Il peso della felicitĂ (1)
(Matteo 5,1-12)
Signore donami, ti prego, il peso della felicitĂ .
Dammi di salire con te sul monte della mia vita,
sul Tabor dove la bellezza trasfigura in realtĂ ,
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sul Calvario dove l’amore, a muso duro, non retrocede di fronte al male,
sul monte dove tu appari Risorto e consegnato alla mia debolezza.
“beati i poveri in spirito…”
Signore donami il peso della felicitĂ ,
il peso che si cela nella povertĂ ,
quella vera,
quella che fa male,
quella che permette di sprofondare nel presente,
la povertĂ che impedisce al futuro di giocare con gli specchi delle illusioni.
Non sarò mai felice se non lo sono già ora, qui, adesso,
nonostante tutto.
Come radice che affonda nel terreno che le è dato,
come chi vede luce nelle ombre,
come chi non vuole continuare a illudersi spostando la gioia sempre un passo oltre.
Come chi, povero e vero, sente comunque di essere amato.
E sente che questo gli basta.
Come chi ha giĂ e sempre avrĂ quel che serve per credere
che la vita vale la pena che porta in dote.
E che quella pena è indizio d’eternità .
Donami la povertà che è fedeltà a questa terra
a questo tempo e a questo quasi niente che sono io
un fiato di vento che non verrĂ mai disperso.
AUTORE: don Alessandro Dehò – pagina Facebook
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