don Antonello Iapicca โ€“ Commento al Vangelo del 11 Aprile 2019 โ€“ Gv 8, 51-59

SUL GOLGOTA PER VEDERE IL GIORNO DI CRISTO RISORTO NELLA NOSTRA VITA

Giovediฬ€ della V settimana del Tempo di Quaresima
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โ€œNon vedere mai la morteโ€, magariโ€ฆ Magari non vederla in questo cancro, che invece me la ricorda ogni istante. Ci provo a distrarmi, a fare come se non ci fosse, ma come un torrente carsico, sotto lโ€™apparenza รจ una morsa che mi stringe cuore e carne. Un poโ€™ come quando, da ragazzi, avevamo un esame allโ€™orizzonte. Facevi quel che facevi, il pensiero era sempre fisso lร , al giorno dellโ€™esame, e ogni ora che passava era una condanna inesorabile alla tua pigrizia, mentre lโ€™angoscia incalzava inducendoti a disperare di farcela a darlo quel maledetto esameโ€ฆ

Magari โ€œnon vedere piรน la morteโ€ nel rapporto con mio padre, dopo tanti anni ancora cosรฌ difficile. Magari non vederla in questo ennesimo giorno da disoccupato; mi alzo, mi guardo allo specchio e comincio veramente a disprezzarmi: butto i giorni senza uno straccio di lavoro; e continuo a deludere la mia fidanzata, ma come faccio a pensare di sposarmi in queste condizioni? Davvero vorresti fare lโ€™esperienza di โ€œnon vedere mai piรน la morteโ€ nella tua vita? Allora ascolta oggi il Signore: โ€œChi custodisce la mia Parola non vedrร  mai la morteโ€. Ecco il modo per vedere la vita di Cristo, quella che non finisce, dentro la propria vita. Vita nel cancro, che significa pace, tempo, parole e dolori da offrire, e pienezza di vita e di amore dove il mondo e la carne vedono vuoto e angoscia. Vita nella disoccupazione, che significa fede e speranza che Dio provvede alla propria vita, che discerne nella precarietร  il deserto per imparare che la vita viene da Lui, e dalle sue Parole; un tempo per affidarci a Dio e sperimentare che Lui esiste, e non ci abbandona e cosรฌ fondare il proprio matrimonio sulla roccia di questa esperienza.

Ma come si fa a โ€œcustodire la Parolaโ€ di Gesรน? Come Abramo. Anche lui vedeva solo morte: non aveva un figlio a cui donare se stesso in ereditร , non aveva una terra a cui consegnare il proprio corpo per il riposo. Ma proprio qui la Parola di Dio รจ scesa dal Cielo come una chiamata trasformando quellโ€™al di lร  di morte che lo attendeva in un futuro colmo di vita. Qui Abramo ha cominciato a โ€œvedere il giorno di Gesรนโ€, che รจ appunto โ€œvedere la vitaโ€ in ogni giorno: giunto a Canaan, la terra che Dio gli aveva promesso, stringeva tra le braccia Isacco, la vita scaturita dalla sua carne morta. Eppure non era ancora questo il giorno di Gesรน nel quale rallegrarsi. Ad Abramo mancava qualcosa, come a ciascuno di noi. Abbiamo sperimentato il suo amore che, perdonando i peccati, ha ridato vita a molte cose di noi. Ma ancora non basta per โ€œnon vedere piรน la morteโ€. Come ad Abramo, ci manca lโ€™esperienza decisiva dellโ€™amore pieno e incondizionato, frutto della notte oscura della fede, la piรน dura, lโ€™unica nella quale si puรฒ โ€œvedereโ€ la luce della Pasqua che cancella per sempre la morte nel giorno eterno del Messia Gesรน.

