don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 29 Ottobre 2023

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Come accennato domenica scorsa, queste ultime tappe dellโ€™Anno Liturgico ci vedono impegnati a meditare alcuni dialoghi tra Gesรน e i suoi avversari che tenteranno ogni modo per trovare di che accusarlo. E se รจ vero che alla fine corromperanno alcuni pur di trovare prove contro di Lui (cfr Mc 14,51: ยซCercavano una testimonianza contro Gesรน per metterlo ย a morte, ma non la trovavano. Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui, e le loro testimonianze non erano concordiยป), รจ pur vero che la Croce diventerร  quella Realtร  grazie alla quale Gesรน vincerร  sul peccato, risorgerร  da morte e, ย salito alla destra del Padre, diverrร  ยซRe e Signore dellโ€™Universoยป: lรฌ ci attende nellโ€™ultimo giorno (cfr Ef 1,20-25; ultima ย domenica dellโ€™Anno Liturgico).ย ย 

Domenica abbiamo meditato sullโ€™obbligo o meno del tributo a Cesare, oggi rifletteremo sul piรน grande comandamento.  Per introdurre il testo evangelico, la liturgia ci presenta un brano tratto dal libro dellโ€™Esodo, dedicato al rispetto dell’altro. La questione di fondo che verrร  dibattuta nel testo del vangelo sarร  proprio su qual รจ il ยซcomandamento piรน  grandeยป: amare Dio o il prossimo? Su questo cโ€™erano diverse scuole e quindi interpretazioni.  vv. 34-40 : ยซI farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la bocca ai sadducei, si riunirono insieme 35e uno di loro, un  dottore della Legge, lo interrogรฒ per metterlo alla prova: 36“Maestro, nella Legge, qual รจ il grande comanda mento?”. 37Gli rispose: “Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua  mente. 38Questo รจ il grande e primo comandamento. 39Il secondo poi รจ simile a quello: Amerai il tuo prossimo come te  stesso. 40Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti“.  

Troviamo una sorta di rilancio. Abbiamo visto che i farisei avevano cominciato col mettere alla prova Gesรน sul tema del ย tributo a Cesare (domenica scorsa), poi il vangelo ha presentato una seconda diatriba sulla questione della risurrezione ย dei morti che la liturgia ha omesso (cfr Mt 22,23.33), e quindi si arriva al nostro testo. Si tratta di un crescendo di discussione, quasi un giocare al rialzo pur di trovare di che accusare Gesรน: ยซI farisei, avendo udito che egli aveva chiuso la ย bocca ai sadducei, si riunirono…ยป.

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Non si danno per vinti. Cercando di far sรฌ che Gesรน si esponga per capire da quale ย parte sta, quale scuola teologica segue. Di fronte alla domanda sul ยซcomandamento piรน grandeยป, Gesรน risponde: ยซAmerai il Signore Dio tuoโ€ฆ e il secondo รจ simile a quello: Amerai il tuo prossimoยป. Il secondo dunque รจ ยซsimileยป al primo, ย dice Gesรน. Entrambi riguardano lโ€™amore. Sono due facce della stessa medaglia: uno senza lโ€™altro non si regge. Non basta ย vivere lโ€™amore verso Dio e poi non riconoscerLo presente nel prossimo che ti sta accanto. Gesรน esce dalla gerarchia ย numerica, non cโ€™รจ un primo e un secondo, ma dal primo deriva il secondo. Lโ€™amore al prossimo chiede di sgorgare ย dallโ€™amore verso Dio, dallโ€™ascolto della sua Parola e quindi del suo criterio, cioรจ dal fatto che Egli รจ padre di ciascuno e ย con ognuno si identifica. Infatti nel giudizio finale (cfr Mt 25) Gesรน dichiarerร  che aver amato, accolto, servito il fratello ย significa aver amato, accolto, servito Lui stesso.

E san Giovanni, nella sua prima lettera, scrive: ยซSe uno dice: โ€œIo amo ย Dioโ€ e odia suo fratello, รจ un bugiardo. Chi infatti non ama il proprio fratello che vede, non puรฒ amare Dio che non vedeโ€. E questo รจ il comandamento che abbiamo da lui: chi ama Dio, ami anche suo fratelloโ€ยป (1Gv 4,20-21). Ma lโ€™accostamento ย dei due comandamenti non รจ una novitร : giร  nellโ€™Antico Testamento infatti, sโ€™invitava ad amare Dio, (cfr Dt 6,4-5 con ย tutto il cuore, la vita e la mente) e poi il prossimo, ยซAmerai il prossimo tuo come te stessoยป (Lc 19,18). Ciรฒ che fa Gesรน, ย quindi, รจ riportare la discussione direttamente nella Scrittura, lรฌ dove Dio ha parlato. E far memoria che ยซSiccome Dio ci ย ha amati per primo, lโ€™amore adesso non รจ piรน solo un comandamento, ma รจ la risposta al dono dellโ€™amore, col quale Dio ci ย viene incontroยป (papa Benedetto, Deus caritas est, nr 1).ย 

