DAI FRUTTI DELLA FEDE IL MONDO RICONOSCE CRISTO NEI SUOI FRATELLI PIU’ PICCOLIย
La “preoccupazione” non si addice a un testimone di Cristo. Non era preoccupato il Signore, sapeva bene che a Gerusalemme le “autoritร ” religiose e civili si sarebbero “radunate contro il Messia” per condannarlo unanimi alla Croce. Ma “proprio per questo” si avviava alla “sua ora”: doveva farsi peccato per “riconoscere”ย davanti al Padreย come suoi fratelli tutti noi peccatori che abbiamo “parlato contro” di Lui. Lo stesso destino attende anche noi, “riconoscere” il Signore e il suo amore dinanzi alle “sinagoghe” e ai “magistrati” che ogni giorno processano e condannano Dio, scandalizzati dal male e dalla sofferenza. In questo agone “preoccuparsi” รจ pericoloso.
Induce a cercare in noi o in altri la “colpa” per trovarci dinanzi a un tribunale. Perchรฉ non mi accettano? Ho fatto qualcosa di male o, come dicono tutti, il cristianesimo vissuto cosรฌ radicalmente รจ solo unโintollerante fondamentalismo? E il dolore innocente? La Croce, la risurrezione, non sarร tutto un inganno? “Preoccupandoci” di come “discolparci” si puรฒ finire molto male fratelli. Come Giuda che, avendo “bestemmiato”, ovvero “parlato male” contro lo Spirito Santo che stava agendo in Gesรน spingendolo verso la Croce, ha finito con il credere al demonio di cui era divenuto luogotenente e si รจ impiccato disperando del perdono; perchรฉ il vero obbiettivo del demonio รจ la nostra disperazione intrisa di orgoglio che si chiude ostinatamente al perdono. E proprio il “preparare che cosa dire” quando appare la Croce รจ il primo passo che conduce a bestemmiare lo Spirito Santo, perchรฉ, sottolineando l’azione umana,ย insinua la sua irrilevanza.ย “Preoccuparsi di che cosa dire” รจ, in fondo, avere accettato l’inganno del demonio che non รจ il peccato a far male all’uomo, ma i limiti che Dio pone alla sua creatura, impedendogli di essere libero e autonomo come Lui.ย Riconosciamolo, abbiamo bestemmiato tante volte, perchรฉ nel fondo, forse anche oggi, abbiamo creduto anche noi che Dio non ci ami; per questo, illudendoci di sfuggire la sofferenza, tagliamo con Lui addossandogli la “colpa” dei nostri fallimenti.
E gridiamo al mondo, con parole e opere, che no, non c’entriamo con Lui, non lo conosciamo.ย Ma coraggio fratelli, non siamo ancora precipitati nella condanna irrevocabile. Possiamo ancora rivolgere la “bestemmia” contro il Signore per non dirigerla contro lo Spirito Santo. Ma che dici? Dico che Dio รจ diventato “Figlio dell’uomo” per farsi peccato e prendere su di sรฉ ogni bestemmia, ogni mormorazione e rancore, odio e peccato che sorgono dal cuore dell’uomo avvelenato dalla menzogna del demonio. Gesรน รจ nato per questo fratello mio! Allora coraggio, parla male di Lui, cioรจ addossagli la colpa perchรฉ Lui possa darti in cambio il “perdono”. Perchรฉ ci sia anche tu tra “chiunque parla male del Figlio dell’uomo” e “gli sarร perdonato”. Sfogati con Lui nella preghiera, vai a confessarti e vomita sul suo ministro il tuo veleno. Contempla oggi la Croce, inginocchiati e leggi la Passione; ascolterai il gallo cantare, la profezia dell’alba di risurrezione nel mezzo della Passione, il seme del perdono deposto nel pentimento (la chiesa primitiva, durante la veglia pasquale, non immergeva i catecumeni nelle acque del battesimo sino a che il gallo non avesse cantato). Contempla il Servo di Yahwรจ che ha dato la vita per te, e piangi, come Pietro, che di fronte al pericolo ha “rinnegato” tre volte Cristo dicendo che lui proprio non c’entrava con tutto quel macello.ย Accetta di essere quello che il Signore, pur conoscendolo, ha scelto con amore infinito. Immergiti nella compunzione, spezzetta nella contrizione il tuo cuore, umiliati e lascia a Cristo le tue bestemmie travestite da preoccupazione, perchรฉ non si trasformino in disprezzo di te inducendoti a disperare della salvezza.ย ย
