Dopo le domeniche dedicate alle figura di Pietro (27 agosto-3 settembre, Mt 16,13-20 e 16,21-27); le due dedicate alย tema del perdono (10-17 settembre, Mt 18,15-20 e 18,21-35), seguite dalla riflessione sullโagire ยซscandalosoยป di Gesรนย che tratta secondo amore e non calcolo (24 settembre, Mt 20,1-16), oggi la liturgia ci presenta la parabola dei due figli: Gesรน invita i suoi interlocutori, e oggi ciascuno di noi, a domandarci se lโagire ยซscandalosoยป sia il suo o il nostro.
Cosรฌ ilย testo di Ezechiele scelto come prima lettura: ยซNon รจ retta la condotta del Signore o non รจ retta la vostra? Se il giusto siย allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questa muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. Eย se il malvagio si converte dalla sua malvagitร โฆ e compie ciรฒ che รจ retto e giusto, egli fa vivere se stessoโฆยป. Il Signore Gesรนย invita a mettere al centro non tanto la ยซleggeยป, quanto la persona, quasi a ricordarci che รจ piรน importante la personaย concreta che gli schemi mentali-legalistici che uno si รจ costruito. Gesรน con questo non sta negando la Legge o le tradizioni, ma le sta riportando al loro vero significato. Ricordando che cโรจ sempre tempo per convertirsi e che Dio non dimentica i suoi figli, come saremo invitati a pregare nel salmo: ยซInsegnami i tuoi sentieriโฆ guidami nella tua fedeltร โฆ Ricordati Signore della tua misericordia e del tuo amoreโฆ peccati e ribellioni non li ricordareโฆ ricordati della tuaย misericordiaยป.ย ย
vv. 28-30: ยซChe ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentรฌ e vi andรฒ. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sรฌ, signore”. Ma non vi andรฒยป.
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Gesรน ormai sta predicando pubblicamente e il suo parlare e agire non รจ gradito dai sacerdoti del tempio e dai farisei. Cosรฌ, per farsi capire, racconta la parabola dei due figli.
Il primo rifiuta di andare a lavorare perchรฉ ยซnon ne ha vogliaยป, ma poi si pente e va. Il secondo, invece, risponde prontamente ยซSรฌ, signoreยป, ma poi non ci va. Il primo reagisce dโimpulso ma poi si ricrede e fa, il secondo agisce di facciata.ย Entrambi di fatto cambiano idea e rivelano ciรฒ che veramente i loro cuori custodiscono. Cambiare idea, quindi, รจ legittimo, pur di non restare prigionieri alle proprie rigiditร . Se notiamo il motivo per cui il primo figlio non va รจ che ยซnon neย ha vogliaยป.
ร un agire immaturo, perchรฉ nella vita non รจ detto che si debba fare solo ciรฒ che piace: una persona maturaย agisce semplicemente perchรฉ ยซsi deveยป. Pensiamo a un genitore che rientra dal lavoro: non puรฒ permettersi di direย ยซnon ho voglia di fare da mangiareยป ai bambini che stanno aspettando. Lo fa, punto. E cosรฌ quando al mattino deveย andare a lavorare: non รจ detto che si va a lavorare solo ยซquando se ne ha voglia!ยป. E infatti, il primo figlio, una volta cheย si รจ pentito della risposta, va e lavora, cioรจ recupera la relazione col Padre, sapendo rinunciare alla sua personale visione.ย Il secondo figlio, invece, si dimostra subito disponibile, ma alla fine non asseconda la volontร del padre: ยซSรฌ, Signoreโฆ ma non ci andรฒยป. Tanto che il testo del vangelo lascia in sospeso lโevolversi futuro di questo figlio. Quasi una portaย aperta a un futuro pentimento.
