don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 27 Giugno 2020

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IL MIRACOLO DELLA VITA NUOVA ACCADE NEL CAMMINO DOVE MATURA LA FEDE ACCOLTA DALLA PREDICAZIONE

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Il miracolo รจ giร  tutto compiuto nella Parola. L’annuncio dice di un fatto che si compie nello stesso istante in cui รจ annunciato. Come fu per la notte della creazione. Come fu per Abramo, per Mosรจ ed il popolo in Egitto. Come fu per la Vergine Maria quando udรฌ le parole dell’angelo. Come per i discepoli sulle rive di Cafarnao e del Giordano. โ€œAccade un fatto imprevedibile e incredibile, eppure reale: nello spessore della vita, in cui lโ€™impotenza e la rassegnazione sembrano inevitabili, cโ€™รจ una presenza che cambia i termini della questione. Li cambia oggettivamente per una pretesa che poneโ€ (L. Negri). La pretesa di essere vera. Reale. La pretesa di avere unโ€™autenticitร  e un potere unici. Una pretesa che si puรฒ โ€œverificareโ€.ย La fede รจ questa verifica, un cammino nella storia reale dove si realizza la Parola, ed in essa tutto ciรฒ che pretende.ย La fede รจ un cammino al vero appoggiato ad una parola. Spesso assurda e in contrasto con l’evidenza.

L’annuncio svela sempre un impossibile che si fa possibile, un figlio nato da una carne sterile, il concepimento in un seno vergine, la guarigione di chi รจ ormai senza speranza, il perdono dei peccati e la possibilitร  reale dโ€™una vita nuova nella sequela del Signore. Nell’annuncio appare sempre la vita trionfante sulla morte. La Parola รจ la vita e il suo annuncio ne attesta il compimento. Ascoltare e credere รจ andare a vedere il prodigio operato dalla Parola.ย Verificarlo. Abramo esce dalla sua terra e spera contro ogni speranza. Mosรจ lancia il popolo nel mare, Maria corre da Elisabetta, i discepoli lasciano tutto e seguono il Signore, il centurione va abbrancato ad una Parola, eย scendeย da suo figlio.ย Vi รจ dunque un camminoย in discesaย da percorrere, la scala che conduce alle acque del battesimo; una notte da attraversare, e trepidazione, speranza, desiderio, stanchezza, scoramento per incontrare la luce della risurrezione, la vita nuova in Cristo.ย 

Un tempo, l’esistenza che ci รจ data. Un tempo, questa giornata che si dischiude dinanzi ai nostri occhi. E le sue orme, le Parole che ci dice nella Sua Parola, proclamata, ascoltata, meditata, pregata. Un crinale di morte si spalanca ogni giorno davanti a noi, la reale situazione di preoccupazione, di precarietร , di solitudine, di angoscia. Quel letto dโ€™ospedale, quelle analisi, quel fidanzato che se nโ€™รจ andato, quel figlio che sembra perduto, quel lavoro stressante, il combattimento per difendere la castitร  nel fidanzamento prima e nel matrimonio poi, il timore nell’aprirsi alla vita dopo cinque parti cesarei, le angherie sul lavoro, la fatica dei pomeriggi sui libri mentre fuori sboccia la primavera.ย Scendere, che รจ obbedire, che รจ ascoltare, che รจ libertร . Nella storia buia aggrappati alla Sua Parola cheย scendeย con noi.ย Anche quando la Parola non si ode piรน: “รˆ senza parola la Parola del Padre, che ha fatto ogni creatura che parla; senza vita sono gli occhi spenti di colui alla cui parola e al cui cenno si muove tutto ciรฒ che ha vita”ย (Massimo il Confessore).ย 

Entrare nella notte oscura della vitaย per sperimentareย il potere straordinario della Parola che si รจ fatta silenzio per dare una Parola di vita al silenzio delle speranze umane.ย Il mistero piรน oscuro della fede รจ nello stesso tempo il segno piรน chiaro di una speranza che non ha confini. Solo attraverso il silenzio di morte del Sabato santo, i discepoli poterono essere portati alla comprensione di ciรฒ che era veramente Gesรน. Dio doveva morire per essi perchรฉ potesse realmente vivere in essi. Noi abbiamo bisogno del silenzio di Dio per sperimentare nuovamente lโ€™abisso della sua grandezza e lโ€™abisso del nostro nulla che verrebbe a spalancarsi se non ci fosse lui…ย Cโ€™รจ unโ€™angoscia che non puรฒ essere superata mediante la ragione, ma solo con la presenza di una persona che ci ama.ย La solitudine insuperabile dellโ€™uomo รจ stata superata dal momento cheย Egliย si รจ trovato in essa.ย A partire dal momento in cui nello spazio della morte si dร  la presenza dellโ€™amore, allora nella morte penetra la vita”ย (J. Ratzinger).ย Sรฌ, l’odore di morte, la sofferenza, le delusioni, non ci sono estranee. Questa nostra vita scorre in una “valle di lacrime”, ed รจ inutile ogni alienazione. Eppureย ad ogni lacrima รจ data una Parola. Tutte sono raccolte nelle Sue mani, in ciascuna v’รจ un seme di vita. Anche laddove sembra impossibile.ย Scendere oggi dove Lui รจ giร  sceso, quel sepolcro che ci spaventa ci consegna la vita invece della morte.ย Cristo ha oltrepassato la porta della solitudine, รจย discesoย nel fondo irraggiungibile e insuperabile della nostra condizione di solitudine. Nella notte estrema nella quale non penetra alcuna parola, nella quale noi tutti siamo come bambini cacciati via, piangenti, si dร  una voce che ci chiama, una mano che ci prende e ci conduce”ย (J. Ratzinger,ย Meditazione…).ย 

Scendereย e riconoscere cheย proprioย nell’istante in cui ci era stata annunciata la parola, e mentre ascoltavamo l’invito aย scendereย nella storia di dolore e morte che ci attendeva, in quel momento la Parola avevaย giร ย operato il prodigio: dove la carne aveva visto la morte, lo Spirito aveva dischiuso la vita. Il matrimonio che credevamo fallito, il lavoro senza senso, l’amicizia tradita, la malattia gravida di morte, in tutto siamo chiamati aย scendereย dall’orgoglio che tutto vuol capire e gestire, e andare aย verificareย il potere della Parola predicata dalla Chiesa.ย 


AUTORE: don Antonello Iapicca
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