don Andrea Vena โ€“ Commento al Vangelo di domenica 6 Agosto 2023

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La liturgia odierna interrompe oggi il suo cammino ordinario perchรฉ la Festa della Trasfigurazione di Gesรน โ€“ che si  celebra ogni anno il 6 agosto, ha precedenza sulla domenica. La festa fu istituita da papa Callisto III nel 1457 e viene  celebrata in questo giorno perchรฉ, secondo una tradizione, lโ€™episodio della Trasfigurazione sarebbe avvenuto 40 giorni  prima della Crocifissione di Gesรน, ricordata il 14 settembre con la festa dellโ€™Esaltazione della Santa Croce. In questo  modo lโ€™evento della Trasfigurazione vuole essere un raggio di luce e di speranza sullโ€™evento della Crocifissione.

La Trasfigurazione anticipa la vita gloriosa di Gesรน: in questo modo, quando tra 40 giorni celebreremo la Festa dellโ€™Esaltazione  della Santa Croce saremo invitati a viverla con la luce che promana dalla Trasfigurazione, consapevoli che la Croce รจ un  passaggio, doloroso e obbligato, per entrare nella vita gloriosa. Come scriveva don Tonino Bello, ยซSul Golgota Gesรน  restรฒ dalle 12 alle 15: oltre questo orario cโ€™รจ divieto di parcheggio. Dopo tre ore, ci sarร  la rimozione forzata di tutte le  croci. Una permanenza piรน lunga sarร  considerata abusiva anche da Dioยป. La Trasfigurazione aiuta a comprendere la  provvisorietร  della Croce.  

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lectio divina, Trasfigurazione di Gesรน, anno A, don Andrea Vena

Il testo del vangelo viene preceduto da quello del profeta Daniele: ยซContinuavo a guardare, quandโ€™ecco furono collocati  troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neveโ€ฆGuardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire  con le nubi del cielo uno simile a un figlio dโ€™uomo;โ€ฆgli furono dati potere, gloria e regnoโ€ฆยป. Gesรน stesso farร  propria questa  espressione come testimoniano molti passi dei vangeli: ยซLe volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma  il Figlio dellโ€™uomo non ha dove posare il capoยป (Mt 8,20); o, come abbiamo ascoltato in queste domeniche, ยซColui che  semina il buon seme รจ il Figlio dellโ€™uomoโ€ฆil Figlio dellโ€™uomo manderร  i suoi angeliโ€ฆยป (Mt 13,37.41). Infine, nello stesso  testo evangelico odierno Gesรน richiama il Figlio dellโ€™uomo.  

vv. 1-2: ยซSei giorni dopo, Gesรน prese con sรฉ Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un  alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillรฒ come il sole e le sue vesti divennero candide come la  luceยป. Richiamando il profeta Daniele, anche in questo caso volto e vesti cambiano dโ€™aspetto. รˆ una luce che promana  dal di dentro, dal profondo di sรฉ, a riprova di quanto dichiarerร  Gesรน in altro contesto: ยซIo sono la luceยป (Gv 8,12).  

vv. 3-4 : ยซEd ecco, apparvero loro Mosรจ ed Elia, che conversavano con lui. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesรน:  โ€œSignore, รจ bello per noi essere qui! Se vuoi, farรฒ qui tre capanne, una per te, una per Mosรจ e una per Eliaยป.  Elia, padre dei profeti, Mosรจ, custode della legge. In loro si raccoglie lโ€™intera storia dellโ€™Antico Testamento. Mosรจ aveva  ricevuto in dono diverse manifestazioni di Dio e proprio per questa intimitร  di amicizia, il suo volto brillava (cfr Es 34,29- 35). Ma sappiamo anche che Mosรจ era in qualche modo atteso: โ€œIl Signore tuo Dio susciterร  per te, in mezzo a te e tra i  tuoi fratelli, un profeta pari a me: ascoltatelo!โ€ (Dt 18,15). Le attese riguardanti Mosรจ ed Elia trovano cosรฌ compimento  in Gesรน, lโ€™atteso delle genti. Dal testo si intuisce che Pietro rimane folgorato da questa ยซluceยป e da queste ยซvestiยป tanto  da sperare che tutto questo permanga il piรน possibile: ยซFacciamo tre tendeยป.  