La notte del Moria, nella quale Dio ha condotto Abramo quando gli ha chiesto di sacrificare Isacco. Mamma mia che crudeltร โ€ฆ Puรฒ Dio chiedere una cosa del genere? โ€œChi si crede di essere?โ€ potremmo dire, come i giudei fecero con Gesรน. E lo chiediamo eccome, e per questo vediamo ancora morte nella nostra vita. Ma coraggio, proprio oggi e in questi giorni che ci separano dalla Pasqua, possiamo fare la stessa esperienza di Abramo, e โ€œvedere il giorno di Gesรนโ€. Appoggiamoci alla Chiesa, confessiamo la nostra superbia, e cominciamo ad obbedire, a salire il Moria dove offrire a Dio il nostro Isacco. Tu sai che cosโ€™รจ. Forse la tua speranza di guarire, o il desiderio di trovare lavoro. Prendi quello che ami, a cui tieni di piรน, che desideri piรน intensamente, e deponilo sullโ€™altare. Lascia a Dio la tua vita โ€œcustodendoโ€ la sua promessa che non vedrai piรน la morte. Perchรฉ cosรฌ accadrร , come ha sperimentato Abramo, che ha imparato a โ€œsorvegliare, proteggere, amareโ€ la Parola e per questo ha riavuto Isacco. Quella relazione nuova e libera purificava il suo sguardo per vedere lโ€™amore di Dio e non piรน la morte della paura, della gelosia, dellโ€™affetto morboso.

Dopo lโ€™intervento dellโ€™angelo, infatti, Abramo, secondo il Targum, ha chiamato quel luogo: โ€œQui il Signore fu vistoโ€. Al culmine dellโ€™angoscia Abramo ha visto che โ€œDio รจ favorevoleโ€, ha visto il giorno di Cristo in quel giorno che doveva essere di morte. Ma era Abramo, per me รจ impossibileโ€ฆ Sรฌ, รจ impossibile ma non a Dio che lo rende possibile nella sua Chiesa. In essa possiamo ascoltare e โ€œcustodireโ€ la sua Parola che illumina i fatti e, chiamandoci, ci indica come e dove offrirci alla sua volontร . Mentre nelle celebrazioni facciamo memoria dellโ€™amore che Dio ha sempre ha avuto per noi, e con la forza dei sacramenti possiamo balbettare il desiderio di obbedire, possiamo a poco a poco abbandonarci alla sua fedeltร . โ€œPrima che Abramo fosseโ€, infatti, prima del nostro matrimonio, dei figli, del lavoro, del nostro carattere e dei nostri difetti, del nostro corpo, โ€œprimaโ€ ancora che peccassimo e di subire quellโ€™ingiustizia, Gesรน รจ โ€œIo sonoโ€, ovvero amore incondizionato per ciascuno di noi.

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E se ci ha amato โ€œprimaโ€ non ci amerร  ora, e domani, e sempre, donandoci la sua vita immortale proprio dove e quando la morte ci fa piรน paura?

Fonte e approfondimenti

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Abramo, vostro padre, esultรฒ nella speranza di vedere il mio giorno.

Dal vangelo secondo Giovanni
Gv 8, 51-59

In quel tempo, Gesรน disse ai Giudei: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: se uno osserva la mia parola, non vedrร  la morte in eternoยป. Gli dissero allora i Giudei: ยซOra sappiamo che sei indemoniato. Abramo รจ morto, come anche i profeti, e tu dici: โ€œSe uno osserva la mia parola, non sperimenterร  la morte in eternoโ€. Sei tu piรน grande del nostro padre Abramo, che รจ morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?ยป.
Rispose Gesรน: ยซSe io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica รจ il Padre mio, del quale voi dite: โ€รˆ nostro Dio!โ€, e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. Abramo, vostro padre, esultรฒ nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioiaยป.
Allora i Giudei gli dissero: ยซNon hai ancora cinquantโ€™anni e hai visto Abramo?ยป. Rispose loro Gesรน: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sonoยป.
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesรน si nascose e uscรฌ dal tempio.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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