Il commento alle letture del 3 Aprile 2019 a cura del sito Dehoniane.
IV settimana di Quaresima IV settimana del salterio
Convertireโฆ la piramide
Per comprendere appieno e fino in fondo il discorso del Signore Gesรน che la liturgia ci offre questโoggi, non possiamo dimenticare ciรฒ che abbiamo letto ieri a conclusione della guarigione del paralitico: ยซPer questo i Giudei perseguitavano Gesรน, perchรฉ faceva tali cose di sabatoยป (Gv 5,16). Potremmo chiederci che cosa veramente poteva turbare gli scribi e i farisei nel comportamento del Rabbi di Nazaret? Possibile che fossero cosรฌ gretti da non saper distinguere fra un lavoro che viola lโosservanza del sabato e un gesto di compassione che lo esalta rinnovando il prodigio amoroso della creazione uscita dalla mano dellโAltissimo?
Le parole con cui esordisce Isaia nella prima lettura possono aiutarci a comprendere meglio le ragioni per cui i gesti del Signore risultano pericolosi per i giudei. Costoro si ritengono i custodi autorizzati dellโosservanza della Torah e, ancor piรน convintamente, dellโordine sociale supportato dallโordine religioso. Isaia proclama: ยซAl tempo della benevolenza ti ho risposto, nel giorno della salvezza ti ho aiutatoยป (Is 49,8). Ciรฒ che fa perdere letteralmente la pazienza ai dottori del Tempio nel comportamento del Signore Gesรน non รจ tanto la sua pretesa messianica. Forse essi stessi speravano che Gesรน si potesse rivelare come Messia per liberare il popolo dal giogo degli stranieri. Ciรฒ che rende il conflitto insanabile ed esacerbato รจ la qualitร messianica che Gesรน rivendica. Il messia in cui il Signore si identifica non รจ quello della sovranitร divina che si fa garante dellโordine prestabilito e desiderato.
Il Signore Gesรน osa dire ai giudei qualcosa che non possono assolutamente sopportare, perchรฉ lede lโordine gerarchico che solo li fa sentire al sicuro: garantiti e garanti al contempo.Invece proprio dopo aver guarito un paralitico, che da trentotto anni aspettava un gesto di ยซbenevolenzaยป, il Signore non si accontenta di aver trasgredito le consuetudini col rischio di creare confusione tra le persone, ma ยซdisse ai Giudei: โIl Padre mio agisce anche ora e anchโio agiscoโยป (Gv 5,17). Affermare questo significa rovesciare la piramide dellโesercizio della sovranitร e del modo di esercitare il potere. Tutto ciรฒ รจ tremendamente sovversivo. La reazione dei giudei รจ lucida ed รจ coerente con la missione di controllo di cui si sentivano investiti: ยซCercavano ancor piรน di ucciderlo, perchรฉ non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo padre, facendosi uguale a Dioยป (5,18). Un simile modo di pensare e di agire da parte di Gesรน, a partire dalla sua intima relazione con un DioPadre e non con un Diopadrone, non solo risultava inaccettabile ma pericoloso.
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Per i giudei il mondo รจ fatto a scale e non puรฒ che essere una piramide con una sola punta di sommitร : Dio! Questo Dio, che se ne sta in cima alla scala e al sommo della piramide, permette agli scribi e ai farisei di organizzare il mondo secondo questa logica assicurandosi un posto di privilegio tra la divina sommitร e la gente semplice e ignorante. Se Gesรน chiama Dio suo ยซpadreยป e si fa ยซuguale a Dioยป, vuol dire che il mondo non รจ piรน organizzato in forma di piramide, ma in una logica di circolaritร amorosa.Il profeta Isaia ci permette di capire che cosa veramente spaventi gli scribi e i farisei di ieri in Israele e di oggi nella nostra Chiesa: ยซSi dimentica forse una donna del suo bambino, cosรฌ da non commuoversi per il figlio delle sue viscere?ยป (Is 49,15). Il Signore Gesรน si fa certo ยซugualeยป a Dio, ma non al Dio dellโimmaginario degli scribi e dei farisei. Gesรน si mette al livello di uguaglianza di amore e di intimitร come si fa con un ยซpadreยป che ha il cuore di ยซmadreยป.
Un Dio che non ha bisogno di tenere sottomesso alcuno e che gode invece non solo di mettersi allo stesso livello, ma persino di abbracciare teneramente. Ciรฒ che fa la differenza tra Gesรน e i notabili รจ il modo di pensare e di sentire Dio: ยซCome infatti il Padre ha la vita in se stesso, cosรฌ ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stessoยป (Gv 5,26). Proprio come fa una madre, anzi piรน di una madre: ยซAnche se costoro si dimenticassero, io invece non ti dimenticherรฒ maiยป (Is 49,15)!
Signore Gesรน, grande รจ la nostra tentazione di immaginare un Dio che giustifichi le nostre pretese di dominio e di sopraffazione. Liberaci e purifica il nostro cuore, perchรฉ possiamo conoscere il Padre e assumere ogni giorno di piรน i tuoi sentimenti di madre. Kyrie eleison!
[box type=โinfoโ align=โโ class=โโ width=โโ]Qui puoi leggere tutti i commenti al Vangelo della comunitร dei Dehoniani oppure leggere altri commenti al Vangelo del giorno.[/box]
Vangelo del giorno
Gv 5, 17-30
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesรน disse ai Giudei: ยซIl Padre mio agisce anche ora e anchโio agiscoยป. Per questo i Giudei cercavano ancor piรน di ucciderlo, perchรฉ non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio.
Gesรน riprese a parlare e disse loro: ยซIn veritร , in veritร io vi dico: il Figlio da se stesso non puรฒ fare nulla, se non ciรฒ che vede fare dal Padre; quello che egli fa, anche il Figlio lo fa allo stesso modo. Il Padre infatti ama il Figlio, gli manifesta tutto quello che fa e gli manifesterร opere ancora piรน grandi di queste, perchรฉ voi ne siate meravigliati.
Come il Padre risuscita i morti e dร la vita, cosรฌ anche il Figlio dร la vita a chi egli vuole. Il Padre infatti non giudica nessuno, ma ha dato ogni giudizio al Figlio, perchรฉ tutti onorino il Figlio come onorano il Padre. Chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato.
In veritร , in veritร io vi dico: chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha la vita eterna e non va incontro al giudizio, ma รจ passato dalla morte alla vita. In veritร , in veritร io vi dico: viene lโora โ ed รจ questa โ in cui i morti udranno la voce del Figlio di Dio e quelli che lโavranno ascoltata, vivranno.
Come infatti il Padre ha la vita in se stesso, cosรฌ ha concesso anche al Figlio di avere la vita in se stesso, e gli ha dato il potere di giudicare, perchรฉ รจ Figlio dellโuomo. Non meravigliatevi di questo: viene lโora in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce e usciranno, quanti fecero il bene per una risurrezione di vita e quanti fecero il male per una risurrezione di condanna.
Da me, io non posso fare nulla. Giudico secondo quello che ascolto e il mio giudizio รจ giusto, perchรฉ non cerco la mia volontร , ma la volontร di colui che mi ha mandato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.