vv. 5-8: ยซEgli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprรฌ con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla  nube che diceva: โ€œQuesti รจ il Figlio mio, lโ€™amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltateloโ€. Allโ€™udire ciรฒ, i  discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesรน si avvicinรฒ, li toccรฒ e disse: โ€œAlzatevi  e non temeteโ€. Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesรน soloยป. La proposta di Pietro trova risposta nelle  parole del Padre: non รจ tanto nel ยซfare tre tendeยป, ma nellโ€™ascoltare Gesรน, nel rimanere con Lui e in Lui che io potrรฒ  prolungare nel tempo questa esperienza di luce e di stupore. Questo รจ lโ€™atteggiamento piรน vero, maturo del discepolo:  ascoltare la Parola, custodirla nel cuore per poter brillare della stessa luce di Dio, come capitรฒ a Mosรจ: ยซQuando Mosรจ  scese dal Monte Sinaiโ€ฆnon sapeva che la pelle del suo viso era diventata raggiante, poichรฉ aveva conversato con luiยป (Es  34,29); o come recita il salmo: ยซQuelli che ti temono al vedermi avranno gioia, perchรฉ spero nella tua parolaยป (Sal 119,74).  Cโ€™รจ un dettaglio che merita attenzione: i discepoli ยซAlzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesรน soloยป: Ormai tutto  chiede di orientarsi verso Gesรน, solo verso Gesรน. Cosรฌ scriverร  anche lโ€™Apostolo Pietro in una sua Lettera che la liturgia  ha scelto oggi come seconda lettura: ยซโ€ฆQuesti รจ il Figlio mio, lโ€™amato, nel quale ho posto il mio compiacimentoโ€.

Questa  voce noi lโ€™abbiamo udita discendere dal cielo mentre eravamo con lui sul santo monte. E abbiamo anche, solidissima, la parola dei profeti, alla quale fate bene a volgere lโ€™attenzione come a lampada che brilla in un luogo oscuro, finchรฉ non  spunti il giorno e non sorga nei vostri cuori la stella del mattinoยป. Ben vengano i profetiโ€ฆma deve arrivare il momento in  cui scegliere unicamente il Signore Gesรน perchรฉ ยซIn nessun altro cโ€™รจ salvezza: perchรฉ non vi รจ sotto il cielo nessun altro  nome che sia stato dato agli uomini, per mezzo del quale noi dobbiamo essere salvatiยป (At 4,12). Ormai solo Gesรน va ascoltato, perchรฉ Lui รจ Salvezza, Lui รจ la Parola vivente, Parola di vita e veritร  (cfr Gv 14,6).  

Dicevo allโ€™inizio che la festa della Trasfigurazione data la sua importanza, prevale sulla liturgia domenicale. Ma in questa  coincidenza di calendario non possiamo non cogliere anche un dono di Dio, un segno della sua Provvidenza. In queste  domeniche siamo stati invitati a stare dietro al Signore Gesรน, a lasciarci coinvolgere nella sua stessa missione (cfr 18  giugno, XI domenica); siamo stati invitati a coltivare la fiducia che il Signore non si spaventa delle nostre paure, difficoltร   e fragilitร  (cfr 25 giungo, XII domenica), perchรฉ Lui รจ con me, con noi, come dolce Ospite dellโ€™anima (cfr 2 luglio, XIII  domenica) e che proprio lasciandoci da Lui guidare, sapremo cogliere il bello della vita rendendo sempre lode al Padre  che รจ nei cieli (cfr 9 luglio, XIV domenica), ben sapendo che nel solco del terreno del nostro cuore Dio sempre getta il  seme della sua Parola (XV domenica, 16 luglio) e non teme la zizzania ivi presente (XVI domenica, 23 luglio), perchรฉ Lui  guarda, e ci educa a fissare lo sguardo, al tesoro presente nel terreno del cuore (XVII domenica, 30 luglio).  

รˆ un cammino che chiede tempo, pazienza, fiducia, sacrificioโ€ฆma alla fine porta a una vita bella, lieta, trasfigurata.  Capiamo allora che questa Festa รจ provvidenza, perchรฉ ci riporta alla ragione ultima del perchรฉ accettare questa sfida,  del perchรฉ vale la pena stare con il Signore e dietro al Signore. Perchรฉ Lui solo puรฒ renderci persone luminose, feliciโ€ฆGesรน รจ luce dei miei occhi affinchรฉ anchโ€™io possa diventare luce per gli altri con lโ€™esempio della mia vita!  Tutto รจ bello nella vita, ma non tutto รจ utile. Certo, ogni iniziativa puรฒ entusiasmarci, appassionarciโ€ฆma siamo invitati  a domandarci quanto dura poi questa gioia del mondo; quanto le emozioni passeggere aiutano a maturare, a dare slancio al nostro impegno di vita. Non dimentichiamo che non possiamo ridurci ad emozione, perchรฉ rischieremmo di re stare ยซfanciulli in balรฌa delle onde, trasportati qua e lร  da qualsiasi vento di dottrinaโ€ฆยป (Ef 4,14), mentre la nostra vita รจ molto di piรน.

