Dio non ci ordina un sentimento che non possiamo suscitare in noi stessi.
Egli ci ama, ci fa vedere e sperimentare il suo amore
e, da questo ยซprimaยป di Dio, puรฒ come risposta spuntare lโamore anche in noi.
Benedetto XVI

LA LUCE DELLโAMORE OLTRE LA SIEPE DEL MORALISMO
โInnalzate una siepe per la Torahโ avevano insegnato i Padri al tempo dellโesilio. Essi credevano che sul Sinai, accanto alla Torah scritta, Dio avesse rivelato a Mosรจ anche la Torah orale; una serie di precetti che raggiungevano ogni aspetto della vita โ le โaltre coseโ che Gesรน stesso invita a โnon trascurareโ โ perchรฉ in tutto fosse protetta la fedeltร allโAlleanza dei figli di Israele, pur vivendo nella Babilonia pagana. Eโ cura dei figli pagare la decima della menta, della ruta e di ogni erbaggio per ricordare che tutto รจ dono del Padre e di nulla ci si puรฒ appropriare. Dietro a questi precetti, a differenza di quello che puรฒ sembrare, vi รจ lโattenzione ai particolari tipica dellโamore.
โPagare la decimaโ della mentaโ, di erbaggi piccoli e quasi insignificanti significa accogliere tutto in uno sguardo di rispetto e tenerezza che a tutto dร valore: un marito che ama davvero sa cogliere gli aspetti piรน nascosti, le sofferenze e le ansie meno evidenti della moglie, senza banalizzare nulla, relativizzando quando qualcosa si fa assoluta, ma cospargendo su ogni ferita il balsamo della compassione che verga dโeterno anche lโattimo piรน grigio e triste: โLโadempimento di un precetto non รจ il piegarsi sotto la frusta del legislatore, ma, strettamente inteso, รจ la felice possibilitร di dare un valore eterno a ciรฒ che รจ transitorioโ (N. Oswald).
Non cโรจ dunque contraddizione tra lโamore e il precetto: essa esplode solo quando si assolutizza il fare dellโuomo a scapito del dono di Dio. Le decime erano una siepe che proteggeva dallโoblio di questa veritร fondamentale; dimenticando di essere creatura si finisce con il credersi Dio. Per questo i โguaiโ severi di Gesรน non si riferiscono allโosservanza dei precetti, ma sono il lamento funebre per chi ormai รจ morto nella superbia. Ammettiamolo: siamo sempre alla ricerca di chi, al nostro passare sulle โpiazzeโ, si sbracci nei โsalutiโ perchรฉ si accorge di noi e riconosce in noi qualcuno per cui valga la pena perdere dieci secondi. Cโรจ in noi come una calamita che ci spinge verso โi primi posti nelle sinagogheโ, quelli nei quali il demonio ci illude che potremmo essere come Dio.
Piรน bravi, piรน intelligenti perchรฉ seduti proprio lรฌ, accanto al suo posto, sperando un giorno di scalzarloโฆ Ve ne siete accorti? Gesรน sta parlando del peccato originale fratelli: guarda i tuoi figli allโora della merenda e capirai. Perchรฉ mai corrono per essere i primi a prendere il panino con la Nutella? Sanno che la mamma ne ha preparato uno per ciascuno, eppure cโรจ qualcosa che li spinge da dentro verso il primo posto. Se non sei il primo non vali, portiamo tutti dentro il graffio di questa menzogna. Se non diventi come Dio la tua vita non vale: a che ti serve il Paradiso se non sei tu a comandare? Eโ unโumiliazione fare il giardiniere, la felicitร รจ diventarne il padrone che stabilisce le regole. Ah, siamo giunti al punto fondamentale: la realizzazione dellโuomo si compirebbe nellโassoluta e illimitata libertร di fare ciรฒ che vuole e desidera; ma questo urta inevitabilmente con una legge esteriore a lui, che lo limita perรฒ dal di dentro.
Quindi, afferma il sillogismo satanico, se poi senti il rimorso, significa che Dio ti ha piantato arbitrariamente una legge dentro il cuore e da essa non puoi emanciparti se non penetri dentro la sua fonte e te ne appropri. Se non tocchi e mangi dellโalbero della conoscenza del bene e del male, diventando tu lโautore della Legge. Solo cosรฌ essa non ti farร piรน male, ma risponderร di volta in volta alle tue esigenze, assecondando i desideri sui quali apporrร il suo timbro di legalitร . La corsa ai primi posti e il bisogno di saluti nelle piazze raccontano di persone cadute nella tentazione originale che spinge il loro โioโ verso la cattedra dove, come un dio, stabilire che cosa sia bene e che cosa sia male. A causa del demonio e del peccato, il peggior nemico della Legge รจ diventata proprio la Legge. Il peccato originale infatti, รจ lโorgoglio con cui lโuomo vuol diventare Dio per elaborare leggi con le quali imbavagliare la Legge di Dio affinchรฉ non gridi piรน nella coscienza.
