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don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 9 Febbraio 2025

Domenica 9 Febbraio 2025 - V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 5,1-11

Continua il nostro cammino โ€œcon e dietroโ€ a Gesรน, il Signore e il Maestro. Il brano del Vangelo, tratto dal capitolo quinto di Luca, viene come sempre preceduto e preparato dalla prima lettura, che oggi ci presenta la chiamata del profeta Isaia. Egli capisce dโ€™aver fatto esperienza di Dio, ha intuito che Dio lo sta interpellando, e di fronte alla grandezza di Dio il profeta mette tutte le sue miserie: ยซโ€Io sono perduto, sono un uomo dalle labbra impureโ€ยป.

Il commento continua dopo il video.

A questa affermazione rispondono i serafini che gli vanno incontro, lo toccano sulla bocca e dicono: ยซEcco, questo ha toccato le tue labbra, perciรฒ รจ scomparsa la tua colpa e il tuo peccato รจ espiatoยป. Poi โ€“ aggiunge il profeta โ€“ udii una voce: ยซChi manderรฒ e chi andrร  per noi?ยป. E io risposi: โ€œEccomi, manda meโ€.

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Concetto che risuona nel salmo che la liturgia ha scelto come risposta a questa lettura: sรฌ, perchรฉ il salmo รจ sempre risposta alla prima lettura, รจ preghiera che si fa canto: โ€œCantiamo al Signore, grande รจ la sua gloriaโ€. Una chiave di lettura che ci permette cosรฌ di comprendere meglio il testo del Vangelo: ยซStando presso il lago di Gennesaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salรฌ su una barca, che era quella di Simone, e lo pregรฒ di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barcaยป. Questi versetti descrivono il contesto in cui avviene la scena. Gesรน รจ seduto e, come un maestro, insegna.

ยซFinito di parlare, disse a Simone: โ€œPrendi il largo e gettate le vostre reti per la pescaโ€. Simone rispose: โ€œMaestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterรฒ le retiโ€. Fecero cosรฌ e presero una quantitร  enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevanoโ€ฆยป. Al termine della predicazione, Gesรน invita Pietro a prendere il largo โ€“ Duc in altum. Segue unโ€™inusuale richiesta e colpisce la risposta. Simone e i suoi compagni sono appena rientrati da una notte di fatica, senza aver preso nulla, e partire di giorno รจ alquanto singolare, dato che si pesca di notte. Eppure, lโ€™esperto pescatore accetta, facendo leva non tanto sulla sua esperienza, ma in virtรน di quanto ha ascoltato: โ€œSulla tua parola getterรฒ le retiโ€.

Alla vista della grande quantitร  di pesci, ยซSimon Pietro si gettรฒ alle ginocchia di Gesรน, dicendo: โ€œSignore, allontanati da me, perchรฉ sono un peccatoreโ€ยป. Gesรน rispose: โ€œNon temere; dโ€™ora in poi sarai pescatore di uominiโ€. E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Lโ€™evento miracoloso della pesca porta Simone a inginocchiarsi di fronte a Gesรน, riconoscendo la propria condizione di peccatore. Esperienza giร  vissuta dal profeta Isaia, che la liturgia ci ha proposto come prima lettura.

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Teniamo presente che il testo di domenica scorsa โ€“ che non abbiamo ascoltato perchรฉ sostituito con quello della festa della Presentazione di Gesรน โ€“ ci aveva presentato Gesรน nellโ€™atto di predicare nella sinagoga. Oggi lo troviamo lungo le rive del lago. Un dettaglio che suggerisce che Gesรน โ€œvisitaโ€ ogni ambiente di vita: sia esso la sinagoga, la casa o la riva di un lago. Un secondo dettaglio รจ il fatto che il testo segnala che Simone e compagni stanno riassettando le reti dopo una notte fallimentare. Non รจ un dettaglio da poco: Gesรน entra in questa storia di fatica, di sudore, di delusioneโ€ฆ e sceglie questa esperienza come suo โ€œamboneโ€ dal quale narrare la Parola di Dio.

Come con Simone, cosรฌ con ciascuno di noi: non cโ€™รจ esperienza di vita che il Signore escluda, non cโ€™รจ luogo inadatto allโ€™annuncio della Parola. Gesรน non attende solo in chiesa, ma fa di ogni luogo unโ€™occasione per fare esperienza di Lui. Gesรน mi raggiunge nella mia vita, nella mia casa, nel mio lavoro, nel mio tempo liberoโ€ฆ Il tempo feriale รจ luogo visitato da Dio, e il vivere il tempo festivo (la Domenica) mi offre, da una parte, i criteri per imparare a riconoscere la Sua presenza, e dallโ€™altra, gli elementi per saperLo testimoniare.

Ma il testo del Vangelo ci suggerisce ulteriori riflessioni. Gesรน ha invitato Simone โ€“ e oggi ciascuno di noi โ€“ a โ€œprendere il largoโ€ โ€“ Duc in altum. Esci dai tuoi recinti, non accontentarti di quanto hai raggiunto, non fidarti solo della tua esperienza. Fidatiโ€ฆ e troverai abbondanza. Esperienza che richiama le nozze di Cana: Maria invitava ad obbedire a Gesรน: โ€œQualunque cosa vi dica, fatelaโ€, e le anfore riempite fino allโ€™orlo di acqua si trasformarono in vino. Lโ€™esperienza di Cana, dunque, non รจ un fatto isolato, ma รจ il โ€œsegnoโ€ che sempre contraddistinguerร  quanti si fidano di Gesรน e gettano le reti della loro vita sulla sua Parola.

Infine, il fatto che Pietro sโ€™inginocchi riconoscendosi peccatore, cosรฌ come fece Isaia nella prima lettura, ci dice che un autentico incontro con il Signore coincide con lo svelamento della propria condizione di peccatore. Oggi questa condizione รจ colmata dallโ€™amore misericordioso di Gesรน, perchรฉ โ€œnon sono i sani ad aver bisogno del medicoโ€ (Mt 9,12). Gesรน รจ colui che ti guarda in modo nuovo e ti rende capace di rialzarti: โ€œUn cuore affranto tu, o Dio, non disprezziโ€ (Sal 51,19).

Non ci si puรฒ fermare, ripiegare su se stessi: riconoscersi peccatori รจ il momento propizio per prendere il largo, per fidarsi e andare oltre, non forti della propria esperienza o capacitร , ma della Parola di Gesรน. Come un tempo, cosรฌ ancora oggi questa Parola chiede di realizzarsi: โ€œOggi si รจ realizzata la Scrittura che avete uditaโ€. Il Signore chiede a ciascuno di noi di poter salire sulla barca della nostra vita, senza preoccuparci se non siamo in ordine, se portiamo con noi le nostre fragilitร  e il nostro peccato. Gesรน non guarda allโ€™apparenza, ma al cuore.

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

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