don Andrea Vena โ€“ Commento al Vangelo di Natale 2023

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Attraverso il cammino delle quattro domeniche dโ€™Avvento siamo giunti alla Grotta di Betlemme per  adorare il Bambino Gesรน, ยซil Verbo fatto carneยป (cfr Gv 1,14). La liturgia solennizza questo giorno con quattro sante  Messe: quella della Vigilia, che ci fa meditare la genealogia di Gesรน, una sorta di album di famiglia (Mt 1,1-25); la  messa della Notte, nella quale ascoltiamo la narrazione della nascita di Gesรน cosรฌ come ci viene presentata  dallโ€™evangelista Luca (2,1-14); la messa dellโ€™Aurora, che ci presenta la visita dei pastori (Lc 1,15-20) e, infine, la  messa del Giorno, nella quale siamo invitati a meditare il mistero dellโ€™incarnazione attraverso la profonda  meditazione dellโ€™evangelista Giovanni (1,1-18).

Quattro messe per assaporare, quasi al rallentatore, questo grande  mistero dโ€™Amore di un Dio, che pur di salvare lโ€™uomo si fa Uomo; che pur di non spaventare nessuno, si fa Piccolo  tra i piccoli; che pur di non far sentire nessuno escluso, si fa Lui stesso un Escluso, nascendo povero in una grotta  di Betlemme.  

Le quattro domeniche dโ€™Avvento ci hanno preparato a vivere al meglio questo Avvenimento, questo  incontro tra la nostra povertร  e la grandezza di Dio (dalla liturgia, 5 gennaio). Nella I domenica dโ€™Avvento ci รจ stata  indicata la Meta ultima verso la quale ci stiamo incamminando, ossia lโ€™incontro con il Signore Gesรน, Re  dellโ€™Universo: con Colui che si รจ fatto Uomo, รจ morto in croce, รจ risorto ed รจ salito alla destra del Padre, lรฌ dove ora  ci attende per renderci partecipi della gioia eterna. Per questo Gesรน si รจ fatto Uomo e ha accettato di dare la vita  per noi, affinchรฉ noi potessimo partecipare alla Vita del cielo.

Nella II domenica la liturgia ci ha affiancato la figura  di Giovanni Battista, voce che un tempo ha gridato nel deserto e che oggi continua a gridare nei deserti dei nostri  cuori, invitandoci a prepararci allโ€™incontro con il Signore che viene, perchรฉ รจ fedele alle sue promesse, ma anche a  noi spetta prepararci allโ€™incontro, abbassando i monti della superbia, colmando i fossati della superficialitร  e  restando disponibili a lasciarsi sorprendere dalle sue sorprese. Viene nel silenzio del deserto, affinchรฉ impariamo a  tornare allโ€™essenziale, imparando ad ascoltare la sua Parola.

Nella III domenica, ancora una volta il Battista ci ha  invitati a focalizzare lโ€™attenzione non tanto sulla sua persona, ma su Colui che deve venire; a non confondere la  voce con la Parola, il luccichio con la Luce. Tutto questo รจ e sarร  possibile assumendo lโ€™atteggiamento della Vergine  Maria โ€“ IV domenica โ€“ la quale, pur tra difficoltร  e perplessitร , ha saputo dire il suo ยซEccomiยป. Come Lei, anche noi  siamo invitati non tanto a guardare alle nostre infermitร  interiori โ€“ che spesso paralizzano ogni scelta di vita โ€“ ma  a fidarci della potenza di Dio al quale nulla รจ impossibile; a imparare cioรจ a mettere nelle sue mani quei ยซcinque  pani e due pesciยป che possediamo, certi che in Dio tutto troverร  sovrabbondanza (cfr Mt 15,29-37).  

