don Andrea Vena โ€“ Commento al Vangelo di domenica 16 Gennaio 2022

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Cosa dice la Parola/Gesรน

Celebriamo la II domenica del Tempo Ordinario (T.O.); la prima รจ sempre sostituita dalla festa del Battesimo di Gesรน che di fatto introduce il Tempo Ordinario. Un modo per dire che con il battesimo sโ€™inizia lโ€™avventura quotidiana/feriale della vita con e dietro a Gesรน, il Signore e il Maestro. In fondo, nei โ€œtempi fortiโ€ (Avvento-Natale, Quaresima-Pasqua) veniamo invitati a focalizzare lโ€™attenzione su alcuni fatti fondamentali della vita di Gesรน (nascita, passione, morte, risurrezione), cioรจ a mettere a fuoco il fulcro della nostra fede. Nel tempo ordinario, invece, di domenica in domenica ci lasciamo guidare dalla liturgia per imparare a divenire discepoli, amici, pellegrini, facendo i giusti passi lungo la strada che ci porta al Regno di Dio.

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Lectio divina, II domenica t o , anno C   d  Andrea Vena (sotto il testo)

Il testo del vangelo, come ogni domenica, viene introdotto dalla I lettura, dove ci viene offerta la โ€œchiaveโ€ per leggere e interpretare il vangelo stesso. Il profeta Isaia, attento alla Parola e fattosi sentinella per il popolo, non ha mai smesso di indicare a tutti quanto sia importante essere responsabilmente vigili per poter accogliere la venuta del Signore. In questo caso Isaia presenta questo incontro come una festa di nozze: arriverร  il giorno in cui lo Sposo, Dio, farร  festa con la sua sposa, il popolo dโ€™Israele: โ€œPer amore di Sion non tacerรฒโ€ฆNessuno ti chiamerร  piรน Abbandonataโ€ฆma sarai chiamata Mia Gioiaโ€ฆil Signore troverร  in te la sua delizia e la terra avrร  uno sposo. Sรฌ, come un giovane sposa una vergine, cosรฌ ti sposeranno i tuoi figli; come gioisce lo sposo per la sposa, cosรฌ il tuo Dio gioirร  per teโ€.

Unโ€™esperienza di gioia che la liturgia prolunga nel testo del salmo 96: non dimentichiamo che il salmo รจ la risposta in preghiera alla I lettura: โ€œAnnunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signoreโ€ฆCantate al Signore un canto nuovoโ€ฆAnnunciate la sua salvezzaโ€ฆil Signore giudica con rettitudineโ€.

Andare incontro al Signore Gesรน, stare con Lui, imparare da Lui รจ unโ€™esperienza di Gioia, di festa che non va relegata o confinata nelle feste natalizie, ma deve permeare tutto lโ€™anno, perchรฉ la Mia Gioia non sono tanto le luci di Natale e il clima di festa, ma รจ Gesรน stesso. E, ancor piรน importante, รจ il fatto che io sono la Gioia di Gesรน! รˆ proprio in contesto di gioia, di festa, di nozze che si svolge la scena descritta oggi nel vangelo.

vv. 1-2: ยซVi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e cโ€™era la madre di Gesรน. Fu invitato alle nozze anche Gesรน con i suoi discepoliยป.

I festeggiamenti di nozze consistevano in una processione in cui gli amici dello sposo portavano la sposa a casa dello sposo, e nel pranzo di nozze. Pare che la festa durasse sette giorni.

vv. 3-5: ยซVenuto a mancare il vino, la madre disse a Gesรน: โ€œNon hanno vinoโ€. E Gesรน le rispose: โ€œDonna, che vuoi da me? Non รจ ancora giunta la mia oraโ€. Sua madre disse ai servitori: โ€œQualsiasi cosa vi dica, fatelaโ€ยป.

La mancanza del vino e la richiesta di Maria fanno riecheggiare lโ€™osservazione che un giorno i discepoli faranno a Gesรน: โ€œNon hanno da mangiareโ€ (moltiplicazione dei pani, Mc 8,2). Lโ€™espressione โ€œDonnaโ€ da parte di Gesรน non รจ un rimprovero nรฉ segno di mancanza di affetto: era il modo normale di Gesรน nel rivolgersi alle donne (Mt 15,28; Lc 13,12โ€ฆ). Unโ€™espressione che custodisce un significato simbolico, tanto che la ritroveremo quando Gesรน in Croce affiderร  Maria al discepolo amato: โ€œDonna ecco tuo figlio; figlio ecco tua madreโ€ (Gv 19,26).

