don Andrea Vena โ€“ Commento al Vangelo di domenica 4 Maggio 2025

Domenica 4 Maggio 2025 - III DOMENICA DI PASQUA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Gv 21,1-19

Data:

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Terza domenica di Pasqua. Il Vangelo racconta lโ€™apparizione del Signore risorto ai suoi discepoli in riva al lago. Siamo al capitolo 21 del Vangelo di Giovanni. La liturgia continua a tratteggiare il volto del discepolo del Risorto e della Comunitร  dei credenti nel risorto: la fede, il credere in Gesรน risorto รจ unโ€™esperienza di amicizia in itinere, in un progressivo cammino di crescita che vedrร  slanci di generositร  e di fiducia, ma anche momenti di dubbio e fatica. Cosรฌ รจ la vita di fede. Cosรฌ รจ la vita. Capire queste dinamiche aiuterร  a meglio capire il nostro cammino. v. 1: โ€œGesรน si manifestรฒ di nuovo ai suoi discepoli sul mare di Tiberiadeโ€ฆโ€.

don Andrea Vena - Commento al Vangelo di domenica 4 Maggio 2025

Cโ€™รจ un particolare che merita attenzione, ed รจ lโ€™espressione โ€œdi nuovoโ€: infatti รจ la terza volta che Gesรน si rivela ai discepoli. Un โ€œdi nuovoโ€ che suggerisce โ€œuna nuova voltaโ€ ma, nello stesso tempo, possiamo cogliere questo โ€œdi nuovoโ€ come un modo nuovo di presentarsi di Gesรน, una novitร  attraverso la quale Egli desidera aiutare i discepoli, e oggi ciascuno di noi, a comprendere che Lui รจ vivo, ha vinto la morte. Ogni volta che il Signore si affaccia sulla โ€œriva della nostra vitaโ€ รจ sempre unโ€™esperienza nuova, non รจ mai ripetitiva, e questo chiede da parte nostra vigilanza e attenzione: โ€œFaccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?โ€ (Is 43,19). Il Signore Gesรน invita a prendere coscienza che una caratteristica del discepolo del Risorto, del credente di oggi รจ la โ€œvigilanzaโ€, รจ vivere sapendo interrogare gli eventi della vita, senza cercare un senso alle cose, perchรฉ tutto ha senso, tutto mi parla se so ascoltare.

v. 2-3: โ€œSi manifestรฒ cosรฌ: si trovavano insieme Simon Pietro, Tommaso detto Dรฌdimo, Natanaรจle di Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e altri due discepoli. Disse loro Pietro: โ€œIo vado a pescareโ€. Gli dissero: โ€œVeniamo anche noi con teโ€. Allora uscirono sulla barca; ma in quella notte non presero nullaโ€. Di fronte alla morte di Gesรน il gruppo dei discepoli pare essersi disciolto: qui ne sono indicati solo sette. Il primo messaggio che possiamo cogliere รจ il fatto che senza il Signore il gruppo non regge, non trova piรน motivazione, e porta a tornare sui propri passi: โ€œVado a pescareโ€ฆVeniamo anche noi con teโ€. La morte di Gesรน ha creato scompiglio al gruppo che necessita di tornare a fare lโ€™unica cosa che sa fare: pescare. Lโ€™avventura con Gesรน appare come una parentesi che si รจ aperta con la Sua chiamata (cfr Lc 5,1-11) e si รจ chiusa con la Sua morte in croce. Ma โ€œโ€ฆIn quella notte non presero nullaโ€(v. 3b), con lโ€™ovvia conseguenza di non potersi sfamare: chissร , forse in cuor loro, quel โ€œno, non abbiamo nulla da mangiareโ€ era colmo di nostalgia, del ricordo che con Gesรน cโ€™era sempre abbondanza, come quando sfamรฒ cinquemila persone con 5 pani e due pesci (Lc 9,1s): a conferma di quanto Gesรน diceva: โ€œSenza di me non potete far nullaโ€ (Gv 15,5). Eppure, se recuperano la fiducia degli inizi โ€“ โ€œSulla tua parola getterรฒ le retiโ€ (Lc 5,1-11), tutto cambia:

