venerdรฌ, Marzo 7, 2025
HomeVangelo della Domenicadon Andrea Vena - Commento al Vangelo di domenica 14 Gennaio 2024

don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 14 Gennaio 2024

DOMENICA Commento al brano del Vangelo di: Gv 1, 35-42

Celebriamo oggi la II domenica del Tempo Ordinario: la prima non esiste, in quanto coincide con la festaย  del Battesimo di Gesรน, che abbiamo celebrato domenica scorsa e che fa da ponte tra il Tempo di Natale e lโ€™inizioย  del Tempo Ordinario. Colui che abbiamo contemplato nel mistero del Natale, ci dirร  lโ€™evangelista Giovanni, siamoย  ora chiamati a โ€œseguirLo/testimoniarLoโ€ nella vita quotidiana. In fondo, il Tempo Ordinario (il sacerdote si veste diย  verde in questo tempo) รจ il tempo della Chiesa, della sequela, รจ il tempo della speranza nellโ€™attesa dellโ€™ultimaย venuta del Signore, quando tornerร  nella gloria (cfr I domenica Avvento).ย 

Il testo del vangelo รจ introdotto dalla prima lettura tratta dal Primo libro di Samuele grazie alla qualeย  comprendiamo meglio il vangelo. Samuele, che in qualche modo ci racconta la sua esperienza, per tre volte si senteย  chiamare per nome nel sonno, e per tutte e tre le volte corre dal suo maestro, convinto che sia lui a chiamarlo; maย  cosรฌ non รจ. Alla terza volta, il sacerdote/maestro Eli comprende che รจ il Signore a chiamare Samuele, e suggerirร ย  al ragazzo come rispondere: ยซParla, Signore, il tuo servo ti ascoltaยป. Si tratta di unโ€™esperienza di chiamata cheย  vede sia Samuele che Eli crescere nella consapevolezza delle cose che riguardano Dio: non รจ dunque tuttoย  automatico. Samuele รจ il dono di Dio ad Anna, donna sterile e di grande fede (cfr 1Sam 1,11); ricevutolo in dono,ย  quando fu grandicello lo portรฒ al tempio presentandolo al sacerdote Eli: ยซPer questo fanciullo ho pregato il Signoreย  e il Signore mi ha concesso la grazia che gli ho chiesto. Anchโ€™io lascio che il Signore lo richiedaโ€ฆยป (1 Sam, 1,27-28).ย 

Samuele รจ dunque dono di Dio ad Anna, e dono di Anna al Signore. Fanno da contrasto a questo ยซdonoยป, laย  debolezza di Eli (ormai molto vecchio) e la corruzione dei suoi figli, incapaci di riconoscere il Signore (cfr 1Samย  2,12). Cโ€™รจ sempre dunque un momento in cui Dio mantiene le promesse, anche se per altre vie e con ยซfigliยป non diย  sacerdoti: in un tempo in cui ยซla parola del Signore era raraโ€ฆ le visioni poco frequentiโ€ฆ la parola di Dio tornรฒ aย  risuonareยป (1Sam 3,1ss). รˆ avvenuto con Samuele, e ora avviene con i primi discepoli di Gesรน, non certo sacerdotiย  del tempio, ma umili pescatori. Ancora una volta Dio sorprende facendosi presente lรฌ dove non era atteso e oltreย  la linea tradizionale, scontata. Con questa chiave di lettura, entriamo cosรฌ nel testo del vangelo.ย 