Eโ€™ progetto di Dio, รจ sogno di Dio, รจ missione di Dio. Ecco cosa fa il cammino liturgico: ci educa e ci sprona  a recuperare la veritร  di noi stessi, a rientrare in noi stessi per tornare al Padre (cfr Lc 15,20ss). Gesรน รจ la Parola di Veritร   che solo ci indica la Via per una Vita bella e luminosa. Trasfigurata. A noi, dunque, dare retta alla parola del Padre,  quando dice ยซAscoltateloยป, perchรฉ un discepolo lo si riconosce proprio dal fatto che obbedisce a quanto ha ascoltato:  un atto che chiede intelligenza per capire e coraggio per decidere, ben sapendo che quanto Gesรน ci ha detto non รจ per  toglierci qualcosa, ma ยซQuesto vi ho detto perchรฉ la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia pienaยป (Gv 15,11).  La Trasfigurazione di Gesรน si rivela cosรฌ come una metamorfosi, un mostrare oltre ciรฒ che si vede, oltre lโ€™apparenza.  

Possiamo dire che in questo mistero Gesรน ci fa contemplare il segreto delle cose, ciรฒ che รจ nascosto in Lui e che Lui  vuole mostrare ai tre discepoli. Come con loro, presi in disparte da Gesรน, cosรฌ Gesรน vuole prendere in disparte anche  noi, fuori dalla confusione, per aiutarci a cogliere che cโ€™รจ un oltre a ciรฒ che noi vediamo e tocchiamo. Cโ€™รจ un oltre in Gesรน,  ma cโ€™รจ un oltre anche in ciascuno di noi, cosรฌ come in ogni esperienza che viviamo. Non possiamo accontentarci di una  vita epidermica, superficiale, banale. Recuperando il testo di domenica scorsa (XVI domenica, Mt 13,44..), cโ€™รจ un ยซtesoro  nascostoยป nel campo della nostra vita che chiede di essere cercato e trovato. Cโ€™รจ una preziositร  che dร  il valore vero alla  nostra vita e alla nostra esistenza. Cosรฌ come cโ€™รจ un oltre nei sacramenti che la Liturgia ci fa vivere: non possiamo restare  fermi a ciรฒ che vediamo, ma possiamo imparare a cogliere quel ยซtesoro nascostoยป che vi รจ racchiuso.  

Come da questo Avvenimento ยซviene fuoriยป la vera identitร  di Gesรน โ€“ questi รจ il mio Figlio lโ€™amato (Mt 17,7) โ€“ cosรฌ viene  fuori la nostra vera identitร : siamo fatti ยซA immagine e somiglianza di Dioยป (Gen 1,26). Ma se รจ vero che nessuno potrร   mai cancellare il nostro essere ยซimmagine di Dioยป, รจ vero che la somiglianza รจ un cammino che dura una vita. Se ci  pensiamo bene, in Genesi 3 il serpente โ€“ colui che divide, allontana โ€“ ha ingannato Adamo ed Eva proprio sullโ€™identitร .  Li ha convinti che Dio fosse geloso, antipatico, loro concorrente. Questa immagine ยซsgradevoleยป di Dio รจ ormai patrimonio della conseguenza del peccato! Non possiamo perรฒ restare prigionieri di questa falsa immagine che abbruttisce  la vita, che crea scompiglio nel nostro animo. Che ci porta a vedere al negativo, appesantiti dal senso di colpa anzichรฉ  essere animati dalla gioia.

La luce della Trasfigurazione aiuterร  sempre a ricordare, accompagnare, capire che dietro a  tutto si nasconde qualcosa di nuovo che sta nascendo. Sbaglieremo, scapperemoโ€ฆma non siamo e non saremo mai il  nostro sbaglio, il nostro peccato. Noi siamo e resteremo sempre immagine di Dio.

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Mt 17, 1-9 | don Andrea Vena 69 kb 10 downloads

Festa della Trasfigurazione di nostro Signore, anno A (6 agosto 2023) Dn 7,9-10.13-14โ€ฆ

Il commento al Vangelo di domenica 6 agosto 2023 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.