INCONTRO CON GLI STUDENTI DEI COLLEGI ECCLESIASTICI ROMANI
DISCORSO DEL SANTO PADRE FRANCESCO
Aula Paolo VI
Venerdรฌ, 16 marzo 2018
Papa Francesco: Ho chiesto al Cardinale Prefetto se voi foste cattoliciโฆ [ridono]. La risposta non la dirรฒ! [ride] Sรฌ, ha detto di sรฌ. Ma cโรจ sempre da migliorare. Grazie. Grazie di questa visita, di questo incontro. E adesso ascolto le domande per incominciare il dialogo.
Louis: Santo Padre, mi chiamo Louis, sono un seminarista francese e a nome di tutti coloro che sono qui e provengono dallโEuropa vorrei porLe una domanda. Siamo convinti che la vita di discepolato e missionaria sia il fondamento della configurazione a Cristo servo e pastore; come perseverare sulla strada del discepolato, senza mai separare il ministero presbiterale da un umile atteggiamento pastorale e fraterno? Grazie.
Papa Francesco: Discepoli, missionari e anche fraterni, non รจ vero? Perchรฉ nessuno cammina da solo. Cโรจ gente che cammina da sola, ma il discepolo missionario non puรฒ camminare da solo. E io dirรฒ alcune parole-chiave che forse vi aiuteranno a pensare. La prima: in cammino. Il missionario รจ in cammino. Se tu sei prete, non puoi essere un prete โquietoโ, un prete da sacrestia, da ufficio parrocchiale, un prete che ha scritto sulla porta: โSi riceve soltanto lunedรฌ, mercoledรฌ, venerdรฌ da talโora a talโoraโ e โSi confessa il tal giorno da talโora a talโoraโ: peccate prima, perchรฉ dopo non si confessa. [ridono] Non si puรฒ. Tu sei in cammino. E mi viene in mente un bravo prete, bravo, che era parroco in una baraccopoli. E un giorno che sono andato a trovarlo mi ha detto: โCi sono dei giorni in cui vorrei coprire con il cemento armato le finestre e la porta perchรฉ โtoc tocโ, โtoc tocโ, โPadreโ, โtoc tocโ, uno dietro lโaltroโ. E la giornata รจ in cammino, sempre in cammino aspettando le chiamate, fare il servizioโฆ in cammino.
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E nel cammino vengono le sorprese; le sorprese รจ necessario scoprirle, per questo โin camminoโ รจ anche โin ascoltoโ. Tu sei missionario ma sei anche discepolo, e il discepolato ti porta allโascolto. Allโascolto del Signore. Sรฌ, in seminario รจ facile perchรฉ, secondo lโorario, da talโora a talโora preghiera, da talโora a talโora ascolto del Signore, da talโora a talโora studioโฆ Ma questo cosรฌ non va. Tutta la vita devโessere in ascolto, almeno aperta allโascolto. E se tu non capisci, se tu non capisci quello che senti, faโ quello che ha fatto Samuele: andare da [Eli, lโanziano sacerdote]. โCosโรจ questa voce?โ โ โTu diโ: Parla, che il servo tuo ascoltaโ. Sempre in ascolto. Ascolto non solo delle parole, non solo di quello che dice il popolo di Dio, non solo dei bisogni dellโumanitร , dei problemi, ma ascolto nella preghiera, pure. โLei sa, Padre, che Dio non parla, sembra che la Parola si sia spenta, come al tempo di Samueleโฆโ. No, la Parola non รจ spenta. Tu hai spento lo zelo, tu hai cambiato un poโ di registro e soltanto hai imparato ad ascoltare altre cose. Non dirmi che sei sordo, no. Tutti ascoltiamo. Ma dovโรจ il tuo registro di ascolto? Eโ una domanda che dovete farvi: โDovโรจ il mio registro di ascolto? Cosa รจ piรน facile per me ascoltare?โ.
Uomini in cammino, uomini in ascolto. E, sia in cammino sia in ascolto, non soli. Tre cose: in camino, in ascolto e in fraternitร , in compagnia. โMa questo รจ facile!โ. Non รจ facile. Adesso รจ facile, perchรฉ siete tutti riuniti, tutti in un collegio con tanti sacerdoti al vostro servizio e al vostro aiuto; ma quando sarai in una parrocchia, quando sarai in unโuniversitร facendo scuola, questo non รจ facile perchรฉ la comoditร , la mondanitร ti porteranno a non essere in cammino. Perchรฉ stanca, essere in cammino. โSรฌ, ma รจ un cammino piccolo, breve, fino a quiโฆโ, e cosรฌ la vita incomincia a rimpicciolirsi. Ti porterร ad ascoltare soltanto le cose che tu vuoi ascoltare, come quei sordi che non ascoltano certe cose ma ascoltano le altre, no? Sordi a scelta. Ma nessuno dirร : โIo voglio essere sordo soltanto per non ascoltareโ, no. Nessuno lo dice. Ma la vita, se tu non sei vigile, ti porta a questo; ti porta a questo. E poi, โsoloโ. โSรฌ, vado con gli amici pretiโฆโ Ma tu sei capace di parlare con i tuoi amici preti sui problemi che hai nella parrocchia, nella diocesi, nella tua comunitร , con Dio? Tante volte, noi condividiamo con gli amici le cose divertenti, e questo รจ buono. [Accenniamo] soltanto a qualche problema che cโรจ statoโฆ Ma poi, se non andiamo avanti sul serio in questo condividere, condividere la vita comโรจ, noi finiamo nel chiacchiericcio, e il chiacchiericcio รจ un poโ come quellโaria che fa maleโฆ Allora siamo accompagnati, ma non bene accompagnati.
