RINATI IN CRISTO CON LโAUTENTICITAโ DELLA NOSTRA VITA TESTIMONIAMO LโAMORE DI DIO PER OGNI UOMO
Abbiamo una certezza: lโamore di Dio. Eโ questo il โgiuramentoโ che tiene tutta la nostra vita. La semplicitร di chi si sente amato traspare dal suo linguaggio. Lโordine di una vita fondata nellโamore infinito di Dio splende in un parlare sobrio, secondo le ammonizioni dei libri sapienziali. โ sรฌ, sรฌ; no, no;โ senza compromessi. Questi sono sempre dal maligno, il di piรน che appesantisce e smarrisce le nostre vite. Il cercare sempre di rimettere a posto i cocci, di piegare la storia e le persone con la forza delle parole e dei propri ragionamenti. Non cosรฌ il Figlio di Dio. In Lui dice San Paolo, vi รจ stato il sรฌ senza tentennamenti alla volontร del Padre. Da questo sรฌ, che รจ certezza granitica, scaturiscono i sรฌ dei suoi fratelli, di chi vive dello stesso Spirito. Il sรฌ alla storia che Dio prepara ogni giorno, il no a chi e a quanto vorrebbe opporvisi, parole di fuoco e semplicitร come quelle di San Francesco: โEra, la sua parola, come un fuoco ardente, che penetrava lโintimo del cuore e ricolmava dโammirazione le menti; non sfoggiava lโeleganza della retorica, ma aveva il profumo e lโafflato della rivelazione divina (Leg. Mag. XII, 7).
Il sรฌ di parole che rifuggono ipocrisia e adulazione per annunciare sempre e ovunque la Veritร dellโamore di Dio che risplende nel Vangelo. Il no a parole che banalizzino le cose sante, la persona e la vita di Cristo, nel fiume di ironia e superficialitร che esonda ovunque: โGesรน insegna che ogni giuramento implica un riferimento a Dio e che la presenza di Dio e della sua veritร deve essere onorata in ogni parola. La discrezione del ricorso a Dio nel parlare procede di pari passo con lโattenzione rispettosa per la sua presenza, testimoniata o schernita, in ogni nostra affermazioneโ (Catechismo della Chiesa Cattolica, n. 2153) Questo significa parlare con amore e rispetto di ogni persona e con ogni persona, nella consapevolezza di avere davanti Cristo, che significa Dio. Accostarsi a chiunque come ci si avvicina al Tabernacolo, con timore, tremore e venerazione. In ciascuno รจ allโopera Cristo, dellโaltro รจ molto piรน quello che non sappiamo e non intuiamo di quello che vediamo e crediamo di capire.
Il sรฌ allโamore vero e adulto, e il no allโadulazione offerta a buon mercato per un poโ dโaffetto e considerazione in saldo: โla mitezza che Gesรน vuole da noi non ha niente, non ha niente di questa adulazione, con questo modo zuccherato di andare avanti. Niente! La mitezza รจ semplice; รจ come quella di un bambino. E un bambino non รจ ipocrita, perchรฉ non รจ corrotto. Quando Gesรน ci dice: โIl vostro parlare sia โSรฌ, sรฌ! No, no!โ con anima di bambini, dice il contrario del parlare di questiโ (Papa Francesco, Omelia in Santa Marta, 4 giugno 2013). Per questo, chi รจ di Cristo non ha bisogno e non puรฒ giurare, perchรฉ la sua vita รจ giร legata, per lโeternitร , in unโalleanza dโamore. A โGerusalemmeโ, sulla Croce, โtronoโ che giunge al โCieloโ e โsgabelloโ ben radicato sulla โterraโ, Gesรน ha giร giurato al Padre per tutti noi amore infinito ed eterno. Non si torna indietro, pena lโinfelicitร eterna; il Signore ci ha crocifissi con Lui negli eventi della nostra storia, facendo di essa una primizia della nuova โGerusalemmeโ, cittadini della โcittร del gran Reโ che ha dato la sua vita per noi. Non si puรฒ scherzare su queste cose, usandole perversamente per i nostri interessi.
Il โreligiosamente correttoโ che, nel nome di Dio e della sua Parola, scolora lโamore riducendolo a una caricatura pia, un biscotto avvelenato dolce al palato, mortale per il cuore. La menzogna mondana riverniciata di cristianesimo, perchรฉ il cristianesimo non faccia brutta figura nei salotti. Tutto questo รจ offrire la propria โtestaโ e ogni suo โcapelloโ allโingiustizia e alla corruzione dellโuomo vecchio, che cerca sempre e solo il proprio interesse; usare di Dio e del suo Nome per affermare se stessi, sperando dal mondo quello che solo Lui puรฒ darci: โNon spergiurare, ma adempi con il Signore i tuoi giuramentiโ, che รจ come dire: stringiti a Cristo, perchรฉ senza di Lui non puoi fare assolutamente nulla, non illuderti; anche se vai dal parrucchieri a tingerti i capelli e, allo stesso modo, speri dai parrucchieri dellโanima il colore dellโamore per coprire lโegoismo dellโuomo vecchio, sappi che โnon hai alcun potereโ per cambiare lโaspetto del tuo pensare, parlare e agire, perchรฉ lโagire segue sempre lโessere, e se questo non รจ rinnovato da Cristo, a nulla valgono mille parrucchieriโฆ
Adempiamo dunque i giuramenti della nostra anima, i desideri profondi di santitร e pace, amore e giustizia, consegnando noi stessi a Lui senza riserve, senza nascondere e fingere quel che non siamo, nella mitezza e sinceritร di chi sa a chi dare fiducia, come un bimbo con il suo papร : โPensiamo bene oggi: qual รจ la nostra lingua? Parliamo in veritร , con amore, o parliamo un poโ con quel linguaggio sociale di essere educati, anche di dire cose belle, ma che non sentiamo? Che il nostro parlare sia evangelico, fratelli! Poi, questi ipocriti che cominciano con la lusinga, lโadulazione e tutto questo, finiscono, cercando falsi testimoni per accusare chi avevano lusingato. Chiediamo oggi al Signore che il nostro parlare sia il parlare dei semplici, parlare da bambino, parlare da figli di Dio, parlare in veritร dallโamoreโ (Papa Francesco, Omelia a Santa Marta, 4 giugno 2013).
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Abbandoniamoci allora anche oggi alla fedeltร di Dio, disinneschiamo tutte le armi con le quali vorremmo giurare e spergiurare a noi stessi e al mondo la bontร delle nostre scelte, delle nostre parole, dei nostri progetti. Lasciamo che sia Gesรน Buon Pastore a condurre la nostra vita, portati dalle sue spalle dove possiamo riposare nel suo sรฌ a ciascuno, cosรฌ come รจ. E reclinare il capo su di Lui e guardare ogni cosa dalla sua stessa prospettiva, dalla Croce dove la sua obbedienza fa di ogni nostro no orgoglioso un sรฌ autentico a Lui.
AUTORE: don Antonello Iapicca
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