don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 14 dicembre 2018

- Pubblicitร  -

LA VIOLENZA DEI PICCOLI CHE LI FA ADULTI NELLA FEDE

Venerdiฬ€ della II settimana del Tempo di Avvento

Mai sazi. Mai contenti. Mai sereni. Mai come questa una generazione perduta. Gadget dโ€™ogni foggia, accessori sempre piรน miniaturizzati. Non manca praticamente nulla. Ma della felicitร  neanche lโ€™ombra. Energie e creativitร  profuse nella ricerca della migliore qualitร  della vita, mentre la vita scorre senza nessuna qualitร . Mentre i Profeti che ce lo ricordano sono messi in ridicolo; ai nostri occhi appaiono tutti โ€œindemoniatiโ€, fondamentalisti, integralisti come va di moda dire oggi. Le grida di Giovanni, ieri come oggi, sono il segno che di certo era posseduto da un demonio, perchรฉ tutto quel rigore รจ come una passata di carta vetrata sulla pelle levigata dal vizio. E la misericordia paziente di Gesรน seduta in compagnia dei malvagi? Roba di un โ€œmangione e beoneโ€. 

Mica come noi che, magari dicendoci autentici cristiani, abbiamo fatto nostro il famoso detto di Cartesio: โ€œpenso dunque sonoโ€. Nei pensieri del nostro cuore, al di lร  delle parole con le quali cerchiamo di stare in equilibrio, non vi รจ nessuna giustizia e nessuna misericordia: per alcuni, infatti, la giustizia รจ sinonimo di scarsa misericordia; per altri รจ la misericordia ad essere sinonimo di scarsa giustizia. Eโ€™ la confusione che sperimentiamo nelle nostre relazioni, la stessa della โ€œgenerazioneโ€ che Gesรน paragona ai bambini capricciosi e immaturi che non sono mai contenti del giocattolo appena ricevuto. Immaturi nella fede, perchรฉ in noi non si รจ ancora compiuto il Salmo 84, il migliore commento al Vangelo di oggi: โ€œSei stato benevolo Signore con la tua terra, hai fatto tornare i deportati di Giacobbe. Hai cancellato la colpa del tuo popolo, hai eliminato ogni loro peccato. Hai deposto tutto il tuo sdegno, sei tornato indietro dallโ€™ardore della tua ira. Torna verso di noi, o Dio nostra salvezzaโ€ฆ Forse che in eterno sarai adirato con noi, di generazione in generazione estenderai il tuo sdegno? Non tornerai forse a ridarci vita perchรฉ in te gioisca il tuo popolo? Voglio ascoltare ciรฒ che dice il Signore: egli parla di pace per il suo popolo e per i suoi piccoli e fedeli, per chi torna a Lui con tutto il cuore. Certo, vicina รจ la sua salvezza, a chi lo teme, e la sua gloria abiterร  la terra. Fedeltร  e veritร  si abbracceranno, giustizia e pace si baceranno. La veritร  germoglierร  dalla terra e la giustizia si affaccerร  dal cielo. Sรฌ, il Signore darร  il bene e la nostra terra darร  il suo frutto. La giustizia camminerร  davanti a Lui, ed Egli porrร  i suoi piedi su quella viaโ€. 

Splendida profezia che disegna un cammino serio di conversione che assomiglia a un corteo nuziale: โ€œtornaโ€ il Signore e โ€œtornaโ€ il Popolo, come accade anche oggi, in questo Avvento e in questo Anno Santo di Grazia. Eโ€™ dunque il โ€œritornoโ€ che definisce il rapporto tra Dio e lโ€™uomo, tra Cristo e la sua Chiesa, tra Lui e ciascuno di noi. Come recita spesso la Scrittura dopo un istante di sdegno, Dio โ€œritornaโ€ a noi attirandoci nella bellezza e nel compimento originali, noi โ€œritorniamoโ€ convertendoci. Per questo il โ€œritornoโ€ รจ anche il fondamento del matrimonio cristiano: ogni giorno, infatti, gli sposi sono chiamati a ritornare lโ€™uno verso lโ€™altro, accompagnati dal Signore che ha aperto per loro un cammino nel deserto, attraverso cioรจ i peccati e la morte che ghermiscono la loro unione per spezzarne lโ€™indissolubilitร . Il โ€œritornoโ€ che passa attraverso la Croce. Eโ€™ vera la Croce. Eโ€™ dura la Croce. Fa male. Dirada i pensieri che, per il fatto di essere pensati, ci illudevano di โ€œessereโ€. 