Per questo io dirรฒ, alla tua domanda: sempre in cammino. Ma discerni il cammino: che sia il cammino giusto. Sempre in ascolto, e chiedi la grazia di discernere quello che senti per trovare la volontร di Dio; anche per correggerti quando ci sono cose brutte, cose che non vanno. E mai soli: sempre accompagnati. E cโรจ la fraternitร โ ho visto che unโaltra delle domande tocca questo tema โ, cโรจ la fraternitร con gli amici, con i preti piรน vicini; ma cโรจ unโaltra fraternitร che voi dovete custodire tanto: la fraternitร con il prete o con il monaco o con il laico, con colui che Dio ti mette vicino, nellโaccompagnamento spirituale. Perchรฉ la direzione spirituale รจ un carisma laicale, no?, non รจ necessariamente presbiterale, รจ laicale. Anche presbiterale, ma in quanto laico. E ci vuole il coraggio di avere una persona che ti accompagni: nella tua vita interiore, nella tua vita di fedeltร e di infedeltร . โSรฌ, Padre, io mi confesso sempreโ. No, una cosa รจ il confessore, dove tu vai, dici i tuoi peccati, ti perdona e finisce lรฌ. E unโaltra cosa รจ chi ti accompagna: sono due cose diverse. E se non รจ la stessa persona, meglio. Uno รจ il confessore e un altro รจ chi ti accompagna, che non necessariamente devโessere sacerdote: puรฒ essere un monaco, qualsiasi persona. Ma che abbia il carisma per accompagnarti. Ma se tu stai fermo, se tu vai da solo o scegli soltanto quelli che ti divertono un poโ e niente di piรน; e poi se tu non hai questa capacitร di collegarti in comunitร e di farti accompagnare da un altro, ti fermerai lรฌ, se tu non ascolti. La capacitร di ascoltare รจ un poโ una preghiera. E come preghi tu? Come il pappagallo? O preghi con i tuoi pensieri, seguendo i tuoi pensieri e confondi la preghiera col seguire i tuoi pensieri? Sai pregare in silenzio, per ascoltare?
Queste cose credo che aiuteranno per quella domanda che tu hai fatto: no, non รจ facile. Oggi, per tutti voi รจ facilissimo. Ma preparatevi, per quando verranno i demoni della vita, quando verrร il demonio meridiano, il famoso โcuarentazoโ [della mezza etร ]; e quando arrivano tante altre difficoltร , tutte nate dal peccato originale e dalla tentazione del diavolo. A proposito del diavolo, lโaltro giorno si รจ avvicinato un prete che aveva letto una cosa che io avevo scritto sulla vita spirituale, non ricordo cosa fosse, e mi ha detto: โStia attento, perchรฉ Lei ha nominato il diavolo, quella volta, e questo si vendicherร ! Eโ meglio non nominare il diavolo, far finta che non esistaโ. No, il diavolo esiste! E il diavolo โ come dice Pietro โ fa la ronda, come โleo rugensโ [leone ruggente]. Sono sicuro che se adesso faccio una domanda alzate la mano: โcredete in Dio?โ โ โsรฌโ โ โcredete in Dio Padre?โ โ โsรฌโ, tutti โ โe in Dio Figlio?โ โ โsรฌโ โ โe in Dio Spirito Santo?โ โ โsรฌโ โ โe nel diavolo?โ โ โmaโฆ dipendeโฆ รจ un mito, non รจ tanto chiaroโฆโ. [ridono] Oppure a parole direte: โSรฌ, sรฌ, crediamo!โ, ma poi, avete il fiuto per scoprirlo, quando si avvicina? E questo si fa con il discernimento e con lโaccompagnamento spirituale. Ma non voglio soffermarmi troppo su questo. Credo di avere risposto alla tua domanda, piรน o meno. Grazie.
Nebil: Buongiorno, caro Santo Padre. Mi chiamo Nebil, sono seminarista, sono dellโAfrica e vengo dal Sudan. Sono qui per rappresentare quelli che provengono dal continente africano. La Ratio fundamentalis ci invita sempre al discernimento della nostra vocazione, anche dopo lโordinazione presbiterale. Lei, nella Sua esperienza, come ha vissuto questo continuo discernimento? Cosa ci consiglia per discernere bene, per questo discernimento lungo tutto il percorso della nostra vita. Grazie.
