don Antonello Iapicca – Commento al Vangelo del 10 Maggio 2019 – Gv 6, 52-59

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MANGIARE LA CARNE DI CRISTO E BERE IL SUO SANGUE PER ESSERE OFFERTI NELLA STORIAย 

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Ci troviamo all’epilogo del grande discorso di Gesรน nella Sinagoga di Cafarnao. Alle sue parole i Giudei cominciano a “litigare”ย tra di loro, secondo l’originale greco reso con “discutere”. Quell’uomo che si definisce l’unico pane di vita, e indica nella sua stessa carne la vita eterna, suscita uno scuotimento interno, e, soprattutto, obbliga a prendere posizione.ย La sua parola divide, come la spada che penetra sino alle giunture piรน profonde e mostra le vere intenzioni dei cuori.ย Litigano tra di loro ma in fondo si tratta della resistenza che oppongono alle parole di Gesรน, e, in esse, a Gesรน stesso. Per quei Giudei la carne di Gesรน รจ una barriera invalicabile. Credono di conoscerlo, lo hanno visto crescere, sanno tutto della sua famiglia; Lui ha una storia simile alla loro, e per questo,ย ovviamente, non puรฒ salvarli; quella carne รจ carne come la loro, non puรฒ dare la vita. Restano sulla superficie delle cose, come Eva che fu ingannata proprio dagli occhi che si fissarono sull’apparenza.ย 

Anche noi ci fermiamo spesso alla buccia degli eventi e delle persone, e moriamo, comeย “i padri” che “hanno mangiato la manna,ย ma sono morti”.ย Essa era solo una profezia, il segno che Dio,ย nella totale precarieta’ dell’esistenza, Dio avrebbe lasciato una rugiada di vita eterna; nella carne di suo Figlio, identica alla nostra, avrebbe deposto la vita che non muore.ย Gesรน, infatti, nella sua carne, ha vissuto “per mezzo” della “vita del Padre”. La sua carne l’ha custodita sin sulla Croce, sin dentro la tomba, per lasciarla esplodere vittoriosa sulla morte:ย “La divinita’ si nascose sotto lโ€™umanitร  e si avvicino’ alla morte, la quale uccise e a sua volta fu uccisa. La morte uccise la vita naturale, ma venne uccisa dalla vita soprannaturale” (S. Efrem).ย Nella carne di Cristo si e’ compiuta la vera e definitiva liberazione.ย La carne di Gesรน e’ la carne dell’agnello offerto in riscatto per i peccati. Il sangue di Gesรน e’ quello dell’agnello che ha protetto i figli di Israele dall’angelo della morte.ย Per questo la carne e il sangue di Gesu’ sono alimento e bevanda veri, degni di fede.ย 

E’ necessario mangiare della sua carne e bere del suo sangue, perchรฉย Cristo rompa in ciascuno di noi le barriere della morte cancellando ogni peccato.ย Allora avremo accesso alla sua intimitร  e “dimorare” in Gesu’, e, con Lui, dimorare in Dio: la vita sarร  pacificata perche’ nella precarieta’ della carne, ha preso dimora l’incorruttibilita’ della vita divina. Ma ciรฒ significa concretamenteย accogliere la nostra stessa vita trasformata dalla potenza della sua.ย Gesu’ e’ย mandato a noiย anche oggi perche’ possiamoย vivere per Lui, come Lui ha vissuto per il Padre: cio’ significa vivere nella storia concreta che si dipana dinanzi a noi, come Gesu’ ha vissuto il cammino alla Croce che lo attendeva.ย Lui vedeva la vittoria oltre il Golgota, la vita al di la’ della propria morte. Con Lui anche noi possiamo sperimentare la vita eterna, il riposo promesso, l’amore infinito che ha distrutto la morteย proprio in cio’ che ci impaurisce.ย 

La carne di Cristo nella nostra carne, il suo sangue nel nostro sangue, per vivere la sua vita, eterna, infinita, che supera le mura dell’orgoglio e della paura, per entrare ogni giorno nella storia e scoprirvi i frutti di pienezza in essa piantati.ย L’eucarestia e’ questo grande mistero,ย imparare a dimorare, istante dopo istante, nel cuore di Dio. Dire amen nell’amen di Cristo, nutrirci della volontร  di Dio, il cibo del Figlio. Dire amen, affermare e credere che e’ degna di fede la storia che Dio prepara per noi, e alimentarci del Pane Vivo disceso dal Cielo nella nostra vita, cosi’ come si presenta: amen alla malattia della nipote, amen al carattere del marito, amen al licenziamento, amen alla ribellione del figlio, amen a ogni frammento di vita perche’ ciascuno, anche il piu’ piccolo, e’ un frammento del corpo benedetto di Cristo che ha assunto tutta la nostra vita.ย Siamo percio’ chiamati a riservare ad essa la stessa attenzione devota e piena di unzione con la quale non si perde neanche il piu’ piccolo frammento dell’ostia consacrata nella patena, perchรฉ nella patena della nostra carne รจ vivo Cristo… Imparare a vivere, giorno dopo giorno, nell’amore infinito del Padre, nell’intimita’ feconda, libera, pacificante, gioiosa con Cristo suo Figlio. Come Giovanni, reclinato sul petto di Gesรน: โ€œQuesti รจ colui che giacque sopra il petto del nostro Pellicano, e Questi fue di su la croce al grande officio elettoโ€ (Dante,ย Paradiso, XXV, 112-114).

Fonte e approfondimenti

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La mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda.

Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 52-59

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: ยซCome puรฒ costui darci la sua carne da mangiare?ยป. Gesรน disse loro: ยซIn veritร , in veritร  io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterรฒ nell’ultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร  per me. Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร  in eternoยป. Gesรน disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafร rnao.

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

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