- Pubblicitร  -

v. 35: ยซGiovanni stava ancora lร ยป: Lโ€™espressione si collega al brano precedente, ossia il battesimo di Gesรน, festa  celebrata domenica scorsa. Dopo che al v. 19, nel contesto del Battesimo, il Battista aveva dichiarato โ€œEcco  lโ€™agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondoโ€, ora rilancia e, vedendo passare Gesรน, dice a due dei suoi  discepoli: ยซEcco lโ€™Agnello di Dio!ยป. Lโ€™espressione rimanda al libro dellโ€™Esodo (capitolo 12), dove si descrive la  Pasqua, la liberazione degli Ebrei dalla schiavitรน egiziana, quando Dio domanda al popolo, tramite Mosรจ, di  procurarsi un agnello e mangiarlo, per trovare cosรฌ la forza, lโ€™energia per iniziare il cammino di liberazione. Un altro  legame pasquale lo troviamo in Gv 19,9 (โ€œEcco lโ€™Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo) e 19.14, quando Gesรน  viene condannato a morte a mezzogiorno della vigilia di Pasqua, cioรจ nel momento in cui i sacerdoti cominciavano  a sacrificare gli agnelli pasquali nel Tempio per la festa di Pasqua. Inoltre, lโ€™espressione rimanda al Servo di Jahvรจ,  descritto nei canti di Isaia (cap 42 e 53); e anche allโ€™Agnello vittorioso nellโ€™Apocalisse (7,17; cfr Eb 10: Dopo il  sacrificio di Gesรน, Agnello di Dio, non cโ€™รจ piรน bisogno di altri sacrifici). Ebbene, su questo sfondo teologico,  lโ€™evangelista Giovanni presenta la figura di Gesรน, lโ€™Agnello di Dio/il Servo/il Vittorioso. In questo indicare, ha cosรฌ  inizio il passaggio di testimone tra il Battista e Gesรน: โ€œLui deve crescere, io, invece, diminuireโ€ (Gv 3,30).  

v. 37: โ€œSentendolo parlareโ€ฆ seguirono Gesรนโ€: i due discepoli โ€œascoltanoโ€ il Battista e โ€œseguonoโ€ Gesรน. Si tratta di  due atteggiamenti fondamentali. Lโ€™ascolto non รจ un semplice โ€œsentireโ€, ma รจ un lasciarsi coinvolgere da quel  messaggio con tutto se stessi; รจ un modo di stare al mondo in modo maturo, consapevole, intelligente; di chi sa di  non esistere da solo e di non poter capire da solo (cfr Dt 6,4: โ€œAscolta, Israeleโ€; 1Re 3,9 โ€œdonami un cuore ascoltanteโ€,  domanderร  Salomone; Lc 2,19: โ€œMaria custodivaโ€ฆ queste coseโ€). Lโ€™ascolto, poi, porta alla sequela, al seguire Gesรน. 

Questa stessa struttura la ritroviamo al capitolo 10, dedicato al Buon Pastore: โ€œLe mie pecore ascoltano la mia voceโ€ฆ e mi seguonoโ€ (Gv 10,27-28). Questi collegamenti ci suggeriscono lo stile di Dio: ascolta, e nella tua libertร , decidi.ย 

v. 38: โ€œChe cosa cercate?โ€: sono le prime parole di Gesรน nel vangelo di Giovanni. Domanda che ritroviamo anche  al capitolo 20, quando Gesรน ormai risorto domanda: โ€œDonna, chi cerchi?โ€ (20,15). Gesรน non dร  subito la risposta,  non chiede โ€œCercate me?โ€, soffocando cosรฌ fin dallโ€™inizio il loro desiderio e ogni loro domanda. Gesรน provoca: โ€œpro vocaโ€/vocare, โ€œchiama perโ€, stimola. Gesรน costringe ad interrogarsi sui veri desideri, sul proprio cammino. Tiene  aperto il dialogo. 

v. 38b: โ€œMaestro, dove dimori?โ€: quel fuoco che si portavano dentro i due discepoli, quel desiderio nascondeva  una domanda: la domanda di un Luogo, di una Presenza, di una Compagnia.  