โ€œNon รจ ancora giunta la mia oraโ€: lโ€™Ora di Gesรน non รจ questa, perchรฉ sarร  nel momento della sua glorificazione. โ€œEโ€™ giunta la mia oraโ€ (cfr Gv 7,30; 8,20; 12,23-27; 19,27) dirร  allora, quando porterร  a termine la missione ricevuta dal Padre suo: โ€œPadre, รจ giunta lโ€™ora, glorifica il Figlio tuo, perchรฉ il Figlio glorifichi teโ€ (Gv 17,1ss).

Quanto Gesรน fa a Cana, non รจ il โ€œprimo miracoloโ€, ma, come dice chiaramente il testo del vangelo, รจ il โ€œprimo dei segniโ€. รˆ lโ€™Archรจ, il Principio/Fondamento dei segni (cfr Gn 1: โ€œIn Principio Dioโ€ฆโ€).: con questo segno โ€œprimordialeโ€ Gesรน inaugura il tempo nuovo dellโ€™Amore. Con questo segno Gesรน va incontro agli sposi ma ancor piรน si rivela come lo Sposo che inaugura il banchetto di nozze con lโ€™umanitร  annunciato dai profeti (cfr Isaia, I lettura; cfr Is 25,6: โ€œPreparerร  il Signore โ€ฆun banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di vini raffinati).

Se le nozze esprimono il nuovo rapporto tra Dio e il suo popolo, il โ€œsegnoโ€ di Cana indica e annuncia che con Gesรน รจ venuta โ€œlโ€™oraโ€ di nuove relazioni con Dio, non piรน dettate da un rapporto legalistico (un essere esecutori esteriori della legge!), quanto una relazione fondata e animata dallโ€™amore sponsale, in un contesto di Gioia, di Festa, di Conoscenza nuova. รˆ il culto nuovo: โ€œViene lโ€™ora, ed รจ adesso, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e veritร โ€ (Gv 4,23).

vv. 6-12โ€œVi erano lร  sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesรน disse loro: โ€œRiempite dโ€™acqua le anforeโ€; e le riempirono fino allโ€™orlo. Disse loro di nuovo: โ€œOra prendetene e portatene a colui che dirige il banchettoโ€. Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato lโ€™acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchettoโ€ฆchiamรฒ lo sposo e gli disse: โ€œTutti mettono in tavola il vino buono allโ€™inizio e, quando si รจ giร  bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finoraโ€. Questo a Cana di Galilea fu lโ€™inizio dei segni compiuti da Gesรน; egli manifestรฒ la sua gloria e i suoi discepoli credettero in luiโ€.

Sei anfore: numero imperfetto, in quanto โ€œsetteโ€ รจ il numero perfetto, secondo la mentalitร  giudaica. Di pietra, per la purificazione (Lc 11,29-38). La loro dimensione era molto grande, tanto che potevano contenere circa 100 litri ciascuna. Dietro a queste note ci sono dei dettagli simbolici molto importanti. Ci sono sei giare quasi vuote. Le giare contenevano lโ€™acqua per la purificazione: fossero state piene, sarebbero servite a qualcosa, ma ormai โ€“ vuote e ingombranti non servono piรน. Lโ€™ossessione di attenersi a regole ormai โ€œsvuotateโ€ di ogni significato, che si osservano tanto per fare o per farsi notareโ€ฆLa regola dunque si รจ fatta ingombrante, inutile. Con lโ€™invito di riempire le anfore e la conseguente trasformazione dellโ€™acqua in vino, Gesรน si rivela come Lui sia la โ€œregola nuovaโ€: Lui solo รจ capace di riempire non tanto le anfore, quanto la vita, del vino nuovo; Gesรน รจ il solo che puรฒ dare una direzione nuova alla vita e il suo donarsi in croce, dove sgorgherร  dal suo costato sangue ed acqua, รจ sigillo delle nozze eterne (cfr colletta anno C). Egli รจ il Signore, Sposo dellโ€™umanitร , il quale inaugura โ€“ attraverso il segno del vino il tempo nuovo, il tempo dellโ€™Amore vero.

