Mercoledรฌ delle ceneri ci ha ricordato che siamo โpolvere e che polvere torneremoโ, ossia che siamo creature fragili, sempre bisognose di โconversioneโ.ย
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โPolvereโ, certo, ma creature amate dal Padre che non ci molla, tanto che in Gesรน ci amaโฆ da morire. Ma non solo: Dio, – ricorda san Paolo -โtrasfigura questo misero corpo per conformarlo al suo corpo gloriosoโ (Fil 3,2, si tratta della II lettura della Messa odierna). Quindi non dobbiamo rassegnarci, anzi! Anche se questo voltarsi verso Dio, che รจ la conversione, chiede lotta, chiede il coraggio di rinunciare a voltarsi verso le cose del โdiavoloโ, come ci รจ stato ricordato nella I domenica di Quaresima.
Potremmo dire che il cammino della vita โ riprodotto โin scalaโ, in miniatura, nei 40 giorni della Quaresima โ รจ una continua lotta-tentazione per scegliere tra la proposta di Dio e la proposta alternativa del diavolo, sempre pronto a illudere e deludere! Il coraggio, la forza sono possibili solo se cโรจ una โragione grande, forte, bellaโ per la quale merita lottare e restare fedeli a Dio. Questa proposta รจ Gesรน stesso che ha giร vinto il peccato e la morte e ci ha aperto le porte del Cielo, dove ora ci attende. Di questa Gloria, Gesรน ha anticipato la bellezza ai suoi discepoli โ e oggi a noi โ nellโesperienza della Trasfigurazione. Questa Meta, questo orizzonte รจ, o almeno dovrebbe essere, la ragione ultima delle nostre scelte.
Impariamo da Abramo, nostro padre nella fede, che la liturgia ci indica come testimone (I lettura): egli โCredette, e Dio glielo accreditรฒ come giustiziaโ (Gn 15,6). Grazie alla fede di Abramo, al suo โsiโ, Dio ha potuto operare cose grandi. Abramo dimostrรฒ che Dio era per lui โluce e salvezzaโ, testo che la liturgia ha scelto come salmo di risposta: โIl Signore รจ mia luce e mia salvezza, di chi avrรฒ timore? A noi dunque guardare coloro โche si comportano secondo lโesempioโ che san Paolo stesso ci dร โ ricorda la II lettura โ perchรฉ saranno questi amici di Dio ad aiutarci a raggiungere โla nostra cittadinanza che รจ nei cieli… da dove aspettiamo come Salvatore Gesรนโ.
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Dopo questa premessa e inquadratura, accostiamoci al testo del vangelo odierno. โGesรน prese con sรฉ Pietro, Giovanni e Giacomo รจ salรฌ sul monte a pregare. Lโevangelista Luca incastona il testo della trasfigurazione di Gesรน tra due annunci di Passione: 9,22 e 9,43-45. Gesรน sta svelando ai suoi discepoli che si sta dirigendo a Gerusalemme, dove lo attende la morte. Con lโevento della Trasfigurazione, desidera quasi rassicurare i discepoli, suggerendo loro di non lasciarsi intimorire quando sarร โtanto sfigurato per esser dโuomo il suo aspetto e diversa la sua forma da quella dei figli dellโuomoโ (Isaia, 52,14). Importante รจ restare aggrappati a questo volto luminoso, e in Lui fondare ogni speranza, fa capire Gesรน.
Il primo tassello che ci aiuta a comprendere il testo รจ il contesto allโinterno del quale si situa lโepisodio della trasfigurazione, cioรจ quello della preghiera: โSalรฌ sul monte a pregareโ.ย
Qui il Padre ascolta il Figlio, il Figlio ascolta Elia e Mosรจ, i discepoli ascoltano il Padre che invita ad โascoltareโ il Figlio in cammino verso Gerusalemme. Gesรน cโinsegna che si va verso Gerusalemme, verso la Meta della vita, imparando ad โascoltare Dioโ e ad โascoltarsiโ. Gesรน entra nella โpreghieraโ che รจ uno stare a tu per tu col Padre del cielo; รจ lโesperienza che Egli vive ogni qual volta deve dire il suo โamenโ alla volontร del Padre.
In questo modo la preghiera diventa un lasciarsi plasmare e trasformare dallโAmato, da Dio. In fondo non sono le situazioni che cambiano, ma il nostro cuore โ colmo dellโamore di Dio โ ci aiuta a guardare agli eventi della vita in modo nuovo, con lo sguardo dello spirito delle beatitudini. La preghiera, rendendoci piรน docili alla volontร del Padre, purifica i desideri, illumina i pensieri, accompagna le azioni permettendoci di voltare le spalle allโallettante proposta del diavolo!
โMentre pregava, il suo volto cambiรฒ dโaspetto e la sua veste divenne candida e sfolgoranteโ. Gesรน appare โaltroโ, le sue vesti raggianti luce, scintillanti. I discepoli contemplano il cambiamento del suo aspetto, la sua forma โaltraโ, la sua โtrasfigurazioneโ, anche se i loro occhi non comprendevano. Lโuomo Gesรน, che i tre discepoli avevano accettato di seguire dopo aver lasciato le barche, ha unโidentitร โaltraโ da quanto pensavano; ha unโidentitร non ancora rivelata a tutti, e che solo ora โ a loro tre โ Gesรน rivela per un istante, comunque in modo sufficiente a trasformare la loro fede in Lui. In quellโAvvenimento della Trasfigurazione Gesรน suggerisce anche a noi qualcosa: ci dice che anche noi non siamo semplicemente quello che mostriamo, quanto appariamo a noi stessi o agli altri. Siamo โaltroโ. E Lui รจ venuto per aiutarci a โscovare questo altroโ che cโรจ in ciascuno di noi.
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Volendo usare unโimmagine, noi siamo il blocco di marmo nel quale lโartista giร vede lโopera finita. Cosรฌ Dio giร vede in noi, creature fragili e spesso ripiegate su se stesse, il capolavoro che diventeremo perchรฉ lo siamo giร dentro di noi. Potremmo dire che Dio ha un sogno su ciascuno di noi, e questo sogno chiede di essere abbracciato prima che essere capito: ci sarร sempre una zona dโombra nella nostra comprensione, ma questo non deve ostacolare lโabbracciare il mistero della vita cosรฌ come Dio lo ha pensato per noi. Dico di piรน: non solo Dio ha un sogno su di noi, ma noi stessi siamo il sogno di Dio. Un sogno che va abbracciato e cammin facendo sarร compreso: questa รจ garanzia di felicitร . Di vita trasfigurata.
Lโesperienza della trasfigurazione, ci ricorda che il cammino della quaresima โ e quindi della vita – รจ tutto proteso verso questa luce, questa Meta: una spinta di incoraggiamento a non arrenderci perchรฉ il Signore Gesรน รจ il solo che โ trasfigurato โ puรฒ trasfigurare ogni nostra esperienza di vita, anche la nube delle tenebre. In Lui e con Lui tutto viene trasfigurato, tutto acquista una luce nuova: luce di speranza e di fiducia, luce di pace e di gioia come tanti santi ci hanno testimoniato anche nei momenti piรน atroci.
Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.