HomeVangelo della Domenicadon Andrea Vena - Commento al Vangelo di domenica 16 Febbraio 2025

don Andrea Vena โ€“ Commento al Vangelo di domenica 16 Febbraio 2025

Domenica 16 Febbraio 2025 - VI DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO - ANNO C
Commento al brano del Vangelo di: Lc 6,17.20-26

Domenica scorsa abbiamo meditato sulla chiamata di Simon Pietro e di alcuni suoi compagni (cfr Lc 5,1-11). Oggi, scelti i Dodici discepoli, Gesรน scende e si ferma in un luogo pianeggiante, da dove presenterร  le beatitudini, che ritroviamo nel testo della prima lettura, tratto dal libro del profeta Geremia, attraverso il tema  delle โ€œdue vieโ€, quella delle maledizioni, per quanti non obbediscono a Dio: โ€œMaledetto lโ€™uomo che confida  nellโ€™uomo e pone nella carne il suo sostegno, allontanando il suo cuore dal Signoreโ€.

Il commento continua dopo il video.

don Andrea Vena - Commento al Vangelo di domenica 16 Febbraio 2025

E la via delle benedizioni:  โ€œBenedetto lโ€™uomo che confida nel Signore e il Signore รจ la sua fiduciaโ€. Che si fa preghiera nel salmo 1 โ€œBeato  lโ€™uomo che non entra in consiglio dei malvagiโ€ฆma nella legge del Signore trova la sua gioiaโ€ฆEโ€™ come albero  piantato lungo corsi dโ€™acquaโ€. Entriamo nel testo evangelico: โ€œDisceso con i Dodici, Gesรน si fermรฒ in un  luogo pianeggiante..alzร ti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: โ€œBeati voi, poveri, perchรฉ vostro รจ il  regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perchรฉ sarete saziatiโ€ฆbeati voi che ora piangete, perchรฉ  ridereteโ€ฆโ€.  

La prima beatitudine รจ indirizzata ai poveri, perchรฉ a loro principalmente รจ rivolto questo annuncio di salvezza (cfr Lc 4,18 7,22).Non si tratta di un inno alla povertร  o peggio ancora alla miseria, quanto lโ€™assicurazione  che Dio sta dalla tua parte, prende le tue difese: questo porta a magnificare il Signore, perchรฉ Dio รจ con loro.  Alle beatitudini, seguono i โ€œguaiโ€: โ€œMa guai a voi, ricchi, perchรฉ avete giร  ricevuto la vostra consolazione.  Guai a voi che ora siete saziโ€ฆa voi che ora rideteโ€ฆquando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso  modo infatti agivano i loro padri con i falsi profetiโ€. Si tratta di appelli rivolti a quanti devono convertirsi.  Potremmo definirli una sorta di โ€œavvertimentoโ€ per quanti si sentono autosufficienti, per quanti sono illusi  di poter fare tutto da soli.  

Che fare dunque? Scegliere le beatitudini, quale binario lungo il quale proiettare i nostri pensieri, muovere i  nostri passi.  

Cerchiamo cosรฌ di domandarci cosa il Signore vuole dire a noi oggi attraverso questa Parola. Una chiave di  lettura la possiamo cogliere al versetto 20: โ€œAlzร ti gli occhi verso i suoi discepoli, dicevaโ€ฆโ€. Parole che suggeriscono non solo che Gesรน li sta guardando, ma anche โ€œcomeโ€ lo fa. Li sta guardando con amore. In fondo  le beatitudini sono proprio โ€œlo sguardoโ€, il modo con il quale Gesรน ci guarda e come cโ€™invita a guardare gli  altri, le esperienze della vita, la storia del mondo. Sembra che Gesรน ci stia suggerendo, a noi che lo stiamo  seguendo, di imparare a guardare ogni cosa, ogni realtร , con lo stesso sguardo del Padre del cielo, a guardare alla vita e alla storia con lo sguardo di fede.  

Ritorniamo a Simon Pietro e ai suoi compagni che abbiamo incontrato domenica scorsa: hanno lasciato le  loro barche e si sono messi a camminare dietro a Gesรน. Ma si portano dietro anche il bagaglio della loro  esperienza, del modo di vivere e guardare alle cose del loro tempo, della loro storia. Ecco invece che devono  imparare a guardare alla vita e alla realtร  in modo nuovo. Come ha fatto con loro, oggi lo fa con noi. La  fatica che abbiamo รจ dovuta a una malattia che si chiama โ€œcataratta interioreโ€ che ci rende incapaci di guardare a noi stessi, agli altri, al creato con lo sguardo nuovo di Gesรน.

E solo lo sguardo misericordioso di Gesรน  guarisce da questa malattia! Ecco perchรฉ solo Gesรน puรฒ farsi Maestro ed Educatore. Se siamo animati dalla fede, dallo sguardo di Gesรนโ€ฆ allora cambia tutto. Se sono animato dallo sguardo di  Gesรน, incontrando un povero non mi scanserรฒ; se incontrerรฒ un uomo che piange, che ha fame, che รจ mal trattato, che ha freddoโ€ฆnon mi volterรฒ dallโ€™altra parte, ma avrรฒ il coraggio di โ€œprendere il largoโ€ (cfr domenica  scorsa), di andare al di lร  del comune modo di pensare, cosรฌ spesso influenzato in modo distorto dai mass  media. Avrรฒ il coraggio di vivere lo spirito del buon samaritano: โ€œpassandogli accanto, vide e ne ebbe com passione. Gli si fece vicino, gli fasciรฒ le feriteโ€ฆ lo caricรฒ sulla sua cavalcaturaโ€ฆโ€ (Lc 10,33ss).

Questo mio guardare in modo nuovo deve nascere non solo dal fatto che Gesรน me lo chiede, ma ancor di  piรน perchรฉ Gesรน lo ha fatto nei miei e nostri riguardi. Dicevamo domenica scorsa che Simon Pietro si getta  in ginocchio davanti a Gesรน perchรฉ sente il peso del suo peccato, ma nello stesso tempo sente che Gesรน lo  sta guardando in modo nuovo (vedi domenica scorsa, V domenica).

Una cosa va comunque tenuta presente e fonda ogni scelta: io sono quel primo povero che Gesรน incontra e ricolma del suo amore; io sono quel primo  affamato di senso, di misericordia e serenitร  che Gesรน sazia del suo stesso corpo e del suo perdono; io sono  quel primo uomo che piange per la mancanza di pace e compagnia a cui Gesรน terge gli occhi con la sua  tenerezza; io sono quel primo perseguitato, criticato solo perchรฉ tento di vivere il vangelo, e Gesรน si prende  cura di me. Tutto dunque nasce, o rinasce, dal fascino di uno sguardo. Dal sentirsi amati. Ecco perchรฉ le  โ€œbeatitudiniโ€ sono o dovrebbero essere i โ€œsegni particolariโ€, i โ€œtrattiโ€ della carta dโ€™identitร  di ciascun cristiano. Potremmo dire che sono il sogno di Dio su ciascuno di noi: perchรฉ Lui per primi ci vuole felici, realizzati, beati. Solo in forza di questa sguardo, di questa Parola saremo capaci di โ€œprendere il largoโ€ e โ€œgettare le retiโ€ per una vita riuscita/beata.

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

- Pubblicitร  -

Articoli Correlati