Domenica scorsa la Vergine Maria ci ha invitato a โFare qualunque cosaโ il Figlio ci avesse chiesto. A fidarsi di Lui, come Lei si รจ fidata della Parola dellโangelo aderendo al progetto di Dio.
Oggi, iniziando a leggere il vangelo di Luca, il tema รจ proprio quello della Parola di Dio, che si inserisce anche nella VI Domenica della Parola, cosรฌ come stabilito da papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia.
Il commento continua dopo il video.
La I lettura, tratta dal libro del profeta Neemia, riporta la celebrazione dellโintronizzazione della Parola: โIl sacerdote Esdra portรฒ la legge davanti allโassembleaโฆLesse il libro sulla piazzaโฆtutto il popolo tendeva lโorecchioโฆnon vi rattristate, perchรฉ la gioia del Signore รจ la vostra forzaโ. A questa celebrazione la liturgia ci farร rispondere con il canto del salmo 19, unโesplosione di gioia di fronte alla forza e alla fedeltร della Parola di Dio: โLa legge del Signore รจ perfettaโฆrende saggio il sempliceโฆfa gioire il cuoreโฆโ.
Una gioia e una speranza che rieccheggiano nelle parole stesse di Gesรน: ยซVenne a Nazaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrรฒ nella sinagoga e si alzรฒ a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; aprรฌ il rotolo e trovรฒ il passo dove era scritto: โLo spirito del Signore รจ sopra di me; per questo mi ha consacrato con lโunzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncioโฆgli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciรฒ a dire: โOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltatoโยป.
Dopo alcuni anni di assenza, Gesรน fa ritorno al villaggio di cui รจ originario e partecipa alla liturgia in sinagoga: ascolta un brano della Torah, partecipa al canto responsoriale di alcuni Salmi, poi tocca a lui leggere la seconda lettura, un passo di Isaia in cui un profeta anonimo racconta la propria vocazione. Terminata la lettura spetta a Gesรน darne spiegazione. Lo fa con poche parole: ยซOggi si รจ compiuta questa Scritturaยป.
Come a dire: il profeta presentato da Isaia โ dice Gesรน โ sono io stesso, la Parola di Dio testimoniata dallโantico profeta e ascoltata da quanti si trovano nella sinagoga si realizza proprio in me! Parole che suggeriscono chiaramente il programma di Gesรน: Egli รจ venuto a portare una buona notizia ai poveri, a proclamare la liberazione agli oppressi, a predicare anno di misericordia. La promessa del profeta Isaia รจ compiuta.
In questi primi passi del tempo ordinario la liturgia ci sta aiutando a comprendere che lo spirito del Natale chiede oggi di essere assunto in noi, di far sรฌ che la Parola si faccia carne in noi come un tempo si รจ fatta carne nel grembo della Vergine Maria, a tal punto che chi ci incontra dovrebbe poter dire di vedere un โaltro Cristo, un altro Gesรนโ, una โParola viventeโ. Perchรฉ lโannuncio che risuona oggi nel vangelo non รจ una memoria del passato, non รจ una pura celebrazione narrata come nellโesperienza di Neemia.
Oggi รจ oggi! Ai poveri di oggi Gesรน annuncia la Parola, e il primo povero al quale viene annunciata questa Parola/Buona Notizia/Vangelo siamo ciascuno di noi: oggi Gesรน dice a ciascuno che si prende cura di noi, che ci libera dai peccati. Oggi, non ieri. Oggi questa Parola รจ per me, per noi. E una volta accolta, siamo chiamati a diventare noi โparola viventeโ: sollevare i deboli dalle loro fatiche, liberarli dalle loro oppressioniโฆ
Oggi lo Spirito di Dio ci conduce a Gesรน. Oggi lo Spirito di Dio sussurra al nostro cuore. Il Vangelo vive nellโoggi, non nei ricordi. Vive qui ed ora, e pazienza se sto vivendo fatiche, difficoltร , grigiori della vitaโฆ in questa nostra vita concreta (cfr le anfore di pietra, domenica scorsa) Gesรน prende dimora, come un tempo ha preso dimora nel grembo di Maria a Nazaret: non ha atteso i tempi giusti, tanto che รจ nato in una grotta!
Il โtempo giustoโ non ce lo diamo noi, lโoggi di Gesรน รจ il tempo giusto! E questo mi e ci suggerisce che dobbiamo imparare a prendere le cose senza da esse lasciarci spaventare: questa รจ la vita che abbiamo, in questa vita Gesรน dice una Parola importante capace di trasformare ancora lโacqua dei miei dubbi e delle mie paure o difficoltร nel vino della fiducia e della speranza. Oggi. Oggi รจ chiesto di dare ascolto e credito alla Parola di Dio che ascoltiamo.
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A noi credere che la Parola ci raggiunge nel nostro โoggiโ, nel nostro โquotidianoโ non per chiederci chissร quali stravolgimenti, ma magari solo per chiederci di โriempire dโacqua lโanfora della vitaโ (cfr domenica scorsa), poi il resto lo farร il Signore Gesรน. Tocca a noi non perdere mai il senso delle cose che abbiamo tra le mani: ogni occasione รจ un dono, รจ un โoggiโ che lo Spirito di Dio ci offre per vedere e amare la nostra vita e il mondo con occhi nuovi. Se Gesรน dice che โOGGIโ si realizza questa Parola โ e cosรฌ avviene in ogni โoggiโ,โ non spetta a me mettere in dubbio la sua Parola, ma piuttosto capire se sto mettendo in dubbio la mia fiducia in Lui.
Domandiamoci: quanto il Vangelo prende corpo nella nostra vita, nel nostro โoggiโ? Per poter parlare di Dio devo imparare a parlare con Dio; ma parlare con Dio significa prima di tutto ascoltare quello che Lui ha da dirci, perchรฉ la preghiera รจ sempre risposta a un Dio che ha parlato per primo. Lasciamoci dunque toccare il cuore, versiamo le nostre lacrime di commozione e di gioia (cfr At 2,37-38) e diveniamo Parola vivente.
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.