don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 2 Gennaio 2020

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LA NOSTRA IDENTITAโ€™ SGORGA DA QUELLA DEL SIGNORE: NON SIAMO DIO MA I SUOI FIGLI PECCATORI DA LUI AMATI INFINITAMENTE  

1 Gennaio. Santa Maria Madre di Dio (2019)
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ยซTu, chi sei?ยป: il nuovo anno inizia con questa domanda, e la felicitร  dipenderร  dalla risposta che sapremo dare. In mille modi diversi ci โ€œinterrogherannoโ€ per conoscere la nostra identitร . Lo ha fatto Mosรจ al roveto ardente, lo facciamo anche noi, perchรฉ conoscere il nome di un altro significa acquistare un potere su di lui. Lo chiami per nome, e anche in mezzo a una grande folla lui si gira: hai avuto il potere di strapparlo a se stesso perchรฉ fissi lโ€™attenzione su di te.

Vogliamo conoscere lโ€™altro proprio per diventare importante per lui e ottenere il suo affetto, la stima, lโ€™approvazione, sino ad appropriarci della sua persona, completamente, come una preda. Riuscire a insinuarci nella sua intimitร  ci dร  sicurezza: รจ come entrare in una cittร  con un buon navigatore in macchina, di quelli che ti indicano anche il traffico e le strade alternative, aggiornandoti sulle condizioni meteo e i lavori in corso. Anche se รจ una cittร  grande e pericolosa, non hai problemi, puoi muoverti senza perdere tempo e al riparo da inconvenienti, perchรฉ con quellโ€™aggeggio รจ come se te la mettessi in tasca.

Un marito, infatti, pagherebbe oro per avere un navigatore con cui orientarsi nei cambi di umore della moglie: impazzisce ogni giorno tra vicoli di parole e viali di fantasie; si stressa per cercare di capirci qualcosa tra sensi unici di richieste e desideri che cambiano senza preavviso; e mai che si trovi un posto per parcheggiareโ€ฆ Tutti occupati: pranzi, cene, spesa, lavoro, fitness club, bambini da accompagnare e riprendere, telefonata quotidiana con mamma-sorella-amica, e poi la doccia e il tempo per me stessa, e sono stanca da morire e un cerchio alla testa che guarda sono giร  crollata.

Ma anche lei senza tom-tom รจ perduta. Ogni volta che si illude di aver imparato a decodificare il grugnito del marito, รจ come se si ritrovasse dallโ€™altra parte della cittร , imbottigliata nel traffico tra camion di indifferenza, autobus di impegni e scooter che le sfrecciano a fianco piantandole addosso sguardi assassini di ironia.

Insomma, siamo tutti condannati a passare sotto il torchio dellโ€™interrogatorio degli altri. In chiunque ci imbattiamo, risuona indiscreta la stessa domanda: โ€œTu chi sei? Perchรฉ possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?โ€: i sentimenti e le concupiscenze, infatti, ci โ€œinvianoโ€ agli altri ed esigono risposte che sazino la carne.

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Quanti fidanzati, (parola impegnativa lo so, ma altrimenti รจ impossibile definire quel groviglio di carne e passioni che legano due ragazzi), vivono oggi come in un interrogatorio continuo, senza accorgersene. Ammanettati lโ€™uno allโ€™altra nei propri smartphone, come in un grande fratello dove nulla deve restare segreto, si sottopongono mutuamente a indagini accuratissime: tra chat e selfie, post e tag, emoticon e commenti, devono sapere tutto, e guai se non sei immediatamente reperibile, se non sai dare la risposta che il partner si aspetta.

Guai se non ti metti a nudo sin dentro lโ€™intimitร  dei ricordi, dei sogni, dei pensieri, dei peccati, da quando eri ospitato nel grembo materno sino a questo istante che ti sta rapendo nella morbositร . Se non sai dire โ€œchi seiโ€, aspettati dallโ€™altro crolli verticali nellโ€™orrido di drammatiche crisi esistenziali, terremoti emotivi che innescano tsunami violenti ed isterici sul mondo intero. 

Ciรฒ accade perchรฉ nellโ€™intimo siamo ingannati come i โ€œfariseiโ€; crediamo dโ€™essere Dio, โ€œseparatiโ€ dalle debolezze degli altri, diversi e migliori. Per questo siamo cosรฌ stanchi e frustrati, sempre impegnati a rispondere a tutti che siamo dio. Che stress, vero?, dentro quellโ€™immagine ipocrita che ci cola addosso come rimmel aggredito dal sudore. Eh sรฌ, sudiamo tutti, perchรฉ non siamo dioโ€ฆ

Ma proprio questa รจ la prima grande notizia dellโ€™incarnazione: Dio si รจ fatto bambino perchรฉ per salvarci doveva dirci chi non siamo. Guardando Gesรน nella mangiatoia capiremo che non siamo Dio perchรฉ scappiamo dallโ€™ultimo posto, dal servizio disinteressato, da tutto ciรฒ che ci fa piccoliโ€ฆ

Magari lo vedessimo e lo accettassimo! Significherebbe che saremmo pronti ad accogliere il perdono di Dio che strappa lโ€™orgoglio dalle sue radici piantate in noi. Smettiamola di scappare allora, togliamoci maschere e costumi, lasciamoci amare e cominciamo ad essere quello che siamo!

