don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 2 Luglio 2019 โ€“ Mt 8, 23-27

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ADDORMENTARSI NELLA TEMPESTA CON GESUโ€™ PER PASSARE INDENNI NELLE TEMPESTE DELLA VITA

Martediฬ€ della XIII settimana del Tempo Ordinario. II
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La vita รจ una traversata per โ€œpassare allโ€™altra rivaโ€, immagine del Cielo, solcando il mare che, spesso, nella Scrittura, รจ immagine della morte. La vita รจ, dunque, una Pasqua! Solo nella sua luce acquista senso e pienezza. E  proprio le โ€œtempesteโ€ definiscono la vita della Chiesa, della quale la โ€œbarcaโ€ รจ immagine. โ€œtempestaโ€ traduce lโ€™originale greco che, letteralmente, significa โ€œgrande sismaโ€, usato anche nei racconti della crocifissione per il โ€œterremotoโ€ scoppiato alla morte di Gesรน.

Quella โ€œbarcaโ€ in mezzo ai marosi รจ dunque profezia della Croce di Cristo piantata sul Golgota e scossa dal terremoto. Sulla โ€œbarcaโ€ e sulla Croce le onde e le scosse sismiche sono il segno dello sconvolgimento innescato dal โ€œsonnoโ€ di Gesรน. Il suo โ€œdormireโ€, infatti, โ€œsvegliaโ€ colui che, sino ad allora, aveva riposato tranquillo, sazio di anime. Al sopraggiungere del Signore il demonio si sente scoperto e vulnerabile. Per questo, quella โ€œbarcaโ€ non doveva arrivare in quel porto; Gadara, infatti, era in piena Decapoli, terra pagana, territorio del nemico. Gli abitanti vi si dedicavano al commercio dei maiali e allโ€™usura. Impuri tra i piรน impuri, schiavi di satana che Gesรน andava ad attaccare. Egli sapeva che Gesรน โ€œera venuto prima del tempo a tormentarloโ€, prima cioรจ che potesse preparare una controffensiva. Doveva difendersi e impedire a Gesรน di compiere la sua missione.

Quella โ€œtempestaโ€, dunque, non era come le altre; quel โ€œventoโ€ e quelle โ€œondeโ€ erano i rantoli di gelosia e ira del demonio e di chi ne รจ ingannato, che vorrebbe far annegare Gesรน nella morte. Cosรฌ รจ di ogni tempesta che infuria sulla โ€œbarcaโ€ di Gesรน e Pietro, repentina come quelle che scoppiano sul mare di Galilea, e tanto โ€œviolenta che la barca si ricopre di ondeโ€. Allโ€™inizio รจ una brezza soave, ma poi rapidamente si fa vento gagliardo e le onde si alzano come bastioni insormontabili; infine, ecco le secchiate dโ€™acqua, che una mano invisibile sembra rovesciare dentro la โ€œbarcaโ€.

Cosรฌ si insinua il demonio. E non basta averne lโ€™esperienza; come Pietro, pur esperto del lago di Tiberiade, non poteva nulla contro lโ€™infuriare della tempesta, neanche noi, pur essendo caduti tante volte nelle lusinghe e trappole del demonio da saperle riconoscere, abbiamo la capacitร  per resistere quando ci attacca con furia improvvisa. Dโ€™altronde, nessuna โ€œtempestaโ€ nella vita di un cristiano รจ davvero improvvisa: quella โ€œbarcaโ€ le attira, e proprio per questo Gesรน continua a โ€œdormireโ€. La tempesta non lo sorprende; non si sveglia neanche quando la โ€œbarcaโ€ si riempie dโ€™acqua. Lui aspettava quella tempesta, si era imbarcato per entrarci dentro; era un segno della sua incarnazione e una profezia del suo Mistero Pasquale. Soprattutto, sapeva che lโ€™unico modo per passarci indenni era dormire; sapeva che il demonio vi si nascondeva, come in tutti gli avvenimenti della sua vita, e lโ€™unico modo per compiere la sua missione sarebbe stato โ€œreclinare il capoโ€ sulla Croce per addormentarsi nella morte.