Papa Francesco: Grazie a te. Hai detto: โCaro Santo Padreโ. Grazie, caro figlio! Le cattive lingue dicono che โadesso รจ di moda il discernimento: questo Papa รจ venuto qui con questa storiaโฆ Cosa cโentra qui?โ. Ma il discernimento รจ nel Vangelo! Proprio nel Vangelo e in tutta la storia della Chiesa: รจ una storia di discernimento; e la storia delle anime รจ una storia di discernimento. Discernere, come la Ratio fundamentalis insiste tanto. Saper capire, nella vita: questo va, questo non va; questo viene da Dio, questo viene da me, questo viene dal diavolo. Questo รจ elementare, รจ elementare: รจ un linguaggio fondamentale per la vita di ogni cristiano, tanto piรน di un sacerdote. Discernere. Ma ci sono due condizioni perchรฉ il discernimento sia giusto e vero. Primo, che si faccia in preghiera, cioรจ davanti a Dio, alla presenza del Signore. Saper capire bene quello che succede nel mio cuore, nella mia anima. โDevo fare questoโฆ ma questo non mi lascia tranquilloโฆ; va beneโฆ perchรฉ?โ โ nella preghiera. E lโaltro รจ confrontare, avere un altro con cui confrontare quello che io porto avanti; un testimone: un testimone vicino, che non parla ma ascolta e poi dร gli orientamenti. Non ti risolve [il problema] ma ti dice: guarda questo, guarda questo, guarda questoโฆ, questa non sembra una buona ispirazione per questo motivo, questa sรฌโฆ Ma vai avanti tu e decidi tu! Perรฒ ti aiuta, e questo รจ importante averlo dallโinizio. Questa รจ lโesperienza che io ho avuto. Ho scoperto il desiderio del discernimento quando studiavo filosofia. Avevo fatto due anni di noviziato โ senza discernimento [ridono, ride] โ sรฌ, bene, si pregava, io andavo dal padre spirituale, dal padre maestro e dicevo: โHo sentito questoโฆโ. E lui mi chiariva le situazioni, alla maniera, diciamo cosรฌ, di quel tempoโฆ Sto parlando dellโanno โ58, lโaltro giorno ho fatto 60 anni di noviziato. Ma quando sono arrivato a filosofia, dopo lโanno di umanesimo, cโera lรฌ un professore di metafisica, un gesuita bravissimo, padre Fiorito, che era anche il decano di filosofia. Era un โtifosoโ della spiritualitร ignaziana e uno specialista, ma uno specialista non solo teorico, ma pratico, nel discernimento. E lรฌ ci ha insegnato tanto. E io ho fatto con lui nella teologia il mese degli Esercizi spirituali, e mi ha aiutato tanto nel discernere, quellโuomo. E poi, quando stavo per finire la carica di provinciale, ho ripetuto il Mese per prepararmi ad andare a un altro incarico; e lรฌ ho imparato il discernimento. Nella filosofia ho incominciato, perchรฉ ho trovato quellโuomo che aveva questo carisma. Era un filosofo, che aveva fatto la laurea, la tesi dottorale sul desiderio di Dio in San Tommaso e poi insegnava metafisica, e poi era il decano. Era un padre spirituale; รจ stato il mio padre spirituale fino alla fine, quando รจ morto. Questa รจ la mia esperienza: Mi ha aiutato sempre. Ma non sempre scrivevo le cose. Con il tempo, quando tu fai il discernimento, ti viene naturale farlo: โQuesto รจ brutto, รจ brutto ma mi piaceโ, e vado avanti. Ma tu sai che vai avanti in una cosa brutta. Questo รจ successo a me. Ma dici la veritร davanti a Dio. Bisogna sapere come sono le cose: โQuesta รจ una porta aperta, credo che devo andare avanti a vedere cosa mi dice il Signoreโฆโ. E incomincio ad andare per questo sentiero. E il discernimento รจ un poโ cosรฌ, si porta la vita. Ma sempre รจ bene avere un testimone, qualcuno con cui confrontare il mio esito, una cosa e lโaltra e lโaltraโฆ Il discernimento รจ importante. Quando non cโรจ discernimento โ state attenti a questo! โ, quando nella vita sacerdotale non cโรจ discernimento โ perchรฉ lโideale, quando uno รจ prete maturo, รจ il discernimento fatto quasi con naturalezza, che ti viene, dal tanto farlo, ti viene da solo, poi lo confronti ma vai, vai, vai, vai avanti โ, ma quando non cโรจ discernimento, cโรจ rigiditร e casistica. Quando tu non sei capace nella vita di andare avanti con le cose che succedono a te o che accadono fuori e giudicarle, tu diventerai rigido o cadrai nella casistica, nella logica del โquesto si puรฒ, questo non si puรฒโ. Ed รจ tutto chiuso. Lo Spirito Santo non lavora. Perchรฉ Colui che ti aiuta nel discernimento รจ lo Spirito Santo, e noi abbiamo paura dello Spirito Santoโฆ O tante volte non lo mettiamo nella nostra vita come compagno di strada. Eโ proprio Lui che opera la nostra santitร ; รจ proprio Lui che ci spinge alla missionarietร ; รจ proprio