Se nella XIX domenica (due domeniche fa) la centralitร era data al โpane di vitaโ della Parola, โTuttiย saranno istruiti da Dioโ (6,45), nel brano che non abbiamo ascoltato domenica scorsa, lโattenzioneย era posta sulโpane di vitaโ inteso come Eucaristia:โSe non mangiate la carne del Figlio dellโuomoโฆ non avete in voi la vitaโ;โIo sono il pane di vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร ย in eternoโฆโ (Gv 6,51).
Ascolta “don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 25 Agosto 2024” su Spreaker.In questa XXI domenica si completa il 6ยฐ capitolo di Giovanni con laย descrizione della reazione dei discepoli. La pagina evangelica viene introdotta dalla prima lettura: Giosuรจ, dopo il cammino dei 40 anni nel deserto, chiede al popolo cosa vuole fare: โServire ilย Signoreโฆ o gli dei?โ. La risposta รจ affidata alla libertร del popolo. Cosรฌ sarร la scelta di accettareย lโinsegnamento di Gesรน e di seguirlo.ย
v. 60: โMolti dei discepoli di Gesรน, dopo aver ascoltato dissero: โQuesta parola รจ dura! Chi puรฒ ascoltarla?โ.
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Come evidenziato dal testo, non รจ la folla a manifestare perplessitร , quanto i suoi stessi discepoli,ย i quali non solo esprimono incredulitร e rifiuto, ma arrivano a ritenere questo messaggio offensivo.ย Non รจ tanto perchรฉ non hanno compreso, ma hanno talmente ben compreso, che rifiutano a prioriย ogni possibile Dio che si riduca, si faccia piccolo in questo modo. Lo scandalo sta quindiย nellโincarnazione stessa! (cfr 1Cor 1,23: โPredichiamo Cristoโฆ scandalo per i giudeiโ).ย
v. 61-64: โGesรน, sapendo dentro di sรฉ che i suoi discepoli mormoravano riguardo a questo, disse loro: โQuesto vi scandalizza? E se vedeste il Figlio dellโuomo salire lร dovโera prima? ร lo Spirito che dร la vita, la carne non giova a nulla; le parole che io vi ho detto sono spirito e sono vita. Ma tra voi vi sono alcuni che non credonoโ. Gesรน infatti sapeva fin da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che lo avrebbe traditoโ.
โQuesto vi scandalizza? Il verbo scandalizzare appare qui e poi nel capitolo 16 quando Gesรนย annunzierร la persecuzione e la morte (Gv 16,1: โNon abbiate a scandalizzarviโ). Quindi il riferimento รจย alla sua morte, รจ la morte che scandalizza, la morte di Gesรน, perchรฉ pensavano che la morte fosse la fine di tutto. E infatti Gesรน aggiunge: โSe vedeste il Figlio dell’uomo salire lร dovโera prima?โ
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Laย morte era considerata una discesa e la risurrezione una salita. Ed ecco la frase di Gesรน: โEโ lo Spiritoย che dร la vita, la carne non giova a nullaโ (Questo verbo โdare la vitaโ lo ritroviamo in vari passaggi di sanย Paolo, tra i quali segnalo: โLa lettera uccide ma lo Spirito dร vitaโ(2Cor 3,6). Il contrasto carne e spirito richiamaย Is 40,6-8 dove il profeta scrive: โOgni carne รจ erbaโฆ Secca lโerba, il fiore appassisce, ma la parola delย nostro Dio dura per sempreโ.ย ย
v. 65-66: โE Diceva: โPer questo vi ho detto che nessuno puรฒ venire a me, se non gli รจ concesso dal Padreโ. Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano piรน con lui.
I discepoli โtornarono indietroโ: unโespressione capace di dire tutto lo scoraggiamento, la delusione, il fallimento da loro vissuti. Questa stessa espressione la troveremo piรน avanti, nel vangeloย di Giovanni, al capitolo 20, quando Pietro e Giovanni, dopo aver visto il sepolcro vuoto, tornaronoย indietro, perchรฉ non avevano ancora compreso la Scrittura (Gv 20, 9-10).
