don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 13 Maggio 2022

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IL NOSTRO POSTO NELLA STORIA E’ ACCANTO A QUELLO DI CRISTO

Anche oggi, probabilmente, ci siamo svegliati con un peso sul โ€œcuoreโ€, come quando a scuola avevi unโ€™interrogazione; qualunque cosa facessi quel brusio di fondo gracchiava e sporcava le note dei giorni. Siamo “turbati” e non riusciamo a riposare, perchรฉ ci assedia la precarietร  di non avere โ€œun postoโ€ dove “essere” noi stessi, in modo unico e inequivocabile. Per questo spendiamo la vita per trovare e conquistarci โ€œun postoโ€ nel cuore degli altri, nella societร , a scuola, sul lavoro, nella Chiesa.ย 


Non trovandolo, abbassiamo sempre di piรน lโ€™asticella, spegniamo i desideri alti per rintanarci in โ€œbeni rifugioโ€, che sembrano oro mente sono paglia. In fondo, fuggiamo sempre la “veritร ”, perchรฉ essa โ€œturba il nostro cuoreโ€. Crediamo che si tratti di ansie e sofferenze legate a unโ€™immagine romantica del โ€œcuoreโ€, ma nella Scrittura esso non cโ€™entra nulla con le passioni, i sentimenti e gli affetti. Piuttosto coincide con la โ€œmenteโ€, ovvero il centro della vita personale; essendo la sede della volontร , nel โ€œcuoreโ€ decidiamo cosa fare, se scegliere il bene o il male.

โ€œNel cuoreโ€ siamo noi e noi soltanto, liberi per aprirci alla volontร  di Dio oppure no. Ed รจ โ€œnel cuoreโ€ che ci โ€œturbiamoโ€ perchรฉ vi abbiamo accolto, liberamente, la menzogna del demonio che ci ha indotto a peccare. Peccando abbiamo conosciuto la morte, cosรฌ, come gli apostoli, quando Gesรน (la predicazione e la Parola di Dio) ci rivela che la vita รจ un Getsemani dischiuso sulla Croce, ci โ€œscandalizziamoโ€ e non cโ€™รจ โ€œviaโ€ di scampo; lโ€™unica โ€œveritร โ€ che conosciamo รจ quella che il demonio ci ha insinuato, e cioรจ che nella Croce cโ€™รจ la morte e non la โ€œvitaโ€. Per questo Gesรน dice agli apostoli e a tutti noi di โ€œnon essere turbati nel cuore, ma di avere fede in Dio e in Luiโ€. Non permettere, ci dice, che laddove tu sei la persona che sei, libera, il demonio ti insinui il โ€œturbamentoโ€, ovvero il โ€œdubbioโ€. Abbi โ€œfedeโ€ invece, in ebraico โ€œemunahโ€ da cui deriva โ€œamenโ€, e che significa โ€œappoggiarsi stabilmenteโ€.

La โ€œfedeโ€, dunque, รจ lโ€™antidoto al โ€œturbamentoโ€: coraggio allora, abbi โ€œfede in Dio e in Gesรนโ€: appoggiati a loro saldamente perchรฉ il Padre ha risuscitato suo Figlio. Gesรน รจ โ€œandatoโ€ sulla Croce, รจ sceso nel sepolcro, รจ risorto e asceso al Cielo proprio per “prepararci un postoโ€. In Cielo c’รจ il tuo โ€œpostoโ€ riservato che nessuno puรฒ toglierti. Hai un abbonamento valido per l’eternitร  che Gesรน, โ€œtornatoโ€ dal Cielo, vuole donarti. Viene infatti anche oggi a โ€œprenderci e portarci dove Lui รจโ€ per farci โ€œessereโ€, esistere, proprio lรฌ, nelle “tante dimore” che sono “nella casa del Padre”; “tante” quanti sono i tuoi giorni con le loro croci; “tante” perchรฉ Cristo le trasformerร  tutte in una primizia della โ€œdimoraโ€ eterna.

La sua Pasqua, infatti, ha aperto la โ€œviaโ€ alla โ€œvitaโ€ che non si esaurisce, facendo di ogni passo la โ€œveritร โ€ che le dร  senso e pienezza. Coraggio, quando ti sentirai senza โ€œun postoโ€ dove essere, โ€œnon turbartiโ€, non scappare, ma โ€œappoggiati e rimani in Cristoโ€; scoprirai il tuo โ€œpostoโ€ proprio in quello che pensavi ti togliesse la vita e lโ€™essere. Accostati alla Parola, nutriti con i sacramenti, non allontanarti dalla Chiesa, non chiuderti in te stesso ma chiedi aiuto ai pastori e ai catechisti; solo gestato alla “fede” adulta potrai dire โ€œAmenโ€ alla storia, per camminare sulla โ€œviaโ€ della Croce e cosรฌ passare alla โ€œvitaโ€ piena dell’amore, e giungere a dimorare nel cuore del Padre “attraverso Cristo”, vivo nella sua Chiesa. Gli atri del Paradiso, infatti, sono vicinissimi: hanno il colore degli occhi di tua moglie, le pareti ruvide dellโ€™adolescenza di tuo figlio, vi si odono le voci di chi ti รจ accanto e ti giudica, sono bagnati dalle lacrime della malattia. Sono โ€œil postoโ€ di Cristo qui sulla terra, il tuo e il mio.