Eโ paradossale, ma รจ proprio cosรฌ fratelli, e appare in quegli scribi e dottori della Legge che con lโadempiere dei loro precetti trasgredivano senza apparente rimorso la legge di Dio. Saziavano cosรฌ la superbia del loro io annullando di fatto la Legge di Dio che li avrebbe tenuti umili e quindi autenticamente felici. Ma, come loro, anche noi non siamo Dio, e la coscienza, per quanto seppellita sotto una montagna di peccati legittimati dalle proprie concupiscenze, prima o poi fa sentire il suo grido, come accaduto al figlio prodigo, che era corso verso i primi posti e si รจ trovato dentro a โun sepolcro che non si vedeva e sul quale la gente passava senza accorgersiโ. Lโesito dellโipocrisia infatti, รจ lโopposto esatto di ciรฒ che il demonio presenta nella tentazione: altro che primi posti e saluti, chi lo ascolta finisce nellโirrilevanza e nellโoblio, nellโinferno che รจ il non sentirsi amati.
Per questo, proporzionalmente ai nostri fallimenti e alle nostre frustrazioni, carichiamo sugli altri i โpesi che non abbiamo saputo portareโ. Assolutamente fuori misura, figli di unโillusione e di un delirio di onnipotenza tale e quale a quello del demonio, sono precetti di uomini, lettera senza Spirito, inadeguati al cuore dellโuomo, perchรฉ il demonio odia lโuomo e ogni legge da lui ispirata lo conduce alla morte. Eppure, spinti dal demonio, continuiamo ad erigere siepi di regole e moralismi illudendoci di proteggerci dalla debolezza dellโuomo che proprio la legge inadempiuta smaschera senza pietร . E cosรฌ โtrasgrediamoโ, letteralmente โpassiamo oltreโ lโamore e la misericordia di Dio, le uniche che potrebbero salvarci. Quante volte siamo passati oltre alla moglie, al marito, ai genitori e ai figli โtrascurandoโ, saltando la โcuraโ dellโamore e della misericordia di cui avevano realmente bisogno, per โcurarliโ invece con le nostre regole?
Quanti โnoโ sbrigativi sbattuti in faccia ai figli invece di curare con calma in loro il โsiโ a Cristo? Scandalizzati della nostra e dellโaltrui debolezza e impauriti dalla precarietร spirituale, corriamo per raggiungere i primi posti, lasciando indietro le persone che Dio ci ha messo accanto, andando al di lร del loro passo, che ne รจ lโunica misura; senza la cura attenta e misericordiosa del Tu restiamo imprigionati nella solitudine superba dellโIo, sepolcro che ci chiude nella stessa trascuratezza e irrilevanza che abbiamo riservato agli altri. Ma coraggio, oggi il โguaiโ di Gesรน ha il potere di aprire quel sepolcro fratelli! Venite fuori, venite a me ci dice il Signore, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerรฒ. Perchรฉ sul suo suo giogo dโamore, la sua croce che schiude le porte al Paradiso, Gesรน รจ lโunico che ha compiuto sino in fondo i precetti nellโamore autentico.
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Siamo noi infatti la โruta e la mentaโ, parte cioรจ di โogni erbaggioโ che significa โtutte le persone di ogni generazioneโ: per ciascuno di noi ha versato molto piรน che la decima, ha dato tutto se stesso, senza trascurare di far giungere il suo amore e la sua giustizia sino alle zone piรน intime e nascoste della vita di tutti. Per Lui era โnecessarioโ essere crocifisso per compiere ogni iota della Legge, e cosรฌ perdonare ogni nostra trasgressione. Ha โcuratoโ ogni dettaglio della nostra vita per farci โgiustiโ nel suo โamoreโ. Capite? Gesรน ha saputo coniugare la Legge nellโamore meticoloso e creativo capace di adeguarsi a ogni piega del nostro animo, incarnandosi in ogni situazione della nostra vita. Il suo amore, infatti, colora e dร sapore alle nostre vite, liberandole dal carcere grigio e frustrante di leggi incompiute, di desideri inappagati, di ideali spezzati. Che fare allora?
Convertirci, che significa innanzitutto accettare ogni giorno la precarietร nellโattesa, colma di speranza, del suo aiuto, della sua misericordia, del suo amore capace di fare del fallimento piรน cocente un successo strepitoso. Convertiti, ascolta la Parola di Gesรน, esci dalla tomba della menzogna e rivestiti della Veritร che ti fa libero! Cosรฌ potrai tornare indietro dove hai trascurato il fratello per prendere insieme a lui il giogo soave e leggero di Cristo. Solo โcurando giustizia e misericordiaโ, infatti, non โtrascureremoโ neanche il minimo dettaglio con cui amare il fratello, parole e gesti che fanno della nostra casa, della nostra famiglia, della nostra parrocchia, della comunitร cristiana, un luogo di โgiustiziaโ e โmisericordiaโ capace di generare la nostalgia dellโamore nel fondo della coscienza di ogni uomo.