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don Andrea Vena – Commento al Vangelo di domenica 1 Settembre 2024

Domenica 1 Settembre 2024
Commento al brano del Vangelo di: Mc 7,1-8.14-15.21-23

Riprendiamo oggi la lettura del vangelo di Marco che avevamo sospeso a partire dalla XVII dome nica (ossia il 25 luglio), quando la liturgia ci introduceva nella lettura del vangelo di Giovanni per farci approfondire il tema del โ€œPane di vitaโ€. Ricchi di questa esperienza continuiamo il cammino nutriti dellโ€™amiciziaย  di Gesรน e sostenuti dagli amici che lo seguono (il valore della Comunitร ), del pane della sua Parola e del suoย Corpo.

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Questo รจ quanto siamo chiamati a custodire, la bussola dalla quale lasciarci orientare, per evitare diย  impiegare energie per ciรฒ che non serve. Ed รจ il tema di questa domenica. Al centro della nostra attenzione,ย  ricorda il libro del Deuteronomio che ascolteremo come I lettura, cโ€™รจ lโ€™ascolto โ€œOra, Israele, ascoltaโ€ perchรฉย  solo le leggi di Dio, la sua Parola va custodita e messa in pratica, senza togliere o aggiungere nulla; e sarร ย  questo fedele ascolto (= il sentire e mettere in pratica), dice ancora il Deuteronomio, che ci permetterร  di condurre una vita bella e di essere riconosciuti come โ€œsaggi e intelligentiโ€. Una fedeltร  โ€“ risponderร  il salmista a questa lettura โ€“ che ci farร  โ€œabitare nella sua tendaโ€.ย ย 

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Mc 7,1-8.14-15.21-23 | don Andrea Vena 80 kb 15 downloads

XXII Domenica del Tempo Ordinario, anno Bย Dt 4,1-2.6-8 Sal 15 Gc 1,17-18.21b-22.27…

v. 1-5: โ€œSi riunirono attorno a lui i farisei e alcuni scribi, venuti da Gerusalemme. Avendo visto che alcuniย  dei suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioรจ non lavate โ€“ i farisei infattiโ€ฆ non mangiano seย  non si sono lavati accuratamente le maniโ€ฆ tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le abluzioni e osservano molte altre cose per tradizione, come lavature di bicchieri, di stoviglieโ€ฆ-, quei farisei loย interrogarono: โ€œPerchรฉ i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizioneโ€ฆ?โ€.ย 

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Con โ€œfarisei e scribi venuti da Gerusalemmeโ€ (i farisei osservano la legge alla lettera, gli scribi la conoscono),ย  dunque con le autoritร  ufficiali del giudaismo, Gesรน entra in polemica, arriva ad attaccarli direttamente,ย  perchรฉ giudica il loro sguardo, il loro spiare lui e i suoi discepoli come comportamento non conforme allaย  volontร  di Dio. Questa loro convinzione di sapere giร  tutto sarร  il motivo per cui non comprenderanno ilย  tema del pane e quindi la missione di Gesรน: โ€œDentro di sรฉ erano fortemente meravigliati, perchรฉ non avevanoย  compreso il fatto dei pani: il loro cuore era induritoโ€ (Mc 6,52). La discussione verte sul non essersi lavati le maniย  per prendere il pane: il lavarsi non era solo una questione igienica, ma aveva assunto una forma religiosa.ย 

vv. 6-8: โ€œEd egli rispose loro: โ€œBene ha profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: โ€œQuesto popolo miย  onora con le labbra, ma il suo cuore รจ lontano da me. Invano mi rendono culto, insegnando dottrine cheย  sono precetti di uomini. Trascurando il comandamento di Dio voi osservate la tradizione degli uominiโ€.ย 

La risposta di Gesรน si rifร  a una citazione di Isaia, che viene presa come profezia: scribi e farisei vengono cosรฌย  trattati come โ€œipocritiโ€, ossia come coloro che mostrano una cosa ma ne vivono unโ€™altra. Si dimostrano aย  parole adoratori di Dio, ma lo fanno solo per accentrare piรน potere. Ciรฒ che Gesรน denuncia attraverso laย  citazione di Isaia, รจ la contrapposizione tra il culto di Dio e il precetto degli uomini. Sono ipocriti perchรฉย  hanno sostituito โ€“ contravvenendo alle indicazioni del libro del Deuteronomio, I lettura – il comandamento diย  Dio con le regole umane, illudendosi di rendere cosรฌ culto a Dio!ย ย 

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vv. 14-15: โ€œChiamata di nuovo la folla, diceva loro: โ€œAscoltatemi tutti e comprendete bene! Non cโ€™รจ nulla  fuori dellโ€™uomo che, entrando in lui, possa renderlo impuro. Ma sono le cose che escono dallโ€™uomo a renderlo impuroโ€.  

