don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 11 Giugno 2022

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RESI DEGNI DAL SANGUE DI CRISTO ACCOGLIAMO IL VANGELO CHE CI SALVA

Il martirio di Barnaba ci annuncia che saremo sepolti ogni giorno agli occhi del mondo per risorgere con il Vangelo nel cuore, scritto con la nostra vita ricevuta gratuitamente”da Cristo e gratuitamente dataย a Lui e ai fratelli, sulle pagine della loro vita riscattata dalla morte.ย 

Oggi la Chiesa festeggia San Barnaba, un frutto squisito dellโ€™inesausta missione della Chiesa. Come tu ed io, raggiunti dallo zelo degli apostoli che ci hanno annunciato e testimoniato che si puรฒ vivere laddove nessuno puรฒ resistere. Con la loro vita, infatti, ci hanno mostrato uno โ€œspettacoloโ€ mai visto, addirittura impensabile, perchรฉ il demonio ci aveva convinti che il Cielo non esiste perchรฉ non esiste Dio, e se c’รจ รจ ingiusto: lo โ€œspettacoloโ€ della loro vita discesa allโ€™โ€œultimo postoโ€ su questa terra, nel quale sono come โ€œcondannati a morteโ€ che sperimentano โ€œil rifiuto di tuttiโ€, e dove sono diventati la โ€œspazzaturaโ€ del mondoโ€ (cfr. 1 Cor 4,9ss). Come si puรฒ โ€œsopportareโ€ una โ€œcondanna a morteโ€? Che cosa avrebbe da โ€œbenedireโ€ chi รจ considerato come โ€œspazzaturaโ€? Come fa a โ€œconfortareโ€ tutti chi โ€œda tutti รจ rifiutatoโ€? Eppure proprio in tutto questo gli apostoli ci hanno annunciato e mostrato che โ€œil Regno dei Cieli รจ vicino”!

Era in loro, lo abbiamo visto e per questo abbiamo creduto, ci siamo cioรจ appoggiati alla loro parola e abbiamo accolto la โ€œpaceโ€ che ci annunciavano. “Shalom” รจ il dono messianico che nella Scrittura รจ figlia dello sguardo amorevole di Dio: โ€œil Signore rivolga a te il suo volto e ti conceda paceโ€ (Nm 6.26). Questo versetto si รจ compiuto la sera di Pasqua nel Cenacolo, quando il Signore risorto ha โ€œrivolto il suo voltoโ€ ai discepoli impauriti annunciando e donando loro โ€œla paceโ€ che ha trasformato quella stanza in un frammento del โ€œRegno dei Cieliโ€. Come il Maestro erano anche loro โ€œcondannati a morteโ€; โ€œrifiutati da tuttiโ€ e per questo impauriti e nascosti nellโ€™โ€œultimo postoโ€; considerati eretici e bestemmiatori da estirpare dal Popolo, proprio come โ€œspazzaturaโ€ da buttare via. Ma in quel luogo di paura e dolore, stretti dal rimorso per il tradimento, รจ apparso Cristo, e con Lui la โ€œpaceโ€, che รจ un modo per dire โ€œil Regno messianico di Dioโ€.

E a quella vista i discepoli โ€œgioironoโ€ per lo โ€œspettacoloโ€ del loro Amico ritornato vivo dalla morte, come abbiamo gioito noi all’annuncio del Vangelo.ย Per questo, lโ€™annuncio del Vangelo รจ un riverbero di quellโ€™incontro nel Cenacolo; ogni apostolo, infatti, รจ โ€œun altroโ€ Gesรน Cristo, come suggerisce il termine ebraico โ€œshaliahโ€ tradotto con “apostolo”. E quanti nel mondo si trovano ora nella situazione degli apostoli tra la morte di Gesรน e la sua resurrezione? Quanti “infermi” allโ€™ โ€œultimo postoโ€ dove li inchioda una malattia fisica o spirituale? Quanti sono “morti” dopo la โ€œcondannaโ€ del mondo solo perchรฉ inadeguati, deboli, inermi? Quanti sono โ€œrifiutatiโ€ come โ€œspazzaturaโ€ perchรฉ “lebbrosi” coperti dalle piaghe dei tradimenti, dellโ€™incoerenza e di ogni difetto e peccato? Quanti? Piรน o meno tanti quanti abitano nel mondo.

A questi, nessuno escluso, la Chiesa รจ inviata ad annunciare la โ€œpaceโ€ del โ€œregno di Dioโ€, ovvero la pienezza di vita che si puรฒ sperimentare anche โ€œallโ€™ultimo postoโ€.ย Per questo la missione della Chiesa รจ una sorta di “work in progress”, si compie “strada facendo” alla ricerca della pecora perduta, come ha fatto Cristo, che sul cammino si รจ “avvicinato” ai peccatori; e, in una carne simile alla loro, ha annunciato e mostrato la โ€œpaceโ€ alla loro carne “inferma” e preda dalla “lebbra”, “morta” a causa dei “demoni” che se ne erano impossessati. In ebraico, la radiceย BSRย del verbo “evangelizzare” รจ la stessa di “carne”: “La prima circostanza in cui nella Torah ricorre la parola carne non รจ insignificante. Essa รจ pronunciata dall’Adamo, al quale il Signore dร  colei che Egli ha desiderato per porla di fronte a Lui. Il Signore l’ha creata con la “costola” o il “fianco” dell’Adamo.

