Il commento alle letture del 25 Novembre 2018 a cura del sito Dehoniane.
N.S. Gesรน Cristo, Re dellโuniverso (solennitร )
XXXIV settimana del tempo ordinario II settimana del salterio
Dalla veritร
Potremmo ben dire che รจ necessaria una certa capacitร visionaria โ che solo lo Spirito puรฒ dischiudere โ per celebrare con fede e consapevolezza la solennitร odierna, in cui vogliamo dichiarare Cristo re autentico di un universo apparentemente ancora lacerato da innumerevoli divisioni e incapace di essere un luogo di pace e di giustizia per tutti. Lโesordio della prima lettura ci offre il piede giusto con cui partire per meditare il grande mistero di una regalitร che, pur venendo dal cielo, non puรฒ che esprimere anche il meglio che la nostra terra รจ in grado di far germogliare:
ยซGuardando nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile a un figlio dโuomoยป (Dn 7,13).
Il misterioso personaggio di cui parla la parola profetica di Daniele, in cui si compendiano i tratti del Messia atteso da Israele, in grado di giudicare la storia e ogni storia, viene approfondito dalla lettura dellโApocalisse, dove ยซil testimone fedeleยป (Ap 1,5) del Padre, pur avendo una provenienza regale, non sembra in grado di sottrarsi al destino di ogni carne umana segnata dal peccato e dalla morte: ยซEcco, viene con le nubi e ogni occhio lo vedrร , anche quelli che lo trafissero, e per lui tutte le tribรน della terra si batteranno il pettoยป (1,7). Il paradosso di un re destinato ad amministrare ยซun potere eterno, che non finirร maiยป (Dn 7,14), senza eserciti nรฉ armi, รจ precisamente il profilo nascosto nella figura umana di Gesรน, di fronte a cui anche Pilato non puรฒ che sorprendersi e interrogarsi: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป (Gv 18,33). Non dovremmo sottovalutare il peso di questa domanda e la sua utilitร anche per noi, che da tempo proviamo a essere discepoli di un re che ha scelto di usare le sole armi della mitezza e dellโamore per far germogliare dentro la storia il suo ยซregno di veritร e di vita, regno di santitร e di grazia, regno di giustizia, di amore e di paceยป (cf. Prefazio). La replica di Gesรน a Pilato, infatti, cerca di verificare quanto questa domanda sia semplice curiositร oppure il segno di una sofferta e personale ricerca interiore: ยซDici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?ยป (Gv 18,34).
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Dietro a questa provocatoria domanda possiamo scorgere e assumere tutto il rilievo di questa festa liturgica e la sua utilitร per accrescere la nostra responsabilitร battesimale. Il regno inaugurato dallโincarnazione del Verbo ยซnon รจ di questo mondoยป (18,36), altrimenti la sua efficacia e il suo splendore sarebbero giร da tempo ben visibili agli occhi di tutti. Colui che ha scelto di rivelare al mondo ยซche servire รจ regnareยป (cf. Colletta) ha voluto non avere ยซservitoriยป che combattono per lui contro gli altri, ma solo renderci partecipi di una comunione di amore dove la regalitร non รจ un privilegio per alcuni, ma la forma ordinaria della vita di tutti. Il libro dellโApocalisse parla in questi termini di questo re autentico, descrivendolo come ยซColui che ci ama e ci ha liberati dai nostri peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno, sacerdoti per il suo Dio e Padreยป (Ap 1,5-6).
Riconoscere la regalitร di Cristo significa confessare, anzitutto a noi stessi, chi crediamo di essere e cosa siamo disposti a essere, per poter seguire fino in fondo le sue orme. Di fronte alle perplessitร di Pilato, Gesรน non sembra avere alcun timore di dichiarare quale tipo di Messia รจ disposto a essere e a diventare: ยซPer questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla veritร ยป (Gv 18,37). Quando accettiamo che la nostra vita possa diventare, senza alcun vanto e senza alcun eroismo, trasparenza e rivelazione del mistero di Dio, anche la nostra regalitร diventa una piccola luce che rischiara le tenebre ยซdi quaggiรนยป (18,36). Senza sapere per quali strade saremo chiamati a testimoniare la veritร del regno del Padre, possiamo giร gustare la pace di chi รจ ormai consapevole che ยซchiunque รจ dalla veritร ยป (18,37) non ascolterร solo la voce del Figlio, ma dovrร necessariamente ascoltare anche la nostra voce. La voce dei figli di Dio.
Signore nostro Dio e nostro Re, attendiamo la tua venuta nella notte della nostra storia, come figli serviti da un Padre amorevole e costituiti re per servire i fratelli nel suo nome. Faโ che la nostra vita fiorisca dalla veritร , da quello che ci troviamo a essere oggi e da quello che diventeremo, liberati da noi stessi per testimoniare con la vita il tuo amore.
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LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
XXXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO โ ANNO B
NOSTRO SIGNORE GESร CRISTO RE DELLโUNIVERSO โ Solennitร
Puoi leggere (o vedere) altri commenti al Vangelo di domenica 25 Novembre 2018 anche qui.
- Colore liturgico: Verde
- Dn 7, 13-14; Sal.92; Ap 1, 5-8; Gv 18, 33-37
Tu lo dici: io sono re.
Gv 18, 33-37
Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Pilato disse a Gesรน: ยซSei tu il re dei Giudei?ยป. Gesรน rispose: ยซDici questo da te, oppure altri ti hanno parlato di me?ยป. Pilato disse: ยซSono forse io Giudeo? La tua gente e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato a me. Che cosa hai fatto?ยป.
Rispose Gesรน: ยซIl mio regno non รจ di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori avrebbero combattuto perchรฉ non fossi consegnato ai Giudei; ma il mio regno non รจ di quaggiรนยป.
Allora Pilato gli disse: ยซDunque tu sei re?ยป. Rispose Gesรน: ยซTu lo dici: io sono re. Per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per dare testimonianza alla veritร . Chiunque รจ dalla veritร , ascolta la mia voceยป.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
- 25 Novembre โ 01 Dicembre 2018
- Tempo Ordinario XXXIV
- Colore Bianco
- Lezionario: Ciclo B
- Anno: II
- Salterio: sett. 2
Fonte: LaSacraBibbia.net
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