Quali motivi inducono una persona a compiere il salto nella fede? Essi non possono forse ricondursi al fatto di cercare una risposta consolatoria al dramma della condizione umana, rifiutando così di accettare quanto invece va accolto? Perché non prendere atto del limite intrinseco di un’esistenza destinata a scomparire per la nuda
ragione di essere venuta alla luce nel tempo? Quali esperienze il credente rivendica a sé dichiarando, in tal modo, che esse sono precluse a chi non condivide la sua fede? In base a che cosa la persona di fede sostiene di poter accedere ad ambiti non alla portata di tutti?. Questi gli interrogativi che il biblista Piero Stefani pone, confidando le ragioni del suo credere nel suo intervento a Uomini e profeti.
Nella seconda parte della puntata Gabriella Caramore, con il teologo Vito Mancuso, si sofferma sulle riflessioni che il cardinale Carlo Maria Martini svolge nel suo ultimo libro “Conversazioni notturne a Gerusalemme”, sui temi del Cattolicesimo e della Chiesa.