don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 15 Gennaio 2020

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NELLA COMUNITAโ€™ CRISTIANA LA PAROLA DI GESUโ€™ METTE LA MUSERUOLA ALLA BOCCA DEL DEMONIO CHE CI INDUCE A PENSARE CHE DIO NON CI AMA E NON Cโ€™ENTRA CON NOI

Mercolediฬ€ della I settimana del Tempo Ordinario
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Gesรน aveva fretta. In fondo lโ€™aveva vissuta sin dal suo concepimento, quando nel seno di Maria รจ partito anche Lui per โ€œraggiungere in frettaโ€ Elisabetta. Eโ€™ la fretta dello zelo per la pecora perduta che traspare in questo primo capitolo del vangelo di Marco nel quale lโ€™inciso โ€œsubitoโ€ รจ ripetuto ben otto volte. Non cโ€™รจ tempo da perdere, perchรฉ il demonio non riposa mai e non risparmia nessuno. Gesรน lo sa, e per questo โ€œsubito, uscito dalla sinagoga, si recรฒ in casa di Simone e Andrea, con Giacomo e Giovanniโ€.

Il suo zelo trascina i primi discepoli nellโ€™urgenza del suo muoversi; รจ come se li mettesse in un altoforno che non si ferma mai, per trasformarli in pescatori di uomini attraverso la partecipazione al suo zelo. Magari i seminari fossero degli altiforni alimentati senza sosta dallo zelo per lโ€™annuncio del Vangeloโ€ฆ Non รจ stata questa la formazione impartita da Gesรน ai suoi discepoli? Entrare ed uscire con Lui dalle sinagoghe, dai villaggi, dalle case, realizzando nella missione il suo Mistero Pasquale, ovvero lโ€™entrare nella morte per uscire nella risurrezione. 

Perchรฉ Gesรน era attirato dal dolore dellโ€™umanitร . Lui era il Servo di Yahwhรจ venuto nel mondo per caricare su di sรฉ ogni sofferenza, malattia e peccato. Aveva fretta di entrare a casa di Simone perchรฉ la febbre di sua suocera stava bruciando anche Lui. Abbiamo visto ieri che Gesรน cโ€™entra eccome con ciascuno di noi, nulla gli รจ indifferente. Sa che โ€œinchiodati a lettoโ€ con la febbre non si puรฒ fare nulla.

Nellโ€™antichitร  essa era considerata un calore innaturalenon รจ naturale per nessuno vivere senza servire. Non siamo stati creati per galleggiare senza forze sui giorni, come chi ha la febbre alta e la spossatezza gli toglie anche la voglia di leggere, di guardare la televisione, di parlare. Non รจ naturale appiccicarsi alla play station, allo smartphone o al tablet per giocare, chattare, farsi di pettegolezzi e prese in giro senza alcun interesse per la vita degli altri. La febbre della suocera di Pietro รจ il sintomo di una malattia piรน profonda, di unโ€™infezione che corrode il cuore che ci obbliga sul letto dellโ€™egoismo dove ci rifugiamo per sfuggire alle incombenze serie della vita, quelle che ci chiamano a sacrificarci e a donare la vita. 

Ma cโ€™รจ la Chiesa, che, come una madre premurosa, si preoccupa di noi e โ€œne parla con il suo Signoreโ€. Eโ€™ la sua prima missione: pregare, implorare, affidare. Come diceva Santa Caterina da Siena, spesso accade che sia molto piรน fecondo parlare a Dio degli uomini che non di Dio agli uomini. Eโ€™ una parola importante per i genitori, i catechisti, i presbiteri e gli educatori; ma non solo, lo รจ per tutti quelli che hanno a cuore qualcuno, il coniuge, il fidanzato, un amico.

