HomeVangelo della Domenicadon Andrea Vena - Commento al Vangelo di domenica 11 Febbraio 2024

don Andrea Vena โ€“ Commento al Vangelo di domenica 11 Febbraio 2024

Commento al brano del Vangelo di: Mc 1, 40-45

Continua la lettura del vangelo di Marco e riprende lรฌ dovโ€™era stata sospesa domenica scorsa, quando  Gesรน lasciava Cafarnao per andare a predicare da altre parti. Il testo evangelico, come ogni domenica,  viene preparato/inquadrato dalla prima lettura, oggi tratta dal libro del Levitico: Mosรจ e Aronne  comunicano le norme da adottare nei confronti dei lebbrosi, a salvaguardia della salute del popolo, per  evitare la diffusione del contagio.

Un lebbroso era dunque una persona inavvicinabile e per questo  allontanata dalla famiglia e dalla comunitร : ยซSe qualcuno ha sulla pelle del corpoโ€ฆ una macchia che fa  sospettare una piaga di lebbraโ€ฆ porterร  vesti strappate, capo scopertoโ€ฆ e griderร : โ€œImpuro! Impuro!โ€ฆ e  abiterร  fuori dellโ€™accampamentoยป.

Tale disciplina era dettata per preservare la salute della Comunitร ,  come avviene oggi per coloro che vengono messi in isolamento; ma purtroppo unโ€™arbitraria  interpretazione, arriverร  a far credere che la lebbra fosse il segno del castigo di Dio per aver commesso  dei peccati gravi: questo porterร  ad escludere il malato non solo dalla vita sociale, ma anche religiosa.  Una vera maledizione! Solo a guarigione avvenuta e certificata da parte del sacerdote, la persona poteva  essere riammessa nella Comunitร  e alla partecipazione al culto.  

Due sono le storie, riportate nellโ€™Antico Testamento, che riguardano la guarigione dalla lebbra: quella di  Mosรจ che guarisce la sorella Maria (Nm 12,1-10; Nm 12,4-16), e quella di Naaman il Siro che, su richiesta di  Eliseo, va a bagnarsi al Giordano (2Re 5,8-14). Il testo che la liturgia oggi ci fa incontrare รจ lโ€™unico esempio  di guarigione dalla lebbra che troviamo nel vangelo di Marco.  

v. 40: ยซVenne da Gesรน un lebbroso, che lo supplicavaโ€ฆ Se vuoi, puoi purificarmiยป: Un uomo lebbroso. Come abbiamo avuto modo di cogliere nel libro del Levitico, chi era affetto da lebbra  veniva escluso. Cerchiamo di capire le esclusioni: dalla sfera fisica, in quanto il suo corpo viene sfigurato  dalla malattia; dalla sfera familiare, affettiva e sessuale, perchรฉ ogni contatto con altri รจ escluso; dalla  sfera sociale, perchรฉ allontanato dalla vita sociale e lavorativa; dalla sfera psicologica, perchรฉ giudicato  colpevole di peccato; dalla sfera religiosa, perchรฉ escluso dalla vita liturgica. Il libro dei Numeri arriva a  dire che un lebbroso ยซEโ€™ come uno a cui suo padre ha sputato in facciaยป (Nm 12,14). Un morto vivente! 

Questโ€™uomo, venendo meno alle โ€œnormeโ€ previste (stare a distanza e gridare โ€œimpuro, impuroโ€, prima lettura), si  avvicina e con incrollabile fiducia si affida a Gesรน e nella sua preghiera mostra tutta la sua fede (testo che  richiama la parabola del fariseo e del pubblicano al tempio, cfr Lc 18,13ss: โ€œO Dio, abbi pietร  di me peccatoreโ€โ€ฆ questi tornerร   a casa sua giustificato. Cfr Sal 141 โ€œSignore, a te grido, accorri in mio aiutoโ€ฆ; 142 โ€œCon la mia voce grido aiuto, davanti a lui  effondo il mio lamentoโ€ฆ sfogo la mia angosciaโ€ฆ grido a Te, sei tu il mio rifugioโ€ฆ ascolta, ho toccato il fondoโ€ฆ strappa dal  carcere la mia vitaโ€ฆโ€). 

