Il commento alle letture del 4 Marzo 2019 a cura del sito Dehoniane.
S. Casimiro (memoria facoltativa)
VIII settimana del tempo ordinario – IV settimana del salterio
Ritorno
La parola di Dio che accogliamo attraverso le letture proposte dalla liturgia sembra voler giร preparare il terreno del nostro cuore al cammino quaresimale ormai imminente. La parola del Siracide apre questa settimana in cui si conclude il carnevale con queste parole: ยซA chi si pente Dio offre il ritorno, conforta quelli che hanno perduto la speranza e li rende partecipe della sorte dei giustiยป (Sir 17,20). Questa parola di constatazione si trasfor-ma immediatamente in accorata esortazione: ยซRitorna al Signore e abbandona il peccatoยป (17,21).
Ritornare nel senso proprio di convertirsi. come si fa quando si rende necessaria unโinversione di marcia mentre si viaggia con lโauto e si sbaglia direzione, sarร il cuore del nostro cammino quaresimale. Questo cammino diventa cifra del nostro consueto impegno nel conformare sem-pre di piรน la nostra vita alla logica battesimale. Il ยซtaleยป che si avvicina a Gesรน per chiedergli la strada che potrร condurlo alla ยซvita eternaยป (Mc 10,17) diventa per ciascuno di noi il simbolo di una ricerca di perfezione che va continuamente rifondata in una relazione sempre piรน profonda. La risposta del Signore suona come una provocazione esasperante: ยซUna cosa sola ti manca: vaโ, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!ยป (10,21).
44Il seguito del racconto non puรฒ che turbare anche il nostro cuore: ยซEgli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristatoยป (10,22). Le parole del Signore Gesรน sembrano aver colpito al cuore lโam-biguitร della richiesta cosรฌ generosa di questo tale alla ricerca di unโapprovazione rassicurante da parte del ยซMaestro buonoยป (10,17). Gesรน sembra aver intuito sin da subito la bella intenzione di questo potenziale discepolo, che perรฒ ha bisogno di essere messo sulla strada dellโevangelica destrutturazione che passa per la capacitร di allargare il proprio ambito di vita. La ricerca di una serenitร religiosa viene destabilizzata dal Signore Gesรน, che chiede di non immaginare la relazione discepolare con lui se non in un ambito sempre piรน ampio di relazione di cui i ยซpoveriยป di-ventano il segno di autenticitร .La parola del Siracide puรฒ ben illustrare la sensibilitร del Signore Gesรน: ยซChi รจ vivo e sano loda il Signoreยป (Sir 17,27). Siamo nel-la linea di conversione cui ci richiama papa Francesco, quando ricorda con forza che la santitร non puรฒ che renderci ยซpiรน vivi e piรน umaniยป, poichรฉ ยซarriverai a essere quello che il Padre ha pensato quando ti ha creato e sarai fedele al tuo stesso essereยป (Gaudete et exsultate, n. 32).
Mentre quel ยซtaleยป chiede a Gesรน di rassicurarlo nel suo cammino di santitร , il Signore gli chiede di continuare a crescere in generositร e disponibilitร , aprendosi alle necessitร di quei ยซpoveriยป che gli permetteranno di riconoscere serenamente la propria fragilitร e il proprio bisogno. Il grande ยซritornoยป e la mai finita conversione cui ciascuno di noi รจ chiamato, รจ alla realtร del proprio desiderio piรน profondo accolto nella veritร dei nostri limiti e delle nostre povertร . Allora la parola con-clusiva del Siracide non solo ci guida e ci accompagna, ma pure ci sostiene e ci consola: ยซQuanto รจ grande la misericordia del Si-gnore, il suo perdono per quanti si convertono a lui!ยป (Sir 17,28).Signore Gesรน, maestro buono, maestro vero, maestro dolce ed esigente: apri i nostri occhi perchรฉ possiamo guardare senza vertigini nel fondo del nostro cuore, che spesso ci pare cosรฌ simile a un abisso. Donaci di trovare la misura giusta dei nostri desideri e avvertire cosรฌ una gioiosa serenitร per fare ritorno alla pace.
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Mc 10, 17-27
Dal Vangelo secondoย Marco
In quel tempo, mentre Gesรน andava per la strada, un tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocchio davanti a lui, gli domandรฒ: ยซMaestro buono, che cosa devo fare per avere in ereditร la vita eterna?ยป. Gesรน gli disse: ยซPerchรฉ mi chiami buono? Nessuno รจ buono, se non Dio solo. Tu conosci i comandamenti: “Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non testimoniare il falso, non frodare, onora tuo padre e tua madre”ยป.
Egli allora gli disse: ยซMaestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezzaยป. Allora Gesรน fissรฒ lo sguardo su di lui, lo amรฒ e gli disse: ยซUna cosa sola ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro in cielo; e vieni! Seguimi!ยป. Ma a queste parole egli si fece scuro in volto e se ne andรฒ rattristato; possedeva infatti molti beni.
Gesรน, volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: ยซQuanto รจ difficile, per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio!ยป. I discepoli erano sconcertati dalle sue parole; ma Gesรน riprese e disse loro: ยซFigli, quanto รจ difficile entrare nel regno di Dio! ร piรน facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dioยป. Essi, ancora piรน stupiti, dicevano tra loro: ยซE chi puรฒ essere salvato?ยป. Ma Gesรน, guardandoli in faccia, disse: ยซImpossibile agli uomini, ma non a Dio! Perchรฉ tutto รจ possibile a Dioยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.