Cosa dice la Parola/Gesรน
Celebriamo la II domenica del Tempo Ordinario (T.O.); la prima รจ sempre sostituita dalla festa del Battesimo di Gesรน che di fatto introduce il Tempo Ordinario. Un modo per dire che con il battesimo sโinizia lโavventura quotidiana/feriale della vita con e dietro a Gesรน, il Signore e il Maestro. In fondo, nei โtempi fortiโ (Avvento-Natale, Quaresima-Pasqua) veniamo invitati a focalizzare lโattenzione su alcuni fatti fondamentali della vita di Gesรน (nascita, passione, morte, risurrezione), cioรจ a mettere a fuoco il fulcro della nostra fede. Nel tempo ordinario, invece, di domenica in domenica ci lasciamo guidare dalla liturgia per imparare a divenire discepoli, amici, pellegrini, facendo i giusti passi lungo la strada che ci porta al Regno di Dio.
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Il testo del vangelo, come ogni domenica, viene introdotto dalla I lettura, dove ci viene offerta la โchiaveโ per leggere e interpretare il vangelo stesso. Il profeta Isaia, attento alla Parola e fattosi sentinella per il popolo, non ha mai smesso di indicare a tutti quanto sia importante essere responsabilmente vigili per poter accogliere la venuta del Signore. In questo caso Isaia presenta questo incontro come una festa di nozze: arriverร il giorno in cui lo Sposo, Dio, farร festa con la sua sposa, il popolo dโIsraele: โPer amore di Sion non tacerรฒโฆNessuno ti chiamerร piรน Abbandonataโฆma sarai chiamata Mia Gioiaโฆil Signore troverร in te la sua delizia e la terra avrร uno sposo. Sรฌ, come un giovane sposa una vergine, cosรฌ ti sposeranno i tuoi figli; come gioisce lo sposo per la sposa, cosรฌ il tuo Dio gioirร per teโ.
Unโesperienza di gioia che la liturgia prolunga nel testo del salmo 96: non dimentichiamo che il salmo รจ la risposta in preghiera alla I lettura: โAnnunciate a tutti i popoli le meraviglie del SignoreโฆCantate al Signore un canto nuovoโฆAnnunciate la sua salvezzaโฆil Signore giudica con rettitudineโ.
Andare incontro al Signore Gesรน, stare con Lui, imparare da Lui รจ unโesperienza di Gioia, di festa che non va relegata o confinata nelle feste natalizie, ma deve permeare tutto lโanno, perchรฉ la Mia Gioia non sono tanto le luci di Natale e il clima di festa, ma รจ Gesรน stesso. E, ancor piรน importante, รจ il fatto che io sono la Gioia di Gesรน! ร proprio in contesto di gioia, di festa, di nozze che si svolge la scena descritta oggi nel vangelo.
vv. 1-2: ยซVi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e cโera la madre di Gesรน. Fu invitato alle nozze anche Gesรน con i suoi discepoliยป.
I festeggiamenti di nozze consistevano in una processione in cui gli amici dello sposo portavano la sposa a casa dello sposo, e nel pranzo di nozze. Pare che la festa durasse sette giorni.
vv. 3-5: ยซVenuto a mancare il vino, la madre disse a Gesรน: โNon hanno vinoโ. E Gesรน le rispose: โDonna, che vuoi da me? Non รจ ancora giunta la mia oraโ. Sua madre disse ai servitori: โQualsiasi cosa vi dica, fatelaโยป.
La mancanza del vino e la richiesta di Maria fanno riecheggiare lโosservazione che un giorno i discepoli faranno a Gesรน: โNon hanno da mangiareโ (moltiplicazione dei pani, Mc 8,2). Lโespressione โDonnaโ da parte di Gesรน non รจ un rimprovero nรฉ segno di mancanza di affetto: era il modo normale di Gesรน nel rivolgersi alle donne (Mt 15,28; Lc 13,12โฆ). Unโespressione che custodisce un significato simbolico, tanto che la ritroveremo quando Gesรน in Croce affiderร Maria al discepolo amato: โDonna ecco tuo figlio; figlio ecco tua madreโ (Gv 19,26).
โNon รจ ancora giunta la mia oraโ: lโOra di Gesรน non รจ questa, perchรฉ sarร nel momento della sua glorificazione. โEโ giunta la mia oraโ (cfr Gv 7,30; 8,20; 12,23-27; 19,27) dirร allora, quando porterร a termine la missione ricevuta dal Padre suo: โPadre, รจ giunta lโora, glorifica il Figlio tuo, perchรฉ il Figlio glorifichi teโ (Gv 17,1ss).