v. 41: ยซNe ebbe compassione, tese la mano e lo toccรฒ, e gli disse: Lo voglio, sii purificatoยป: Gesรน non solo non lo allontana, ma con le sue azioni passa dalla ยซregolaยป (creata dagli uomini) alla  ยซcompassioneยป (lo stile di Dio) La regola diceva di stare lontani: Gesรน โ€“ mosso da compassione (cfr Lc 10,35,  come col buon samaritano) โ€“ gli si fa vicino. E ancor piรน tende la mano e lo tocca: ยซLo voglio, sii purificatoยป (cfr Gn 1,3ss: โ€œDio disseโ€ฆ e fuโ€). Questโ€™uomo รจ toccato prima di essere guarito: รจ ยซtoccatoยป povero/ยซlebbrosoยป, ed รจ guarito, esperienza che porta a dire: ยซOggi si รจ compiuta questa Scrittura che voi  avete ascoltatoยปโ€(Lc 4,21). Oggi, qui ed ora. Perchรฉ Gesรน, come si รจ evidenziato due domeniche fa, agisce  con autoritร , come uno che fa quello che dice, dice quello che รจ, รจ quello che dice. Eโ€™ unโ€™esperienza che  ricorda le parole di Isaia: ยซSi รจ caricato delle nostre sofferenzeยป (Is 53,4). Ma non solo.

Quel provare ยซcompassioneยป รจ anche una ยซdenunciaยป di fronte a una situazione non piรน accettabile, che non  corrispondente al piano di Dio, il quale mai ha allontanato un uomo per la sua condizione di โ€œmalato di  lebbraโ€. Gesรน fa capire che la vera impuritร  non รจ nella lebbra, ma sta nel cuore: ยซDal di dentro, dal cuore  degli uomini, escono i propositi malvagiโ€ฆยป (Mc 7,20-23; Mc 7,20-23; cfr Mc 7,1ss โ€œVoi osservate le tradizioni degli uomini  trascurando il comandamento di Dioโ€ฆ annullate la parola di Dio con la tradizione che avete tramandato voiโ€).

Segni e parole  che ribadiscono che โ€œDio si รจ fatto vicinoโ€ non a parole, ma nellโ€™uomo Gesรน (Mc 1,14), Parola fatta carne (cfr  Gv 1,1ss). Questo โ€œsegno di guarigioneโ€, inoltre, figurava tra i segni dai quali riconoscere i tempi nuovi (come  si coglie nella risposta di Gesรน agli inviati di Giovanni Battista: โ€œAndate a dire a Giovanni: i ciechi riacquistano la vistaโ€ฆ i  lebbrosi sono purificatiโ€ cfr Mt 11,1-5). In questo modo Gesรน dichiara la sua identitร : la sta svelando non con  titoli o a parole, ma con i โ€œsegniโ€ che accompagnano la sua Parola.  

v. 44: ยซMostrati al sacerdoteโ€ฆยป:  

quanti guarivano, dovevano andare dal sacerdote che verificava che questo fosse realmente avvenuto  ricevendo cosรฌ il permesso di essere nuovamente accolto nella Comunitร  (cfr Lv 14,1-9ss). Indirizzando il  lebbroso dal sacerdote, Gesรน dimostra di non essere venuto ad abolire la legge, ma a darle compimento,  a riportarla nel suo giusto alveo (Mt 5,17). 

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v. 45: ยซMa quello si allontanรฒ e si mise a proclamare e a divulgare il fattoยป: 

questโ€™uomo trasgredisce lโ€™ordine di tacere (il vangelo odierno รจ una continua trasgressione alla legge!) e  va a โ€œproclamareโ€ la notizia (โ€œla pietra scartata diventa testata dโ€™angoloโ€, Is 53,3-5; sal 142 โ€œAscolta, strappa dal carcere  la mia vita, perchรฉ io renda grazie al tuo nomeโ€). Questโ€™uomo capisce che ormai non รจ piรน il sacerdote del Tempio  a dover certificare la sua guarigione, perchรฉ ha trovato in Gesรน non solo Colui che โ€œcertificaโ€, ma ancor  piรน Colui che guarisce. E questa โ€œgioiosa novitร โ€ la proclama.