Gesรน โ€œdormivaโ€ perchรฉ sapeva che per raggiungere Gadara โ€“ il mondo pagano dove eri, e sei, tu, dove รจ tua figlia e il tuo collega, tua nipote e il tuo vicino di banco โ€“ per raggiungere ogni uomo e liberarlo dal potere del demonio, doveva lasciare che le onde lo ricoprissero sino a togliergli la vita! Solo allora avrebbe potuto scovare il demonio a casa sua, nel suo quartier generale, e farlo saltare una volta per tutte, e cosรฌ sterminare la โ€œlegioneโ€ con i suoi ufficiali e generali, rendendo impotente con la sua morte chi della morte aveva il potere, ovvero satana. 

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Le parole che Egli usa per placare il mare sono, infatti, le stesse usate dagli evangelisti nei racconti degli esorcismi. Le stesse che, nella versione greca della Settanta, presentano il gesto di Yahvรจ che con lโ€™onnipotenza della sua parola prosciuga le acque del Mar Rosso. Questa era la missione di Gesรน, la stessa di Pietro e della Chiesa: โ€œsciogliereโ€ sulla terra quello che Lui ha sciolto per sempre. Gesรน rivolge agli apostoli una domanda che potrebbe suonare beffarda: โ€œperchรฉ avete paura?โ€. Ma come, stiamo per affondare e tu ci chiedi perchรฉ abbiamo paura? Essi, come noi, erano โ€œuomini di poca fedeโ€, non avevano compreso nulla di quello che stava accadendo. Perchรฉ la โ€œfedeโ€ รจ entrare con Cristo nella tempesta e mettersi a dormire! 

Eโ€™, concretamente, addormentarsi con Lui nella morte che ci attende ogni giorno, lasciando che le โ€œonde ci ricopranoโ€, perchรฉ โ€“ ed รจ il cuore del cristianesimo che batte nel Mistero Pasquale di Gesรน โ€“ per โ€œpassare allโ€™altra rivaโ€ occorre entrare nella tempesta. Per avere la vita in abbondanza bisogna perderla; per vivere bisogna morire. Non a caso โ€œpassareโ€ in ebraico si dice HBR, da cui deriva โ€œebreoโ€; essi sono i fratelli maggiori, sul cui โ€œpassareโ€ dallโ€™Egitto alla Terra Promessa siamo stati innestati: โ€œDietro Gesรน โ€ฆ lโ€™evangelista โ€ฆ desidera che risuoni nelle orecchie dei discepoli il nome di โ€œebreoโ€. Desidera che i suoi ascoltatori abbiano lโ€™intelligenza dellโ€™indispensabile coesione della loro vita. 

Essi debbono attraversare fisicamente, concretamente, il mare. Allora lโ€™evangelista forma in greco un verbo nuovo, โ€œdiegeiroโ€, per dire svegliare. Impossibile da tradurre letteralmente, questo verbo ha lโ€™accento ebraico di โ€œpassareโ€. Dunque, i discepoli che sono nella barca di Gesรน lo sveglianoโ€ฆ Lo chiamanoโ€ฆ. E quando si sarร  โ€œsvegliato sarร  passato di lร โ€, e tutte le cose si saranno placate, quando ci sarร  la calma, lโ€™evento non finirร  lรฌ. La โ€œtraversataโ€ continuerร  con la domanda di Gesรน, alla maniera della Torahโ€ฆ โ€Dove sei?โ€. Gesรน dirร : โ€œUomini di poca fede, perchรฉ avete paura?โ€, Come dire: โ€œEbrei, dove siete? Avete dimenticato di sentire il vostro nome? Avete dimenticato il vostro nome, la vostra vita?โ€ (M. Vidal). 

La stessa domanda, oggi, prorompe nella nostra vita: โ€œPerchรฉ avete paura?โ€, โ€œnon avete ancora fedeโ€? Di fronte alle โ€œtempesteโ€ che si abbattono su di noi siamo terrorizzati perchรฉ siamo senza discernimento; abbiamo perduto la memoria del nostro โ€œnomeโ€ e della nostra origine. Come gli apostoli, sopraffatti dalle onde che scuotono la carne facendole lambire la morte, abbiamo dimenticato Chi ci ha โ€œordinatoโ€ di โ€œpassare allโ€™altra rivaโ€. Il primo attacco del demonio, subdolo e astuto, ci ha centrati in pieno: maestro del rimestare nei ricordi per scombinarli al punto di far perdere il filo di Grazia che li lega, ci ha sottratto il ricordo della nostra chiamata. La nostra vita ha origine, senso e compimento nelle parole con le quali Gesรน ci ha chiamato a โ€œpassareโ€ con Lui โ€œallโ€™altra rivaโ€. Non lo abbiamo scelto noi, probabilmente neanche lo desideravamo. 