Quanto Gesรน fa a Cana, non รจ il โprimo miracoloโ, ma, come dice chiaramente il testo del vangelo, รจ il โprimo dei segniโ. ร lโArchรจ, il Principio/Fondamento dei segni (cfr Gn 1: โIn Principio Dioโฆโ).: con questo segno โprimordialeโ Gesรน inaugura il tempo nuovo dellโAmore. Con questo segno Gesรน va incontro agli sposi ma ancor piรน si rivela come lo Sposo che inaugura il banchetto di nozze con lโumanitร annunciato dai profeti (cfr Isaia, I lettura; cfr Is 25,6: โPreparerร il Signore โฆun banchetto di grasse vivande, un banchetto di vini eccellenti, di vini raffinati).
Se le nozze esprimono il nuovo rapporto tra Dio e il suo popolo, il โsegnoโ di Cana indica e annuncia che con Gesรน รจ venuta โlโoraโ di nuove relazioni con Dio, non piรน dettate da un rapporto legalistico (un essere esecutori esteriori della legge!), quanto una relazione fondata e animata dallโamore sponsale, in un contesto di Gioia, di Festa, di Conoscenza nuova. ร il culto nuovo: โViene lโora, ed รจ adesso, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e veritร โ (Gv 4,23).
vv. 6-12โVi erano lร sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesรน disse loro: โRiempite dโacqua le anforeโ; e le riempirono fino allโorlo. Disse loro di nuovo: โOra prendetene e portatene a colui che dirige il banchettoโ. Ed essi gliene portarono. Come ebbe assaggiato lโacqua diventata vino, colui che dirigeva il banchettoโฆchiamรฒ lo sposo e gli disse: โTutti mettono in tavola il vino buono allโinizio e, quando si รจ giร bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finoraโ. Questo a Cana di Galilea fu lโinizio dei segni compiuti da Gesรน; egli manifestรฒ la sua gloria e i suoi discepoli credettero in luiโ.
Sei anfore: numero imperfetto, in quanto โsetteโ รจ il numero perfetto, secondo la mentalitร giudaica. Di pietra, per la purificazione (Lc 11,29-38). La loro dimensione era molto grande, tanto che potevano contenere circa 100 litri ciascuna. Dietro a queste note ci sono dei dettagli simbolici molto importanti. Ci sono sei giare quasi vuote. Le giare contenevano lโacqua per la purificazione: fossero state piene, sarebbero servite a qualcosa, ma ormai โ vuote e ingombranti non servono piรน. Lโossessione di attenersi a regole ormai โsvuotateโ di ogni significato, che si osservano tanto per fare o per farsi notareโฆLa regola dunque si รจ fatta ingombrante, inutile. Con lโinvito di riempire le anfore e la conseguente trasformazione dellโacqua in vino, Gesรน si rivela come Lui sia la โregola nuovaโ: Lui solo รจ capace di riempire non tanto le anfore, quanto la vita, del vino nuovo; Gesรน รจ il solo che puรฒ dare una direzione nuova alla vita e il suo donarsi in croce, dove sgorgherร dal suo costato sangue ed acqua, รจ sigillo delle nozze eterne (cfr colletta anno C). Egli รจ il Signore, Sposo dellโumanitร , il quale inaugura โ attraverso il segno del vino il tempo nuovo, il tempo dellโAmore vero.
