Questa è una
rielaborazione audio/video sulle letture della Messa di: DOMENICA 08 GIUGNO 2008 – X DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO a cura
di Antonio Di Lieto. Il titolo della Messa, che unifica
tutte le letture, secondo me è: Il rito più importrante è amare!
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PRIMA LETTURA (dal libro del profeta Osèa 6,3-6)
Così dice il profeta Osèa: “Tornate subito ad AMARE Dio: perché la Sua presenza è certa, come quella del sole domani mattina. Il Signore sorge ogni giorno a fecondarci d’AMORE: come la pioggia di primavera che feconda la terra. Lui dice: «Ma insomma, come devo fare con voi? Il vostro AMORE svanisce subito, come le nuvole del mattino: come la brina dell’alba! Per questo i miei profeti annunciano catastrofi, e la mia condanna contro di voi è così chiara: perché io da voi voglio soprattutto misericordia e AMORE, mentre voi mi offrite solo RITI e sacrifici!»”.
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 49,1.8.12-15)
Chi cammina per la via diritta dell’AMORE, vedrà la salvezza di Dio. Il Signore Dio di tutti gli dèi, da oriente ad occidente convoca il mondo intero, e dice: “Non vi rimprovero perché mi offrite sacrifici in natura: anzi io gradisco le vostre offerte. Ricordate però, che se Io avessi fame non avrei certo bisogno dei vostri doni, perché il mondo è mio: con tutto ciò che contiene. Io non mangio quindi, la carne degli animali che mi sacrificate. Piuttosto allora, offritemi in sacrificio la vostra lode: il vostro AMORE! Sciogliete le vostre preghiere all’Altissimo: invocatemi nel giorno dell’angoscia. Così io vi libererò: e voi mi AMERETE dandomi gloria. Perché il RITO che gradisco di più, è l’AMORE!”.
SECONDA LETTURA (dalla lettera di Paolo ai cristiani di Roma 4,18-25)
Carissimi fratelli, prendete esempio da Abramo che non smise mai di AMARE Dio: sperando in Lui, più che in ogni altra cosa. E così divenne il padre di tutti i credenti della terra, come Dio gli aveva promesso quando gli disse: “I tuoi figli saranno numerosissimi!”. In quel momento Abramo non aveva figli: e sia lui che la moglie Sara, erano centenari. Ma lui non dubitò, anzi ringraziò Dio con AMORE e fiducia: certo che il Signore mantiene sempre le Sue promesse. Ecco perché Dio l’ha dichiarato giusto. Ma non solo lui, anche noi saremo dichiarati giusti, se ci affidiamo con AMORE a Colui che ha fatto risorgere Gesù Cristo: il quale è stato mandato, proprio per renderci giusti. Ucciso dalle colpe degli uomini infatti, risorgendo dalla morte le ha sconfitte: dando la possibilità di essere perdonati, a tutti coloro che si affidano a Lui con AMORE!
VANGELO (Matteo 9,9-13)
Mi chiamo Mattèo: e vi racconto come sono diventato discepolo di Cristo. Facevo l’esattore delle tasse: il cosiddetto “pubblicano”. Un giorno Gesù passando mi vide, seduto dietro il mio bancone. Chi faceva questo lavoro era molto ricco e potente, ma quasi sempre corrotto: per questo tutti mi disprezzavano. Gesù invece si avvicinò a me, e mi disse con AMORE: “Seguimi”. Così io mi sono alzato: e l’ho seguito.
Ho pensato allora di invitarlo a cena, per farlo conoscere a tutti miei colleghi. E così Gesù e i suoi discepoli si sedettero allo stesso tavolo con molti pubblicani corrotti e peccatori. Vedendo questo, alcuni farisèi – carichi di odio – cominciarono ad accusare i Suoi discepoli dicendo: “Come mai il vostro maestro va a cena con questa gentaglia? Non sono certo uomini devoti: né persone sane!”.
Ma Gesù rispose: “Ad avere bisogno del medico, non sono mica le persone sane! Quando la smetterete di disprezzare chi sbaglia: e comincerete ad aiutarlo? Pensate davvero che per essere devoti basta solo offrire sacrifici RITUALI? Aveva ragione il profeta Osèa quando diceva: “Dio da voi vuole soprattutto misericordia e AMORE: mentre voi gli offrite solo RITI e sacrifici!”.
Io non sono venuto per chiamare i giusti ma i peccatori, non per guarire i sani ma i malati: con il Mio AMORE. Ed anche voi siate misericordiosi come me: se volete offrire un sacrificio gradito a Dio, prima di tutto AMATE il prossimo. Perché IL RITO PIU’ IMPORTANTE, E’ AMARE!”.
Devo precisare che, anche se la lettura di queste
bellenotizie aiuta a comprendere la prima parte della Messa (Liturgia della
Parola), non potrà mai sostituire la seconda parte (Liturgia eucaristica), in
cui ci viene data la possibilità si “abbracciare” veramente il
Corpo di Cristo.
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