Lunedรฌ 22 gennaio 2018, presso la Hall dei Musei Vaticani รจ stata inaugurata la mostra Divine Creature, da un progetto ideato da Adamo Antonacci-Stranemani International, realizzato insieme a Silvia Garutti, e curata da Micol Forti.
Dopo essere stata presentata al Museo dellโOpera del Duomo di Firenze, la mostra approda ora ai Musei Vaticani e propone al pubblico dieci lavori fotografici di Leonardo Baldini, che ricreano altrettanti capolavori di arte sacra. Le opere rivisitate spaziano dal Rinascimento allโinizio del Novecento e creano un percorso iconografico intorno alle principali tappe della vita di Gesรน, dallโAnnunciazione fino alla Resurrezione. Gli โattoriโ coinvolti per dare volto, corpo ed espressione ai personaggi del racconto sacro, sono uomini, donne, ragazzi e bambini portatori di disabilitร , insieme ai loro familiari.
La mostra presenta, oltre alle fotografie e alle riproduzioni delle opere originali, anche alcuni oggetti di scena e foto del backstage allo scopo di mostrare la qualitร e la complessitร del lavoro dei ragazzi e dei tanti specialisti coinvolti nella realizzazione dei set e del processo di postproduzione. Piรน di 45 persone, tra disabili e i loro familiari, sono stati affiancate da circa 20 tecnici tra truccatori, costumisti, scenografi, direttori delle luci e della fotografia.
Lโesposizione รจ ad ingresso gratuito; il visitatore, tuttavia, รจ tenuto al rispetto della fila dโaccesso ai Musei e al consueto controllo di sicurezza.
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La mostra รจ accompagnata dal catalogo italiano/inglese (Edizioni Mandragora, Firenze), con testi di Adamo Antonacci, Leonardo Baldini, Micol Forti, Barbara Jatta, Andrea Mannucci, Antonio Natali, Mons. Timothy Verdon.
I capolavori che compongono questa sorta di โpasseggiata misticaโ sono: lโAnnunciata di Palermo di Antonello da Messina (1476), lโAnnunciazione di Caravaggio (1609), lโAdorazione del bambino di Gherardo delle Notti (1620), lโAngiolino musicante di Rosso Fiorentino (1521), Il bacio di Giuda di Giuseppe Montanari (1918), lโEcce Homo di Lodovico Cardi detto il Cigoli (1607), Cristo e il Cireneo di Tiziano (1560 circa), il Lamento sul Cristo morto di Mantegna (1475-80), il Trasporto di Cristo al sepolcro di Antonio Ciseri (1870) e la Cena in Emmaus di Caravaggio (1606).
Info utili
Mostra: Divine Creature
Luogo: hall dei Musei
Biglietto: gratuito. Il visitatore รจ comunque tenuto al rispetto della fila dโingresso ai Musei e al consueto controllo di sicurezza
Durata: 23 gennaio โ 3 marzo 2018
Orario: segue quello dei Musei (ore 9.00 โ 16.00 con chiusura alle ore 18.00); con eccezione dellโultima domenica del mese (ore 9.00-14.00 con chiusura alle ore 12.30)
Introduzione di Barbara Jatta Direttore dei Musei Vaticani
Quando, il 9 marzo dello scorso anno, ho partecipato nel Museo dellโOpera del Duomo di Firenze allโinaugurazione della mostra โDivine Creatureโ ho pensato che dovevo assolutamente portare lโesposizione nei Musei del papa.
E cosรฌ รจ stato, grazie al lavoro e alla disponibilitร di tante persone desiderose come me di condividere e diffondere il messaggio insito in unโiniziativa del genere.
Un annuncio di bellezza, di arte, di speranza, di umanitร e di amore.
Lโincontro con Adamo Antonacci e Silvia Garutti, con Timothy Verdon, Antonio Natali e Leonardo Baldini, ma anche con tutti i ragazzi protagonisti della mostra, insieme alle loro famiglie, mi ha immediatamente coinvolta e resa sensibile al valore dellโiniziativa.
Con โDivine Creatureโ รจ stato realizzato un raffinatissimo prodotto artistico, di alta fotografia, ispirato e mediato da grandi capolavori artistici, che non puรฒ che toccare il cuore di ognuno di noi.
Ma โDivine Creatureโ รจ anche altro: รจ lโimpegno tecnico e professionale, serio e meticoloso di tanti mesi di lavoro e il risultato di un profondo rispetto della disabilitร .
Antonello da Messina, Rosso Fiorentino, Tiziano, Caravaggio, Gherardo delle Notti, il Cigoli, sono solo alcune delle fonti di ispirazione per questa iniziativa, che perรฒ รจ andata oltre.
Nei Musei Vaticani รจ conservata unโopera fra le dieci selezionate per la mostra: Il bacio di Giuda di Giuseppe Montaยญnari del 1918.
Abbiamo pensato di esporla accanto alla fotografia: originale accanto ad originale.
Sรฌ, perchรฉ lโimmagine fotografica realizzata non รจ solo una riproduzione artistica mediata con altre tecniche, ma un oriยญginale e delicato frutto dellโamore e della creativitร artistica di tanti. La stessa amorevole genialitร creativa che ritroviamo in tutta lโiniziativa delle โDivine Creatureโ.
Papa Francesco ci ricorda che ยซGesรน รจ il medico che guarisce con la medicina dellโamore, perchรฉ prende su di sรฉ la nostra sofferenza e la redimeยป (Giubileo Straordinario della Misericordia, omelia del 12 giugno 2016).
La risposta รจ lโamore: non quello falso, sdolcinato e pietistico, ma quello vero, concreto e rispettoso. Nella misura in cui si รจ accolti e amati, inclusi nella comunitร โฆ si sviluppa il vero percorso della vita e si fa esperienza della felicitร duratura. Questo โ lo sappiamo โ vale per tutti โฆ La fede รจ una grande compagna di vita quando ci consente di tocca re con mano la presenza di un Padre che non lascia mai sole le sue creature, in nessuna condizione della loro vita (Sala Clementina, udienza del 21 ottobre 2017).
Grazie quindi a chi ha progettato lโiniziativa, a chi lโha sostenuta e a chi รจ riuscito a concretizzarla qui nei Musei Vaticani: Micol Forti, responsabile per lโarte contemporanea; Roberto Pulitani, architetto della Direzione dei Servizi Tecnici, che ha realizzato un allestimento incisivo e che mette subito il visitatore in dialogo con le opere; monsignor Paolo Nicolini, Roberto Romano e Andrea Carignani, che curano sempre gli aspetti organizzativi che sono dietro iniziative del genere.
Ed infine Giulio Fossi, per la sua anima sensibile e coinvolgente.