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don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 30 Marzo 2025

Domenica 30 Marzo 2025 - III DOMENICA DI QUARESIMA - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 15,1-3.11-32

Siamo giunti alla IV domenica di Quaresima, detta Laetare (letizia-gioia): una sosta per focalizzare lโ€™orientamento del nostro cammino verso la festa di Pasqua che ci attende, sapendo che questo procedere liturgico รจ simbolo del procedere della vita di ciascuno verso la Pasqua del cielo.

Continua dopo il video.

Nella sosta odierna, possiamo sentirci ristorati dalle parole che Dio rivolge a Giosuรจ nella prima lettura โ€“ โ€œOggi ho allontanato da voi lโ€™infamia dellโ€™Egittoโ€ โ€“ accompagnate dalla promessa che il cammino dellโ€™Esodo si conclude attorno a un banchetto nuovo, dove โ€“ dice il testo โ€“ โ€œMangerete i prodotti della terraโ€. Unโ€™esperienza che porta il popolo a cantare con le parole del salmo: โ€œGustate e vedete comโ€™รจ buono il Signoreโ€.

Questa gioia รจ solo un anticipo della gioia piena che ci porterร  Gesรน, rendendoci partecipi della gioia del banchetto del cielo, pregustata giร  oggi nel banchetto dellโ€™Eucaristia domenicale. Alla luce di questa festa di gioia siamo invitati ad accogliere lโ€™invito di san Paolo: โ€œVi supplichiamo in nome di Cristo: Lasciatevi riconciliare con Dio!โ€ (seconda lettura).

Con questa premessa, entriamo nel testo del Vangelo, che pone al centro una festa e un banchetto.

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La parabola della misericordia

vv. 1-3: โ€œSi avvicinarono a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: “Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”. Ed egli disse loro questa parabolaโ€.

Questi primi versetti inquadrano il contesto nel quale Gesรน sviluppa le parabole della misericordia: la pecora smarrita (vv. 3-7), la dramma perduta (vv. 8-10) e infine quella del padre misericordioso, che รจ quella odierna. Farisei e scribi mormorano contro Gesรน perchรฉ banchetta con pubblicani e peccatori. Gesรน, da parte sua, li critica perchรฉ non sono capaci di unirsi alla loro festa, dimenticando che in cielo si fa festa per un solo peccatore che si converte (v. 7).

Per loro, e per noi oggi, presenta questa terza parabola.

Il figlio minore e il ritorno al Padre

vv. 11-24: โ€œUn uomo aveva due figli. Il piรน giovane dei due disse al padre: “Padre, dammi la parte di patrimonio che mi spetta”โ€ฆ andรฒ in un paese lontanoโ€ฆ lร  sperperรฒ il suo patrimonio vivendo in modo dissolutoโ€ฆ ritornรฒ in sรฉ e disse: “Quanti salariati di mio padre hanno pane in abbondanza e io qui muoio di fame! Mi alzerรฒ, andrรฒ da mio padre e gli dirรฒ: Padre, ho peccato verso il Cielo e davanti a teโ€ฆ”.

Si alzรฒ e tornรฒ da suo padre. Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettรฒ al collo e lo baciรฒโ€ฆ il padre disse ai servi: “Presto, portate qui il vestito piรน bello e fateglielo indossare, mettetegli lโ€™anello al dito e i sandali ai piedi. Prendete il vitello grasso, ammazzatelo, mangiamo e facciamo festa, perchรฉ questo mio figlio era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”. E cominciarono a far festaโ€.

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Nella prima parte della parabola ci viene presentata la vicenda del figlio minore, il quale, dopo aver rinnegato il legame con il padre, se ne va lontano.

In questo modo lascia la casa paterna, la casa-villaggio dove ha condiviso la vita con gli altri fino a quel momento. Ma questa condizione di limite si trasforma in opportunitร : il figlio rientra in sรฉ stesso, fa memoria della sua storia e della sua dignitร  perduta, e decide di tornare verso casa, ma non per il padre, quanto per i beni del padre.

Ma nel suo tornare avviene qualcosa di inaspettato: il padre lo vide, dice il testo, e gli corse incontro (cfr Os 1,2; 11,8-9). Senza neppure permettere al figlio di concludere il suo discorso, lo abbraccia, lo fa vestire delle vesti piรน belle, gli fa mettere i calzari ai piedi e lโ€™anello al dito: tutti simboli che indicano la dignitร  del โ€œcasatoโ€. Solo ora, innanzi alla bontร  del padre, che prima non coglieva perchรฉ preso dalle cose, comprende di essere figlio amato.

Il figlio maggiore e la resistenza al perdono

vv. 25-32: Il figlio maggiore si trovava nei campiโ€ฆ si indignรฒ, e non voleva entrare. Suo padre allora uscรฌ a supplicarlo. Ma egli rispose a suo padre: “Ecco, io ti servo da tanti anni e non ho mai disobbeditoโ€ฆ tu non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amiciโ€ฆ”

“Figlio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuo; ma bisognava far festa e rallegrarsi, perchรฉ questo tuo fratello era morto ed รจ tornato in vita, era perduto ed รจ stato ritrovato”.

Come il padre รจ corso incontro al figlio minore, cosรฌ corre incontro al figlio maggiore che non vuole entrare.

Ciรฒ che emerge dal dialogo con lui รจ che coltivava lo stesso stato dโ€™animo del fratello minore: al padre non voleva bene, ma voleva i suoi beni! Non riconosce il padre e tanto meno il fratello, come emerge dal dialogo: โ€œFiglio, tu sei sempre con me e tutto ciรฒ che รจ mio รจ tuoโ€ฆ Questo tuo figlioโ€ฆ questo tuo fratelloโ€ฆโ€.

La lezione della parabola

Cosรฌ inteso, il cammino della vita โ€“ simboleggiato in miniatura nel cammino quaresimale โ€“ รจ un continuo tornare verso il Padre, perchรฉ dentro ciascuno di noi convivono il figlio minore e il figlio maggiore, come convivono grano e zizzania (cfr Mt 13,24ss).

Il Padre ci lascerร  sempre figli liberi. Anche di andarsene e di sbagliare. Una, dueโ€ฆ settanta volte sette: e lui ci accoglierร  altrettante settanta volte sette (cfr Mt 18,21). Perchรฉ a muoverlo non รจ il perfezionismo legalistico, ma รจ la misericordia.

In questo andare e tornare, pian piano impariamo a comprendere che non dobbiamo divenire nรฉ il figlio minore nรฉ il figlio maggiore, ma il Padre: โ€œMisericordiosi comโ€™รจ misericordioso il Padre vostro del cieloโ€ (Lc 6,36).

Lasciamoci riconciliare dallโ€™amore del Padre e partecipiamo con gioia oggi alla Cena dellโ€™Agnello, lโ€™Eucaristia, banchetto dei peccatori, non dei perfetti.

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.