Il commento alle letture del 1 Aprile 2019 a cura del sito Dehoniane.
IV settimana di Quaresima – IV settimana del salterio
Convertire… di nuovo
Il nostro cammino verso la Pasqua si intensifica ed รจ lo stesso Signore Gesรน che si fa per noi esempio per non temere la strada con i suoi percorsi, i possibili incidenti e le eventuali deviazioni. Ciรฒ che sembra stare al cuore del modo di camminare del Signore Gesรน, attraverso le strade della nostra polverosa esistenza, รจ la disponibilitร assoluta e incondizionata a incontrare e a farsi incontrare: ยซAndรฒ dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato lโacqua in vinoยป (Gv 4,46). Sembra proprio che il Signore Gesรน non tema di esporsi con la sua presenza. Essa ormai รจ fonte di speranza per quanti incrociano il suo cammino.
La resistenza vinta dallโinvito di sua madre a manifestarsi al mondo, con la sua capacitร di rimettere in movimento la gioia di un matrimonio che rischia di appassire e intristire per mancanza di vino, sembra essere diventata lo stile di Gesรน. Egli si muove tra gli uomini al fine di permettere a ognuno di lasciarsi intercettare nella sua sofferenza fino a intercettare la fonte di una possibile speranza. Perchรฉ questo avvenga รจ necessario venire ยซdi nuovoยป, come annota lโevangelista Giovanni. Solo cosรฌ ogni volta potrร realmente avvenire qualcosa di ยซnuovoยป e non semplicemente la riproposizione di qualcosa di scontato o di giร visto.
La parola del profeta Isaia รจ un grido di speranza contro ogni rassegnazione possibile e strisciante: ยซEcco, io creo nuovi cieli e ย nuova ย terra; ย non ย si ย ricorderร ย piรน ย il ย passato, ย non ย verrร ย piรน ย in mente, ย poichรฉ ย si ย godrร ย e ย si ย gioirร ย sempre ย di ย quello ย che ย sto ย per creareยป ย (Is ย 65,17-18). ย Il ย ยซnuovoยป ย promesso ย dal ย profeta ย si ย rende possibile ย fino ย a ย essere ย toccabile ย e ย incontrabile ย nella ย presenza ย di Gesรน. ย Egli ย dร ย carne ย allโattesa ย di ย ogni ย uomo ย e ย di ย ogni ย donna ย che vogliono ย sperare ย e ย non ย vogliono ย rassegnarsi ย alla ย negazione ย o allโimpoverimento della vita. Per la seconda volta il Signore Gesรน, a ย Cana ย di ย Galilea, ย viene ย dolcemente ย costretto ย a ย non ย fare ย caso ย a se stesso e a lasciarsi coinvolgere interamente nel bisogno e nel desiderio ย dellโaltro.
Come ย la ย madre ย insiste ย perchรฉ ย intervenga ย a favore ย degli ย sposi, ย cosรฌ ย un ย ยซfunzionario ย del ย reยป ย (Gv ย 4,46) ย aiuta per cosรฌ dire il Signore Gesรน a non occuparsi di se stesso e a lasciarsi interamente guidare dalla compassione. Infatti, Gesรน sembra ย cercare ย di ย comprendere ย le ย ragioni ย di ย ciรฒ ย che ย avviene ย attorno a ย sรฉ: ย ยซSe ย non ย vedete ย segni ย e ย prodigi, ย voi ย non ย credeteยป ย (4,48). A ย questa ย preoccupazione ย per ย cosรฌ ย dire ย dogmatica ย il ย funzionario reagisce mettendo Gesรน di fronte allโurgenza della compassione:
ยซSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaยป (4,49).
Finalmente ย risuona ย la ย parola ย attesa ย e ย sperata: ย ยซVaโ, ย tuo ย figlio viveยป (4,50). Ogni volta che costringiamo il Signore con la nostra fede a rivelare la compassione infinita di Dio per la nostra umanitร , si rinnova il prodigio di una presenza divina che continuamente sta ยซper creareยป (Is 65,18). Il nostro cammino quaresimale รจ un cammino di ri-creazione che esige un rinnovato atto di fiducia nel mistero della vita, nonostante le sofferenze e le angosce che pure segnano il nostro cammino. Sapremo trasformarle in ยซsecondo segnoยป (Gv 4,54) del primo segno della creazione?
Signore Gesรน, continua a passare e a ripassare per le strade della nostra umanitร , perchรฉ possiamo sentire la gioia di chiederti la forza di non smettere di sperare in una seconda possibilitร . Donaci di sentire la pienezza della vita come un dono continuamente ridonato dalla bontร radicale della creazione.
Kyrie eleison!
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Vangelo del giorno
Gv 4, 43-54
Dal Vangelo secondoย Giovanni
In quel tempo, Gesรน partรฌ [dalla Samarรฌa] per la Galilea. Gesรน stesso infatti aveva dichiarato che un profeta non riceve onore nella propria patria. Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo accolsero, perchรฉ avevano visto tutto quello che aveva fatto a Gerusalemme, durante la festa; anch’essi infatti erano andati alla festa.
Andรฒ dunque di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva cambiato l’acqua in vino. Vi era un funzionario del re, che aveva un figlio malato a Cafร rnao. Costui, udito che Gesรน era venuto dalla Giudea in Galilea, si recรฒ da lui e gli chiedeva di scendere a guarire suo figlio, perchรฉ stava per morire.
Gesรน gli disse: ยซSe non vedete segni e prodigi, voi non credeteยป. Il funzionario del re gli disse: ยซSignore, scendi prima che il mio bambino muoiaยป. Gesรน gli rispose: ยซVa’, tuo figlio viveยป. Quell’uomo credette alla parola che Gesรน gli aveva detto e si mise in cammino.
Proprio mentre scendeva, gli vennero incontro i suoi servi a dirgli: ยซTuo figlio vive!ยป. Volle sapere da loro a che ora avesse cominciato a star meglio. Gli dissero: ยซIeri, un’ora dopo mezzogiorno, la febbre lo ha lasciatoยป. Il padre riconobbe che proprio a quell’ora Gesรน gli aveva detto: ยซTuo figlio viveยป, e credette lui con tutta la sua famiglia.
Questo fu il secondo segno, che Gesรน fece quando tornรฒ dalla Giudea in Galilea.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.