Lui che prepara la nostra anima allโascolto. Ed รจ proprio Lui che crea in noi lโemozione spirituale che noi stessi dobbiamo discernere. Lo Spirito Santoโฆ Noi abbiamo paura dello Spirito Santo; sempre abbiamo la tentazione di ingabbiarlo sia in gesti, sia in dottrine, ma che non si muova troppo. Ed รจ Colui che si muove, nella Chiesa. Discernere lo Spirito: dovโรจ lo Spiritoโฆ Cosa ha fatto Pietro quando รจ andato da Cornelio, per esempio (cfr Atti cap. 10)? Ha visto che lรฌ lo Spirito agiva e ha capito, ha fatto discernimento spontaneo: โQuesto รจ lo Spirito di Dio, e se lo Spirito รจ venuto, io battezzoโ. Punto. Prende la decisione in un clima di discernimento. Cosa ha fatto Filippo, quando lo Spirito lo manda a quellโincrocio di strade dove veniva il ministro dellโeconomia della regina (cfr Atti 8,26-40)? Va, ascolta, sente che legge Isaia e incomincia la conversazione, e lโaltro gli dice che non capisce nulla di questo; gli spiega, ma sente che รจ lo Spirito che lo porta e alla fine lo Spirito agisce nel cuore del ministro dellโeconomia: vede lโacqua e chiede il battesimoโฆ Non รจ facile convertire un ministro dellโeconomia! [ridono] Ma lo Spirito Santo รจ stato capace di farlo. E cosa ha fatto Filippo? Non ha detto: โMaโฆ non ho portato il libro dei battesimiโฆ, non ho portato lโolio per battezzartiโฆโ. No. Ascolta lo Spirito, va, lo battezza o lo Spirito lo prende per i capelli e lo porta da unโaltra parte. [ridono] Perchรฉ dico questo? Perchรฉ quando tu vivi nello Spirito, esci, ti liberi dal โsi puรฒ, non si puรฒโ. Questo non vuol dire che puoi fare qualsiasi cosa, no. Ma esci dalla prigione della casistica, esci dalla prigione della rigiditร . Eโ un altro linguaggio, ma รจ un linguaggio piรน difficile: รจ un modo di agire piรน difficile. Perchรฉ tu ti coinvolgi, lรฌ, in una maniera diversa. Non lasci ai libri che dicano una cosa o unโaltra. Ma per questo ci vuole familiaritร con lo Spirito Santo. Quando gli Apostoli, nel primo Concilio di Gerusalemme, devono decidere come agire con quelli che vengono dal paganesimo, come incominciano la lettera che scrivono? โCi รจ sembrato, allo Spirito e a noiโฆโ. Hanno fatto il Concilio e nello Spirito hanno dato la risposta. Ma voi, nella vita, dovrete camminare sempre nello Spirito: nello Spirito e nella veritร . Con lo Spirito Santo che, come Paolo ci dice di quando รจ andato in quella cittร [Efeso] โ non ricordo quale โ che โneppure sapevano che esistesse uno Spirito Santoโ (cfr Atti 19,1-7) E tanti, tanti preti, tanti preti โ lo dico con buono spirito, con tenerezza e con amore โ tanti preti vivono bene, in grazia di Dio, ma come se lo Spirito non esistesse. Sรฌ, sanno che cโรจ uno Spirito Santo, ma nella vita non entra. E questa รจ lโimportanza del discernere: capire cosa fa lo Spirito in me, e anche cosa fa lo spirito nemico, e cosa fa il mio spirito. Sono tre, il dialogo รจ a tre, il discernimento รจ a tre, non a due. Cโentra il tentatore, quello che porta la tentazione, e cโentrano il mio temperamento, le mie abitudini, perchรฉ lโuomo non รจ corpo e anima: รจ corpo, anima e spirito. Cโentra tutto, lรฌ.
Non so se qui ho scritto qualcosa sul discernimentoโฆ [consulta i suoi appunti] Sรฌ, il discernimento, quello che ti dร uno stile spiritualeโฆ โMa che buono quel sacerdote, รจ tanto spirituale!โ โ โPerchรฉ lo dici?โ โ โMah, รจ sempre cosรฌโฆโ. No, la bontร sta sempre nella bontร interiore unita al dialogo con lo Spirito. Con lo Spirito. Eโ buono quel prete: sรฌ, รจ buono perchรฉ ascolta tutti, ascolta Dio, sempre cammina, sempre ha il cuore aperto, ama, pregaโฆ quello รจ un buon prete! Ed รจ felice. Cโรจ un amico dello Spirito Santo โ questa sembra una bestemmia, ma non รจ una bestemmia, no, รจ una riflessione che faccio โ quando cโรจ lo Spirito Santo, semina sempre la gioia e anche il senso dellโumorismo. E per capire se una persona รจ arrivata a una grande maturitร spirituale, domandiamoci: โQuesto ha senso dellโumorismo?โ. Di un sacerdote che abitava qui a Roma, poi รจ tornato in Libano ed รจ morto lรฌ โ un uomo con fama di santitร , รจ morto anziano โ si diceva di questโuomo: โride di tutto: ride degli altri, ride di sรฉ stesso, anche della propria ombraโ. Senso dellโumorismo. E per me il senso dellโumorismo รจ lโatteggiamento umano โ รจ umano! โ piรน vicino alla grazia. Eโ quel โrelativismoโ buono, il relativismo della gioia, il relativismo della spiritualitร , quel relativismo che nasce dallo Spirito Santo.