Perchรฉ ama solo chi รจ stato guarito, e sa che senza Cristo sono โ€œtutti infermi e indemoniatiโ€; come la suocera di Pietro ognuno โ€œgiace a lettoโ€, รจ cioรจ disteso nella tomba, come suggerisce il verbo greco originale. Per questo la Chiesa vive con Gesรน nel suo intimo come in un โ€œeremoโ€, traduzione letterale del โ€œluogo solitarioโ€ dove Egli โ€œsi ritira al mattinoโ€ per pregare. La preghiera incessante e immersa nella luce pasquale, ovvero lโ€™intercessione ancorata alla fede, รจ il grembo da cui nasce ogni missione.

Cosรฌ ci hanno testimoniato San Giovanni Paolo II, Madre Teresa, il Curato dโ€™Ars e la schiera innumerevole di apostoli e martiri. Ami davvero tuo figlio? Parla di lui al Padre. Senza questa preghiera la Chiesa e ciascuno di noi sbaglierร  tempi e parole, rinchiuderร  ogni opera nellโ€™angusto confine della carne e dei suoi criteri, e sarร  fallimento. Si tratta invece di โ€œalzarsiโ€, ovvero risuscitare con Cristo ogni giorno โ€œquandoโ€ per il mondo โ€œรจ ancora buioโ€. E con Gesรน intercedere facendo nomi e cognomi, perchรฉ โ€œil giorno senza tramontoโ€ della vittoria sul peccato e la morte giunga a tutti. Come รจ giunto alla suocera di Pietro.

In pochi gesti di Gesรน, infatti, รจ racchiusa la Pasqua che lโ€™ha guarita: si โ€œaccostaโ€, le โ€œafferra la manoโ€ e la โ€œsollevaโ€. I verbi originali ci riportano allโ€™incontro di Giacobbe con Rachele: mentre Giacobbe era in viaggio verso la terra dello zio Labano si imbatte in un pozzo coperto da una grossa pietra che, secondo la traduzione del Targum, per spostarla ci sarebbero voluti dieci pastori. Accanto al pozzo vi erano tre greggi e la loro bellissima pastorella, Rachele, della quale Giacobbe si innamora perdutamente. Acceso dal fuoco dellโ€™amore Giacobbe si โ€œaccostaโ€ alla pietra, la solleva e cosรฌ riesce a far bere le greggi di Rachele. 

Un midrash ci racconta che ciรฒ รจ stato possibile perchรฉ โ€œuna rugiada di risurrezione discese dai cieli su Giacobbe rendendolo coraggioso e forte. Grazie a questa potenzarotolรฒ la pietra dalla bocca del pozzo, e le acque salirono dalle profonditร , traboccarono e inondarono. I pastori stavano in piedi, stupefatti, perchรฉ non era piรน necessario il secchio per attingereโ€. I verbi che compaiono nella versione greca della LXX e del brano odierno del vangelo coincidono: come Giacobbe si รจ chinato sulla pietra per sollevarla, cosรฌ Gesรน si accosta alla suocera di Pietro per afferrarla con forza e tirarla su. In entrambi i casi la stessa potenza discende dal Cielo come una rugiada di risurrezione, profezia di quando Cristo avrebbe rotolato la pietra del suo sepolcro.

Dunque, la suocera di Pietro รจ stata guarita dallโ€™amore di Cristo per lโ€™umanitร  schiantata dalla febbre che diventa potere sulla morte. E come accadde a Giacobbe che per sposare Rachele ha servito suo padre Labano per lunghi anni, cosรฌ per la suocera di Pietro il frutto della risurrezione รจ stato il servizio, la diaconia, lโ€™amore gratuito con cui si รจ donata a Gesรน e ai suoi fratelli. Il miracolo, infatti, รจ molto piรน di una semplice guarigione, consiste in un cambio di natura: Gesรน si accosta a ciascuno di noi per sollevare la pietra che ci chiude nel peccato e risuscitarci perchรฉ non viviamo piรน per noi stessi ma spendendo la vita per โ€œservireโ€. Altro che moralismi e sentimentalismi, scelte e decisioni.