Il verbo โ€œproclamareโ€ รจ quello usato per  indicare lโ€™annuncio del vangelo. In questo modo lโ€™evangelista Marco indica che il lebbroso guarito รจ  simbolo del missionario della buona notizia: โ€œGuai a me se non annuncio il vangeloโ€ (1Cor 9,16), e cosรฌ deve  e dovrร  essere per quanti saranno guariti, per quanti faranno esperienza della guarigione di Gesรน. Inoltre,  nel suo entrare subito in cittร , questโ€™uomo vuole โ€œriprendersiโ€ quanto gli รจ stato sottratto, ossia la  โ€œrelazioneโ€, la โ€œsocialitร โ€ dopo tanto tempo di isolamento.  

v. 45b: โ€œโ€ฆnon poteva piรน entrare pubblicamente in una cittร , ma rimaneva fuoriโ€ฆโ€: interessante notare che il โ€œlebbrosoโ€ puรฒ ora entrare in cittร , e Gesรน si ritrova costretto a rimanere fuori.  In questo suo farsi carico, Lui non solo garantisce โ€œoggiโ€ al lebbroso di poter entrare in cittร  โ€“ dimensione  umana/familiare/sociale -, ma nello stesso tempo suggerisce che ora egli ha diritto di entrare in  โ€œrelazioneโ€ con Dio, quella dimensione religiosa dalla quale la triste e soffocante interpretazione della  legge era arrivata ad escludere il โ€œlebbrosoโ€.  

Questa esperienza di โ€œliberazioneโ€ e di โ€œsalvezzaโ€, si trasforma in โ€œbeatitudineโ€, che si fa canto nelle  parole del salmo che la liturgia ha scelto a risposta di questa Parola: โ€œBeato lโ€™uomo a cui รจ tolta la colpa  e coperto il peccatoโ€ฆ Confesserรฒ al Signore le mie iniquitร , e tu hai tolto la mia colpa e il mio peccatoโ€.  Esperienza che ritroviamo nel Magnificat di Maria: โ€œโ€ฆha guardato lโ€™umiltร  della sua servaโ€ฆ ha disperso i  superbiโ€ฆ ha rovesciato i potenti dai troni, ha innalzato gli umili; ha ricolmato di beni gli affamatiโ€ฆha  soccorso Israeleโ€ (Lc 1,46ss). 

Anche noi siamo affetti dalla lebbra del risentimento, della fragilitร , del pessimismo, del peccatoโ€ฆ situazioni che spesso ci isolano. Guardando a questโ€™uomo, siamo invitati a trovare il coraggio di osare, di  imparare a tornare a relazionarci col Signore Gesรน, prima che lโ€™isolamento ci schiacci. Lasciamoci toccare  dalla grazia del Signore, superando paura o vergono: Gesรน รจ Amore misericordioso del Padre. Lasciamoci  toccare dalla sua grazia, pensiamo solo al sacramento della riconciliazione che ci purifica e ci salva. 

Questa รจ la via per riuscire a guardarsi in modo nuovo, piรน libero. Per evitare cioรจ lโ€™autocommiserazione,  il piangersi addosso, e puntare invece al dialogo: ยซGuariscimi, Gesรน!ยป. Come a dire: ยซSe ti sto a cuore , aiutami a iniziare un cammino di vita, di guarigioneยป. Unโ€™azione che chiede di nascere nella preghiera, ma anche di tradursi nella relazione con gli altri per recuperare la freschezza e la gioia della vita. Accettare  di lasciarsi โ€œtoccareโ€ come domenica scorsa ha fatto la suocera di Simone: un ยซtoccoยป, quello di Gesรน,  che rimanda allโ€™atto creativo. Gesรน รจ che Colui che salva, colui che toccandoti ti fa ยซrialzareยป, cioรจ  risorgere dalla tua condizione, perchรฉ la compassione di Gesรน non lascia nessuno abbandonato alla  solitudine e allโ€™isolamento.

Cโ€™รจ un dettaglio che abbiamo appena accennato: lโ€™uomo lebbroso, guarito,  puรฒ rientrare in cittร , e Gesรน non puรฒ farlo: Gesรน si fa carico della sofferenza, si lascia compromettere pur  di guarire, e lo farร  in modo pieno portando su di sรฉ ogni ยซlebbraยป fino in Croce, pur di guarire lโ€™umanitร .  E salvarla. Seguire Gesรน chiede di lasciarsi ยซrialzareยป, ยซrisorgereยป per divenire a nostra volta testimoni,  annunciatori, narratori della lieta notizia. Stare dietro a Gesรน chiede dโ€™imparare a vivere da risorti, lieti di  aver fatto esperienza della misericordia di Dio. Concetto che ritroviamo anche nella preghiera del Padre  nostro: ยซLiberaci dal maleยป (Mt 6,13), sapendolo fare con fiducia, perchรฉ Lui sa giร  tutto di me (cfr Sal  139: โ€œTu mi scruti e mi conosciโ€ฆโ€). 

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

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