Ed รจ la stessa esperienza deiย discepoli di Emmaus (Lc 24,13), o del giovane ricco (Mt 19,22 โUdita questa parola, se ne tornรฒ indietro rattristato, perchรฉ aveva molti beniโ), tutte persone chiamate a fare un passaggio, ad accogliere una rivela zione, a prendere una direzione e una decisione. Se allโinizio i discepoli โandarono dietro a Gesรนโ dopo la moltiplicazione dei pani (Gv 6,2), ora โtornano indietroโ, ossia tornano ad andare dietro leย cose di prima; finchรฉ si trattava dโinseguire segni e miracoli โstavano dietroโ al Maestro, ma quandoย Gesรน chiede loro di fidarsi e fare un salto qualitativo, lasciano, mollano, non se la sentono… Da notare che se prima seguivano โper il paneโ che รจ per la vita, il loro tornare indietro conduce alla morte,ย perchรฉ perdono lโintimitร con Gesรน scegliendo di non godere piรน della bellezza della sua amicizia eย vicinanza.ย ย
vv. 67-69: โDisse allora Gesรน ai Dodici: โVolete andarvene anche voiโ. Gli rispose Simon Pietro: โSignore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dioโ.
Se alcuni discepoli hanno scelto di โtornare indietroโ, di non stare piรน con Lui, i Dodici โ attraverso le parole di Pietro โ scelgono di restare. Sappiamo dai vangeli che anche per loro la โparola รจ duraโ, รจ un ostacolo da comprendere e superare. Ma scelgono di farlo con Gesรน, riconoscono che Lui ha una parola di vita ed eternitร che potrร aiutarli. I Dodici hanno maturato maggiormente la proposta di Gesรน: โAbbiamo creduto e conosciutoโ (cfr Gv 6,43.65).
Dopo tanti fallimenti e fragilitร , hanno imparato a fidarsi del Signore e a Lui affidarsi: basterebbe ripensare allโepisodio della barca in mezzo alla tempesta (cfr XII domenica, Mc 4,35ss episodio che lโevangelista Giovanni riporta in questo stesso 6ยฐ capitolo, ma che avendolo giร incontrato, la liturgia lo omette: Gv 6,16-21). I Dodici sono โgiunti allโaltra rivaโ perchรฉ sono stati capaci di lasciarsi svegliare dal Signore, hanno fatto esperienza che Lui nella barca della vita cโรจ. Nellโultima espressione โIl santo di Dioโ Pietro dichiara che Gesรน รจ partecipe della santitร di Dio, invocato come il Santo. LโApocalisse usa questo titolo per indicare Gesรน risorto: il santo (cfr Ap 3,7).
Si conclude oggi lo sviluppo del tema del โpane di vitaโ, un tema che mi e ci ha obbligati a fermarci a porci alcune domande. Interessante notare che questa lettura avviene nel cuore dellโestate, un tempo nel quale tutto si alleggerisce. La liturgia, invece, ci ha e ci sta spronando ad andare alla radice della nostra scelta di seguire Gesรน, del nostro dirci ed essere cristiani.
Siamo stati invitati a domandarci se ci accontentiamo di una esperienza superficiale di Gesรน, limitandoci a โgustareโ i frutti dei suoi miracoli (cfr Gv 6,1-15, XVII domenica), o se siamo disposti ad andare oltre una vita di apparenza e superficialitร , guardando a Chi offre tutto questo (cfr Gv 6,26, XVIII domenica). Come a dire: mi/ci accontentiamo del โdonoโ sapendo che prima o poi si esaurisce, o guardiamo al โDonatoreโ grazie al quale tutto diventa dono e perpetuo?