In questa seconda scena Gesรน chiama a sรฉ la folla e la esorta ad ascoltare e comprendere. La vera impuritร ,ย  dice, va conosciuta in ciรฒ che lโ€™uomo dice e fa. Tutto รจ buono perchรฉ creato da Dio (cfr Gn 1-2) e tutto รจ aย  servizio di Dio e dellโ€™uomo. Il male non viene da Dio ma esce dal cuore dellโ€™uomo.

vv. 21-23: โ€œDal di dentro infatti, cioรจ dal cuore degli uomini escono i propositi di male: impuritร , furti,ย  omicidi, adultรจri, aviditร , malvagitร , inganno, dissolutezza, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutteย  queste cose cattive vengono fuori dallโ€™interno e rendono impuro lโ€™uomoโ€.ย ย 

Si tratta dellโ€™unico catalogo di vizi presente nel vangelo (cfr Mt 15,18ss; poi san Paolo Gal 5,16-25): รจ descritto ciรฒ che puรฒ venire/nascere dal cuore umano. Sono vizi che sono collegati ai comandamenti: furto,ย omicidio e adulterio si collegano direttamente al settimo, quinto e sesto comandamento. Nellโ€™insieme ilย  testo non vuole essere un elenco esaustivo, ma una indicazione di cosa lโ€™uomo รจ capace. Il male va eliminatoย  dal cuore, perchรฉ รจ lรฌ che nasce.

Da notare che la serie di peccati culmina nella stupiditร /stoltezza, attribuรฌ bile a colui che non รจ capace di distinguere il bene dal male. A dimostrazione che chi segue la Parola, comeย ย ricordava il Deuteronomio, viene riconosciuto saggio e intelligente, e chi non la segue, โ€œstoltoโ€.ย  In queste domeniche il Signore mi e ci ha accompagnato ed educato a saper fissare lo sguardo su ciรฒ cheย  veramente conta, Lui stesso. Prima che sulla Parola, sul Pane, sui poveriโ€ฆ lโ€™attenzione va rivolta a Lui, nostro Signore.

Prima che obbedire a delle regole, sono e siamo chiamati a domandarci se conosciamo il Signore Gesรน, se ci stiamo lasciando amare da Lui e se lo amiamo. Perchรฉ senza di Lui tutto si sbriciola. Eccoย  perchรฉ รจ importante seguire, conoscere, amare il Signore e poi, solo poi, imparare ad ascoltare la sua Parolaย  La chiamata allโ€™obbedienza della legge di Dio, ricordata anche in Deuteronomio, รจ per una vita bella, nonย  per una superficiale adesione ad alcune leggi esteriori. Non vale la pena cercare riti o norme per sentirsi aย  posto con la propria coscienza, per sentirsi dalla parte giusta, perdendo perรฒ di vista il Signore Gesรน.

L’ossessione dei farisei era sentirsi โ€œa postoโ€, come se il rispetto esteriore della legge bastasse per sentirsi inย  regola davanti a Dio. Eโ€™ il grande errore dei farisei, ed รจ il grande errore di tanti credenti ancora oggi!ย  Le regole degli uomini, insegna oggi Gesรน, non possono e non devono mai prendere il posto del “comandamento di Dioโ€. Ma Gesรน non ha messo in guardia solo i farisei di un tempo; Egli sta mettendo in guardiaย  anche noi oggi, illusi che lโ€™osservanza esteriore della legge sia sufficiente per essere dei buoni cristiani, a talย  punto da ritenerci a posto o, peggio, migliori degli altri, solo per il fatto di osservare delle regole, delleย  usanze, anche se non amiamo il prossimo, siamo duri di cuore, siamo superbi, orgogliosi. Gesรน รจ venuto per liberare da quella religione che รจ fabbrica di immagini di Dio e fabbrica di precetti che gliย  esseri umani di ogni cultura si sono dati. E si faccia attenzione: Gesรน non vuole contraddire la Legge nรฉ laย  tradizione, ma sa sempre risalire allโ€™intenzione del Legislatore, Dio, come facevano i profeti, affinchรฉ laย  Legge sia accolta nel cuore, con libertร  e amore.ย ย 