Cosa dice a me oggi la Parola/Gesรน
Il miracolo di Cana รจ il โprimo dei segniโ di Gesรน, รจ il segno Principio-Fondamento. A Cana Gesรน si rivela come il Signore Dio, Colui che non farร mancare la gioia (il vino รจ simbolo della gioia) alla vita. In quelle โsei anforeโ รจ indicata tutta la limitatezza dellโuomo. Non siamo perfetti โsetteโ โ ma imperfetti. Manca sempre qualcosa. Un di piรน. La festa della mia-nostra vita ha sempre dei limiti, incontra sempre delle difficoltร , delle crisi: sono parti inevitabili della vita. Se ci si rinchiude, le crisi possono apparire dei โtunnel senza fineโ, ma se ci si apre a Gesรน, ci si accorge che i โtunnelโ in realtร sono dei collegamenti, dei โpontiโ che conducono a unโesperienza nuova. Ecco cosa sono le crisi: dei passaggi. Anchโio โ come ciascuno di noi โ spesso mโilludo di poter riuscire in ogni cosa, di poter garantire che la โfesta della vitaโ rappresentata dal โvinoโ sia inesauribile, che la serenitร e la gioia conquistate siano esperienze granitiche. Ma non รจ cosรฌ! Perchรฉ comunque restano esperienze umane, contrassegnate dal limite. Perchรฉ comunque il cammino della vita รจ un continuo divenire, riserva sempre sorprese inaspettate. Se cโรจ una cosa che oggi sono invitato a imparare nel muovere i primi passi in questo cammino โordinarioโ con la liturgia e quindi della vita, รจ ascoltare e lasciarmi orientare dalle uniche due parole che Maria pronuncia nel vangelo di Giovanni: โNon hanno vinoโ e โQualsiasi cosa vi dica, fatelaโ.
Nella prima parola Maria si mostra colei che sempre intercede presso il Figlio Gesรน: รจ colei che piรน di tutti legge bene la situazione, coglie la mancanza, la chiama per nome e la manifesta al Figlio come una sorta di diagnosi: โNon hanno piรน vinoโ. Con veritร Maria dice come stanno le cose: nella mia vita cโรจ sempre qualcosa che manca, cโรจ una nostalgia di gioia, di bene, di bello. Cโรจ un di piรน che cerco, che desidero ma che non so raggiungere da solo. Rischio anchโio di circondarmi di โanfore di pietraโ ingombranti e inutili: soluzioni che non portano a nulla, piaceri illusori che stordiscono (cfr Gn 3), ma non colmano la sete di pienezza che mi porto dentro. Rischio anchโio di restare intrappolato nellโacqua della tristezza, del timore, dello scoraggiamento, della routineโฆ e di non cogliere che cโรจ il vino della fiducia, della speranza, del coraggio. Il vino della fantasia che solo Dio sa suscitare nei cuori dei suoi amici.
La seconda parola di Maria รจ โQualsiasi cosa vi dica, fatelaโ. Maria mi sprona a fidarmi della Parola, a fare come lei: โSi compia in me secondo la tua parolaโ (Lc 1). Maria mโinvita a fare come Lei, a fidarmi, ad aderire alla Parola, a non spaventarmi, a non lasciarmi prendere dallo scoraggiamento. Quel di piรน da solo non sono in grado di procurarmelo, ma se mi fido della Parola, se mi fido di Gesรนโฆ tutto cambia. Ma non secondo la mia logica, cambia secondo la logica di Dio, il quale non guarda allโapparenza (1Sam 16). Torniamo a guardare alle anfore: Gesรน non le toglie, sono sempre lรฌ. Anzi, le utilizza! Ciรฒ che cambia Gesรน รจ lโinterno. Sostiamo ancora per un istante su alcuni dettagli. Gesรน chiede ai servi di riempire le anfore: non chiede loro cose straordinarie, fuori portata delle loro capacitร . Chiede semplicemente di riempire dโacqua le anfore. ร un lavoro a portata di mano: il resto lo farร Lui. Come con i servi, cosรฌ Gesรน fa con me, con te, con ciascuno di noi: non ci chiede di stravolgere la vita, ma di prendere in mano questa vita concreta, che forse mi appare ingombrante e inutile (come le anfore) e lasciarmi guidare da Lui. ร lโinterioritร che cambia Gesรน, non lโapparenza! Quando prenderรฒ coscienza di questa veritร , di questa certezza, di questa Presenzaโฆcapirรฒ โ capiremo โ dove sta lโArchรจ โ il Prinicipio/Fondamento โ vero della vita. Capirรฒ che il Natale รจ il canto di Dio per me, capirรฒ che per Gesรน io sono la Sua Gioia. Che Lui per me si รจ fatto Uomo (Natale) per donarmi una vita nuova, per aiutarmi a muovere in modo nuovo i passi sapendoli indirizzare verso le cose del Padre (non sapevate che devo occuparmi delle cose del Padre mio? Lc 2,49).
