TRAFITTI DALL’AMORE NEL CUORE DI CRISTO
AUTORE: don Antonello Iapicca
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Fratelli รจ arrivato per noi il โgiorno solenneโ, il giorno del compimento di ogni Parola della Scrittura. Osserviamo la scena del brano che la Chiesa ha scelto per celebrare la Solennitร del Sacratissimo Cuore di Gesรน. Pochi momenti prima Gesรน aveva detto โtutto รจ compiutoโ, e โchinato il capoโ era โspiratoโ. Sotto la superficie delle normali operazioni per le condanne a morte per crocifissione in uso presso i romani, รจ celato proprio lโโadempimento del mistero nascosto da secoli nella mente di Dio, creatore dellโuniversoโ. E in che cosa consiste il โcompimento della Scritturaโ di cui Giovanni ci โdร testimonianza perchรฉ anche noi crediamoโ? Che cosa โha vistoโ di cosรฌ decisivo al punto di mettersi in gioco con una โtestimonianzaโ che afferma perentoriamente di essere โveraโ perchรฉ suffragata dalla sua esperienza diretta e personale? Unย cuoreย che ha smesso di battere trafitto da una lancia. Come? Tutta la Scrittura si compie in un morto? Sรฌ fratelli, e proprio per questo oggi รจ il โgiorno solenneโ, il โgrande sabatoโ, perchรฉ โlโAgnello ha redento il gregge, Cristo lโinnocente ha riconciliato noi peccatori al Padreโ (Inno โAlla Vittima Pasqualeโ). Quello indicato da Giovanni, infatti, era โil giorno della preparazioneโ della Pasqua, e quellโanno cadeva di โsabatoโ. Che strana coincidenza, proprio un โmisteroโ. โShabbatโ รจ il โsettimo giornoโ in cui โDio portรฒ a termine la sua opera, e cessรฒ ogni suo lavoro. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrรฒโ (Gen 2,2-3).
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In questa benedizione e consacrazione la tradizione di Israele ha visto unโaltra opera di Dio: โDopo i sei giorni della creazione, che cosa mancava ancora nellโuniverso? La โmenuchร โ. Venne il Sabato, venne la menuchร , e lโuniverso fu completoโ (da A. J Heshel, Il Sabato). Per Israele, dunque, il compimento dellโopera di Dio ha relazione con la โmenuchร โ, che non รจ un semplice riposo fisico: โche cosa รจ stato creato il settimo giorno? La tranquillitร , la serenitร , la pace e il riposoโ (Gen Rabbร , 10,9). Nel corso del tempo la โmenuchร โ divenne un sinonimo della vita dopo la morte, la sorgente dellโeternitร โ. Ma quel โsabatoโ, di certo la sera della sua vigilia perchรฉ gli ebrei contano i giorni iniziando dal loro vespro, era โsolenneโ perchรฉ coincideva con il giorno della โpreparazioneโ della Pasqua, nel cui pomeriggio si sacrificavano gli agnelli pasquali. Sappiamo che Giovanni Battista vedendo Gesรน venire verso di lui per farsi battezzare dice: โecco lโagnello di Dio che toglie i peccati del mondoโ. Ed ecco dove รจ celato il โmisteroโ che oggi la Chiesa ci svela: in โquel โgiorno solenneโ, il sabato della โmenuchร โ, profezia e anticipo della vita eterna, รจ coinciso con il sacrificio di Cristo, lโagnello mite a cui โnon รจ stato spezzato alcun ossoโ. Ciรฒ significa che il โdisegno eternoโ di Dio era quello di ricondurci presso di Lui nel riposo delย โgiardino di Edenโ,ย da doveย ci โscacciรฒ, perchรฉ lavorassimo il suolo da dove eravamo stato trattiโ (Gen 3,23).
