Ci prepariamo ancora una volta al Natale. Desideriamo profondamente lasciare, ancora e ancora, nascere in noi la bellezza e la potenza del Signore. Lo amiamo, lo cerchiamo, lo accogliamo. Perchรฉ ci siamo scoperti profondamente amati, accolti, attesi.
Vede la nostra fame, il Signore, vede la nostra stanchezza e il nostro sfinimento. La vita รจ faticosa, quasi sempre, e proprio la compassione manca nelle nostre relazioni, in cui prevalgono indifferenza e giudizio. Gesรน ci vede come pecore senza pastore e cerca una soluzione, chiamando a sรฉ e inviando i discepoli e le discepole.
Siamo noi ad essere inviati a portare compassione alle persone che incontreremo oggi. Siamo noi, guaritori feriti, peccatori perdonati, pecore smarrite e ritrovate, a poter dire di Dio con veritร , facendo nostre le fatiche degli altri. Indichiamo loro come qualcuno ci ha raggiunti e salvati e come, se lo desiderano, possono anchโessi farsi abbracciare.
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Siamo noi il sorriso e la consolazione di Dio.
FONTE: Diario di Avvento (Alumera)
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