato un albero di fichi nella sua vigna e venne a cercarvi frutti, ma non ne trovรฒ. Allora disse al vignaiolo: โ€œEcco, sono tre anni che vengo a cercare frutti su questโ€™albero, ma non ne trovo. Tร glialo dunque! Perchรฉ deve sfruttare il terreno?โ€. Ma quello gli rispose: โ€œPadrone, lascialo ancora questโ€™anno, finchรฉ gli avrรฒ zappato attorno e avrรฒ messo il concime. Vedremo se porterร  frutti per lโ€™avvenire; se no, lo taglieraiโ€ยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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