Il profeta Isaia, nella I domenica di Avvento, implorava Dio di ricordarsi di essere padre di questo popolo,  seppur un popolo di peccatori; implorava Dio di tornare, di squarciare i cieli (cfr Is 63,16ss). Una supplica carica di  fiducia nella misericordia di Dio e altresรฌ carica della consapevolezza della fragilitร  dellโ€™umano. Quella preghiera ha  trovato risposta nel Natale di Gesรน: ยซEcco, la vergine concepirร  e darร  alla luce un figlioยป (Mt 1,23, messa della  vigilia); ยซMaria diede alla luce il suo figlioยป (Lc 2,7, messa della notte); ยซIl popolo che camminava nelle tenebre  vide una grande luceยป (Is 9,1-6, messa della notte). Una Luce ha squarciato i cieli e ha vinto sulle tenebre del mondo  e dei cuori: ยซIn Lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non  lโ€™hanno vintaยป (Gv 1,2, messa del giorno). Questo รจ il Natale di nostro Signore Gesรน Cristo, Luce del mondo: ยซOggi  รจ nato per voi il Salvatore, che รจ Cristo Signoreยป (Lc 2,11, messa della notte).  

Il tema della ยซLuceยป ricorre nei vangeli che ascolteremo nelle quattro messe di natale e ritornerร  anche  nei testi delle ยซColletteยป che ascoltiamo dopo il canto del Gloria: ยซO Dio che hai illuminato questa santissima  notteโ€ฆยป (colletta nella messa della notte); ยซSignoreโ€ฆ che ci avvolgi della nuova luce del tuo Verboโ€ฆยป (colletta  messa dellโ€™aurora). Anche il Credo sottolinea questo aspetto: Gesรน, Luce da Luce. Ecco, Gesรน, รจ la Luce che  illumina quanti vivevano nelle tenebre (cfr Is 9, I lettura messa della notte). Una Luce che rischiara, rincuora. Lo  aveva ben compreso san Francesco dโ€™Assisi come riportato nel testo della preghiera che lui stesso recitava innanzi  al Crocifisso: ยซAlto e glorioso Dio, illumina le tenebre del cuore mioยป.

Il Signore Gesรน, Luce del mondo, puรฒ squarciare i cieli cupi del nostro cuore se solo noi gli apriamo la porta del cuore, accettando di lasciarci mettere in  discussione sulle nostre prioritร  e le nostre scelte. Il Signore Gesรน รจ pronto a prendere dimora nei nostri cuori, se  solo impariamo a lasciargli spazio in noi. Il Signore non ci chiede di essere perfetti per accoglierLo, ci chiede  semplicemente di accoglierLo per divenire in Lui perfetti. Non cโ€™รจ debolezza o miseria umana che puรฒ allontanare  Dio da noi: Lui ormai ha squarciato i cieli e piantato la tenda in mezzo a noi. A noi fidarci di Lui, come i pastori, i  quali di prima ora vanno ad adorare questo Avvenimento (messa dellโ€™aurora). Vivere la gioia del Natale significa  accettare di rinascere dallโ€™alto (cfr Gv 3,1-8); accettare di lasciarci ricolmare dallo stupore e dalla gioia che solo Dio  sa donare ai suoi amici e che rende forti e capaci di lasciarsi spezzare per gli altri per amore. รˆ la logica della Pasqua! 

Accanto al tema della ยซLuceยป, vorrei sottolineare alcuni dettagli legati alla nascita e che gli evangelisti  ci trasmettono. ยซAvvolto in fasceยป: รจ il primo gesto che Maria compie nei riguardi di Gesรน, una volta dato ยซalla  luceยป. Come Maria, anche noi siamo chiamati a vivere questo Natale imparando ad accogliere Gesรน nella grotta  del nostro cuore, ad avvolgerlo nelle fasce delle nostre attenzioni e premure. ยซIl Verbo si รจ fatto carneยป (Gv 1,14),  ascolteremo nella Messa del giorno di Natale: il Verbo รจ la Parola.