Amare solo Dio rischia di tradursi in idolatria, in un Dio-oggetto del nostro amore di fronte al quale ci sentiamo a posto ย se diciamo alcune preghiere e accendiamo un lumino! Ma Dio non รจ il dio dei santini, ma il Dio vivente! E noi siamo stati ย salvati da Gesรน, lโ€™Emmanuele, il Dio con noi, Colui che cammina con noi. Colui che ci ha amati di amore indicibile. Non ย basta cioรจ essere buoni ยซreligiosiยป se non siamo anche ยซdiscepoliยป. Non basta cioรจ ยซcercare di vedere Gesรนยป (come ย Erode, Lc 9,7-9) se non ci si lascia cercare e trovare da Lui (come Zaccheo, Lc 19,1-10).

Perchรฉ solo quando ci lasciamo ย trovare dal Signore, allora faremo esperienza della sua Misericordia, sapendo dare alla vita una direzione nuova eย decisiva. Ripensiamo alla chiamata di Matteo: ยซAndando via di lร , Gesรน vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco ย delle imposte, e gli disse: โ€œSeguimiโ€. Ed egli si alzรฒ e lo seguรฌยป (Mt 9,9). Non รจ un semplice seguire i suoi passi, ma un ย scegliere di seguire il suo esempio, perchรฉ ยซNoi amiamo, perchรฉ egli ci ha amati per primoยป (1Gv 4,19), perchรฉ ci siamo ย lasciati amare e quindi interpellare dalla sua infinita misericordia. Alla luce della chiamata di Matteo, possiamo allora ย rileggere le parole di papa Benedetto quando dice che ยซAllโ€™inizio dellโ€™essere cristiano non cโ€™รจ una decisione etica o una ย grande idea, bensรฌ lโ€™incontro con un avvenimento, con una Persona, che dร  alla vita un nuovo orizzonte e con ciรฒ la direzione decisivaยป (Deus caritas est, nr 1).

รˆ Lui In Principio (cfr Gen 1), che sta al Principio della vita, della chiamata, di ย tutto. E come Lui, ora spetta anche a ciascuno di noi amarLo, amando come Lui ci ha amati. RiconoscendoLo presente ย nel prossimo che ci sta accanto, perchรฉ รจ su questo punto che saremo misurati: ยซDa questo riconosceranno che siete miei ย amici, se avrete amore gli uni per gli altriยป (cfr Gv 13,34ss). Ma cโ€™รจ un altro tassello da considerare: Gesรน non dice semplicemente ยซAmare il prossimoยป ma aggiunge ยซcome te stessoยป. Compreso quanto Dio mi ama, devo imparare anchโ€™io ย a volermi bene, a guardarmi con fiducia e misericordia, perchรฉ solo cosรฌ saprรฒ fare altrettanto verso il prossimo. ย Se, come abbiamo fatto cenno, lโ€™amore al prossimo sgorga dallโ€™amore a Dio questo significa che dobbiamo prima di ย tutto lasciarci amare dal Signore per poter rispondere amando.

La preghiera personale, la lettura del Vangelo, l’adorazione eucaristica devono rappresentare ยซquel primaยป necessario per non ridurre lโ€™amore al prossimo a puro assistenzialismo. Solo se ci lasciamo amare da Dio sapremo amare gli altri come Lui ci ha amati: ยซAmatevi gli uni gli altri come io ย vi ho amatiโ€ (Gv 13,34; 15,12). Il Signore non sโ€™impone: come ricorda il testo dellโ€™Apocalisse, Lui sta alla porta e bussa: ย se noi apriamo, Lui entra e ci rende partecipi del suo amore misericordioso. A noi dunque aprire, anzi spalancare le porte ย a Cristo (cfr san Giovanni Paolo II) e lasciarci misericordiare dal Signore per imparare a guardarci con piรน simpatia e ย amare il prossimo come il Signoreย  ci ama. ย 

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Mt 22, 33-40 | don Andrea Vena 73 kb 2 downloads

XXX domenica del tempo ordinario, anno A (29 ottobre 2023)ย Es 22,20-26 Sal 18 1Ts…

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

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