I giovani โ tutti voi siete giovani โ, i giovani narcisisti si guardano allo specchio, si pettinanoโฆ A volte โ vi consiglio โ guardate nello specchio e ridete di voi stessi. Ridete di voi stessi. Vi farร bene. [ridono, applausi]
Jorge Moreno: Buongiorno, Santo Padre. Sono Jorge Moreno, sacerdote messicano, e con grande onore rappresento i miei fratelli sacerdoti e seminaristi dellโAmerica Latina. Allora faccio la domanda: il Signore Gesรน ci ha chiamati con tutto quello che siamo, per una formazione integrale e cioรจ umana, spirituale, intellettuale e pastorale. Quali ritiene siano i mezzi fondamentali per salvaguardare lโequilibrio integrale lungo il percorso del ministero presbiterale? Grazie.
Papa Francesco: Grazie. Credo che a questa domanda ho risposto giร quando ho parlato dellโascoltare, dellโessere in cammino, dellโessere in comunitร , di avere una guida spirituale, della preghieraโฆ Un soggetto integrale. Qui soltanto sottolineerei la formazione umana come parte integrante della totalitร . Ci sono sacerdoti buoni, che amano Gesรน Cristo, ma hanno una mancanza di sviluppo della personalitร , una mancanza di educazione. Tu trovi un sacerdote cosรฌ, ad esempio un sacerdote triste ma che umanamente รจ incapace di piangere; o che รจ incapace โ questo criterio me lo ha dato una volta un sacerdote, quando ero studente โ che รจ incapace di giocare con i bambini. Lui mi ha detto di considerare questa cosa: โLei gioca con i suoi nipoti?โ โ โSรฌ!โ โ โVa beneโ. Questo รจ un criterio di maturitร , di integritร . Quando trovi uno incapace di questo, che รจ incapace di gioire, anche di spendere tempo con altri sacerdoti amici, lรฌ manca qualcosa: manca la formazione umana, della quale non ho parlato. Tutto quello che ho detto sulla parte spirituale viene buono anche qui; ma anche la parte umana, lโumanitร del sacerdote, lโumanesimo sacerdotale. Tanti sacerdoti soffrono perchรฉ non sono capaci di esprimere quello che portano dentro di sรฉ: sono stati bloccati, hanno tagliato dalla loro personalitร cose buonissime, capacitร grandi, e non sono cresciuti in questo.
La formazione umana: lรฌ cโentra la capacitร sociale, di socievolezza, la capacitร di rispettare gli altri, anche quelli che la pensano in un altro modo, la capacitร di gioire con gli amici, di fare una bella partita a calcioโฆ, di queste cose di cui [qualcuno pensa] โno, ma un sacerdote non puรฒโฆโ. Tante capacitร umane che non si sviluppanoโฆ Soprattutto la capacitร umana di inserirsi educativamente e armonicamente nel contesto sociale. Per questo ho detto che alcuni sono โeducati maleโ, in questo senso. Che non sanno inserirsi. E la capacitร umana di gioire: per me รจ tanto importante, questo. Ne ho parlato prima, ma lo riprendo adesso. La capacitร di gioire, gioire di essere prete, gioire con gli amici preti, con i fedeli, ma sanamente gioire, fare qualche risata, cose belleโฆ Eโ vero che in alcuni posti, in alcuni tempi, diciamo pure, la capacitร umana di inserirsi socialmente non รจ stata aiutata nella formazione. Quando ti dicono che tu devi comportanti cosรฌ, rigidamente, questo fa male alla capacitร umana della spontaneitร . Eโ vero che la spontaneitร ti puรฒ portare a qualcosa di brutto, ma questo รจ un pericolo che tu devi discernere e difenderti da questo. Ma una persona normale โ dico normale, umana โ che va a fare visita a un malato e lo ascolta, e gli prende la mano, in silenzio: questo รจ umano. Ma quello che non capisce nulla dellโumano va dal malato e [dice:] โqueste sofferenze sono le sofferenze di Cristo e lei con queste sta redimendo il mondo con Cristo, vada avantiโฆโ, e il povero malato non capisce nulla, rimane piรน solo di prima, perchรฉ almeno prima pensava: โQuando verrร il prete almeno mi darร qualche consolazioneโ. La capacitร umana di perdere tempo con i malati, ascoltando. La capacitร umana di accarezzare beneโฆ Sentite bene questo: se voi non sapete accarezzare bene come padri e come fratelli, รจ possibile che il diavolo vi porti a pagare per accarezzare. State attenti. La capacitร umana di essere padri. Con questo non si scherza: o tu sei padre, o sei patrigno. La capacitร di essere padre รจ capacitร di feconditร , รจ capacitร di dare vita agli altri. La formazione integrale deve pensare a formare per la feconditร . Io non vi dico una cosa nuova, ma voi conoscete tanti, tanti sacerdoti che non sono padri, sono โfunzionari del sacroโ, come ha detto il Cardinale, sono impiegati di Dio โ buoni, fanno il loro mestiere โ ma non padri, non sanno dare vita, anzi, quanti fra noi sono zitelloni!, che tu quando li senti predicare o li senti parlare hai voglia di domandare: โMa dimmi, cosa hai preso tu a colazione oggi? Caffelatte o aceto?โ. [ridono] Sono incapaci di generare vita negli altri, non sono fecondi.
