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don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 18 Agosto 2024

Domenica 18 Agosto 2024
Commento al brano del Vangelo di: Gv 6, 51-58

Prosegue il nostro cammino di riflessione sul capitolo 6 di Giovanni, dedicato al tema del โ€œpane di vitaโ€: il segno  della condivisione/moltiplicazione dei pani (Gv 6,1-15, XVII domenica); il ritiro di Gesรน nella solitudine del monte (Gv  6,24-35, XVIII domenica); la ricerca della gente (Gv 6-41-51, XIX domenica). Un cammino attraverso il quale Gesรน  educa i discepoli e la folla ad andare oltre a ciรฒ che รจ apparente e a guardare alla fame del cuore, che รจ desiderio di  Dio. Una fame che chiede un โ€œpaneโ€ diverso, come anticipa la I lettura, un pane capace di dare forza per affrontare  il cammino: non solo una forza โ€œfisicaโ€, ma ancor piรน forza โ€œinterioreโ€, โ€œmotivazionaleโ€. Ed รจ a partire da questa  esperienza di forza e gioia che sgorgherร  il canto del salmo: โ€œGustate e vedete comโ€™รจ buono il Signoreโ€.  

vv. 51 ยซIo sono il pane vivo disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrร  in eterno e il pane che io darรฒ  รจ la mia carne per la vita del mondoยป. 

La liturgia ha scelto di iniziare con il versetto che รจ stato la conclusione del brano di domenica scorsa: il pane di Gesรน  รจ pane โ€œdel/per il cieloโ€, pane di โ€œvita eternaโ€. Ma questo pane puรฒ essere riconosciuto solo da coloro che si lasciano  attrarre dal Padre: โ€œNessuno viene a me se il Padre non lo attiraโ€ (Gv 6,44). Ci sarร  sempre qualcuno che riconoscerร   in Gesรน il โ€œpane vivo disceso dal cieloโ€ฆ per la vita eternaโ€, e sempre qualcuno che si scandalizzerร  e, quindi,  mormorerร .  

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vv. 52-58 : ยซAllora i giudei si misero a discutere aspramente fra loro: โ€œCome puรฒ costui darci la sua carne da  mangiare?โ€. Gesรน disse loro: In veritร , in veritร  io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non  bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io  lo risusciterรฒ nell’ultimo giorno. Perchรฉ la mia carne รจ vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la  mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo  per il Padre, cosรฌ anche colui che mangia me vivrร  per me. Questo รจ il pane disceso dal cielo; non รจ come quello  che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrร  in eterno”.  

In queste parole si comprende che รจ Gesรน a indicare il Padre come colui che lo ha mandato. Nello stesso tempo ย afferma che รจ Lui a dare la vita al mondo con la sua stessa vita. Il ยซmangiare meยป, il โ€œmangiare la mia carne e bere ilย  mio sangueโ€ fanno intuire la necessitร  di entrare in relazione profonda con il Signore, di lasciar assimilare la propria ย vita da quella di Cristo. Questo chiede ascolto, chiede fiducia, chiede fede. Chiede affidamento. La vita di Gesรน รจ vita ย per noi, vita per e di ogni credente. In questo nutrirsi del Pane, nutrirsi di Cristo stesso cโ€™รจ tutta la forza dellโ€™Eucaristia.

Lโ€™atto del โ€œmangiareโ€, accanto a quello del โ€œrespirareโ€, fa parte dei primi atti vitali, รจ dunque un atto legato ย profondamente con la vita. E, nello stesso tempo, rimanda allโ€™atto ordinario della vita quotidiana che chiede di ย โ€œlavorareโ€ per guadagnarsi il pane: un lavoro che non รจ fine a stesso, ma che rimanda alla relazione: lavoro con gli ย altri per produrre il cibo, per prepararlo, per poi mangiarlo insieme. Il mangiare, allora, รจ strettamente legato ย allโ€™amicizia che si costruisce attorno alla tavola e suggerisce cosรฌ che non ci si nutre solo di โ€œpaneโ€, ma anche di ย amicizia-compagnia, di parole: โ€œNon di solo pane vive lโ€™uomo, ma di ogni parola... che esce dalla bocca di Dioโ€ (cfr Mt, ย 4,3).

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Il cibo non รจ dunque solo โ€œmateriaโ€ ma รจ โ€œesperienzaโ€: nel mangiare โ€œassimiliamoโ€ il mondo e da esso ci ย lasciamo trasformare. Se su questa base inseriamo ora il discorso di Gesรน, comprendiamo quanto il โ€œmangiare di ย Luiโ€ ci inserisce in un circolo di amicizia e di fraternitร , di nutrimento che ha a che fare direttamente con la Vita ย divina, con il Padre del cielo. รˆ vita di amore che trova la sua sorgente in Dio che รจ Amore-agape, che non avrร  mai ย fine, perchรฉ รจ vita eterna. Nutriti di Lui per dimorare in Lui, come il tralcio nella vite: questo dimorare ci trasforma in ย dono, perchรฉ ci permette di entrare in sintonia con il cuore stesso di Gesรน, di sintonizzarci con i suoi stessi sentimenti, ย pensieri, azioni. Lโ€™eternitร , il cielo inizia giร  qui ed ora a partire dal vivere in comunione con Gesรน. ย 

Ed รจ proprio nella capacitร  di amare, nella dinamica dโ€™amore che saremo riconosciuti: ยซDa questo riconosceranno ย che siete miei discepoli, se avrete amore gli uni per gli altriยป (cfr Gv 13,34ss). Nutriti di Gesรน, Pane di vita, ci permette a nostra volta di nutrire gli altri di eternitร , di un amore che esce dagli schemi del mondo perchรฉ non si tratta di dareย  qualcosa ma, come e con Gesรน, di dare se stessi per nutrire non solo il corpo, ma il cuore. Cโ€™รจ una fame profonda che ย grida e non sempre siamo capaci di dare ad essa ascolto: fame di compagnia e di amicizia, fame di fraternitร  e ย condivisione. Una fame che grida il bisogno di camminare insieme verso la meta del Regno dei cieli: qui ed ora siamo ย chiamati a riconoscerci fratelli dello stesso Padre, affinchรฉ un giorno il Padre ci accolga nella sua casa.ย 

Molto spesso rischiamo di rispondere solo alle voci superficiali, soddisfare la fame e gli appetiti immediati, ma di non ย cogliere che il cuore chiede di piรน: alla scuola di Gesรน impariamo che la nostra ricerca non si deve limitare a cercare ย Gesรน perchรฉ compie miracoli e sfama le folle con pochi pani, quanto a cercarlo perchรฉ Lui solo รจ capace di risvegliare ย la fame interiore, Lui solo sa cogliere e chiamare per nome quel grido che custodiamo dentro e al quale spesso non ย siamo capaci di dare risposta.

Lui solo รจ Pane di vita eterna che ci nutre di senso e di significato oggi, per proiettarci ย poi verso il Padre, fine di tutta la vita. Si comprende perchรฉ la liturgia ha scelto come prima lettura il testo dei ย Proverbi: questa ricerca, questo alimentare i veri desideri del cuore chiede prima di tutto il โ€œpane della sapienzaโ€ che ย รจ Cristo stesso. Chiede lโ€™intelligenza del cuore per saper riconoscere il vero pane che infonde gioia, speranza, ย serenitร , fiducia. รˆ il Pane di Vita eterna.ย ย 

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

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