don Alessandro Dehò – Commento al Vangelo del 8 Ottobre 2023

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Tutto è vigna

Tutto sarà vigna, in ogni incontro vedrò la cura di chi semina e protegge e spera e affida. Ad ogni passo ogni cosa profumerà del vino buono dell’alleanza, nulla rimarrà estraneo, nulla incolto, nulla fuori di te.

Tutto sarà vigna, anche io, innestato per sempre nella cosmica tua presenza, torchieremo vita da ogni acino e il mosto dell’eternità sarà la nostra unica bevanda.

Tutto sarà vigna, i tuoi servi che in obbedienza al tuo sfrontato bisogno d’amore non smetteranno mai di credere alla bontà del cuore umano.

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Tutto sarĂ  vigna, il sangue in vino frutto della loro folle e caparbia fiducia di farti riconoscere.

Tutto sarà vigna, anche i contadini, anche loro, anche quelli che ti hanno ammazzato prima i servi e poi il figlio, anche coloro che credono che l’eredità necessiti d’esclusività, anche il carnefice sarà vigna, anche tutto ciò che io, per mancanza di fede, credo non sia ancora abitato da Te.

Tutto sarà vigna, perché già lo è, e io finalmente mi arrenderò, e ti riconoscerò presente anche nel rifiuto, nella notte, in ciò che sembra la negazione di Dio.

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Tutto sarà vigna, anche la morte, perché nulla può negare l’amore.

Tutto sarà vigna, finalmente anche io mi convertirò, ma fino a quel momento ti prego, continua a strapparmi il regno di Dio e donalo a chi già ne produce frutti, fino a quando continuerò ad immaginare un padrone che maldice l’assassino, fino a quando mi ostinerò a cercare colpevoli fuori di me, fino a quando mi scoprirò a sperare in un padrone che fa morire miseramente il colpevole in nome di ciò che io mi ostino a chiamare giustizia invece di vendetta, fino a quando mi sentirò arruolato da un padrone che umilia il traditore, fino a quando mi ostinerò a non voler credere che tutto, tutto è già salvato in te, anche la mia miseria.

Fino ad allora, ti prego, fai esplodere in me, per me, le tue parole: a voi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che ne produca frutti. Fino a quando non si apriranno i miei occhi, fino a quando vedrò il mondo come lo vedi tu, dall’alto di una croce, crocifisso alla misericordia, fino a quando io stesso, scarto per me stesso, sarò trasfigurato in te, mia dolcissima pietra d’angolo.

Per gentile concessione dell’autore don Alessandro Dehòpagina Facebook

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