La Croce, infatti, ci chiede senza sconti: dove sono le tante cose che hanno riempito tempo e pancia? โ€œIsraele se tu mi ascoltassi!โ€ diceva il Signore. Ma per tanto tempo non abbiamo ascoltato nessuna Parola. Troppo dure, o troppo buone, tutte al di lร  dei nostri criteri capricciosi e viziati, moralisti e lassisti nello stesso tempo; siamo troppo lontani dallโ€™equilibrio che solo lโ€™amore puรฒ generare. Lโ€™amore di Cristo crocifisso che, con la sua carne inchiodata alla Croce ha reso finalmente possibile che la Misericordia e la Veritร  si abbracciassero e la Giustizia e la Pace si baciassero (cfr. Sal 84,11). La Croce era il prezzo pagato alla Giustizia, la Veritร  che denunciava ogni nostro peccato; la carne di Cristo ad essa unita era la Misericordia del Dio vivo, la Pace che dalle piaghe gloriose dopo la resurrezione avrebbero annunciato e donato agli apostoli: โ€œSe non cโ€™รจ qualcosa di piรน giusto della giustizia, cโ€™รจ perรฒ qualcuno piรน giusto di essa. Colui che lโ€™ha fatta giusta, Colui nel quale la giustizia e la misericordia si sono abbracciate con una tale stretta che รจ impossibile riconoscerle o separarle lโ€™una dallโ€™altraโ€ (Detto sul salmo 85 del romeno di origine albanese Ghika). 

Benedetti chiodi che hanno permesso che la Misericordia abbracciasse la Veritร ; benedetti chiodi che hanno unito Giustizia e Pace nel bacio che ci salva. Benedetti chiodi che ci hanno sposati a Cristo, perchรฉ la nostra vita ritrovasse lโ€™equilibrio che la menzogna satanica ci aveva fatto perdere: โ€œTutte le virtรน, prima espulse dalla terra a causa del peccato, oraโ€ in virtรน della Croce, โ€œrientrano nella storia e, incrociandosi, disegnano la mappa di un mondo di pace. Misericordia, veritร , giustizia e pace diventano quasi i quattro punti cardinali di questa geografia dello spiritoโ€ (Giovanni Paolo II). La geografia della vita nuova alla quale siamo chiamati perchรฉ โ€œalla Sapienza รจ stata resa giustizia dalle sue opereโ€: la sapienza della Croce ha svelato lโ€™inganno della sapienza mondana infiltratasi nel cuore dellโ€™uomo. Le โ€œopereโ€ nascoste di un cuore dilatatosi allโ€™infinito, scoppiato dโ€™amore sul Golgota. Le โ€œopereโ€ dellโ€™amore cocciuto di Dio che cerca senza riposo la pecora smarrita, la โ€œsapienzaโ€ che la carne intrappolata nella menzogna satanica che la corrode non puรฒ capire. 

- Pubblicitร  -

Quale โ€œpensieroโ€ umano poteva immaginare o prevedere che al male Dio avrebbe risposto con lโ€™amore? Eppure, a guardare bene, non cโ€™era altro da fare, il Signore doveva morire cosรฌ. La nostra vita balorda, ingannata, ubriaca di cose e di idee, era lรฌ, sulle sue spalle, le nostre ore perdute trafiggevano le sue membra. E il seme caduto in terra moriva. E dalla sua morte dentro la nostra morte, sbocciava la vita. Sapienza dโ€™un miracolo, la Giustizia della Croce ha giustiziato il demonio. La Veritร  risplende nella sua risurrezione, prova del perdono che anche oggi ci raggiunge per compiere la Giustizia nellโ€™amore piรน forte della morte alla quale ci ha condannato il peccato. Abbiamo perso tanto della nostra vita, illusi abbiamo chiuso orecchie e cuore ai tanti Profeti che il Padre ci aveva inviato. Ma no, non tutto รจ finito. Non siamo nati per morire cosรฌ. Alziamo oggi il nostro sguardo a Colui che abbiamo trafitto, arrendiamoci al suo amore sconsiderato. Accogliamo in questo Avvento, e in ogni istante della nostra vita, โ€œlโ€™avanguardiaโ€ (Ravasi) della Misericordia di Dio che รจ la sua Giustizia: โ€œla Giustizia camminerร  davanti a Lui, ed Egli porrร  i suoi passi su questa viaโ€ (Sal 84,14). 