Come nel giudizio universale di Matteo (25,31-46), occorre notare che anche in questo caso i peccati sono  tutti contro lโ€™amore, contro il prossimo: non ci sono peccati contro atti religiosi! Alla fine saremo giudicati  su quanto abbiamo amato, non su quante candele abbiamo o non abbiamo acceso! Il male sta dove manca  lโ€™amore e non in altri luoghi in cui gli uomini religiosi di tutti i tempi vorrebbero trovare e far trovare Dio pur  di mantenere la loro immagine di persone importanti e, perchรฉ no, superiori! Le tradizioni umane possono  diventare un alibi per evitare di osservare lโ€™unico comandamento capace di dare senso e pienezza alla vita  dellโ€™uomo, quello dellโ€™amore. Ma cโ€™รจ di piรน: dando allโ€™uomo lโ€™illusione di essere giusto, gli impediscono di  guardare al proprio cuore, e di vedere che dal profondo di esso viene il male. 

Infatti non รจ peccato sedere alla tavola dei peccatori, casomai รจ il contrario, ci ha insegnato Gesรน (cfr Mt  11,19). Perchรฉ la tavola รจ luogo/esperienza di accoglienza e comunione, di condivisione e di servizio: รจ celebrazione dellโ€™amicizia. E questo non puรฒ che suggerirci โ€“ come ricorda sovente papa Francesco โ€“ che anche  alla tavola dellโ€™Eucaristia โ€“ tavola dellโ€™Amore โ€“ non possiamo escludere i peccatori, perchรฉ lโ€™Eucaristia/Pane  del cielo, รจ cibo per i peccatori, per dare loro modo di ritrovare la forza per affrontare il cammino verso il  Cielo. Certo รจ piรน facile accendere un lumino, fare bene una genuflessione, ricevere la santa Comunione in  ginocchio a mani giunte che non riconoscere il proprio peccato e dire al Signore โ€œIo non sono degno, ma tu  per misericordia entra nella mia casaโ€! Il comandamento, insomma, va a toccare il cuore dellโ€™uomo, le sue  motivazioni profonde; le tradizioni restano in superficie. Solo fatta veramente questa esperienza, sapremo  agire nellโ€™amore e con amore, verso i fratelli e sorelle che incontreremo lungo il cammino.  

Interessante รจ notare che dopo questa disputa con scribi e farisei, incapaci di riconoscere Gesรน e capire le  sue scelte, il testo di Marco segnala che Gesรน uscirร  dai confini di Israele e si inoltrerร  in terra pagana, in  terra โ€œimpuraโ€. Proprio per loro, per i pagani, farร  guarigioni (7,31-37, lo ascolteremo domenica prossima) e  la seconda moltiplicazione (Mc 8,1ss, che la liturgia ometterร ): a dimostrazione che Gesรน, inascoltato dai  giudei, si rivolgerร  ai peccatori e pubblicani, trovando in essi cuori aperti e accoglienti: โ€œImparate cosa significhi Misericordia io voglio, non sacrifici. Infatti non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatoriโ€ (Mt 9,13).

Gesรน ci educa al primato del cuore, dellโ€™interioritร . รˆ il cuore che esprime le nostre intenzioni, le nostreย  scelte, il desiderio di fare con Dio e per Dio. Se gli atteggiamenti esteriori non sono il frutto di un incontroย  con il Signore โ€œcuore a cuoreโ€ diranno poco: โ€œDovโ€™รจ il tuo tesoro, lร  รจ il tuo cuoreโ€. Viene cosรฌ da domandarciย  qual รจ il mio tesoro? Sono i riti, lโ€™esterioritร , o รจ Gesรน e la sua Parola? Senza un cuore purificato, vero, autenticoโ€ฆ cโ€™รจ sempre il rischio di fare le cose in nome di Dio, ma non con Dio nรฉ tanto meno per Dio. Gesรน ciย  educa alla logica del dono, a nutrirci solo di quel Pane su cui abbiamo a lungo sostato nelle domenicheย  scorse, e che ci immette in un circolo virtuoso di caritร  e di gratuitร , che รจ la vera e unica guarigione delย  cuore dellโ€™uomo.

Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.

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