Tutto si gioca nello spazio di un incontro dโ€™amore: allโ€™origine della missione della Chiesa e della vita di ogni cristiano vi รจ lโ€™esperienza della suocera di Pietro, ovvero lโ€™essere stati guariti gratuitamente, senza neanche aver chiesto nulla. Solo dopo, come un frutto maturo, ci si potrร  mettere a servizio di Cristo e della Chiesa.

Per servire รจ necessario essere liberi come Gesรน che non si trattiene nel luogo dove โ€œtuttiโ€ vengono a โ€œcercarloโ€, un verbo questo che nel vangelo di Marco ha una connotazione negativa. La traduzione italiana resa con โ€œsi misero sulle sue tracceโ€ non ci aiuta a capire. Lโ€™originale dice che โ€œlo braccavanoโ€, e si tratta dello stesso verbo utilizzato per lโ€™inseguimento del Popolo di Israele da parte dellโ€™esercito del Faraone. Allora capiamo che cosa voleva dire Gesรน quando ha risposto ai discepoli: โ€œAndiamocene altrove per i villaggi vicini, perchรฉ io predichi anche lร ; per questo infatti sono uscito!โ€. Voleva illuminare il carattere profetico di quellโ€™atteggiamento. Come Mosรจ uscรฌ dallโ€™Egitto alla testa del Popolo, anche Lui doveva โ€œuscireโ€ dalla morte sul far del mattino, per condurre lโ€™umanitร  fuori dalla schiavitรน del peccato. E come Mosรจ aveva ammutolito i sapienti del faraone con segni e prodigi, cosรฌ Gesรน faceva tacere il demonio con i suoi miracoli. 

Non era satana, infatti, che doveva riconoscere Gesรน. Lo avrebbe fatto a modo suo, mentendo e capovolgendo la realtร . Gesรน non era il Messia che il demonio avrebbe โ€œconfessatoโ€, un ribelle come lui, un ideologo rivoluzionario e romantico. Era invece il Servo di Yahwรจ, fatto peccato per salvare i peccatori. I miracoli erano i segni dellโ€™amore con cui si โ€œaccostavaโ€ ai peccatori, per sanarli e chiamarli alla fede. Per questo sfuggiva alla fama e alla gloria umana, veleni mortali per la sua missione di โ€œpredicareโ€ il vangelo sino ai piรน piccoli โ€œvillaggiโ€ della Galilea, sino allโ€™ultimo peccatore. Perchรฉ ciรฒ che guarisce il cuore รจ la stoltezza della predicazione: come la โ€œportaโ€ della โ€œcasa di Pietroโ€ che รจ lโ€™immagine della Chiesa sulla quale puรฒ radunarsi โ€œtutta la cittร โ€ che รจ immagine del mondo, apre il cammino di ritorno a Dio per ogni โ€œinfermo e indemoniatoโ€. 

Commento a cura di don Antonello Iapicca

Qui lโ€™intervista Rai a don Antonello
Busshozan shi ko 31-1
Takamatsu, Kagawa 761-8078
Japan


LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI

Gesรน guarรฌ molti che erano afflitti da varie malattie.
Dal Vangelo secondo Marco Mc 1, 29-39 In quel tempo, Gesรน, uscito dalla sinagoga, subito andรฒ nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinรฒ e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciรฒ ed ella li serviva. Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la cittร  era riunita davanti alla porta. Guarรฌ molti che erano affetti da varie malattie e scacciรฒ molti demรฒni; ma non permetteva ai demรฒni di parlare, perchรฉ lo conoscevano. Al mattino presto si alzรฒ quando ancora era buio e, uscito, si ritirรฒ in un luogo deserto, e lร  pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui, si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: ยซTutti ti cercano!ยป. Egli disse loro: ยซAndiamocene altrove, nei villaggi vicini, perchรฉ io predichi anche lร ; per questo infatti sono venuto!ยป. E andรฒ per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demรฒni. Parola del Signore

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