v. 6: โ€œGettate la rete dalla parte destra della barca e trovereteโ€ฆe non potevano piรน tirarla su per la gran quantitร  di pesciโ€. Non cโ€™รจ esperienza di vita, anche di debolezza, che il Signore non sappia vincere. โ€œGettate le reti dallโ€™altra parteโ€ฆโ€: come a voler dire: โ€œCambiate prospettiva, non accontentatevi, non coltivate il culto del pessimismo e del lamento, perchรฉ vi paralizza, vi rende incapaci di vivere la vita. Reagite: guardate fuori da voi stessi!โ€. La crisi e la fatica, il fallimento e la delusione fanno parte della vita: tutto dipende da come li guardiamo. E di fronte alla rete piena di pesci, il discepolo amato โ€“ Giovanni? โ€“ dirร  lโ€™espressione piรน bella ed efficace del Vangelo: โ€œEโ€™ il Signoreโ€ (Gv 21,7).

vv. 15-19: โ€œSimone di Giovanni, mi vuoi beneโ€ฆ!โ€. In questo intenso dialogo tra Gesรน e Simon Pietro, cโ€™รจ quasi una sorta di cucituraโ€ฆ Per tre volte Simon Pietro lo ha rinnegato (cfr Lc 22,56ss), per tre volte Gesรน lo recupera nellโ€™amore. A causa del triplice rinnegamento il cuore di Simon Pietro รจ ferito e lo sguardo pieno di vergogna. Gesรน non intende giudicarlo o umiliarlo, ma lo sta aiutando a โ€œtirar fuoriโ€ il peso della sua vergogna, del suo fallimento. Solo cosรฌ potrร  โ€œconfermare i fratelliโ€, come gli aveva chiesto al termine dellโ€™Ultima Cena: โ€œE tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelliโ€ (cfr Lc 22,32). Gesรน riabilita Pietro nellโ€™amore, in un abbraccio di amore misericordioso, affinchรฉ anche lui sappia fare altrettanto nel suo ministero, certo che il cammino della vita รจ sempre preceduto, accompagnato e seguito dalla preghiera di Gesรน: โ€œHo pregato per teโ€ฆโ€ (Lc 22,30). Un recupero che chiede rispetto e incoraggiamento. Un amore libero e gratuito, senza attesa di contraccambio. Quanto sta vivendo Pietro รจ unโ€™esperienza riabilitante. Dimenticarlo, significherebbe ritrovarsi schiacciati dal โ€œnostro nullaโ€, incapaci di narrare quanto di bello e buono fa il Signore in noi e attorno a noi, perchรฉ schiacciati dalle nostre paure, vergogne, fallimenti.

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Ciรฒ che ci chiede il Signore risorto รจ proprio questo: gettare il cuore al di lร  di ogni ostacolo, di ogni fatica, di ogniโ€ฆsepolcro, perchรฉ Lui ha giร  vinto. A noi coltivare lo sguardo, il โ€œfiutoโ€ del discepolo amato: pensiamoci. Di fronte allโ€™Eucaristia riuscire ad esclamare: โ€œEโ€™ il Signore!โ€; davanti a un confessionale dove un sacerdote attende i penitenti: โ€œEโ€™ il Signore!โ€; davanti a un povero che incontriamo lungo il cammino: โ€œEโ€™ il Signore!โ€; davanti a una famiglia che si aiuta, si ama, concorre al bene lโ€™uno dellโ€™altro: โ€œEโ€™ il Signore!โ€; davanti a una crisi di coppia superata nella fiducia: โ€œEโ€™ il Signore!โ€โ€ฆ.Il Signore si presenta sempre โ€œdi nuovoโ€ nella nostra vita, ma spetta a noi riconoscerLo sempre โ€œdi nuovoโ€ in ogni attimo, affinchรฉ diveniamo narratori del suo amore misericordioso.

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

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