don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 15 Giugno 2020

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Lโ€™AMORE SOPRANNATURALE DI CRISTO CI ABBRACCIA POLVERIZZANDO LE NOSTRE MALVAGITAโ€™

Lunediฬ€ della XI settimana del Tempo Ordinario
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Ecco un nuovo lunedรฌ da vivere come figli della Domenica, il giorno nel quale, il Signore ci ha accolto nel suo Regno. Lo abbiamo sperimentato, vero? Abbiamo cioรจ creduto alla predicazione e, camminando per crescere nella fede, stiamo assaggiando il perdono dei peccati? Se sรฌ, sapremo ascoltare umilmente e senza difenderci queste parole, e vedremo apparire Gesรน Cristo compierle nella nostra vita. Solo allora diventeranno un Vangelo, la Buona Notizia che dร  frutto in noi perchรฉ sia annunciata e offerta al mondo. Altrimenti queste parole resteranno una follia incomprensibile, contraria ad ogni buon senso. Anche per i cristiani, infatti รจ necessaria una seria Iniziazione Cristiana nella quale il cuore ferito dal peccato sia trasformato in un cuore capace di amare. Perchรฉ il Vangelo parla al cuore dellโ€™uomo rivelando il cuore di Cristo; solo nella Chiesa, attraverso un approfondito e lungo cammino di fede, questa rivelazione giunge alla concretezza della nostra vita; in esso, infatti โ€“ guidati dai pastori e dai catechisti, ascoltando e meditando la Parola di Dio, nutrendoci dei sacramenti, sperimentando con fratelli concreti il miracolo della comunione e dellโ€™amore โ€“ possiamo essere rigenerati e ricevere la natura di figli di Dio che vivono, naturalmente, secondo il Discorso della Montagna.

Per questo, il Vangelo di oggi รจ un annuncio destinato a risvegliare il battesimo in ciascuno di noi. Non sono una nuova legge da compiere, e neanche un moralismo. Sono la Parola compiuta in coloro che sono di Cristo, che vivono in Lui: lโ€™amore che descrivono รจ lโ€™amore di Cristo che vive nei cristiani, secondo le parole di San Paolo: โ€œSono stato crocifisso con Cristo, e non sono piรน io che vivo, ma รจ Cristo che vive in meโ€ (Gal. 2,20). Quante volte abbiamo sfidato a duello Gesรน per lavare nel sangue il tradimento che crediamo ci abbia fatto non compiendo le nostre volontร , e lo abbiamo schiaffeggiato come fece nel Sinedrio il servo del sommo sacerdote? E come ti ha risposto? Eโ€™ restato muto e non ha mai resistito, si รจ lasciato uccidere per lavare nel sangue i nostri peccati. Sรฌ, per ricondurci nel Paradiso e ricominciare con noi dal โ€œprincipioโ€ nel quale Dio ci ha creati per amare, Gesรน ha camminato molto piรน di โ€œdue migliaโ€ prendendo su di sรฉ lโ€™ingiustizia piรน grande, i peccati che lo hanno spogliato della vita perchรฉ noi avessimo proprio la sua vita. Addormentandosi nudo sulla Croce โ€œprima del tramontoโ€, ha restituito al Padre il nostro pegno, ovvero la natura divina che avevamo disprezzato e perduto; si รจ, infatti, lasciato togliere la sua โ€œtunicaโ€ per coprire la nostra nuditร  rivestendoci con il suo โ€œmantelloโ€ che ci ridona lโ€™immagine e la somiglianza con Dio.

Solo se davvero ciรฒ sta compiendosi in noi, potremo vivere questa nuova settimana, che รจ immagine della vita terrena, distendendo i nostri rami perchรฉ le persone che ci sono accanto possano ripararsi dai dardi infuocati del maligno. I cristiani, infatti, sono chiamati ad estendere il Regno di Dio e la sua giustizia sulla terra, dove gli uomini, per arginare il male e riuscire a convivere, ispirati da Dio, riescono a malapena a legiferare secondo la legge del taglione, โ€œocchio per occhio, dente per denteโ€. Eโ€™ un frammento della Torah che Dio, conoscendo la โ€œdurezzaโ€ del cuore dellโ€™uomo, ha consegnato a Mosรจ per limitare il desiderio di vendetta che cova nel suo cuore. Ma โ€œal principio non era cosรฌโ€, come dice Gesรน rispetto alla legislazione sul matrimonio. โ€œAl principioโ€ siamo stati creati per amare ed essere fecondi e moltiplicarciโ€. Per lโ€™invidia del demonio il peccato e la morte sono poi entrato nella creazione, e ne fanno esperienza quelli che gli appartengono. Per questo di nuovo oggi, e ogni giorno, la terra si aprirร  dinanzi a noi per ingoiare la nostra vita.

