Diocesi di Tivoli e Palestrina, per la Domenica delle Palme per i ragazzi del catechismo – 5 Aprile 2020

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Per un cammino di interiorità e solidarietà.
Siamo perennemente “in uscita”, attraverso quelle cinque porte o finestre che sono i nostri sensi. E’ Gesù stesso che ci invita a rientrare in casa nostra, nel nostro stesso cuore, dove lui desidera incontrarsi con noi.

La Domenica delle Palme è la Domenica che precede la Pasqua. Questa e domenica è detta “Domenica delle Palme” perché Gesù, entrando in Gerusalemme, fu accolto da una folla che, al suo passare, stendeva mantelli e rami di ulivo , di palma e di ogni altro albero in segno di festosa e gioiosa accoglienza al grido di «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei
cieli!».

Con essa ha inizio la settimana Santa. Questa Domenica è detta anche “Domenica della Passione del Signore” perché in essa viene proclamato il racconto della Passione di Gesù.

Anche noi siamo chiamati ad acclamare Gesù, il nostro Re, agitando rami di ulivo al grido
di: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei
cieli!». Quella gioia nell’elevare verso l’alto i rametti deve esprimere il nostro amore per
Gesù ed il nostro slancio nell’ essere pronti ad ascoltare la Sua Parola ed a fare la Sua Vo-
lontà. Mentre eleviamo questi rami consegniamo il nostro cuore a Gesù ed Egli ci benedirà
con la sua pace.

COME VIVERE TUTTO QUESTO DA CASA E IN COMUNIONE TRA NOI?

Il ramoscello di ulivo

Le origini si fanno risalire all’episodio biblico del diluvio universale. Quando il diluvio
cessò, Noè fece volare prima un corvo per vedere se si fossero ritirate le acque dalla
terra, e poi una colomba, ma entrambi “non trovando dove posare la pianta del
piede, tornarono a lui nell’arca, perché c’era ancora l’acqua su tutta la terra.”
Dopo una settimana Noè ritentò inviando la colomba che “tornò a lui sul far della sera;
ecco, essa aveva nel becco un ramoscello di ulivo. Noè comprese che le acque si
erano ritirate dalla terra.”

Testo prelevato dal file PDF proposto nel sito Chi ci separerà (CEI)