Questa Parola chiede anche oggi di farsi ยซcarneยป,  cioรจ concretezza, nella nostra vita quotidiana, nei nostri gesti di giustizia e di caritร , nella nostra premura verso  quanti sono nella necessitร . Come un tempo Dio si รจ fatto carne nel Bimbo di Betlemme, cosรฌ ancora oggi continua  ยซfarsi carneยป nel sacramento dellโ€™Eucaristia (cfr ยซQuesto รจ il mio corpoยป, Lc 22,19); nella sua Parola (ยซChi fa la  volontร  del Padre mioยป; Mt 7,21); nei poveri e deboli (cfr ยซOgni volta che avete fatto queste cose a un fratello piรน  piccoloโ€ฆ lโ€™avete fatto a meยป, Mt 25,31). Un fatto che san Franceso ha compreso benissimo, a tal punto da  desiderare di ripresentare il presepe affinchรฉ la gente del tempo, e oggi ciascuno di noi, vedessero con i loro occhi  il disagio in cui nacque il Figlio di Dio.  

Da queste brevi pennellate comprendiamo quanto il Natale di Gesรน non sia una festa di semplici  emozioni, ma รจ un Avvenimento che puรฒ e dovrebbe dirottare la nostra vita, affinchรฉ anche noi impariamo a  squarciare i cieli del disinteresse verso la preghiera, lโ€™Eucaristia, la Parola di Dio, i poveriโ€ฆ Rischiamo di essere  troppo ovattati nelle nostre tradizioni senza accorgerci di come il Signore stia bussando alla porta della nostra vita, non tanto per entrare in noi, ma per chiederci di uscire dalla prigione nella quale lo abbiamo ingabbiato! (cfr papa  Francesco).

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Dio ha giร  trovato casa nella nostra storia e i noi, ma ora chiede a noi di aiutare gli altri a trovare casa  nel calore delle nostre attenzioni! (cfr 1Gv 4,20: Se non ami il fratello che vedi, come puoi amare Dio che non vedi):  ยซโ€ฆFaโ€™ che risplenda nelle nostre opere il mistero della fede che rifulge nel nostro spiritoยป (colletta messa dellโ€™aurora).  La gioia e la luce della festa di Natale chiedono di farsi ยซcarneยป nelle nostre opere, nel nostro agire quotidiano. 

Perchรจ, come Gesรน, il Figlio di Dio, si รจ fatto Uomo per noi per renderci pienamente umani, cosรฌ anche noi siamo  invitati a ยซfarci prossimiยป verso gli altri, facendoci carico delle speranze e delle gioie, delle fatiche e difficoltร , delle  sofferenze e delle paure di questa umanitร  cosรฌ disorientata e sola; farci sentinelle di un nuovo principioโ€ฆ affinchรฉ  le tenebre di questo tempo siano squarciate dalla Luce che viene dalla grotta di Betlemme. I social stanno  diventando una sorta di ยซmuro del piagnisteoยป di tempi antichi che non ci sono piรน: si vorrebbe tornare indietro,  vivere come un tempoโ€ฆ ma non si puรฒ. E questo รจ uscire dalla realtร , alienarsi.

Il Natale di Gesรน, invece, ci aiuta a  vivere la concretezza di questa nostra vita, a saperci fare carico della fatica del vivere ma altresรฌ indicandoci il  segreto per vivere in pienezza questa esistenza. Noi perรฒ dobbiamo credere nel vangelo, abbracciarlo fino in fondo,  senza se e senza ma, proprio come fece san Francesco dโ€™Assisi, il quale รจ ammirato da tutti, credenti di tutte le  religioni e non credenti. E se รจ ammirato non รจ perchรฉ ha eliminato il vangelo di Gesรน Cristo, ma perchรฉ lo ha  vissuto radicalmente fino in fondo, anche se si vuol nascondere questa veritร !  

Viviamo questo Natale, accogliendo fino in fondo il vangelo di Gesรน, avvolgiamolo con cura nelle fasce del silenzio  e della nostra preghiera; deponiamolo nella mangiatoia del nostro cuore, lasciandoci illuminare e scaldare dal suo  amore, affinchรฉ quanti si accosteranno alla grotta della nostra vita possano vedere i nostri volti illuminati dalla sua  Luce (cfr Es 34,29) e vedere nelle nostre azioni i tratti del suo Amore. Cosรฌ, come i pastori e i magi, ciascuno tornerร   a casa per unโ€™altra strada (cambiando vita/convertendosi) pieno di letizia e di speranza. E sarร  sempre Natale.

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

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