Noi siamo โ€œnel mondoโ€ proprio perchรฉ non siamo โ€œdelโ€ mondo! Lโ€™attitudine degli apostoli nostra emersa nella โ€œbarcaโ€ รจ ben descritta da Peguy, amaro e crudo come sempre: โ€œPoichรฉ non hanno il coraggio di essere del mondo, credono di essere di Dio. Poichรฉ non sono dellโ€™uomo credono di essere di Dio. Poichรฉ non amano nessuno, credono di amare Dioโ€. Non amiamo nessuno, per questo abbiamo paura. Come gli apostoli, forse non siamo ancora pronti a morire con Lui. Anche gli apostoli, pur chiamati, avevano bisogno della โ€œfedeโ€ per compiere la loro missione! Erano, secondo il greco originale, โ€œoligopistoiโ€: avevano solo un poโ€™ di fede, nel senso che era ancora acerba, doveva crescereโ€ฆ Come noi, erano incapaci di riconoscerlo nella tempesta. Senza fede non capiamo che proprio perchรฉ โ€œdormeโ€ ci ama come nessuno. โ€œDormeโ€ e non ferma le guerre. โ€œDormeโ€ e non guarisce il cancro di mio padre. โ€œDormeโ€ e non cambia il carattere di mio marito. โ€œDormeโ€ e non dร  un lavoro a mio figlio. โ€œDormeโ€ perchรฉ non mi amaโ€ฆ

โ€œUomo di poca fedeโ€, non hai capito nulla! Gesรน โ€œamava Lazzaroโ€, eppure si รจ fermato ancora due giorni dove si trovava senza scendere da lui ammalato, quasi aspettando che lโ€™amico morisse. E quando infatti Lazzaro si โ€œaddormentaโ€ Gesรน dice ai suoi discepoli di essere felice per loro di non essere stato dallโ€™amico, โ€œaffinchรฉ possano credereโ€. E proprio per crescere nella fede e โ€œpoter credereโ€ stiamo โ€œnella barcaโ€ come nellโ€™utero della Chiesa, e questo รจ lโ€™importante. Dio รจ fedele, e ha misericordia di noi, ha pazienza, sa che un giorno, daremo la vita per Cristo e la salvezza degli uomini; come gli apostoli che, rimanendo le stesse identiche persone, una volta pieni di Spirito Santo, invece di impaurirsi, si sono โ€œaddormentatiโ€ nel martirio! Gesรน ci vede nella โ€œbarcaโ€ con Lui pieni di pura, ma guarda oltre, alle persone alle quali saremo inviati; ci vede tra qualche anno, in quella situazione nella quale daremo testimonianza al vangelo, anche a costo della vita. Per questo oggi Gesรน si โ€œdesterร โ€ ancora una volta a โ€œsgridare i venti e i mariโ€ perchรฉ torni la โ€œbonacciaโ€ nella nostra vita. Alla paura che ci fa sentire โ€œperdutiโ€ di fronte alla Croce ascolterร  ancora e sempre la nostra preghiera, e calmerร  le tempeste: nella Chiesa, durante la gestazione dellโ€™uomo nuovo, ci darร  ancora segni della sua risurrezione su cui appoggiare la nostra โ€œfedeโ€ che deve crescere, per divenire adulta e farci discernere nella tempesta il risveglio di satana nel campo della missione. 

Fonte e approfondimenti

Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.

Si alzรฒ, minacciรฒ i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 8, 23-27

In quel tempo, salito Gesรน sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.

Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: ยซSalvaci, Signore, siamo perduti!ยป. Ed egli disse loro: ยซPerchรฉ avete paura, gente di poca fede?ยป. Poi si alzรฒ, minacciรฒ i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.

Tutti, pieni di stupore, dicevano: ยซChi รจ mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?ยป.

Parola del Signore.

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