Questo per rispondere allโaspetto della integralitร . Della parte spirituale avevo parlato prima, ma la parte umanaโฆ Interroghiamoci sulla feconditร : โquesto รจ un sacerdote fecondo?โ. E ci sono tanti sacerdoti fecondi nascosti. Alcuni, il Signore vuole che la loro feconditร venga fuori. In Italia ce ne sono tanti, di questi parroci bravi: sono padri di un paese, conoscono la vita di tutti e la fanno crescere. A volte invece non si sa, ma si vede nel cuore, di tutti i giorni: quanti padri ci sono nei confessionali, e anche quanti zitelloni che spaventano la gente, tutti e due. Eโ una feconditร , la paternitร sacerdotale. Se qualcuno di voi non se la sente di diventare padre, per favore se ne vada, รจ meglio. Perchรฉ essere zitellone fa male alla Chiesa. Capito? Va bene. [applausi]
Luigi: Santo Padre, buongiorno. Mi chiamo Luigi, vengo dagli Stati Uniti e sono diacono: se Dio vuole, sarรฒ ordinato sacerdote nella festa di San Filippo Neri, un sacerdote pieno di gioia. La Ratio fundamentalis rivaluta la spiritualitร del sacerdote diocesano come una via mistica di identificazione a Cristo e di umile servizio al popolo di Dio. Ci piacerebbe sapere, Santitร , quali sono i tratti fondamentali della spiritualitร del sacerdote diocesano e come metterli in pratica in mezzo al lavoro pastorale quotidiano.
Papa Francesco:
Grazie. Dirรฒ questo: รจ piรน facile per un religioso conoscere la propria spiritualitร , perchรฉ ha il fondatore e conosce benissimo la sua spiritualitร ; ma per il diocesano non รจ tanto facile scoprirla, e qualcuno ho sentito che diceva: โNo, io sono dellโordine che ha fondato San Pietroโ, diocesano, no? [ridono] Ma cโรจ una spiritualitร . Io la direi in una parola: la spiritualitร del diocesano รจ la diocesanitร . Con tutto quello che significa questa parola: che non sei solo, che sei in un corpo che รจ la diocesi, che hai un padre che รจ il vescovo e che sei padre di tanti fedeli. La diocesanitร . E camminando sulla strada della diocesanitร , incomincio a domandarmi sui rapporti della diocesanitร . La spiritualitร del sacerdote diocesano riconosce un padre: il vescovo. โMaโฆ รจ meglio non parlare del mio!โ. Quante volte ci sono distanze tra il sacerdote diocesano e il vescovo. Alcune distanze si capiscono, per il temperamento, forse, del vescovo che non va, ma anche se il vescovo non va, le distanze non sono giustificate. Tu puoi avvicinarti a tuo padre non per fare una chiacchierata, ma soltanto per fargli sentire che รจ tuo padre, solo per questo. E il tuo cuore rimarrร in pace. Ma se il tuo cuore non รจ in pace nel tuo rapporto con il vescovo, qualcosa non va in te. Lasciamo stare quello che non va nel vescovo: ma รจ in te, perchรฉ tu sei diocesano e alla tua diocesanitร manca il rapporto con il padre. Ognuno di voi deve domandarsi: come รจ il rapporto mio con il vescovo? โMa questo รจ cattivo, รจ nevroticoโฆโ. Come รจ il rapporto mio con mio papร , che รจ cattivo e nevrotico? Cosa consigliereste voi a un ragazzo che viene e ti dice che il papร รจ in carcere? Per esempio. O che il papร bastona la mamma โ il vescovo che bastona la Chiesa. Voi dareste un consiglio: โPrega per tuo papร , avvicinati a tuo papร โ, ma mai direte: โCancella tuo papร dalla tua vitaโ. Il carisma del sacerdote diocesano รจ la diocesanitร e la diocesanitร significa avere un padre.