Cosa dice a me oggi la Parola/Gesรน

Il miracolo di Cana รจ il โ€œprimo dei segniโ€ di Gesรน, รจ il segno Principio-Fondamento. A Cana Gesรน si rivela come il Signore Dio, Colui che non farร  mancare la gioia (il vino รจ simbolo della gioia) alla vita. In quelle โ€œsei anforeโ€ รจ indicata tutta la limitatezza dellโ€™uomo. Non siamo perfetti โ€œsetteโ€ โ€“ ma imperfetti. Manca sempre qualcosa. Un di piรน. La festa della mia-nostra vita ha sempre dei limiti, incontra sempre delle difficoltร , delle crisi: sono parti inevitabili della vita. Se ci si rinchiude, le crisi possono apparire dei โ€œtunnel senza fineโ€, ma se ci si apre a Gesรน, ci si accorge che i โ€œtunnelโ€ in realtร  sono dei collegamenti, dei โ€œpontiโ€ che conducono a unโ€™esperienza nuova. Ecco cosa sono le crisi: dei passaggi. Anchโ€™io โ€“ come ciascuno di noi โ€“ spesso mโ€™illudo di poter riuscire in ogni cosa, di poter garantire che la โ€œfesta della vitaโ€ rappresentata dal โ€œvinoโ€ sia inesauribile, che la serenitร  e la gioia conquistate siano esperienze granitiche. Ma non รจ cosรฌ! Perchรฉ comunque restano esperienze umane, contrassegnate dal limite. Perchรฉ comunque il cammino della vita รจ un continuo divenire, riserva sempre sorprese inaspettate. Se cโ€™รจ una cosa che oggi sono invitato a imparare nel muovere i primi passi in questo cammino โ€œordinarioโ€ con la liturgia e quindi della vita, รจ ascoltare e lasciarmi orientare dalle uniche due parole che Maria pronuncia nel vangelo di Giovanni: โ€œNon hanno vinoโ€ e โ€œQualsiasi cosa vi dica, fatelaโ€.

Nella prima parola Maria si mostra colei che sempre intercede presso il Figlio Gesรน: รจ colei che piรน di tutti legge bene la situazione, coglie la mancanza, la chiama per nome e la manifesta al Figlio come una sorta di diagnosi: โ€œNon hanno piรน vinoโ€. Con veritร  Maria dice come stanno le cose: nella mia vita cโ€™รจ sempre qualcosa che manca, cโ€™รจ una nostalgia di gioia, di bene, di bello. Cโ€™รจ un di piรน che cerco, che desidero ma che non so raggiungere da solo. Rischio anchโ€™io di circondarmi di โ€œanfore di pietraโ€ ingombranti e inutili: soluzioni che non portano a nulla, piaceri illusori che stordiscono (cfr Gn 3), ma non colmano la sete di pienezza che mi porto dentro. Rischio anchโ€™io di restare intrappolato nellโ€™acqua della tristezza, del timore, dello scoraggiamento, della routineโ€ฆ e di non cogliere che cโ€™รจ il vino della fiducia, della speranza, del coraggio. Il vino della fantasia che solo Dio sa suscitare nei cuori dei suoi amici.

La seconda parola di Maria รจ โ€œQualsiasi cosa vi dica, fatelaโ€. Maria mi sprona a fidarmi della Parola, a fare come lei: โ€œSi compia in me secondo la tua parolaโ€ (Lc 1). Maria mโ€™invita a fare come Lei, a fidarmi, ad aderire alla Parola, a non spaventarmi, a non lasciarmi prendere dallo scoraggiamento. Quel di piรน da solo non sono in grado di procurarmelo, ma se mi fido della Parola, se mi fido di Gesรนโ€ฆ tutto cambia. Ma non secondo la mia logica, cambia secondo la logica di Dio, il quale non guarda allโ€™apparenza (1Sam 16). Torniamo a guardare alle anfore: Gesรน non le toglie, sono sempre lรฌ. Anzi, le utilizza! Ciรฒ che cambia Gesรน รจ lโ€™interno. Sostiamo ancora per un istante su alcuni dettagli. Gesรน chiede ai servi di riempire le anfore: non chiede loro cose straordinarie, fuori portata delle loro capacitร . Chiede semplicemente di riempire dโ€™acqua le anfore. รˆ un lavoro a portata di mano: il resto lo farร  Lui. Come con i servi, cosรฌ Gesรน fa con me, con te, con ciascuno di noi: non ci chiede di stravolgere la vita, ma di prendere in mano questa vita concreta, che forse mi appare ingombrante e inutile (come le anfore) e lasciarmi guidare da Lui. รˆ lโ€™interioritร  che cambia Gesรน, non lโ€™apparenza! Quando prenderรฒ coscienza di questa veritร , di questa certezza, di questa Presenzaโ€ฆcapirรฒ โ€“ capiremo โ€“ dove sta lโ€™Archรจ โ€“ il Prinicipio/Fondamento โ€“ vero della vita. Capirรฒ che il Natale รจ il canto di Dio per me, capirรฒ che per Gesรน io sono la Sua Gioia. Che Lui per me si รจ fatto Uomo (Natale) per donarmi una vita nuova, per aiutarmi a muovere in modo nuovo i passi sapendoli indirizzare verso le cose del Padre (non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio? Lc 2,49).