In secondo luogo, siamo stati invitati a domandarci quanto il โpane di vitaโ, intesto come โParola di veritร โ, istruisce il nostro cuore. Quanto accetto di lasciarmi โnutrireโ dal โpane della sapienzaโ che รจ Gesรน stesso? Una scelta che chiede una decisione chiara (Gv 6,41-51, XIX domenica). Domenica scorsa โ se avessimo mantenuto lโascolto delle letture della XX domenica, ci sarebbe stato chiesto quanto ci lasciamo nutrire dal โpane di vitaโ che รจ lโEucaristia, il solo pane del cammino verso il cielo (cfr Gv 6,51-59). Necessario allora รจ lasciarsi guidare dallo Spirito: โLo spirito che dร la vita, la carne non giova a nullaโ. Carne intesa come logica umana, calcolatriceโฆ
Questa logica chiede una scelta di fondo: come Giosuรจ ha chiesto al popolo da chi voleva farsi guidare dopo lโesodo, cosรฌ oggi questa parola รจ rivolta a me, a noi tutti: Da chi voglio/vogliamo lasciarci guidare? Da quale logica? Una risposta affidata alla mia e nostra libera responsabilitร . Una risposta che chiede prima di tutto quanto sono e siamo disposti a lasciarci amare. Come Pietro alla lavanda dei piedi (cfr Gv 13,8), forse anche noi rifiutiamo un Dio che si fa Bambino (cfr Lc 2,12), si fa samaritano (Lc 10,25ss), si fa misericordia preventiva (cfr Lc 19,1-10, Zaccheo), si fa malfattore in croce pur di salvarci (cfr Lc 23,39). Anche noi, come i nazareni del tempo, siamo pronti a dire: โMa lui รจ il figlio del falegname!โ (Gv 6,42; Mc 6,1ss). Forse interiormente sentiamo di preferire un Dio forte e potente, un Dio rivestito di ogni preziositร , che in fondo non รจ che un proiettare in Lui ciรฒ che vorremo! Gesรน lo capisce e lo dichiara, senza timore di perdere altri, compreso me oggi: โVolete andarvene anche voi?โ.
Gesรน non obbliga, ma chiede una scelta. Sa che sta puntando su discepoli/amici fragili, ma non ha paura nรฉ sente imbarazzo nellโaccogliere discepoli deboli, perchรฉ comunque accoglie uomini e donne segnati dal limite della loro/nostra creaturalitร . Ciรฒ che chiede รจ lโapertura, la disponibilitร a lasciarsi amare, perdonare, guidare. Qui nasce la risposta di Pietro: โSignore, tu solo hai parole di vita eternaโ. Qui sta il dunque. Solo Gesรน ha parole di eternitร , di speranza, di gioia vera. Sarร anche dura la sua parola, ma รจ vera, รจ eterna, รจ totalizzante.
Capire Gesรน e la sua proposta รจ questione di fede: โTra voi ci sono alcuni che non credonoโ dice Gesรนย (v.64). Lo stare con Gesรน e dietro a Lui รจ questione di fedeltร a una Persona non a dei precetti. Tuttoย ciรฒ che abbiamo nel mondo non sazia la nostra fame dโinfinito, ciรฒ che invece garantisce Gesรน,ย โpane di vitaโ.
Di Lui ha nostalgia il nostro cuore. Della sua Parola di eternitร ha sete lโanima mia.ย Spetta a me e a ciascuno di noi fare di Gesรน il centro del nostro cuore, la bussola dalla qualeย lasciarci orientare, la forza sulla quale fare affidamento. Gesรน ha dato la vita per me, si รจ fatto ciboย di eternitร per me, mi ama perchรฉ io impari ad amarlo e ad amare. Sono state domenicheย impegnative, ma ci hanno permesso di fare il punto su Gesรน e su noi stessi, comprendendo ancoraย una volta e forse un poโ meglio, che Gesรน โpane di vitaโ ha parole di vita eterna e cibo di eternitร .ย Spetta a me/noi crederci.
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.