Poi, significa avere dei fratelli, essere inserito in un corpo presbiterale. E come ti muovi tu, con il presbiterio? Sai muoverti bene, la tua appartenenza al presbiterio รจ leale, aperta, franca? Tu ti permetti di dire tutto quello che ti viene in mente? O hai imparato ad avere delle censure per non fare brutta figura? Hai imparato a fare finta di, o hai imparato a guardare dallโaltra parte? Una fraternitร cosรฌ non va! Sei fratello dei tuoi fratelli presbiteri e questo deve crescere sempre. Non dico amico intimo, no, non si puรฒ, questo non รจ reale. Fratello. โSรฌ, io vado alle riunioniโ. E quando parla uno che non ti va bene, tu lo giudichi subito o cerchi di ascoltare bene e di capire quello che ha detto? I rapporti nel presbiterio: a questo voglio bene, questo รจ meglio non vederloโฆ Esaminatevi su questo. Eโ il vostro carisma! Eโ un presbiterio. E quando finisce la riunione di un presbiterio, per esempio, e io me ne vado con due o tre amici e incomincio a chiacchierare contro questo, contro lโaltroโฆ โMa guarda cosa ha detto quello stupido, cosa ha detto quello e quelloโฆโ. Il chiacchiericcio รจ la lebbra! Eโ la lebbra di un presbiterio! Eโ la lebbra, il chiacchiericcio. Eโ un modo di dire โti ringrazio, Signore, perchรฉ non sono come quello, quello, quelloโ, e prendi le distanze da loro.
Il rapporto con il padre, il rapporto con i fratelli. E poi, il prete diocesano ha dei figli: il rapporto con i tuoi fedeli, con quelli della parrocchia dove tu lavori. Comโรจ il tuo rapporto? Quello di guardare lโorologio per andarsene presto? Quello di non lasciar parlare la gente? Quello della distanza dalla gente? โ la brutta distanza, non la buona distanza. Perchรฉ il segreto del buon padre spirituale, del buon prete รจ avvicinarsi bene e allontanarsi bene. Voi sapete che ci sono alcuni che si avvicinano male o si allontanano male. No, non va. Il carisma รจ la diocesanitร , e voi dovete rimanere sui rapporti che sono nella diocesanitร : i rapporti con il padre, i rapporti con i fratelli e il rapporto con i fedeli. Con queste tre vie, se voi lavorate, diventerete santi. Perchรฉ non รจ facile avere un buon rapporto con il vescovo tutta la vita, non รจ facile avere un bel rapporto di fraternitร , di santitร con i fratelli sacerdoti e non รจ facile avere un bel rapporto con i figli nella parrocchia. Non so se ho risposto. Diocesanitร : questo รจ il carisma della congregazione religiosa che ha fondato San Pietro! Dโaccordo? [ridono, applausi]
Michael Aguilar:
Buongiorno, Santo Padre. Mi chiamo don Michael Aguilar, sacerdote dalle Filippine: io vengo dal continente dellโAsia, dove รจ nato Gesรน, dove รจ nata la Chiesa. [ridono] Vorrei farLe questa domanda: noi sacerdoti presenti a Roma troviamo unโopportunitร per la formazione permanente. Come prendersi cura della propria formazione durante questo periodo straordinario, e anche di fronte al futuro? Grazie.
Papa Francesco:
Ti ringrazio. Non ho capito bene: Gesรน รจ nato a Manila? [ridono, applausi]
La formazione permanente รจ molto importante, perchรฉ รจ lโaccompagnamento della vita. Vediamo prima i quattro pilastri della formazione: la formazione spirituale, la formazione intellettuale, la formazione apostolica e la formazione comunitaria nel presbiterio: quattro. Nella vita, questi rapporti devono maturare sempre ed essere formati sempre piรน. Per esempio, nella parte pastorale ci saranno novitร pastorali, nuovi approcci pastorali, essere un poโ aggiornati su questo; la parte intellettuale, lo stesso; la parte spirituale: gli esercizi annuali, gli incontri tra voi e tutte queste cose. E la parte comunitaria, un poโ ne ho parlato a proposito del presbiterio.
Ma adesso, rispondendo alla tua domanda io dirรฒ qualcosa che dobbiamo capire bene. Prima di tutto, la formazione permanente nasce un poโ dallโesperienza della propria debolezza; non ti danno un certificato di santitร perpetua quando ti ordinano: ti mandano lรฌ, a lavorare, e che Dio ti aiuti e che non ti mangino i corvi. Un punto chiaro: sei cosciente della tua debolezza? Questa domanda fatevela tutti i giorni. โSono cosciente della mia debolezza? E quali sono i punti dove sono piรน debole?โ. Non รจ una cosa tetra, ma รจ la veritร : siamo deboli. Tu sei cosciente del tuo punto debole? Eโ la prima domanda che vi dovete fare sempre, e se tu non lo trovi oggi [il tuo punto debole], sarร domani e se non lo trovi domani, sarร dopodomani. E se non lo trovi, il tuo punto debole, se non te ne accorgi, vai da qualcuno che ti aiuti a trovarlo, nel dialogo spirituale.
