SHALOM! Eโ IL SALUTO DELLA CHIESA CHE DESTA IN NOI SUOI FIGLI LโINCARNAZIONE DELLA VITA NUOVA SEMINATA DALLA PREDICAZIONE
I passi veloci della Figlia di Sion sul crinale delle montagne di Giuda sono i passi urgenti degli apostoli di ogni tempo. I โpassiโ degli eventi stessi che abbracciano ogni uomo in un saluto di Pace, sono nientโaltro che la rivelazione del progetto di Dio: โInfatti io so i pensieri che medito per voiยป, dice il Signore: ยซpensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranzaโ (Ger. 29,11). Shalom! Il saluto di Maria che sveglia la gioia nel seno di Elisabetta, che svela lโamore nascosto in ogni evento, in ogni persona che corre al nostro incontro. Shalom ci annuncia la moglie, anche quando ci sta rinfacciando qualcosa. Shalom ci annuncia il marito, anche quando, schiavo del perfezionismo, torna a casa e vorrebbe il mondo ai suoi piedi. Shalom ci annuncia il figlio che non ci degna di uno sguardo, immerso nella presa tentacolare del suo smartphone.
Shalom ci annuncia il collega che trama ipocritamente alle nostre spalle. Shalom ci annunciano le analisi sballate appena ritirate allโambulatorio. Shalom ci annuncia la Borsa che crolla, il benzinaio che espone il prezzo della benzina, lโennesima lettera che rifiuta il nostro curriculum. Shalom ci annunciano gli istanti che ci attendono, visitano e abbracciano. Shalom mentre per il mondo tutto questo significa una dichiarazione di guerra, e arma lโira, la ribellione, lโindignazione, i sentimenti di giustizia, le invidie, le gelosie, lโodio. Pace dice a noi la storia, dove e quando per il mondo รจ guerra. Pace perchรฉ nella carne รจ disceso Dio, e tutto, ma proprio tutto รจ ormai divino, parte misteriosa di un Cielo che non conosciamo ma che possiamo cominciare a sperimentare.
Pace! Il saluto di Maria che profetizza e anticipa il saluto del Figlio agli apostoli impauriti, il saluto di Colui che ha vinto il peccato e la morte e ha distrutto il muro che separava lโumanitร da Dio e dal suo Regno: Pace!, il saluto che con cui il Cielo ci viene a visitare per attirarci nella vita nuova dei beati, pegno e garanzia qui sulla terra del destino che ci attende. Pace!, il saluto di Maria che ci introduce in una dimensione nuova, nella libertร che puรฒ gustare solo chi, colmo dellโamore di Dio piรน forte del peccato e della morte, puรฒ discernere in ogni evento e persona, anche quelli che la carne cataloga come tristi e che vorrebbe sfuggire, il luogo e il tu dove donarsi, consegnarsi senza riserve, nella certezza che proprio lรฌ, dove non vorrebbe andare, vi รจ la Vita che non muore, la gioia incorruttibile, la Pace che supra ogni intelligenza.
La Pace conquistata da Gesรน nel Getsemani a prezzo della sua angoscia che ha assunto ogni nostra angoscia, per fare di ogni Getsemani che ci attende il Cenacolo dove essere visitati dalla sua vittoria eterna. Pace! Il saluto di Maria che ridesta la gioia che abbiamo dimenticato tra le tristezze di ciรฒ che ormai pensiamo come perso irrimediabilmente, la gioia della risurrezione di tutto quello che in noi era morto. La risurrezione della speranza. La storia nostra di oggi, e di ogni giorno, ci arriva al cuore attraverso il saluto di Maria. E tutto si illumina, il passato ci ha preparato a questo incontro, ed รจ questo quello che davvero conta. Anche le debolezze, nellโascoltare la voce di Maria anche i peccati brillano dโuna luce nuova, la stessa che risplende sul volto del Figlio risorto: Lui sโรจ fatto peccato, e su quel peccato conficcato per sempre sulla Croce, รจ brillata la misericordia. Pace a voi! Si, la nostra carne, la nostra storia sono la dimora di Dio, il Cielo sulla terra perchรฉ tutto quello che di noi appartiene alla terra giunga, un giorno, in Cielo.
Commento a cura di don Antonello Iapicca
Qui lโintervista Rai a don Antonello
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 1, 39-45
In quei giorni Maria si alzรฒ e andรฒ in fretta verso la regione montuosa, in una cittร di Giuda.
Entrata nella casa di Zaccarรฌa, salutรฒ Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino sussultรฒ nel suo grembo.
Elisabetta fu colmata di Spirito Santo ed esclamรฒ a gran voce: ยซBenedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che cosa devo che la madre del mio Signore venga da me? Ecco, appena il tuo saluto รจ giunto ai miei orecchi, il bambino ha sussultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nellโadempimento di ciรฒ che il Signore le ha dettoยป.
Parola del Signore