PICCOLI NEL PIUโ PICCOLO PER GUSTARE LE COSE DEL CIELO E RIVELARLE A TUTTI SULLA TERRA
Solo chi accetta di essere piccolo per adagiarsi sugli spazi angusti della Croce puรฒ intuire lโampiezza infinita dellโamore celato in essa. Solo nella piccolezza del figlio si puรฒ ascoltare e accogliere la Parola di Gesรน che trasforma la vita in esultanza benedicente come la sua.

Siamo piccoli, nonostante ci atteggiamo a grandi. Non a caso, sono proprio i bambini che imitano i grandi. Cosรฌ anche noi, adulti per lโanagrafe, ma con un inguaribile cuore di bambini, ci trucchiamo, mascheriamo, cercando di sollevarci una spanna sugli altri, per apparire maturi, saggi, affidabili. I migliori insomma. Quando scopriamo dโessere cosรฌ, quando i nostri figli cercano lโindipendenza, quando i pensieri ci vogliono spingere verso una stolta autonomia, non cโรจ nulla di strano e di cui stupirci.
Eโ vero, siamo infantili, capricciosi come i bambini. Siamo โpiccoliโ. Bene, quando gli eventi e le persone ce lo mostrano senza lasciarci scampo, รจ il momento propizio per accettare dโesserlo, senza giudicarci e disprezzarci. Occorre solo fermarsi e non ricominciare a scappare e a metterci baffi e barba finte o quintali di rossetto e fondotinta. Quando la storia ci smaschera รจ una โbenedizioneโ. Benedetti i giorni cosรฌ come โpiaccionoโ a Dio, perfetti per la nostra conversione alla santitร .
Benedetti coloro che non ci lasciano navigare tranquilli a cento metri dโaltezza; benedetta nostra moglie quando ci dice la veritร e ci scopre a cercare consolazioni effimere di carne malsana davanti al computer; benedetto nostro marito quando ci svela intrappolate nella vanitร ; benedetti i genitori che sanno rimproverare e richiamare alle responsabilitร e allโobbedienza i propri figli; benedetti i mal di denti che ridimensionano i muscoli cesellati in palestra; benedetto il capoufficio che non ci fa sentire unici e indispensabili; benedetta la fidanzata che ci richiama al rispetto; benedetto chiunque incarna il vignaiolo che ci viene a potare perchรฉ, โrimpicciolitiโ, possiamo dare piรน frutto.
Solo allora, spogliati della presunta grandezza, saremo capaci di prestare ascolto alle confidenze del Signore, le Parole con le quali ci rivela i misteri del Regno, ci fa conoscere suo Padre, ci mostra la porta stretta attraverso la quale si puรฒ entrare nella pace. Dove cโรจ giร qualcosa di โgrandeโ, la โsapienzaโ e l'โintelligenzaโ della carne, non cโรจ spazio per la โgrandezzaโ delle โcoseโ di Dio e di Gesรน. La Trinitร si ferma dinanzi alla superbia, si โnascondeโ, tace e occulta i suoi segreti. Solo chi รจ piccolo per adagiarsi sugli spazi angusti della Croce puรฒ intuire lโampiezza infinita dellโamore celato in essa; รจ cosรฌ che vanno le cose con Dio, solo alle frequenze bassissime, impercettibili Egli puรฒ comunicare se stesso; solo nella piccolezza alla quale Dio conduce gli apostoli si puรฒ ascoltare e accogliere la sua Parola ed essere rapiti nell'โesultanza benedicenteโ di Gesรน che trasforma la vita in un rendimento di lode nella comunione intima della Trinitร .
Padre Figlio e Spirito Santo attendono solo di donarsi ai piccoli per colmarli dellโamore che li unisce. Finalmente piccoli, finalmente cosรฌ come siamo, mettiamo, come Giobbe, la mano sulla bocca, e impariamo il silenzio stupito dellโinfante. Eโ tutto troppo piรน grande di noi. Non sappiamo. Non conosciamo. Non capiamo. Accettiamolo. Conosciamo Dio per sentito dire, impariamo a conoscerlo attraverso gli occhi di un cuore puro, piccolo, infante. Tu ed io, oggi, siamo โquelli ai qualiโ il Padre โvuole rivelare suo Figlioโ. Scopriremo che, nella nostra vita, anche quando lโevidenza che ci sfiora la pelle e ci fa tremare il cuore ci dice il contrario, โtutto รจ stato dato a Gesรนโ.
Nulla di noi, neanche il momento piรน buio, รจ fuori del suo controllo amorevole: โtuttoโ รจ suo, nulla escluso. E in questa esperienza del suo potere infinito, della misericordia che โtuttoโ copre e โtuttoโ perdona, conosceremo il Figlio, una persona viva, un fratello che non ci giudica mai, un pastore che ci cerca senza stancarsi. Non รจ la carne, non รจ la volontร umana, non sono gli sforzi a farci โconoscere il Padreโ: โnessuno se non il Figlioโ e ciascuno di noi ai quali, nella Chiesa e per pura Grazia, giorno per giorno, ci rivela la bellezza e la pienezza di una vita da figli liberi, perdonati, sanati, amati.
Come aveva sperimentato Francesco, che si sentiva โil piรน piccolo e piรน vile tra i fratiโ, e per questo ha conosciuto Cristo sino a diventargli conforme, crocifisso nel suo amore infinito.