Fratelli, รจ cosรฌ, perchรฉ la terra avvelenata dalla menzogna del demonio, deve fare quello le si addice, come il seme al quale รจ stato tolto quel veleno, deve fare quello per cui รจ stato creato. Ciรฒ significa che tuo marito, se sta ascoltando il serpente, non potrร  essere diverso da quello che รจ, terra arida e sorda alle tue parole, incapace di intercettare le tue angosce che liquiderร  come i soliti scompensi ormonaliโ€ฆ O vuoi che Dio, dopo averti perdonato e rigenerato, faccia con te come un contadino folle che voglia gettare il seme in un barattolo di miele? Ah sรฌ, il miele รจ dolce, ma non per questo quel seme darร  frutti di dolcezza, anzi, resterร  strozzato da quellโ€™ambiente innaturale e non darร  frutto. Come รจ inutile cercare di fare piรน bella la terra arricchendola di aiuole con fiori meravigliosi; quando il seme vi cade, la terra apre le sue fauci per seppellirlo nel buio e farlo marcireโ€ฆ Eโ€™ inutile curare le apparenze, perchรฉ anche oggi โ€œil malvagioโ€ ti sta aspettando: non ti sorprendere se โ€œunoโ€, che forse sarร  tua figlio, ti contesterร  con parole e gesti estremi per affermare se stesso; sรฌ, se non ha ancora sperimentato lโ€™amore di Dio, dovrร  โ€œpercuotere la tua guancia destraโ€ in segno di sfida, come quando si colpiva con il guanto la guancia opposta di colui che si voleva sfidare a duello; in ufficio hanno giร  preparato le ingiustizie su misura per noi, cambiando i turni e le ferie, per โ€œcostringerci a fare un miglioโ€, cioรจ per lavorare ben oltre quello che la Legge prescriveva; ovunque ci saranno persone che โ€œci domanderanno chiedendoci in prestitoโ€ denaro e tempo, forse la stessa attenzione e fedeltร  che loro, anche i tuoi amici piรน cari, ti hanno negato quando tu ne avevi bisogno; forse tua moglie ti chiederร  di unirti a lei nonostante proprio lโ€™altro ieri si sia negata a te per stanchezza o per farti pagare qualche torto.

Sono dietro lโ€™angolo quelli che ci โ€œciteranno in giudizio per toglierci il mantelloโ€, unici beni inalienabili dei poveri secondo la legge dellโ€™Antico Testamento: โ€œSe prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai al tramonto del sole, perchรฉ รจ la sua sola coperta, รจ il mantello per la sua pelle, come potrebbe coprirsi dormendo?โ€ (Es 22,25): ci aspettano per toglierci i nostri diritti, capite? Ci porteranno dinanzi ai tribunali per appropriarsi della nostra pelle, mica solo dei beni superfluiโ€ฆ Vorranno la nostra vita fratelli, perchรฉ non hanno piรน la propria. Ingannandoli, il demonio gli ha sottratto la dignitร , per questo la cercano disperatamente illudendosi di raggiungerla affermando le proprie concupiscenze e calpestando i diritti degli altri.

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Per questo devono trovare degli agnellini miti che non si difendono e si fanno spogliare di tutto e diventare spazzatura del mondo perchรฉ in loro risplenda la dignitร  perduta nella luce del perdono. Allora, di fronte alle voragini che ci attendono per inghiottirci, che faremo? โ€œOcchio per occhio e dente per denteโ€? Mi hai fatto questo, bene, mi comporterรฒ con te allo stesso modo. E ringrazia che non ti faccio di peggioโ€ฆ No fratelli, se davvero in noi ha cominciato a vivere Cristo diremo: ecco โ€œlโ€™altro occhioโ€, ecco โ€œlโ€™altra guanciaโ€, ecco la mia vita, รจ per te; lโ€™ho ricevuta anche io gratuitamente, e non finisce, รจ eterna, piรน forte del male. Prendila, perchรฉ solo cosรฌ fratelli, la morte potrร  essere โ€œinghiottita dalla vittoriaโ€ di Cristo. Non siamo chiamati a fare giustizia secondo il mondo arginando un male che si ripresenta sempre piรน aggressivo, ma a giustificare i peccatori perchรฉ il male sia estirpato dai loro cuori. Eโ€™ questa la missione della Chiesa, lasciarsi inghiottire dalle ingiustizie perchรฉ il seme della Giustizia di Dio sia deposto nel cuore di ogni uomo.


AUTORE: don Antonello Iapicca
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