Accogliamo cioรจ il Legno della Croce che ci attende nei fatti e nelle relazioni, e lasciamo che i chiodi benedetti delle parole, dei fallimenti, dei tradimenti, della malattia, della solitudine e della vecchiaia trapassino la nostra carne. Sรฌ, accettiamo il dolore della Giustizia che annuncia la Misericordia, le ferite inferte dalla Veritร  capaci di accogliere la Pace. Eโ€™ il cammino che ha scelto il Signore per โ€œtornare verso di noiโ€ e farci una sola cosa con Lui. Cosรฌ โ€œla Giustizia si รจ affacciata dal Cieloโ€ per discendere e avvolgerci con la giustificazione per non colpirci con la condanna: โ€œHai nascosto i nostri peccati per non vederli in vista della punizione, e poichรฉ Dio non puรฒ non vedere ciรฒ che realmente cโ€™รจ, per quanto lo si celi e lo si copra, cosรฌ quando Dio copre i peccati รจ perchรฉ li cancella e li rimetteโ€ฆ Li copre non con un velo che li nasconde, ma con un medicamento che li cura e li guarisceโ€ (San Roberto Bellarmino). Ma proprio per questo รจ necessario che anche noi percorriamo lo stesso cammino di โ€œritornoโ€ a Lui, accettando di discendere nelle umiliazioni che generano nellโ€™uomo vecchio la Giustizia e la Veritร . Eโ€™ โ€œgiustoโ€ eccome se tua moglie ti tiene il muso perchรฉ รจ altrettanto โ€œveroโ€ che anche tu le hai voltato le spalle mille volte. E cosรฌ via, ciascuno guardi alla propria vita alla luce di questa Parola e scoprirร  quanto sia โ€œgiustoโ€ quello che gli sta accadendo perchรฉ รจ โ€œveroโ€ che รจ un peccatore che ha bisogno di โ€œritornareโ€ a Dio. 

โ€œQuesta generazioneโ€ figlia del demonio e schiava della sapienza mondana, non accetta il โ€œlamentoโ€ di Giovanni Battista perchรฉ vede ingiustizie ovunque dimenticando le proprie; per questo non puรฒ accogliere il โ€œcantoโ€ nuziale intonato dal โ€œflautoโ€ di Gesรน e โ€œballareโ€ ebbro di gioia e gratitudine. Ma i cristiani sono una โ€œnuova generazioneโ€, i figli della Nuova ed Eterna Alleanza che Cristo ha stretto con noi per mezzo del suo sangue. Attraverso lโ€™ascolto docile alla Parola che la Chiesa ci predica possiamo imparare a riconoscere la Giustizia di Dio che precede la sua โ€œhesedโ€, la misericordia, la tenerezza, la fedeltร  con le quali, per mezzo dei sacramenti, ci abbraccia per lโ€™eternitร . Siamo chiamati ad essere la โ€œgenerazione celesteโ€ nella quale appaiono abbracciate in perfetto equilibrio la Veritร  e la Misericordia, la Giustizia e la Pace, perchรฉ sono il โ€œfruttoโ€ del Messia fatto carne in noi, che cioรจ germoglia dalla โ€œnostra terraโ€ che Egli visita โ€œdal Cieloโ€. Di questo ha bisogno โ€œquesta generazioneโ€, una โ€œportaโ€ costruita con la vita dei cristiani e dischiusa sul Cielo, proprio quello in cui il mondo ha smesso di credere.

[box type=โ€shadowโ€ align=โ€โ€ class=โ€โ€ width=โ€โ€]

Mt 11, 16-19
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesรน disse alle folle:
ยซA chi posso paragonare questa generazione? รˆ simile a bambini che stanno seduti in piazza e, rivolti ai compagni, gridano:
โ€œVi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato,
abbiamo cantato un lamento e non vi siete battuti il petto!โ€.
รˆ venuto Giovanni, che non mangia e non beve, e dicono: โ€œรˆ indemoniatoโ€. รˆ venuto il Figlio dellโ€™uomo, che mangia e beve, e dicono: โ€œEcco, รจ un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatoriโ€.
Ma la sapienza รจ stata riconosciuta giusta per le opere che essa compieยป.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

[/box]

Altri Articoli
Related

p. Enzo Fortunato โ€“ Commento al Vangelo del 8 Maggio 2025

Il commento al Vangelo del giorno a cura di...

p. Fernando Armellini โ€“ Commento al Vangelo del 11 Maggio 2025

Padre Fernando Armellini, biblista Dehoniano, commenta il Vangelo di...

Don Leonardo Diaco โ€“ Commento al Vangelo del 11 Maggio 2025

Dalla Santuario della Querciola โ€œMadonna di Visoraโ€ in Conflenti...

Dario Reda โ€“ Commento al Vangelo di domenica 11 Maggio 2025 per ragazzi

Qualcuno da Seguire #Follower Dario Reda, propone il commento del...