v. 39: โ€œVenite e vedreteโ€: Gesรน non offre indicazioni particolari, ma segnala che alla loro domanda puรฒ rispondere  solo uno stare con Lui, solo unโ€™esperienza, la sola capace di infiammarti la vita: โ€œNon ci ardeva forse il cuore mentre  conversava con noi?โ€ (cfr Lc 24,32), e che renderร  capaci di tornare indietro/alla vita/allโ€™assunzione delle proprie  responsabilitร : โ€œsenza indugioโ€ Lc 24,33 (cfr Lc 2,16, i pastori andarono senza indugio) 

v. 39: โ€œโ€ฆRimasero con Lui; erano circa le quattro del pomeriggioโ€: un giorno sta per terminare e sta per iniziare  un giorno nuovo. Questo particolare โ€œcronologicoโ€ nasconde un significato teologico-spirituale: con Gesรน, inizia il  nuovo giorno, la vita nuova (cfr Is 43,18ss: โ€œNon ricordate piรน le cose passateโ€ฆ faccio una cosa nuova“). Talmente  nuova, bellaโ€ฆ da lasciarti un segno, un ricordo indelebile: โ€œerano circa le quattroโ€ฆโ€. 

- Pubblicitร  -

v. 40: Andrea โ€œincontrรฒ suo fratello Simone e gli disse: Abbiamo trovato il Messiaโ€: Andrea, sedotto dal Signore (cfr Ger 20,7), corre dal fratello e condivide la gioia della sua scoperta (cfr 1Gv 1,1ss: โ€œQuello che abbiamo veduto e  udito noi lo annunziamo anche a voiโ€).  

v. 42: โ€œTu sei Simone, il figlio di Giovanni. Sarai chiamato Cefa, che significa Pietroโ€: cambiare il nome รจ simbolo  di autorevolezza e inizio di una nuova vita, di una nuova missione. Accettare questo cambiamento, dice il โ€œsiโ€ alla  nuova proposta, alla nuova vita, a stare con il Signore.  

Merita leggere questo testo alla luce del Natale che abbiamo appena celebrato. Se ricordiamo, i pastori,ย  dopo aver adorato il Bambino, vanno pieni di gioia ad annunciare la notizia (cfr Lc 2,20); cosรฌ fanno i Magi,ย  cambiando strada e non tornando da Erode (Mt 2,12). Il mistero del Natale attrae, affascina, incoraggia e spinge aย  cambiare strada, a stare dietro al Bimbo incontrato a Betlemme.

Lโ€™incontro con il Signore alla grotta provoca adย  abbracciare una vita nuova, che chiede di essere vissuta e, se serve, predicata in ogni occasione, opportuna e nonย  opportuna (2tm 4,2), senza paura e senza vergogna, con una franchezza ancor piรน necessaria contro la โ€œdittaturaย  del siโ€, dove o ti adegui al โ€œpensiero dominanteโ€ dicendo โ€œsiโ€, o non ti viene data voce: โ€œLa fede non รจ e non puรฒย  essere ridotta a sentimento privato, ma implica la coerenza e testimonianza anche in ambito pubblico in favoreย  dellโ€™uomo, della giustizia, della veritร โ€ (papa Benedetto in occasione della beatificazione del Cardinale Von Galen).ย ย 

Gesรน รจ quellโ€™Agnello di Dio svelato e indicato dal Battista ai primi due discepoli, e oggi a me, a ciascunoย  di noi. Gesรน รจ quellโ€™Agnello di Dio che nutre e sazia la fame di vita, che va incontro ai desideri piรน profondi, รจ laย  risposta alle domande piรน belle e piรน grandi che ci portiamo dentro. Lui solo sazia il nostro desiderio di gioia, diย  serenitร , di pienezzaโ€ฆ che non celano altro che il desiderio di salvezza, come ricorda il salmista: โ€œDi Te ha detto ilย  mio cuore: cercate il suo voltoโ€ (sal 27,8).

Questa ricerca, che รจ esperienza di fede, non va vissuta in solitaria ma,ย  come abbiamo notato nei testi, รจ unโ€™esperienza di comunione e si trasmette in un rapporto di amicizia, da amicoย  ad amico: Eli aiuterร  Samuele a capire la voce di Dio; i primi discepoli saranno aiutati dal Battista; Andrea aiuterร ย  suo fratello Simoneโ€ฆ e quella catena continua ancora oggi, e seppur sembri che come al tempo di Samuele ancheย  nel nostro tempo la parola del Signore sia rara (1Sam 3,1ss), in realtร  sappiamo che il Signore continua a parlareย  dove e attraverso chi noi neppure immaginiamo! Non รจ la Parola che รจ rara, perchรฉ il Signore รจ fedele e seminaย  sempre e comunque (cfr Mc 4,1-12): siamo noi che forse siamo ciechi, sordi, inospitali alla Parola.ย 