E lo ha โattuato in Cristo Gesรน nostro Signoreโ, che, offrendosi in sacrificio, โci dร coraggio di avvicinarci a Dio per la fede in Luiโ. Fratelli, non รจ oggi la nostra vita un faticosissimo โlavoroโ con la testa china sul โsuoloโ, obbligati a contemplare la precarietร di cui siamo fatti? Possiamo oggi ripetere con Qoelet: โHo visto tutte le cose che si fanno sotto il sole ed ecco tutto รจ vanitร e un inseguire il vento.ย Sono giunto al punto di disperare in cuor mio per tutta la fatica…ย Quale profitto c’รจ per l’uomo in tutta la sua fatica e in tutto l’affanno del suo cuore? Tutti i suoi giorni non sono che dolori e preoccupazioni penose; il suo cuore non riposa neppure di notteโ. Non riusciamo proprio a โriposareโ perchรฉ il nostro cuore รจ gravemente malato. Il demonio ci ha ingannato, e per questo oggi siamo fuori dal Paradiso.ย Il Dio della vita ci ha creati per essere โfecondi e moltiplicarciโ e invece che cosโรจ oggi la nostra vita? No aspetta, non pensare che hai tanti figli e fai molte cose per gli altri; rifletti se per caso non stai giudicando un fratello, se hai pensato male di qualcuno, se hai parlato male di lui. Dai, che in questo, purtroppo, ci siamo dentro tutti. E chi non ama รจ nella morte dice San Giovanni. Ma proprio per questo egli โha vistoโ in Gesรน morto e trafitto dalla lancia il segno del compimento della Scrittura.ย
โEra giร mortoโ, era giร entrato nella nostra situazione; aveva cioรจ giร oltrepassato la barriera che ci separava dalla vera vita; e proprio in quel momento, โil colpo di lancia squarciรฒ il suo cuore, e dalla sacca del pericardio uscรฌ sangue ed acqua. Da tale dettaglio si deduce che Gesรน era morto di crepacuore o di infarto, o piรน esattamente di โemopericardio postinfartualeโ come spiegano i medici esperti di sindonologiaโ (S.A. Panimolle). Come il velo del Tempio nellโistante della sua morte, il suo cuore si era squarciato per amore, per dischiuderci le porte del Santo dei Santi, l’unico luogo dove si poteva chiamare Dio per nome. Questo amore fratelli, รจ il โmisteroโ nascosto agli intelligenti e ai sapienti di questo mondo che la Chiesa ci rivela oggi. Un amore che ha spezzato il cuore di Cristo perchรฉ la morte lo potesse afferrare per deporlo accanto a noi. E morto nella nostra morte ha lasciato che la โlanciaโ affilata da tutti i nostri peccati โaprisseโ lo scrigno dove custodiva i suoi tesori di Grazia preparati per noi.
Doveva essere โgiร mortoโ per effondere su di noi il โsangueโ della sua vita offerta per lavare i nostri peccati, e โlโacquaโ, immagine nel Vangelo di Giovanni dello Spirito Santo. SantโIppolito scriveva: โper mezzo del sangue noi abbiamo lโacqua dello Spiritoโ, perchรฉ solo dopo che il sangue di Gesรน ha sradicato in noi la radice del peccato che ci ha fatto morire, possiamo rinascere con Lui e ricevere la vita nuova dello Spirito Santo:ย โCome il fianco di Adamo fu toccato da Dio durante il sonno, cosรฌ Cristo ci ha dato il sangue e lโacqua durante il sonno della sua morte. Vedete in che modo Cristo unรฌ a sรฉ la sua Sposa, vedete con quale cibo ci nutre. Per il suo sangue nasciamo, con il suo sangue alimentiamo la nostra vita. Come la donna nutre il figlio col proprio latte, cosรฌ Cristo nutre costantemente col suo sangue coloro che ha rigeneratoโ (San Giovanni Crisostomo).ย
Allora coraggio fratelli, qualunque sia oggi la nostra situazione, non dobbiamo far altro che โguardare a Colui cheย abbiamoย trafittoโ. Giovanni cita un passo del Profeta Zaccaria che parla della contemplazione di un โtrafittoโ dal quale si sarebbeย โriversato su Gerusalemmeโ e su tutti โuno spirito di grazia e di consolazioneโ (cfr. Zc 12,10). Il profeta si riferisce allaย morte violenta del re Giosia, che Dio ha lasciato giustiziare dagli egiziani, nonostante โprima e dopo di lui non fosse esistito nessun re che come lui si era convertito al Signoreโ (cfr. 2 Cr. 35,1ss). Lโevangelista ha visto in lui la profezia dellโAgnello di Dio che, innocente, si รจ lasciato trafiggere dalle nostre iniquitร . E lโha vista compiuta in โquel sabato solenneโ che oggi ci viene incontro con questa Solennitร . Ancora oggi gli ebrei il venerdรฌ sera pregano dicendo โaccoglici sotto la tenda della tua paceโ.
Gesรน รจ ora accanto a ciascuno di noi, ha posto la sua โtendaโ nel nostro matrimonio, nella malattia e nei fallimenti; si รจ fatto peccato e maledizione perchรฉ i nostri peccati e la morte non ci impedissero di essere accolti โsotto la tenda della sua paceโ. Lo abbiamo giร trafitto, vero? Allora, per entrare nel Sabato eterno che abbiamo perduto, basta solo inginocchiarsi come il soldato nel film di Mel Gibson, e lasciarsi bagnare e pervadere sin dentro il nostro cuore dal โsangueโ e dallโโacquaโ che, nei sacramenti, sgorgano dal suo cuore. Cosรฌ, il suo stesso cuore batterร in noi, la nostra carne sarร irrorata dal suo sangue, e Cristo sarร vivo in ogni istante della nostra vita. Allora potremo compiere nellโamore sino alla morte tutta la Scrittura, perchรฉ il prossimo possa contemplare in noi Colui che ha trafitto, e conoscere cosรฌ il disegno di salvezza che Dio ha per lui.