don Alessandro Dehò – Commento al Vangelo del 2 Ottobre 2022

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L’amore nient’altro che l’amore

Perché anche il dolore è preghiera,

e chiedere conto della violenza

e del silenzio divino

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e del peso tragico dell’Assenza

anche questo è preghiera.

Chiedere conto

di una vita che ha perso

il senso della promessa.

Chiedere conto al cielo

perché ancora non si è imparato dove cercarlo,

implorare giustizia, sfinire il Vuoto

per estorcere almeno un cenno della Sua esistenza.

“E’ una visione che attesta un termine”, dice il Silenzioso

“parla di una scadenza”.

Così mi intenerisce pensare che a noi uomini basti

a volte

così poco.

Basta sapere che il dolore non è infinito,

e nemmeno la vita lo è, per fortuna

che spesso è così ingiusta

e faticosa.

Ma ancor piĂą so che basta,

ne sono sicuro,

ne ho fatto esperienza,

come per Abacuc, almeno per un istante,

basta che sia Lui, il Signore,

proprio Lui

a parlare,

il resto conta nulla.

Anche un sussurro,

il tempo di un attimo

istante da incidere

sulle pareti interne

della cassa toracica

a firmare di Te ogni nostro respiro.

 

Nel frattempo, ha ragione Paolo

occorre custodire lo Spirito Santo

come fosse un bene fragile

un soffio

come fossimo noi gli angeli

custodi della sua presenza nel mondo.

Noi le sentinelle di un Dio

che sceglie di abitare in noi

che sceglie noi

che sceglie di farsi custodire

che sceglie la debolezza e il nascondimento

che sceglie di rischiare di sparire

che si aggrappa con fede, perché la fede è sua,

alla nostra pochezza.

 

E così noi potremmo anche avere la fede del granello di senape

un quasi niente che contiene solo un mare di promesse,

ma non importa

Sua è la fede

Lui ci ha scelto

a noi solo di lasciarci abitare.

Non importa che noi si capisca

solo chi si stupisca

quando lo incontreremo

e riconosceremo che lui è il servo

che dopo aver arato

rendendo fertili le nostre chiusure

dopo aver pascolato le nostre insipienze

lui preparerĂ  da mangiare

lui ci inviterĂ  a tavola

e si mostrerĂ  fedele a quello che ha sempre promesso.

“Ho solo fatto quello che dovevo fare”, dirà

e dovevo fare l’amore,

nient’altro che l’amore,

e noi ci lasceremo fare.

AUTORE: don Alessandro Dehòpagina Facebook

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