ย โ€œChi cercate?โ€, domanda Gesรน. Non risponde, ma rilancia. Gesรน non ci offre soluzioni facili. Non ci daย  risposte preconfezionate. Forse questa รจ la fatica piรน grande oggi, quella di cercare, di andare a fondo, di riflettere.ย  In un tempo in cui si desidera tutto e subito e possibilmente senza fatica e pronto, ascoltare la voce di Dio รจ difficile;ย  in un tempo in cui lโ€™egoismo e lโ€™individualismo stanno raggiungendo livelli preoccupanti, accettare che un fratelloย  o sorella ci accompagni allโ€™incontro con il Signore รจ piรน difficile ancora. Gesรน non smette mai di rivolgerci quellaย  domanda: โ€œChi cercate?โ€.

Eโ€™ itinerario obbligatorio, per evitare di โ€œcercare noi stessiโ€ e non โ€œcercare Dioโ€ e diย  conseguenza itinerario obbligatorio per evitare di portare agli altri โ€œnoi stessiโ€ o โ€œle nostre informazioniโ€, ma nonย  Dio. Si tratta di aver chiaro il desiderio che ci muove: โ€œNel mio cuore cโ€™era come un fuoco ardente, chiuso nelle mieย ossa: mi sforzavo di contenerlo, ma non potevoโ€ (Ger 20,7-9). Si puรฒ avere tutto nella vita, eppure se non si rispondeย  a quella โ€œdomandaโ€ di fondo, nel cuore resterร  sempre una nostalgia che non lascerร  pace: โ€œIl mio cuore รจ inquietoย  finchรฉ non riposa in teโ€ (santโ€™Agostino). Una voce che ti porta a non fermarti mai, a non accontentarti mai. Unaย  voce che ti aiuta a saziare la fame del tuo cuore. Capire questo porterร  a dire con le parole del salmista: โ€œEcco,ย  Signore, io vengo per fare la tua volontร โ€ (salmo).

A volte, la distanza di tempo dallโ€™incontro sorgivo, da quel โ€œbigย  bang interioreโ€, puรฒ portare a far primeggiare stanchezza, ripiegamento su se stessi, ricerca di protagonismo aย  discapito della freschezza del Vangelo (cfr 2Tm 1,6โ€œRavviva il dono che รจ in teโ€; Ap 2,3: โ€œโ€ฆHai abbandonato il tuoย  amore di prima. Ricorda dove sei caduto e ravveditiโ€ฆโ€;). Questo a dimostrazione che la sequela non รจ data perย  scontata una volta per tutte: va scelta ogni giorno, in ogni momento. Come per Samuele, anche per noi puรฒ sempreย  esserci il momento della stanchezza, del โ€œsonno spiritualeโ€, della โ€œnotte oscuraโ€ che ci fa sentire soli e incapaci diย  ascoltare/capire la Voce (cfr Madre Teresa di Calcutta: la gente sentiva/vedeva Dio attraverso me, eppure io miย  sentivo sola, senza Dio). Comunque sia, nella barca della vita sballottata dalle onde degli eventi burrascosi, ilย  Signore cโ€™รจ, anche se sembra che dorma (cfr Mt 8,23-27). Cโ€™รจ, perchรฉ Lui รจ Gesรน, lโ€™Emanuele, il Dio con noi (cfr Is 7,14; Lc 2,7) e resterร  tutti i giorni, fino alla fine del mondo (Mt 28,20). Perchรฉ Natale non รจ una favola, รจ un Fatto.ย  รˆ Presenza.ย ย 

Icona

Gv 1, 35-42 | don Andrea Vena 82 kb 15 downloads

II domenica del tempo ordinario, anno Bย 1Sam 3,2b-10.19 Sal 40 1 Cor 6 Gv 1,35-42…

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

Articoli Correlati