E chi siamo? Giovanni Battista, perchรฉ, come lui, tutti siamo il frutto del miracolo che ha fatto sbocciare la vita dalla morte, la feconditร  dalla sterilitร . Siamo โ€œvoce che grida nel desertoโ€: sterili, senzโ€™acqua, peccatori, non siamo Dio, ma proprio per questo siamo la sua โ€œvoceโ€ che grida vittoriosa nella morte e chiama a conversione. La nostra vita salvata รจ la โ€œvoceโ€ che annuncia lโ€™amore gratuito di Dio.

Siamo stati perdonati e graziati mille volte, e ogni evento nel quale ciรฒ รจ avvenuto รจ โ€œvoceโ€ che invita lโ€™altro a โ€œrendere diritta la via del Signoreโ€, a cercare direttamente Lui smettendo di confonderlo con le sue creature. A non fermarsi alla nostra povera carne, ma a contemplare in essa lโ€™opera di Dio.

Anche questโ€™anno Egli ha pensato di โ€œbattezzare con acquaโ€ questa generazione attraverso la nostra testimonianza. โ€œNon sono il Messiaโ€ รจ lโ€™unica e autentica risposta da dare a chi ci chiede โ€œchi siamoโ€. Altro che ti amo, รจ questa lโ€™unica risposta capace di aprire un varco allโ€™amore vero tra due sposi, tra due fidanzati, tra genitori e figli, tra amici; dire โ€œti amoโ€ sarร  sincero e avrร  valore solo se immerso nellโ€™umiltร  di chi sa di non essere dio per sรฉ e per lโ€™altro.

Per questo chi ama in Cristo saprร  dirgli: โ€œnon sono ioโ€ che potrรฒ farti felice, non ti ingannare; โ€œnon sono ioโ€ che saprรฒ rispondere ai tuoi dubbi, consolare le tue angosce, colmare le tue voragini affettive. โ€œNon sono io il tuo Messiaโ€: io sono solo la sua โ€œvoceโ€, perchรฉ in me parla il suo amore per te, umile al punto di mescolarsi ai miei peccati e alle mie debolezze, perchรฉ tu possa riconoscerlo e aprirti a Lui.

โ€œNon sono degno di sciogliere il laccio del suo sandaloโ€ perchรฉ non ho alcun diritto su di te: รจ Cristo il tuo Sposo, lโ€™unico che ha dato se stesso per te. Io ti sono accanto per aprire la strada a Lui, e amarti significa condurti a battezzarti nellโ€™acqua della sua misericordia che sta bagnando anche me

Un marito รจ inviato a sua moglie per destarla e prepararla allโ€™arrivo del Signore. Il suo carattere, i suoi difetti e i suoi pregi, le debolezze e perfino i peccati sono i segni attraverso i quali il Messia, Gesรน, si fa conoscere. Finchรฉ ci affideremo alla carne, cercando di appropriarci dellโ€™altro per sentirci amati, falliremo, perchรฉ pur โ€œessendo in mezzo a noiโ€ il Signore, continueremo a โ€œnon conoscerloโ€, lasciandolo fuori e impedendogli di salvarci e farci felici.

Ma coraggio, perchรฉ Lui viene a farsi conoscere proprio nei nostri peccati: non tocca la nostra libertร  e lascia che i fallimenti ci umilino perchรฉ possiamo rivolgerci a Lui e accoglierlo senza riserve. Eโ€™ Lui il navigatore che, unendoci al suo Spirito, ci guida verso il fratello nel rispetto per la sua libertร , senza esigere nulla, per โ€œbattezzarloโ€ nella misericordia che prepara la salvezza del Messia.

Commento a cura di don Antonello Iapicca

Qui lโ€™intervista Rai a don Antonello
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Dopo di me verrร  uno che รจ prima di me.
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 1, 19-28 Questa รจ la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme sacerdoti e levรฌti a interrogarlo: ยซTu, chi sei?ยป. Egli confessรฒ e non negรฒ. Confessรฒ: ยซIo non sono il Cristoยป. Allora gli chiesero: ยซChi sei, dunque? Sei tu Elรฌa?ยป. ยซNon lo sonoยป, disse. ยซSei tu il profeta?ยป. ยซNoยป, rispose. Gli dissero allora: ยซChi sei? Perchรฉ possiamo dare una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che cosa dici di te stesso?ยป. Rispose: ยซIo sono voce di uno che grida nel deserto: Rendete diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaรฌaยป. Quelli che erano stati inviati venivano dai farisei. Essi lo interrogarono e gli dissero: ยซPerchรฉ dunque tu battezzi, se non sei il Cristo, nรฉ Elรฌa, nรฉ il profeta?ยป. Giovanni rispose loro: ยซIo battezzo nellโ€™acqua. In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete, colui che viene dopo di me: a lui io non sono degno di slegare il laccio del sandaloยป. Questo avvenne in Betร nia, al di lร  del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Parola del Signore

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