don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 22 Marzo 2021

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PER CANCELLARLI E DONARCI LA VITA NUOVA E LIBERA, GESUโ€™ SCRIVE I NOSTRI PECCATI NELLA SUA CARNE CROCIFISSA RIDOTTA A POLVERE 

Lunediฬ€ della V settimana del Tempo di Quaresima
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AUTORE: don Antonello Iapicca FONTE: Newsletter SITO WEB CANALE YOUTUBE

Una โ€œdonnaโ€, senza nome, puoi mettere il tuo, posso mettere il mio. Un peccato, lโ€™adulterio, il mio e il tuo. Come fece con Eva, il demonio lโ€™aveva ingannata dipingendo il quadro della โ€œdonnaโ€ che non sarebbe mai stata: servita, obbedita, valorizzata, rispettata, amata, non perchรฉ โ€œdonnaโ€, e sposa, e madre, ma perchรฉ sarebbe divenuta come dio. A questa menzogna aveva legato il suo cuore, e ogni abbraccio, ogni bacio, ogni amplesso, ogni parola e ogni istante passato con lโ€™amante era un frammento di morte che si impadroniva di lei. E ora era lรฌ, come Eva, โ€œsorpresa in flagrante adulterioโ€; e โ€œMosรจ, nella Legge, ha comandato di lapidare donne come questaโ€. Era giusto cosรฌ, perchรฉ la pioggia di pietre le avrebbe solo dato pubblicamente la morte che il suo cuore e la sua carne avevano scelto e consumato nel segreto. Per questo era lรฌ โ€œnel mezzoโ€, come un esempio per quanti avevano in animo di peccare. 

Gli โ€œscribi e i fariseiโ€, del resto, avevano giร  condannato lโ€™adultera; ma avevano bisogno di lei per condannare il Signore. Il suo adulterio, infatti, sarebbe servito per โ€œmettere alla prova Gesรน e avere di che accusarloโ€. Ma proprio qui appare la Pasqua, il mistero che ci stiamo preparando a celebrare. La Pasqua che stravolge tutto: proprio il desiderio di accusare Gesรน avrebbe salvato quella donna! Gesรน stava โ€œinsegnandoโ€ la Torah, la Legge sulla quale venivano a metterlo alla prova: โ€œtu che ne dici?โ€. Forse stava spiegando perchรฉ in Galilea aveva predicato che bastava uno sguardo di concupiscenza per commettere adulterio con una donna nel proprio cuore. Che รจ da lรฌ che iniziamo a tradire Dio, noi stessi e gli altriโ€ฆ Ma ora, misteriosamente, non dice nulla, โ€œsi chinaโ€, e comincia a โ€œscrivere in terra con il ditoโ€.

Fa un segno, e nessuno lo capisce. Il suo dito sembra sfiorare cosรฌ la debolezza di quella donna, fatta di โ€œterraโ€ come tutti quelli che erano lรฌ, il popolo giustiziere, gli scribi sapienti e i farisei integerrimi. Il suo dito era una carezza che annunciava la veritร : la Legge, la libertร , lโ€™amore, il cammino della vita, tutto รจ scritto sulla polvere che รจ il cuore di ogni uomo. Un poโ€™ di vento cavalcato dalla tentazione, e la vita scappa via. Per questo Gesรน ci dice oggi: โ€œchi di voi รจ senza peccato, getti per primo la pietra contro di leiโ€. Tutti hanno peccato. Tutti hanno commesso adulterio con il demonio separandosi da Dio. Tutti hanno creduto alla menzogna e hanno pensato di poter essere diversi, come Dio. E tutti sono morti. Allora, che fate? Vi cominciate a prendere a sassate fino a che non vi ammazzate tutti? Eโ€™ questo che diceva Mosรจ?

No, perchรฉ la Torah parla di me, in ogni sua pagina. Annuncia che davvero i vostri peccati sarebbero stati la mia accusa e la mia condanna, scritti tutti sulla Croce. Annuncia il perdono per ogni peccato, lโ€™unico giudizio capace di estirpare il male e scrivere la Legge nel cuore. Guardiamoci dentro allora, e non potremo far altro che โ€œtornare a casaโ€œ, a cominciare dai piรน โ€œvecchiโ€, arrugginiti nei peccati. E convertirci e chiedere perdono a quanti abbiamo giudicato, anche alla moglie adultera, anche al marito assente che ha tradito. โ€œDove sono gli accusatori?โ€ Dovโ€™รจ il documento che ci condanna? Quando, ogni giorno, vibra nel cuore il giudizio inclemente verso se stessi e verso gli altri, emerge il giudizio di Dio che รจ la misericordia. Dove tutti ci abbandonano, dove tutto, giustamente e ragionevolmente, ci condanna, il suo amore รจ lโ€™ultima Parola.

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Gesรน, il comandamento del Padre scritto sulla terra della nostra esistenza, il Cielo inciso sul nostro cuore, la misericordia nella nostra debolezza; Gesรน, che ci ripete oggi: โ€œneanche io ti condannoโ€. Chi ha incontrato lโ€™amore gratuito di Cristo, chi ha sperimentato che โ€œnessunoโ€ lโ€™ha condannato, โ€œva, cammina nella Chiesa in una vita nuova, la vita di Cristo, e per questo non pecca piรนโ€œ; guarda lโ€™altro con gli occhi e il cuore di Cristo, e gli ripete le stesse parole: neanche io ti condanno.

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