Non aver paura, perchรฉ Lui ha giร “rinnegato davanti al Padre” il tuo uomo vecchio che lo ha “rinnegato” davanti agli uomini per “riconoscere in Cielo” il tuo uomo nuovo che siย “riconosce” peccatore per “riconoscere” il perdono di Gesรน “davanti agliย uomini”.ย Coraggio, abbandonati alla misericordia di Dio, e lasciati crocifiggere con Cristo per passare con Lui dalla morte del peccato alla vita nuova nello Spirito Santo che scende copioso sulla comunitร cristiana riunita in preghiera. Partecipa fedelmente alle celebrazioni, ascolta la Parola di Dio, nutriti dei sacramenti, assapora quanto รจ bello l’amore tra i fratelli, e lo zelo per il vangelo che ti ha salvato crescerร in te, con l’amore per ogni uomo che giace nella rete del demonio obbligato a vivere bestemmiando.ย La “parresia” (franchezza), infatti, รจ un’opera dello Spirito Santo che caratterizza il modo di esistere di chi, nella Chiesa, รจ rinato in Cristo. In loro, iย frutti della fede adulta fanno “riconoscere” il volto di Cristo, come accadde a Santo Stefano.
Per questo, a causa dei “segni” del Signore risorto e vivo in noi – a causa cioรจ del Kerygma che incarniamo per pura Grazia – ci attendono catene, processi e condanne: davanti al ginecologo dopo essere rimaste incinta del quinto figlio, ai compagni di scuola che ci invitano allโennesimo spinello, al ragazzo che vorrebbe allungare la mano, a colleghi, amici e parenti che ci spingono a far causa a chi ci ha fatto un’ingiustizia. Sulla carne sentiremo i graffi del loro disprezzo, ci ferirร il loro rifiuto; ma proprio mentre ci perseguiteranno lo Spirito Santo “ci porterร ” (secondo l’originale greco tradotto con “vi insegnerร ”), cesellando in noi lโimmagine del Signore perchรฉ Egli sia “riconosciuto” e quindi crocifisso in noi. Se ci rifiutano e perseguitano รจ segno che lโopera sta riuscendo bene; lo Spirito ci ha strappato alla paura e, mentre nel cuore “ci attesta che siamo figli di Dio”, scioglie sulle nostre labbra e davanti a tutti lo stesso abbandono obbediente del Figlio: “Abbร ! Padre!”, le parole che nel Getsemani ci hanno salvato e che lo Spirito ci “insegna” in ogni nostro Getsemani,ย facendo di ogni “momento”ย una buona notizia per il mondo. Quando infatti “riconosciamo” Gesรน come il Signore, Egli “ci riconosce davanti agli angeli di Dio”, testimoniando cosรฌ in terra che esiste il Cielo.
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Come? Donandoci pace, serenitร , pazienza e addirittura letizia nelle persecuzioni e nelle malattie, sigillo inconfondibile della vita soprannaturale che alberga in quella naturale, spingendola oltre i limiti della carne. Esattamente come accadde a Gesรน nel Getsemani, dove la volontร di Dio ha preso per mano quella umana, “trascinandola” (Ratzinger) nel Mistero Pasquale che oggi si fa carne in noi, perchรฉ chiunque ci veda possa sperare di passare dalla bestemmia alla benedizione, dallโinferno al Paradiso.
Commento a cura di don Antonello Iapicca
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan
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Lo Spirito Santo vi insegnerร in quel momento ciรฒ che bisogna dire.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 12, 8-12
In quel tempo, Gesรน disse ai suoi discepoli:
ยซIo vi dico: chiunque mi riconoscerร davanti agli uomini, anche il Figlio dellโuomo lo riconoscerร davanti agli angeli di Dio; ma chi mi rinnegherร davanti agli uomini, sarร rinnegato davanti agli angeli di Dio.
Chiunque parlerร contro il Figlio dellโuomo, gli sarร perdonato; ma a chi bestemmierร lo Spirito Santo, non sarร perdonato.
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autoritร , non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, perchรฉ lo Spirito Santo vi insegnerร in quel momento ciรฒ che bisogna direยป.
Parola del Signore