don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 2 Marzo 2020

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CROCIFISSI CON CRISTO PERCHE’ IL MONDO LO ACCOLGA E SI SALVI

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Il Vangelo annuncia oggi il giudizio delle Nazioni che, alla fine dei tempi, non saranno entrate nella Chiesa. Anche per esse รจ โ€œpreparato dal Padre un Regno fin dalla fondazione del mondoโ€, la stessa โ€œbenedizioneโ€ promessa ai cristiani, stare alla โ€œdestraโ€ di Gesรน, saziandosi per sempre del suo amore. Per ogni uomo “la salvezza di Cristo รจ accessibile in virtรน di una Grazia che, pur avendo una misteriosa relazione con la Chiesa, non li introduce formalmente in essa, ma li illumina in modo adeguato alla loro situazione interiore e ambientale. Questa Grazia proviene da Cristo, รจ frutto del suo sacrificio ed รจ comunicata dallo Spirito Santoยป (Dei Verbum, n. 82).

Eโ€™ la Grazia che conduce ogni uomo all’incontro con Cristo attraverso la presenza della Chiesa, stirpe santa eletta da Dio tra le Nazioni per testimoniare a tutti la sua esistenza misericordiosa. Eโ€™ la comunitร  dei โ€œfratelli piรน piccoliโ€ di Gesรน, il Primogenito della nuova creazione. Per questo, la patria dei cristiani รจ nei Cieli e sono ovunque โ€œforestieriโ€; senza borsa e denaro seguono Gesรน, โ€œaffamati e assetatiโ€; amano senza difendersi, โ€œnudiโ€ come Adamo ed Eva prima della caduta, perchรฉ la misericordia di Dio li ha liberati dal peccato; prendono su di sรฉ i peccati degli altri, sino ad โ€œammalarsiโ€ e soffrirne le stesse conseguenze; annunciano il Vangelo con zelo, nei momenti opportuni e in quelli non opportuni, quando per esso sono perseguitati e gettati โ€œin prigioneโ€.ย Eโ€™ la nostra chiamata, che la Quaresima ci ricorda e rinnova; attraverso il digiuno, la preghiera e lโ€™elemosina la Chiesa ci invita a combattere per esserle fedeli; ciรฒ significa entrare nella volontร  di Dio e non disprezzare nulla di ciรฒ che ci crocifigge con Cristo e ci fa โ€œpiccoliโ€, perchรฉ a chi รจ โ€œmisteriosamente legatoโ€ alla nostra vita sia offerto il โ€œquandoโ€ nel quale โ€œvedereโ€ Cristo.

A farci, insomma, unย selfieย con Cristo crocifisso nelle nostre ore, e spedirlo a tutti perchรฉ qualcuno ne resti commosso. Ma oggi, ora,ย doveย siamo, eย comeย ci stiamo? Quando l’amore ci umilia dinanzi al mondo, siamo il volto, la voce, le mani di Cristo per chi non lo conosce, o lo abbiamo dimenticato?ย Ogni evento รจ un lembo degli estremi confini della terra dove il Signore risorto ci invia: siamo in missione o stiamo scappando? Siamo โ€œaffamati, assetati, nudi, ammalati, in prigioneโ€ per il marito, la moglie, la suocera, il nipote, il fidanzato, lโ€™amica, il collega e quella persona che incontriamo per la prima volta al supermercato? Siamo โ€œpiccoliโ€ dinanzi a loro,ย autentici e umili, indifesi e senza arroganza, per essere “visti” e suscitare nel cuore un balbettio di misericordia? Sei ammalato?

Vivi con Cristo la tua malattia, vedrai meraviglie nelle persone che ti sono vicino e attorno; stai subendo un’ingiustizia al lavoro, un incomprensione in famiglia, vivi tutto unito a Cristo e proprio queste situazioni diverranno la soglia del Cielo dischiusa per tante persone che di Dio neanche vogliono saperne. Cioรจ la nostra vita รจ preziosa quando per il mondo non lo รจ, vale ed รจ feconda quando la societร  civile, la cultura dominante e la nostra carne la butterebbe. Perchรฉ รจ allora che per qualcuno, il piรน piccolo gesto di accoglienza nei nostri confronti sarร  la chiave per entrare nella Vita Eterna. Forse non andrร  mai in Chiesa, perchรฉ la Chiesa lo avrร  visitato e, pur non avendolo riconosciuto, Cristo lo avrร ย amato e amato nella nostra carne crocifissa. Per qualcun altro, invece, sarร  il primo passo per convertirsi e non abortire, perdonare e non divorziare.

A noi รจ chiesto di essere lรฌ, uniti a Cristo, nulla di piรน, perchรฉ Dio ha pensato a ogni istante della nostra vita come il “Cortile dei Gentili dove gli uomini possano in qualche modo agganciarsi a Dio” (Benedettoย XVI).ย 

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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, l’avete fatto a me.
Dal Vangelo secondo Matteo Mt 25, 31-46 In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli: ยซQuando il Figlio dell’uomo verrร  nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, siederร  sul trono della sua gloria. Davanti a lui verranno radunati tutti i popoli.ย Egli separerร  gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dalle capre, e porrร  le pecore alla sua destra eย le capre alla sinistra. Allora il re dirร  a quelli che saranno alla sua destra: “Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in ereditร  il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perchรฉ ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi”. Allora i giusti gli risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o assetato e ti abbiamo dato da bere? Quando mai ti abbiamo visto straniero e ti abbiamo accolto, o nudo e ti abbiamo vestito?ย Quando mai ti abbiamo visto malato o in carcere e siamo venuti a visitarti?”.ย E il re risponderร  loro: “In veritร  io vi dico: tutto quello che avete fatto a uno solo di questi miei fratelli piรน piccoli, l’avete fatto a me”. Poi dirร  anche a quelli che saranno alla sinistra: “Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli, perchรฉ ho avuto fame e non mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e non mi avete dato da bere, ero straniero e non mi avete accolto, nudo e non mi avete vestito, malato e in carcere e non mi avete visitato”. Anch’essi allora risponderanno: “Signore, quando ti abbiamo visto affamato o assetato o straniero o nudo o malato o in carcere, e non ti abbiamo servito?”. Allora egli risponderร  loro: “In veritร  io vi dico: tutto quello che non avete fatto a uno solo di questi piรน piccoli, non l’avete fatto a me”. E se ne andranno: questi al supplizio eterno,ย i giusti inveceย alla vita eternaยป. Parola del Signore