Allora, l’uomo che aveva chiamato per nome gli animali, pronuncia la parola carne. E, con tenerezza, dice:ย Questa volta essa รจ carne della mia carne, osso delle mie ossa. La Torah chiama l’uomo a essere due, uno di fronte all’altro. Ma allora bisogna parlarsi. Allora soltanto, avremo una comunicazione, una carne insieme,ย BSR. Questa relazione potrร  essere chiamata evangelizzazione, Vangelo,ย BSR” (M. Vidal).ย Questo incontro, infatti, profetizzava proprio quello di Gesรน, nuovo Adamo, che, destato dal sonno della morte, si presenta alla sua Eva, la Chiesa tratta dal suo fianco squarciato, e nata nel sangue e nellโ€™acqua che ne scaturirono: โ€œGesรน in persona apparve in mezzo a loro e disse: “Pace a voi!”. Stupiti e spaventati credevano di vedere un fantasma.ย Ma egli disse: “Perchรฉ siete turbati, e perchรฉ sorgono dubbi nel vostro cuore?ย Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non haย carne e ossaย come vedete che io ho”.ย Dicendo questo, mostrรฒ loro le mani e i piediโ€ (Lc. 24,36-40).

Questo incontro รจ lโ€™immagine piรน pregnante della missione della Chiesa. Lโ€™evangelizzazione, infatti, รจ โ€œmostrareโ€ al mondo le โ€œmani e i piediโ€ di Cristo risorto, le sue ferite gloriose nella nostra carne: come diceva Papa Francesco, siamo le โ€œbraccia, le mani, i piedi, la mente e il cuore di una Chiesa in uscita” verso chi scambia la resurrezione per โ€œun fantasmaโ€ prodotto dalla fantasia dagli uomini per alleviare la paura della morte. Fratelli, siamoย dunque inviati alle persone che Dio ha messo โ€œlungo la stradaโ€ della nostra esistenza per โ€œapparireโ€ dinanzi a loro con la nostra carne giร  resuscitata con Cristo, libera cioรจ dalla schiavitรน del peccato e offerta โ€œgratuitamenteโ€ per amore. E avendo lo stesso pensiero del Signore risorto quando ci ha incontrato: “questa volta” la persona che ho di fronte “รจ carne della mia carne, osso delle mie ossa”; lo รจ perchรฉ conosco la sua sofferenza, e so che senza Cristo non ci puรฒ vivere. Ha bisogno di Lui come accadde a me.

E ora che รจ vivo in me posso vedereย ciascuno come il “tu” che mi รจ stato tolto dal petto e che manca al mio “io” perchรฉ sia completo; il “tu” a cui annunciare Cristo, la nostra Pace. Per questo San Paolo afferma che non รจ un vanto annunciare il Vangelo, ma un dovere, un incarico, un imperativo che sgorga da unย cuore mutilato e inquieto sino a che non ha ritrovato la propria Eva, il fratello perduto.ย Come รจ stato in Barnaba, anche noi siamo trasformati dal battesimo in “figli della consolazione”. Anche noi “siamo messi da parte per l’opera alla quale Dio ci ha destinati”, per vivere cioรจ โ€œcome condannati a morteโ€ nellโ€™ โ€œultimo postoโ€ dove Dio ci mette, perchรฉ appaia in noi che la morte รจ vinta e che proprio quello รจ il posto piรน vicino al Regno di Dio.

Per questo, come gli apostoli, siamo inviati senza alcuna sicurezza: niente “oro, argento, moneta di rame nelle cinture, bisaccia da viaggio, due tuniche, sandali, bastoneโ€, immagini della nostra vita di oggi, crocifissa con Cristo, spogliata da qualsiasi consolazione umana, nella precarietร  economica e nellโ€™estrema debolezza, forse malati e disoccupati, calunniati e diffamati. Perchรฉ per “scacciare i demoni” รจ necessaria la Parola di Gesรน e la Croce fatte carne in noi; รจ necessario che siamoย esposti al martirio come accadde a Barnaba, lapidato e bruciato per invidia. Perchรฉ ciรฒ che rende autentico l’annuncio del Vangelo รจ l’offerta della nostra vitaย perย โ€œcon-solareโ€ chi incontreremo vivendo la sua stessa solitudine; per dire all’altro “ossa delle mie ossa e carne della mia carne” occorre che lo siano davvero! Solo allora, sulla soglia della sua โ€œcasaโ€, potremo “rivolgere il saluto” di pace, annunciando la Buona Notizia della resurrezione, perchรฉ attraverso la stoltezza della predicazione quella โ€œcasaโ€ piena di dolore e peccato sia trasformata, nella fede, in un frammento del โ€œRegno dei Cieliโ€.

Tutti ne “sono degni” perchรฉ Cristo ha versato il suo sangue per ogni uomo; a meno che qualcuno non indurisca il cuore e la rifiuti. Allora la “pace ritornerร  su di noi” come un pegno per lui; se sapremo assumere il suo rifiuto potremo consegnarla al Padre come fosse la sua, perchรฉ abbia pietร  di lui e lo faccia entrare nel Regno dei Cieli. Proprio come Barnaba, che nell’iconografia รจ ritratto durante il martirio mentre stringe nelle mani il Vangelo di Matteo.ย Al tempo dellโ€™imperatore bizantino Zenone (474-491), in seguito a un’apparizione di Barnaba, fu ritrovato il suo corpo che aveva ancora sul petto il Vangelo di Matteo, scritto di suo pugno. Ecco la profezia che ci consegna oggi Barnaba: saremo sepolti ogni giorno agli occhi del mondo per risorgere con il Vangelo nel cuore, scritto con la nostra vita “ricevuta gratuitamente” da Cristo e “gratuitamente data” a Lui e ai fratelli, sulle pagine della loro vita riscattata dalla morte.

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