E qui devo fidarmi, anche se quanto mi chiede pare banale, ovvio: attenzione a voltare le spalle a Gesรน perchรฉ quanto chiede รจ troppo semplice e banale mentre io mi aspetto che mi chieda chissร quale impresa (cfr 2Re 5, quando Eliseo disse a Naaman il siro di andare al fiume a bagnarsi, e lui inizialmente non volevaโฆalla fine perรฒ guarรฌ; o che dire dei discepoli che dubitano riguardo il fatto che Gesรน puรฒ sfamare 5mila persone con 5 pani e due pesci di un ragazzo, cfr Gv 6,9ss). La mia Gioia รจ a portata di manoโฆ se solo me ne rendessi conto!
Il secondo dettaglio รจ che le anfore sono state riempite fino allโorlo: Gesรน non usa mezze misure, Lui garantisce pienezza: โLa mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia pienaโ (Gv 15,11). Potremmo dire che Gesรน, come suo solito, anche per questi due sposi non โbada a speseโ, cioรจ non teme di sprecare: รจ nella sua indole quella di offrire sovrappiรน dโamore. E cosรฌ fa con noi: ci ama in eccesso. Ma lo stesso chiederร a me e a ciascuno di noi: amare senza riserve, come la donna a Betania, che romperร il vaso di alabastro per ungere i piedi di Gesรน con unโessenza di puro nardo: anche qui, che spreco, dirร Giuda! (cfr Gv 12,1). Come a dire: quanto Gesรน fa con me, con te, con ciascuno di noiโฆanche noi dobbiamo farlo agli altri. Il credente non puรฒ vivere solo dellโesperienza di Cana se poi non รจ capace ad arrivare allo spirito di Betania!
Ciรฒ di cui ho bisogno, pare suggerirmi Gesรน, non รจ fare nuove cose, ma nuova esperienza con Lui, in Lui. Non devo cercare qualcosa che mi rassicuri, che mi doni gioia, certezzeโฆma mettermi dietro a Gesรน, il quale non mi offre certezze, una casa (il Figlio dellโuomo non ha dove posare il capo, Mt 8,20), ma offre esperienza. Esperienza di Nozze, di festa, di Gioia, di Amicizia. Questa รจ la fede, questo รจ il culto nuovo al quale Gesรน desidera educarmi sempre piรน e sempre meglio: โAdorerete il Padre in spirito e veritร โ. Con questa gioia sono chiamato a muovere i miei passiโฆ Una Gioia che รจ certezza della Presenza di Gesรน nella mia vita; una Gioia che รจ certezza di compagnia, di amicizia lungo il cammino della vita.
Lโanfora della mia e nostra vita รจ ricolmata da quel sangue sgorgato dal Cuore di Gesรน, nel quale Dio ha sigillato la sua nuova ed eterna alleanza, le nuove nozze. Esperienza che rivivo nei sacramenti โ Eucaristia in primis โ ma in ogni sacramento faccio esperienza di questa abbondanza. E cosรฌ ogni qual volta vivo come Gesรน mi ha insegnato: amando Dio e il prossimo. Queste sono le esperienze che infonderanno sempre gioia, fiducia, coraggioโฆ perchรฉ amando mi scoprirรฒ amato, perdonando mi scoprirรฒ perdonato, accogliendo mi sentirรฒ accolto. Che gioia!
Cosa rispondo io oggi alla Parola/Gesรน
Colletta (anno C)
O Dio, grande nellโamore, che nel sangue di Cristo versato sulla croce hai stipulato con il tuo popolo lโalleanza nuova ed eterna, fa che la Chiesa sia segno del tuo amore fedele, e tutta lโumanitร possa bere il vino nuovo nel tuo regno.
Io rispondo cosรฌ
Signore Gesรน,
a te onore e gloria nei secoli.
Alle nozze di Cana hai compiuto il primo segno e trasformando lโacqua in vino.
Ti sei rivelato la sorgente della Gioia, il Signore della Festa.
Vergine Madre, intercedi anche per me, perchรฉ il vino della gioia
sta venendo meno nella mia vita. Intercedi presso il tuo Figlio Gesรน, affinchรฉ
lโacqua della routine
sia trasformata nel vino dellโentusiasmo; lโacqua della sfiducia,
sia trasformata nel vino della speranza; lโacqua dello smarrimento,
sia trasformata nel vino della convinzione.
Signore Gesรน,
per intercessione di Maria, tua e nostra Madre, faโ che riscopra
la festa della vita che trova solo in Te ragione e sorgente,
rifugio e consolazione.
Gesรน, Signore della Festa, confido in Te.
Il commento al Vangelo di domenica 19 dicembre 2021 curato da don Andrea Vena. Canale YouTube.