E poi cโรจ un altro rischio: il rischio di [pensare] โSรฌ, io faccio la Messa, faccio questo, รจ una parrocchiaโฆโ โ โE come va la parrocchia?โ โ โAh, va benissimo: sto facendo questo, questo, questoโฆโ. Il rischio di diventare funzionario del sacro. No, tu sei sacerdote. Tu non sei funzionario del sacro. A me รจ accaduto una volta che รจ venuto un avvocato โ giovane, 26 anni, piรน o meno โ e ha detto: โPadre, io mi sposerรฒ tra 15 giorni โ era a breve โ e sono andato a cercare i certificati, tutto, in quella parrocchia dove sono stato battezzato; mi hanno fatto subito il certificato di battesimo e mi hanno fatto gli auguri e io ho chiesto: devo pagare qualcosa? No, no, ma se vuoi lasciare unโofferta, lasciala lรฌ, ma non si deve pagare nulla. Ma ieri sono andato alla parrocchia dove devo fare il permesso per sposarmi, unโaltra parrocchia, e mi hanno detto: Sรฌ, sรฌ, domani lo faremo, ma torni con tanto, deve pagare questo, una bella sommaโ. Almeno lโequivalente di 70 dollari, sarebbero. E lui ha avuto il coraggio, siccome lavorava al centro della cittร , di entrare in episcopio e chiedere se il vescovo era lรฌ, e lo ha ricevuto; e lui era addolorato e diceva: โPadre, io voglio fare le cose bene: non ho voluto andare a convivere, ci siamo preparati bene per il matrimonio e tutto questoโฆ ma vado alla chiesa e mi fannoโฆโ โ โStai tranquillo, vai domani e quando ti dicono di pagare diโ che sei passato da me e io ho detto che pagherรฒ ioโ. Quel parroco era un funzionario del sacro. Eโ un esempio brutto ma succede, questo, succede! Con i soldi e anche con gli atteggiamenti. Per favore, state attenti a non diventare funzionari del sacro.
Poi, cโรจ la cultura contemporanea. Come entro, io, nel mio telefonino, nelle mie comunicazioni virtuali? Voi sapete bene di cosa parlo: cosa cerco di guardare, per curiositร ? E voi lo sapete. Cโรจ la cultura contemporanea che entra nella mia anima e la sporca. Poi, cโรจ lโattrattiva del potere e delle ricchezze: รจ sempre cosรฌ. SantโIgnazio insegna, negli Esercizi, che ci sono tre scalini. Il primo la ricchezza, il secondo la vanitร e il terzo la superbia, cioรจ il potere. Il diavolo entra dalle tasche, no? E mi piacciono i soldi? Mi piace la vanitร ? Questa รจ una delle difficoltร . Io sto elencando alcune delle difficoltร della vita sacerdotale, poi ti dirรฒ un poโ della formazione permanente.
La sfida del celibato. Su questo, state preparati perchรฉ: โSe io avessi conosciuto questa donna prima di ordinarmi!โ. In spagnolo si dice: โtarde piasteโ, cioรจ โte ne sei accorto tardiโ. Ma voi siete uomini normali, voi avete il desiderio di avere una donna, per amare. E quando venisse questa possibilitร , come reagireste? Voi avete il desiderio di generare dei figli? Non solo spirituali, ma degli altri? Questa รจ una cosa che abbiamo nella nostra natura data da Dio. E poi, la comoditร nel proprio ministero: โma, se รจ un poโ piรน comodo, non farlo con tanto sforzoโฆโ. Queste cose che ho elencato, adesso che voi siete negli studi, sono facili da risolvere; ma poi, nella vita, sarete piรน soli e queste cose ci saranno. Alcune sono cattive, altre buone; ma ci saranno. E per questo la formazione permanente deve essere cosรฌ, sempre importante. Non solo per risolvere le tentazioni, ma anche per stare un poโ nellโattualitร , nello sviluppo della pastorale, della teologia, della vita della Chiesa. Ma per favore andate sempre ai corsi spirituali della diocesi, ai corsi di aggiornamento e poi, se voi credete necessario, dopo alcuni anni e piรน, chiedete al vescovo di fare uno o due mesi di formazione; ma sempre, per tutte queste cose che succedono.
Eโ quasi lโora. Dobbiamo finire. Prima di finire, farรฒ un poโ di pubblicitร . [ridono]
Ci sono due libri che vi aiuteranno. Il primo รจ una Lettera pastorale che ha scritto recentemente il vescovo di Albano: โCustodiamo il nostro desiderioโ, parla del desiderio sacerdotale, di come custodire il desiderio. Eโ un gioiello, lo raccomando, รจ buono. Cercate, questo bisogna leggerlo. Forse si trova in internet, ma leggetelo, perchรฉ aiuterร a custodire il desiderio interiore, il desiderio di Dio, il desiderio dellโapostolato, il desiderio buono che ci dร . Allora, questo mi raccomando: รจ molto buono.
E poi un altro, che viene รจ appena uscito, da due settimane: โ10 cose che Papa Francesco propone ai sacerdotiโ. [ridono, ride] Sono semplici. E questo puรฒ essere un vademecum: รจ piccolino, si legge bene ma bisogna rileggerlo per non dimenticarlo.
Vi ringrazio di questa riunione: mi piace tanto incontrarvi; รจ una delle cose che ci fa bene sempre, incontrarci per aiutarci ad andare avanti nella comunicazione della fede comune. Cosรฌ Paolo giustifica la Lettera ai Romani, cap. I, versetto 12: comunicare la propria fede per andare avanti.
Pregate per me. Pregate gli uni per gli altri. Pregate per i vostri superiori. Pregate per il vostro vescovo. Che il Signore vi benedica.
Vi invito a pregare lโAngelus: Angelus Domini โฆ
[Benedizione]
Buon pranzo!