E qui devo fidarmi, anche se quanto mi chiede pare banale, ovvio: attenzione a voltare le spalle a Gesรน perchรฉ quanto chiede รจ troppo semplice e banale mentre io mi aspetto che mi chieda chissร  quale impresa (cfr 2Re 5, quando Eliseo disse a Naaman il siro di andare al fiume a bagnarsi, e lui inizialmente non volevaโ€ฆalla fine perรฒ guarรฌ; o che dire dei discepoli che dubitano riguardo il fatto che Gesรน puรฒ sfamare 5mila persone con 5 pani e due pesci di un ragazzo, cfr Gv 6,9ss). La mia Gioia รจ a portata di manoโ€ฆ se solo me ne rendessi conto!

Il secondo dettaglio รจ che le anfore sono state riempite fino allโ€™orlo: Gesรน non usa mezze misure, Lui garantisce pienezza: โ€œLa mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia pienaโ€ (Gv 15,11). Potremmo dire che Gesรน, come suo solito, anche per questi due sposi non โ€œbada a speseโ€, cioรจ non teme di sprecare: รจ nella sua indole quella di offrire sovrappiรน dโ€™amore. E cosรฌ fa con noi: ci ama in eccesso. Ma lo stesso chiederร  a me e a ciascuno di noi: amare senza riserve, come la donna a Betania, che romperร  il vaso di alabastro per ungere i piedi di Gesรน con unโ€™essenza di puro nardo: anche qui, che spreco, dirร  Giuda! (cfr Gv 12,1). Come a dire: quanto Gesรน fa con me, con te, con ciascuno di noiโ€ฆanche noi dobbiamo farlo agli altri. Il credente non puรฒ vivere solo dellโ€™esperienza di Cana se poi non รจ capace ad arrivare allo spirito di Betania!

Ciรฒ di cui ho bisogno, pare suggerirmi Gesรน, non รจ fare nuove cose, ma nuova esperienza con Lui, in Lui. Non devo cercare qualcosa che mi rassicuri, che mi doni gioia, certezzeโ€ฆma mettermi dietro a Gesรน, il quale non mi offre certezze, una casa (il Figlio dellโ€™uomo non ha dove posare il capo, Mt 8,20), ma offre esperienza. Esperienza di Nozze, di festa, di Gioia, di Amicizia. Questa รจ la fede, questo รจ il culto nuovo al quale Gesรน desidera educarmi sempre piรน e sempre meglio: โ€œAdorerete il Padre in spirito e veritร โ€. Con questa gioia sono chiamato a muovere i miei passiโ€ฆ Una Gioia che รจ certezza della Presenza di Gesรน nella mia vita; una Gioia che รจ certezza di compagnia, di amicizia lungo il cammino della vita.

Lโ€™anfora della mia e nostra vita รจ ricolmata da quel sangue sgorgato dal Cuore di Gesรน, nel quale Dio ha sigillato la sua nuova ed eterna alleanza, le nuove nozze. Esperienza che rivivo nei sacramenti โ€“ Eucaristia in primis โ€“ ma in ogni sacramento faccio esperienza di questa abbondanza. E cosรฌ ogni qual volta vivo come Gesรน mi ha insegnato: amando Dio e il prossimo. Queste sono le esperienze che infonderanno sempre gioia, fiducia, coraggioโ€ฆ perchรฉ amando mi scoprirรฒ amato, perdonando mi scoprirรฒ perdonato, accogliendo mi sentirรฒ accolto. Che gioia!

Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน

Colletta (anno C)

O Dio, grande nellโ€™amore, che nel sangue di Cristo versato sulla croce hai stipulato con il tuo popolo lโ€™alleanza nuova ed eterna, fa che la Chiesa sia segno del tuo amore fedele, e tutta lโ€™umanitร  possa bere il vino nuovo nel tuo regno.

Io rispondo cosรฌ

Signore Gesรน,

a te onore e gloria nei secoli.

Alle nozze di Cana hai compiuto il primo segno e trasformando lโ€™acqua in vino.

Ti sei rivelato la sorgente della Gioia, il Signore della Festa.

Vergine Madre, intercedi anche per me, perchรฉ il vino della gioia

sta venendo meno nella mia vita. Intercedi presso il tuo Figlio Gesรน, affinchรฉ

lโ€™acqua della routine

sia trasformata nel vino dellโ€™entusiasmo; lโ€™acqua della sfiducia,

sia trasformata nel vino della speranza; lโ€™acqua dello smarrimento,

sia trasformata nel vino della convinzione.

Signore Gesรน,

per intercessione di Maria, tua e nostra Madre, faโ€™ che riscopra

la festa della vita che trova solo in Te ragione e sorgente,

rifugio e consolazione.

Gesรน, Signore della Festa, confido in Te.


Il commento al Vangelo di domenica 19 dicembre 2021 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.