don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 12 Aprile 2019 โ€“ Gv 10, 31-42

PRECIPITATI NELLโ€™ORGOGLIO POSSIAMO RISALIRE CON CRISTO NEL CIELO DEI FIGLI DI DIO

Venerdiฬ€ della V settimana del Tempo di Quaresima (2)
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Cโ€™รจ un โ€œluogoโ€ dove โ€œcredereโ€ in Gesรน, perchรฉ in esso vi โ€œsi fermaโ€, e lo si puรฒ incontrare e conoscere:  lโ€™annuncio, la predicazione, lโ€™evangelizzazione. Eโ€™ il โ€œluogo dove prima Giovanni battezzavaโ€, dove il fiume Giordano sta per gettarsi nel Mar Morto, il punto piรน basso della superficie terrestre, il luogo dellโ€™annientamento di Gesรน.

Qui il Signore si รจ umiliato sino a discendere al luogo del nostro cuore piรน lontano dal Cielo e da Dio, per aprirlo allโ€™ascolto, annunciare la Parola di Vita e far risplendere la compiacenza del Padre in ciascun uomo. Il contrario assoluto dei luoghi dove prospera il clericalismo, dove pontificano ipocritamente gli pseudo-religiosi, i legalisti, i moralisti, quelli che, in nome della โ€œvostra Leggeโ€, lasciano fuori Cristo nei piccoli, nei poveri, nei peccatori. Cioรจ noi, a casa e ovunque. Ma Dio si รจ fatto come me e come te per annullare la distanza che ci separava da Lui: il demonio vuol rovesciare la volontร  di Dio e spingere perversamente lโ€™uomo a recitare il ruolo di protagonista riservato a Dio.

La frustrazione che sperimenta chi crede allโ€™inganno del demonio, arma i cuori e le mani per uccidere la falsa immagine di Dio che esso ha presentato; ma cosรฌ, finisce per distruggere se stesso nellโ€™inferno dellโ€™alienazione, e diventa incapace di vivere la storia con pace e gratitudine. Non sono le opere, i miracoli a decretare, in ultima istanza, la sua morte. Le pietre sono preparate per la sua parola blasfema: โ€œChi bestemmia il nome del Signore dovrร  essere messo a morte: tutta la comunitร  lo dovrร  lapidareโ€ (Lv. 24,16). I giudei, come ciascuno di noi, guardando e sperimentando le opere non sanno riconoscerne lโ€™autore, e lo scambiano per un bestemmiatore, perchรฉ la nostra vita di oggi, in fondo, รจ una bestemmia: la sofferenza, il fallimento, queste ore qui rinchiuse nello sconforto, sono una parola blasfema: Dio non puรฒ volere e permettere tutto quanto mi accade.

E chi dice che nella mia storia stia operando Dio facendone un segno del suo amore รจ un bestemmiatore. Chi mi dice che sono figlio di Dio in questo matrimonio, nella malattia e nella depressione, merita la morte. E cosรฌ uccidiamo i profeti per togliere di mezzo Cristo. Ebbene, Gesรน ha assunto su di sรฉ il dolore del nostro rifiuto, la durezza dei cuori di fronte alle opere belle del suo amore. Al punto di ridiscendere alla fonte della sua missione per ritrovare in essa vigore e forza per lโ€™opera decisiva, la Passione di amore che lo condurrร  sulla Croce. Eโ€™ il cammino che indica a ciascuno di noi per combattere la falsa illusione delle apparenze, lโ€™atrofia dellโ€™intelligenza che non vuole andare oltre e rischiare per abbandonarsi a un amore piรน grande di quello di cui noi siamo capaci. Gesรน oggi ci indica il percorso dellโ€™umiltร , discendere ancora una volta i gradini del battesimo, immergere ancora una volta nellโ€™acqua che ci ha rigenerato lโ€™uomo vecchio per annegarlo con le sue passioni.

Passare dalla memoria al memoriale, dal ricordo che schiaccia il presente sui nostri criteri avvelenando il futuro, alla libertร  che accoglie la storia dโ€™amore di Dio con ciascuno di noi, perchรฉ le sue โ€œopereโ€ si facciano contemporanee del momento che siamo chiamati a vivere e si compiano ancora. Sono esse a mostrarci il volto del Padre; la loro dimenticanza, il filtro della nostra povera ragione ad interpretarle come pura casualitร , chiude le porte al potere di Dio. Per essere liberati da questo โ€œcarcereโ€, occorre imparare ad ascoltare, come il Padre ha invitato tutti a fare quando Gesรน รจ riemerso dalle acque del battesimo: โ€œQuesti รจ il mio Figlio nel quale mi sono compiaciuto: Ascoltatelo!โ€. Lโ€™ascolto ci apre alla Parola che ha il potere di ricrearci, qualunque sia la nostra situazione; lโ€™ascolto รจ la nostra salvezza perchรฉ ci dona la fede capace di plasmarci sino a renderci figli di Dio. Solo ascoltando potremo uscire dallo scandalo dellโ€™orgoglio incapace di credere allโ€™incarnazione di Dio nella nostra vita. Solo gli occhi della fede sanno discernere le sembianze divine attraverso la luce che filtra, spesso impercettibilmente, dalle ferite dei peccati, delle debolezze, degli errori nostri e dei fratelli.

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โ€œLa Scrittura non puรฒ essere annullataโ€: essa โ€œha chiamato dรจi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dioโ€, ovvero ciascuno di noi raggiunti dalla stoltezza della predicazione, cosรฌ potente da risuscitarci come figli di Dio che guardano ogni evento e ogni fratello dalla destra del Padre dove Cristo ci vuole condurre. Solo attraverso il suo ascolto potremo camminare sui sentieri della conversione autentica, che non รจ macerarsi e sforzarsi di compiere opere impossibili alla carne per โ€œdivenire come Dioโ€, ma accogliere la Parola di Dio. Solo alla sua luce potremo entrare, con fiducia e speranza, nella storia che quotidianamente si presenta dinanzi, discernendo in essa โ€œil luogoโ€ dove Gesรน รจ, e dove anche ciascuno di noi puรฒ essere.

Fonte e approfondimenti

[box type=โ€infoโ€ align=โ€โ€ class=โ€โ€ width=โ€โ€]Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.[/box]

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Cercavano di catturarlo,ma egli sfuggรฌ dalle loro mani.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 10, 31-42

In quel tempo, i Giudei raccolsero delle pietre per lapidare Gesรน. Gesรน disse loro: ยซVi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre; per quale di esse volete lapidarmi?ยป. Gli risposero i Giudei: ยซNon ti lapidiamo per unโ€™opera buona, ma per una bestemmia: perchรฉ tu, che sei uomo, ti fai Dioยป.
Disse loro Gesรน: ยซNon รจ forse scritto nella vostra Legge: โ€œIo ho detto: voi siete dรจiโ€? Ora, se essa ha chiamato dรจi coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio โ€“ e la Scrittura non puรฒ essere annullata -, a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo voi dite: โ€œTu bestemmiโ€, perchรฉ ho detto: โ€œSono Figlio di Dioโ€? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non credete a me, credete alle opere, perchรฉ sappiate e conosciate che il Padre รจ in me, e io nel Padreยป. Allora cercarono nuovamente di catturarlo, ma egli sfuggรฌ dalle loro mani.
Ritornรฒ quindi nuovamente al di lร  del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui rimase. Molti andarono da lui e dicevano: ยซGiovanni non ha compiuto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era veroยป. E in quel luogo molti credettero in lui.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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