Per ora, sappiamo che non ci va, prigioniero della sua posizione, del suo agire di facciataย ma senza autentica relazione col Padre. Non dimentichiamo che anche Gesรน, nel Getsemani si รจ trovato a un bivio maย disse: ยซPadre, non sia fatta la mia, ma la tua volontร ยป (cfr Lc 22,42). In fondo, come abbiamo visto in queste domeniche,ย non stiamo dietro a Gesรน per farGli fare la nostra volontร , ma per chiedere a Lui di aiutarci a sintonizzarci con la Sua.ย Ma cโรจ anche un altro aspetto che merita di essere evidenziato. Questo secondo figlio si rivolge dicendo ยซSi, Signoreยป, usando cioรจ il termine ยซKyriosยป, Signore. Un figlio rispettoso anche nella terminologia, dunque, ma poi incapace diย relazionarsi con veritร . Un dato che forse fa pensare che questo modo e questi termini sono piรน dettati da paura e formalismo, che da convinzione.ย ย
La parabola ci aiuta a comprendere ancora una volta che stare dietro al Signore non annulla la pretesa di voler fare diย testa nostra (lo abbiamo visto anche con Pietro, il 3 settembre); la sequela non annulla il combattimento interiore cheย ti porta a preferire le ยซtue voglieยป anzichรฉ la volontร del Padre del cielo. Bene e male, grano e zizzania convivono nelย nostro cuore, nei nostri pensieri. Tale ambiguitร abita la nostra vita interiore. I due figli abitano i nostri pensieri e i nostriย sentimenti/affetti: non dobbiamo vergognarcene nรฉ preoccuparci. Gesรน ci mette semplicemente in guardia: la fedeltร ย a Lui รจ un divenire, fatto di ribellioni, di rinunce, di cadute, di rialzi. Ciรฒ che importa a Gesรน non รจ tanto il risultato o ilย tempo, come abbiamo visto domenica scorsa, ma lo ยซstare con Lui nella sua vignaยป. E la strada maestra la disponibilitร ย a ยซpentirsiยป, a evitare di vivere di facciata.ย ย
vv.31-32: ยซChi dei due ha compiuto la volontร del padre?”. Risposero: “Il primo”. E Gesรน disse loro: “In veritร io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti cosรฌ da credergliยป.
In questa terza scena siamo invitati da Gesรน a prendere posizione. ยซChe ve ne pare?ยป, diceva Gesรน allโinizio. Ecco, ora Gesรน invita i suoi interlocutori a dire la loro. E proprio perchรฉ riconoscono che il primo figlio รจ stato corretto, Gesรน tira le conclusioni. Alla parola di Giovanni Battista pubblicani e peccatori hanno creduto e hanno cambiato vita. Sacerdoti e farisei, invece, sono rimasti fermi sulle loro posizioni, prigionieri di regole che si sono costruiti! Infatti, come notiamo dal testo, lโevangelista utilizza due volte il termine ยซpentirsiยป. La prima, riferita al primo figlio che dice no e poi va; la seconda รจ rivolta ai sacerdoti e anziani ma in chiave negativa: di fronte a Giovanni battistaโฆ ยซNon vi siete nemmeno pentitiยป. Parole che anzichรฉ suscitare pentimento, alimenteranno in essi ancor di piรน indignazione, accrescendo la loro opposizione verso il Signore Gesรน.
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Questo modo di dire e agire non riguarda solo il passato. Abbiamo pocโanzi detto che i due figli convivono in noi e quindi รจ una questione sempre attuale. Come un tempo, ancora oggi cโรจ chi dice ยซSignore, Signoreโฆยป ma poi tutto si ferma lรฌ (cfr Mt 7,21), a tal punto che Gesรน dirร ยซOsservate quello che dicono ma non fate quello che fannoยป (cfr Mt 23,3). La Parola di Gesรน ha smascherato lโambiguitร dei sacerdoti del tempo, ma continua a smascherare i credenti dโoggi che mangiano alla sua tavola, ma in veritร non seguono lโinsegnamento di Gesรน (cfr Mt 7,22-23ss).
Gesรน mira a smascherare quanti vivono di ambiguitร : non lo fa per umiliarli, ma per accompagnarli a un sincero pentimento. Alla veritร di loro stessi. Coltivare un cuore contrito e umiliato, ricorda il salmo 51, significa lasciarsi spezzare ilย cuore (contrito significa proprio spezzare il cuore) per divenire sensibili alla presenza di Dio.ย Oggi Gesรน chiede a ciascuno di noi se accettiamo di ascoltarlo. Come Pietro (27 agosto), sono pronto a professare laย mia fede nel Signore?
Sono pronto ad accettare di rinunciare al pensiero del mondo per abbracciare il pensiero di Gesรนย (3 settembre), lasciandomi ispirare dalla logica della misericordia (10 e 17 settembre), senza limiti e misura (24 settembre)? La sfida che ci viene posta innanzi รจ grande: ma il Signore รจ sempre pronto a venirci incontro, a rialzarci, a perdonarci. E lo fa per tutti: quel secondo figlio โฆ non sappiamo se poi si รจ pentito ed รจ andato anche lui. Ma questa portaย aperta, che non ci da risposte definite, lascia aperta la speranza.ย ย
Mt 21, 28-32 | don Andrea Vena 60 kb 6 downloads
XVI domenica del tempo ordinario, anno A (1ยฐ ottobre 2023)ย Ez 18,25-28 Sal 25 Fil…Per gentile concessione di don Andrea Vena. Canale YouTube.